TRIBUNALE DI FOGGIA, DAL 20 APRILE E’ ATTIVO LO SPORTELLO DI ASCOLTO PER LE VITTIME DI REATO

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Il progetto che coinvolge il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati

Un aiuto concreto alle vittime di reato. A questo mira la nuova iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, in partenariato con la Regione Puglia e in attuazione di un progetto finalizzato a creare una rete di supporto a tutte le vittime di reato. Dal 20 aprile sarà attivo uno Sportello di ascolto presso il Tribunale di Foggia, in Viale I Maggio, nella stanza della Camera Penale sita al piano terra accanto alla rampa di ingresso al Tribunale. Il Consiglio dell’Ordine, presieduto dall’avvocato Gianluca Ursitti, rende noto alla cittadinanza che lo sportello, tenuto da avvocati esperti del Foro, sarà attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, per fornire un servizio di consulenza gratuita alle vittime di reato.

Il progetto “Dalla loro parte. Sportelli informativi e spazio di ascolto per le vittime di reato” è stato approvato dal Dipartimento per gli Affari di giustizia del Ministero della Giustizia ed è reso possibile grazie all’intesa tra: Regione Puglia; i sei Consigli degli Ordini degli Avvocati della Puglia (Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto e Trani); Consiglio dell’Ordine degli Psicologi di Puglia; Comuni di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto e Trani. Partner qualificati che avranno la responsabilità dell’attuazione delle misure del progetto, che prevede quattro azioni con impatto diretto sulle vittime di reato e due azioni trasversali: l’apertura di 6 sportelli informativi e di supporto alle vittime incardinati presso i Consigli degli Ordini degli Avvocati e possibilmente coincidenti con gli sportelli per il cittadino; l’attivazione di uno spazio di ascolto telefonico a livello regionale per il supporto psicologico e presidente Gianluca Ursitti

l’orientamento delle vittime di reato; interventi diretti per la protezione delle vittime; servizio di traduzione e interpretariato. Le azioni trasversali si sostanziano in attività di comunicazione per far conoscere alle vittime la presenza del servizio e attività formativa destinata agli addetti ai lavori (avvocati, forze di polizia, servizi sociali, etc.) per innalzare il livello di conoscenza sulla direttiva 2012/29/UE.

Tale direttiva del Parlamento europeo ha istituito norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, che obbliga alla complementarietà e multidisciplinarità di interventi a favore di vittime di reato, fra cui il diritto all’informazione e all’assistenza linguistica, il sostegno e i servizi di assistenza, il diritto di partecipazione al procedimento penale. Per vittima si intende: una persona fisica che ha subito un danno, anche fisico, mentale o emotivo o perdite economiche che sono state causate direttamente da un reato; un familiare di una persona la cui morte è stata causata direttamente da un reato e che ha subito un danno in conseguenza della morte di tale persona. La direttiva 2012/29/UE prevede che le autorità competenti, i servizi di assistenza alle vittime e i servizi di giustizia riparativa competenti dovrebbero – previa tempestiva valutazione individuale delle vittime per definire le specifiche esigenze di protezione – fornire informazioni e consigli in modo da garantire la comprensione da parte della vittima