Vogliamo colorare San Severo, una città a colori, una città più a misura di comunità, di vita. La prossima tappa nella programmazione del Festival della Gentilezza in corso a San Severo, iniziativa che ha proclamato la nostra città località capofila nell’ambito dell’iniziativa Capitale nazionale della gentilezza 2024 Daunia e Vesuviano Gentile, sarà proprio la Street art; la prima pennellata sarà data mercoledì 6 marzo a San Severo in Via Montechiaro alle 19,30 con il coinvolgimento e la partecipazione degli abitanti del quartiere, coinvolgimento sancito anche da un momento di convivialità.
Il festival prevede la diversificazione delle iniziative aventi come denominatore comune la riflessione collettiva e personale sulla gentilezza attraverso diverse forme artistiche come la musica, il teatro e le arti grafiche, ed un percorso di crescita personale e approfondimento culturale con l’ausilio di vari formatori.
La Street art nasce come un’evoluzione del graffitismo americano, uno degli esempi più importanti di Street art europei era il fantomatico muro di Berlino, è il risultato di forme espressive in contesti pubblici, è un modo per denunciare ingiustizie o ricordare un personaggio dimenticato dal mainstream, o portare l’attenzione dei più su argomenti importanti secondo il sentire dell’artista.
E’ questa la motivazione prima che ci ha spinto a parlare di gentilezza, di rispetto, di uguaglianza, di libertà attraverso questa forma artistica, che esce dalle mura privilegiate e sacre dei musei per spargersi a macchia d’olio sui muri delle città, rivalutando cosi contesti urbani abbandonati o soggetti al progressivo spopolamento, con l’obiettivo di trasformarli in luoghi oggetto di passeggiate e luogo di ritrovo dei giovani; e nel contempo con l’obiettivo parallelo di promuovere e sostenere l’impeto creativo dei giovani artisti.
Se si cercano altri esempi di street art realizzati in altre città, risulta lampante come abbiano trasformato luoghi anonimi e fatiscenti in posti attrattivi anche per il turista, ed è per questa motivazione che cercheremo tutte le modalità per dare voce a quest’iniziative attraverso i portali di comunicazione.
Tra tutti gli esempi di street art, un’opera risalta su tutte per la doppia funzione sia artistica che ecologica, si sta parlando di HUNTING POLLUTION, la più grande opera di street art rigenerativa urbana d’Europa, conosciuto come murales mangia smog, opera compiuta dall’artista milanese Federico Massa, in arte IENA CRUZ, realizzato con speciale vernice per permette di ridurre l’inquinamento atmosferico, trasformando gas pericolosi, ossidi di azoto e di zolfo in sostanze inerti grazie all’energia della luce solare. L’airone rappresentato nel murales costituisce la metafora visiva con cui si rappresenta la caccia del volatile nel mare inquinato, con un parallelismo in cui il murales cattura lo smog in uno degli incroci più trafficati della capitale. “Questa opera – ha dichiarato il presidente dell’VIII
Municipio il giorno dell’inaugurazione – compie un’azione pedagogica verso la
città nella costruzione di una sensibilità e verso chi vorrà fare arte in
questo territorio tenendo conto del tema della sostenibilità”.
I murales quindi si possono definire come una forma d’arte relativamente giovane utilizzati per ricordare fatti e persone importanti e per rendere più accoglienti i luoghi di aggregazione delle comunità, ed è l’intento che vogliamo mettere in atto a San Severo, accoglienza gentile e aggregazione della gente, e riflessione profonda.
E’ in atto un’EVOLUZIONE POSITIVA, una forza che spinge il mondo verso un percorso di crescita e collaborazione che va ben oltre la rivoluzione gentile messa in moto da qualche tempo nella nostra città.