Sì al decreto Agricoltura, che incassa anche il via libera della Camera ed ora è legge, grazie al Governo di Giorgia Meloni, che finalmente è dalla parte di agricoltori e pescatori con fatti concreti. 500 milioni di euro per sostenere le filiere in difficoltà, affrontare le emergenze e garantire maggiori controlli, specialmente sulle importazioni, assicurando un giusto reddito ai nostri produttori.
All’interno del provvedimento anche un ordine del giorno, accolto dal Governo, a firma del parlamentare Giandonato La Salandra, che impegna l’esecutivo a prevedere misure volte al reperimento di risorse finanziarie aggiuntive per i progetti di Piano dei Limiti e per il completamento della condotta adduttrice per l’alimentazione dei comprensori irrigui prossimi al confine regionale Puglia-Molise.
“Lo stress idrico è un serio problema ormai strutturale, che ha la concreta attenzione del Governo. – spiega La Salandra – Grazie a questo ordine del giorno, l’esecutivo si impegna per l’effettivo sostegno delle progettualità connesse al superamento delle condizioni di stress idrico nella provincia di Foggia e in quei territori in cui proprio l’economia agricola, vocazione naturale delle aree, più necessita di finanziamenti, attraverso Consorzi di Bonifica ed enti locali, per le progettualità connesse alle infrastrutture esistenti”.
Un risultato straordinario per un territorio ormai flagellato dalla scarsità idrica, particolarmente significativo anche per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR sul tema del contrasto alla siccità.
Fondamentale, in tale ottica, è il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso alcuni cruciali interventi: il collegamento di 10 chilometri dalla diga del Liscione, in provincia di Campobasso; il potabilizzatore di Finocchito, in provincia di Foggia, che porterebbe in Puglia un volume medio annuo stimato in 40-60 milioni di metri cubi d’acqua, che attualmente il Molise è costretto a sversare in mare e il progetto della nuova diga di Piano dei Limiti, sempre al confine tra Puglia e Molise, che arriverebbe a raccogliere ben 42 milioni di metri cubi d’acqua.
“Adesso è il momento in cui le associazioni di categoria, i Consorzi e i Comuni interessati lavorino al raggiungimento di determinati obiettivi, essenziali per l’economia della provincia. – conclude La Salandra – La politica è pensiero e azione, questo ho imparato dall’On. Paolo Agostinacchio, è identità, è la nostra capacità di prendere, o riprendere, anche vecchi progetti e proiettarli nel domani, perché è il domani il luogo che siamo destinati ad abitare. Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle”.