Abusiamo dei farmaci, specie con l’avanzare dell’età. E così sprechiamo soldi e salute
Quando prendere le medicine? Quando lo dice il medico, per seguire una precisa terapia, e soltanto se è necessario. Può sembrare una cosa quasi scontata, ma ha un valore speciale se a ricordarcelo è il novantenne Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, la massima autorità in Italia, e tra le voci più ascoltate al mondo, in materia di farmaci.
Consumiamo troppe medicine. Per abitudine, per indifferenza, perché in gran parte sono a carico del Servizio sanitario nazionale, per ignoranza. Una quota importante della popolazione anziana arriva a prendere fino a 15 pillole al giorno, e siamo in piena crisi da polifarmacia.
Lo spreco dei medicinali è doppio. Da un lato i medicinali che non sono necessari possono solo peggiorare la nostra salute, dimostrandosi comunque non efficaci. Dall’altro lato sprechiamo soldi, e poco conta se sono a carico dello Stato o dei cittadini.
L’abuso di antibiotici. La mortalità per questa vera patologia compulsiva sta aumentando ovunque nel mondo, e in dimensioni preoccupanti. L’antibiotico non necessario è destinato a creare, nel tempo, delle condizioni di resistenza nel nostro organismo, per le quali gli antibiotici in generali diventano inefficaci.
Prima di qualsiasi farmaco c’è sempre la prevenzione. Come ricorda ancora Garattini, uno stile di vita corretto (facile da applicare in modo naturale) non solo previene le malattie, ma contrasta gli interessi del mercato dei farmaci. Dove, come in qualsiasi mercato, conta il profitto che si ottiene dall’aumento dei ricavi, a sua volta generato dalla crescita dei consumi dei prodotti. In questo caso medicinali spesso inutili.
La migliore medicina dell’uomo è il sonno. Si tratta del più importante farmaco naturale, come insegnava l’antica Scuola Medica Salernitana. Un farmaco che non ha bisogno di prescrizioni e si recupera a costo zero. (nonsprecare)