Sei giovani laureandi del Poliba svilupperanno ad Apricena una tesi magistrale sulla Pietra tra innovazione e sostenibilità
«Il futuro sostenibile nascerà ad Apricena». Esordisce così Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne della Stilmarmo di Apricena, la nota “challenger company” del settore marmifero pugliese, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” a livello mondiale.
«La dimensione internazionale, nella quale quotidianamente ci muoviamo, ci ha fatto comprendere da tempo che innovazione e sostenibilità sono uniti a doppio filo e che l’una non può più escludere l’altra. Ma da soli avremmo potuto fare ben poco. Dovevamo unire le forze».
Con chi?
«Con un partner istituzionale autorevole e all’avanguardia, e per trovarlo non abbiamo dovuto fare il giro del mondo. In pochi sanno che il Politecnico di Bari è l’unico politecnico d’Italia ad essersi altamente specializzato sulla pietra. Come pure non tutti sanno che il massimo esperto di pietra in Italia si chiama Giuseppe Fallacara ed insegna al Politecnico di Bari nel dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura. Averlo incontrato, ormai cinque anni fa, è stato provvidenziale. Con lui abbiamo costruito un percorso virtuoso, che proietterà la città di Apricena nel futuro possibile» dichiara Masselli.
«Lanceremo un messaggio forte di “pugliesità sinergica” (impresa-università), così come auspicato dagli illustri relatori del Convegno della Banca d’Italia – Sede di Bari (tenutosi lo scorso 13 giugno presso l’Aula Magna del Dipartimento di Architettura del Politecnico di Bari), cui hanno partecipato i vertici delle principali banche italiane, molto sensibili al tema della sostenibilità».
Ed aggiunge: «Non parole ma fatti. Sei giovani laureandi della facoltà di Architettura del Politecnico di Bari svilupperanno ad Apricena una tesi magistrale sulla Pietra tra innovazione e sostenibilità, sotto la fulgida guida di Giuseppe Fallacara», in foto (nel riquadro), professore ordinario di progettazione architettonica presso il medesimo Politecnico nonché tra i venti esperti mondiali dell’Accademia della Pietra della Fondazione Hermés (la celebre maison della moda).
Si tratta, da sinistra nella foto, di Teresa Lanzetta da Minervino, Giuseppe Tota da Ruvo di Puglia, Clara Romano da Bari, Andrea Sgherza da Molfetta, Clelia Santovito da Andria e Sara Dadamo di Brindisi.
«Segnatevi i loro nomi. Saranno architetti avanguardisti. Rivoluzioneranno il mondo dell’edilizia in termini di sostenibilità» conclude il responsabile delle relazioni esterne dell’azienda pugliese.
La partnership con il Politecnico di Bari
La Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale, ha intensificato, negli ultimi tempi, la partnership con il Politecnico di Bari, attraverso importanti progetti di “Ricerca & Sviluppo”, i cui prototipi saranno esposti al “Marmo+Mac”, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica, che si terrà a Verona dal 26 al 29 settembre.
Dopo la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena, in provincia di Foggia, il 23 luglio dello scorso anno, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e il noto accademico del politecnico barese, Giuseppe Fallacara, ideatore della mostra.