Continuano i servizi straordinari dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, coordinati dal Comando Provinciale di Foggia, hanno tratto in arresto 7 persone tra il centro ofantino, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli, di cui 3 in flagranza di reato e 4 in esecuzione di specifici provvedimenti del giudice.
A Cerignola, a finire in manette sono stati A. G. cl. 87 e T. V. cl. 86. Il primo, sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, veniva sorpreso dai militari della locale Stazione all’esterno del proprio domicilio e pertanto veniva arrestato per il reato di evasione. A carico del secondo, invece, i medesimi militari eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito dell’aggravamento del divieto di avvicinamento ai propri genitori a cui era già sottoposto. Il provvedimento scaturiva da tutta una serie di violazioni delle prescrizioni impostegli segnalate dai militari della Stazione al Giudice competente.
A San Ferdinando di Puglia, i militari della locale Stazione eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di S. N. cl. 75, pregiudicato del posto. L’uomo, sottoposto alla misura alternativa al carcere della detenzione domiciliare per tentato furto aggravato e lesioni personali, veniva sorpreso più volte a violare le prescrizioni impostegli. Pertanto, su disposizione del Giudice competente, veniva rinchiuso nel carcere di Foggia dove finirà di scontare il resto della pena.
Sono 4 gli arresti operati dai militari della Stazione di Trinitapoli. Il primo a finire nelle maglie della giustizia è stato C. V. cl. 96, pregiudicato del posto. I militari, contattati tramite il 112 dal proprietario di un’abitazione che si trovava la porta di casa forzata, prontamente intervenivano e sorprendevano il malfattore mentre tentava di allontanarsi dalla casa dopo essersi impossessato di alcune paia di scarpe e alcuni capi di abbigliamento. Tutta la refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario, mentre il malfattore veniva sottoposto agli arresti domiciliari.
Ancora una volta, poi, è stato arrestato, sempre per rissa e resistenza a pubblico ufficiale, M. G. cl. 95, pregiudicato del posto. I militari intervenivano a seguito di richiesta di alcuni avventori all’interno di un locale, dove veniva segnalata una rissa. All’arrivo dei militari, tutti i litiganti si dileguavano, tranne M. che ingaggiava con i Carabinieri una colluttazione che si concludeva con il suo ammanettamento. Stessa situazione in cui si trovò circa un anno e mezzo fa il medesimo giovane, che dopo aver litigato con alcuni suoi coetanei si scagliò contro le forze dell’ordine in preda ai fumi dell’alcol. Il ragazzo veniva sottoposto agli arresti domiciliari.
Eseguita poi, sempre dai Carabinieri della Stazione di Trinitapoli, una misura di custodia cautelare in carcere a carico del pregiudicato D.T.A. cl. 80. La moglie, esausta e impaurita dai comportamenti sempre più vessatori del marito, che non aveva lesinato violenza fisica pur di ottenere del denaro da usare verosimilmente per l’acquisto di stupefacente, si rivolgeva ai militari dell’Arma che, fatti i dovuti accertamenti, ottenevano dal Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta del Pubblico Ministero della medesima Procura, l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nei giorni scorsi.
Infine è stato eseguito un ordine di carcerazione a carico di C. M. cl. 86. L’uomo, condannato a 6 mesi di arresto per porto abusivo di coltello, sconterà la sua condanna ai domiciliari.