WWF: “DIFENDI IL LUPO, FIRMA ORA!”

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Chiediamo al Ministro dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti @glgalletti, e al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini @sbonaccini, di non concedere le deroghe al divieto di rimozione di lupi dall’ambiente naturale prevista nel “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” che sarà discusso ed approvato dalla Conferenza Stato – Regioni entro il mese di marzo. Il lupo è una specie particolarmente protetta da leggi nazionali ed internazionali per l’enorme impatto che ha avuto la sua storica persecuzione da parte dell’uomo. La specie è oggi in evidente ripresa, ma non può essere ritenuta fuori pericolo nel territorio nazionale a causa della persistenza di minacce quali l’ibridazione con il cane, il bracconaggio, le collisioni con veicoli e malattie come il cimurro. La bozza del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, nella sua ultima versione, prevede deroghe al divieto di rimozione di lupi dall’ambiente naturale, con la possibilità di autorizzare l’abbattimento legale del 5% della popolazione del lupo stimata oggi in Italia. Se il Piano sarà approvato nella versione attuale 60 lupi potranno essere abbattuti ogni anno legalmente nel nostro paese, in un contesto in cui già centinaia di lupi vengono brutalmente uccisi dal bracconaggio con il fucile, bocconi avvelenati o lacci di filo metallico. Almeno 300 lupi sono così uccisi ogni anno dal bracconaggio e se si aggiungono le morti accidentali per investimenti stradali si stima già oggi nel nostro Paese una mortalità causata direttamente dall’uomo tra il 15 – 20% della popolazione, considerando una popolazione minima stimata di 1200/1500 lupi, comprendendo sia popolazione appenninica che alpina.

Le richieste del WWF

Chiediamo per questo al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, di non consentire gli abbattimenti legali del lupo e assicurare invece attraverso il “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” in corso di approvazione un maggiore impegno per:

  • Aumentare la lotta al bracconaggio attraverso un aumento delle pene e delle sanzioni ed un potenziamento della vigilanza con l’attivazione di squadre specializzate nella prevenzione e nelle indagini antibracconaggio;
  • Aumentare il contrasto al randagismo e affrontare con maggiore determinazione il problema dell’abbandono dei cani per prevenire il fenomeno dell’ibridazione con il lupo;
  • Applicazione e valutazione dell’efficacia degli strumenti di prevenzione e protezione dei danni alla zootecnia;
  • Garantire un tempestivo e completo risarcimento dei danni subiti dagli allevatori, senza disparità di trattamento tra le diverse Regioni;
  • Attuazione di una seria e costante campagna per la tutela del lupo con particolare riguardo al ruolo svolto dai mezzi di informazione;
  • L’avvio di un monitoraggio della specie a scala nazionale e scambio delle informazioni a livello trans-frontaliero per le Alpi.

 

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