SETTIMANA SANTA PATRIMONIO DELLA REGIONE PUGLIA

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Fare della Settimana santa pugliese patrimonio immateriale della Regione attraverso interventi regionali di tutela e valorizzazione delle processioni. E’ questo lo spirito alla base della proposta di legge presentata dal consigliere regionale del Gruppo Misto, Gianni Liviano.

“In tutti i paesi della Puglia, – sottolinea Gianni Liviano – le processioni di statue, i cortei di donne velate e di uomini incappucciati, di ali di folla silenziose e commosse, di musiche funebri e solenni suonate dalle bande musicali animano le strade, richiamano folle numerose e turisti provenienti da molti luoghi”.
I riti, in verità, cominciano già prima della Settimana Santa con diverse rappresentazioni della “Passione vivente” (Altamura, Conversano), vere opere teatrali recitate in costume nelle strade del paese o nelle campagne, specie nelle suggestive gravine (come a Ginosa); si prosegue con le “Processioni” della Sacra Spina (Andria), dell’Addolorata (Taranto, dove la processione tra ali di folla sempre presenti, esce, dalla Chiesa di San Domenico Maggiore in Città Vecchia, alla mezzanotte tra il giovedì e il venerdì santo e fa ritorno nel Duomo solo nel pomeriggio del Venerdì dopo aver camminato ininterrottamente per le vie della città per tutta la notte e la mattina successiva; e poi Bisceglie, Bitonto), della Desolata (Canosa, Gallipoli), dei Misteri (Taranto, dove la processione esce dalla Chiesa del Carmine il Venerdì pomeriggio e ne fa rientro nella mattinata del Sabato; Molfetta, Ruvo, Valenzano, ma ovunque: è la più diffusa), del Santo Legno (Conversano), di Cristo Morto (Montesantangelo, Botrugno); degli Otto Santi (Ruvo di Puglia), della Pietà (Molfetta).
“Durante la Settimana Santa in particolare la città di Taranto – sottolinea Liviano – vive il momento più intenso della sua vita comunitaria partecipando, in un clima di intensa emozione, ai riti e alle ritualità che la accompagnano da tempi remoti. Non a caso – aggiunge il consigliere regionale tarantino – gli episodi salienti della Passione di Cristo e caratteristici della Settimana Santa sono rappresentati da antiche processioni che si rinnovano di anno in anno sempre con una partecipazione numerosissima (“il Pellegrinaggio del Giovedì Santo”, “La Processione dell’Addolorata” a mezzanotte dello stesso giorno, “La Processione dei Sacro Misteri” del Venerdì Santo) e che hanno ormai una risonanza che travalica i confini regionali e nazionali tanto da convogliare, nella città bimare durante la Settimana Santa, tantissimi turisti provenienti da ogni luogo. Del resto – prosegue Liviano – le caratteristiche delle processioni di Taranto (l’esasperante lentezza che caratterizza lo svolgimento delle stesse e la cosiddetta “nazzicata” che è il dondolio continuo con cui i confratelli portano sia le statue che i simboli della Passione) la differenziano da tutte le altre proposte analoghe e la rendono, com’è riconosciuto, la capofila della pietà popolare nel meridione d’Italia. Studi specifici, che ne riportano le origini al primo millennio, oltre a una copiosa documentazione bibliografica, – conclude Liviano – attestano la grande rilevanza dei rilievi storici delle caratteristiche della Settimana Santa tarantina”.
Sei sono gli articoli che formano la proposta di legge di Liviano e puntano a far sì che La Regione, sulla base della programmazione pluriennale, conceda annualmente contributi in favore di quanti iscritti all’Albo regionale per la promozione in Italia e all’estero degli eventi: per attività di studio e attività culturali, anche fuori dai confini regionali, legate ai riti della settimana santa pugliese; per la realizzazione degli eventi e di percorsi di formazione e approfondimento delle origini della ritualità nonchè per la realizzazione di cd e dvd e app e altro materiale multimediale contenenti notizie utili a quanti intendono assistere allo svolgimento degli eventi stessi. La dotazione finanziaria per il corrente esercizio finanziario è di 200mila euro mentre per gli esercizi successivi si provvederà nell’ambito degli stanziamenti previsti dalle leggi di bilancio annuali e pluriennali.

La Passione Vivente di San Nicandro e i riti della nostra settimana santa hanno titolo per l’iscrizione all’albo regionale relativo a questi eventi. Basta solo una programmazione seria, un accordo tra le varie chiese e le varie confraternite oltre all’impegno dell’amministrazione comunale per la proposta da consegnare alla Regione Puglia.