SCUOLA, NUOVE NORME PER LE GITE SCOLASTICHE E RESPONSABILITA’ PER I DOCENTI

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In questi giorni il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione ha inviato agli uffici periferici e ai dirigenti scolastici una circolare che invita professori e maestri degli istituti italiani a controllare lo stato di salute del conducente e anche le caratteristiche della vettura prima di partire per una gita scolastica.

Il direttore generale dell’ufficio educativo del Miur Giovanna Boda ha invitato gli insegnanti a porre particolare attenzione “sia nella fase di organizzazione delle visite d’istruzione che durante il viaggio, su taluni aspetti relativi alle scelte delle aziende cui affidare il servizio di trasporto, verificando quindi l’idoneità e condotta del conducente, l’idoneità del veicolo e le altre misure” necessarie a garantire la sicurezza degli studenti. Alla circolare è stato quindi allegato un vademecum, elaborato in collaborazione con la polizia stradale, sugli aspetti che i docenti non devono trascurare durante l’organizzazione e lo svolgimento di una visita di istruzione con riferimento alla sicurezza dei mezzi di trasporto.

La circolare inviata dal ministero dell’Istruzione agli uffici periferici e ai dirigenti scolastici riguarda i viaggi d’istruzione e le visite guidate: l’istituzione pubblica ha invitato professori e maestri a non trascurare aspetti fondamentali durante l’organizzazione di un viaggio di istruzione che prevede l’uso di un mezzo di trasporto a noleggio con conducente. Nello specifico gli accompagnatori dovranno controllare “l’idoneità e condotta del conducente e l’idoneità del veicolo”. Cosa significa? I docenti dovranno assicurarsi che l’autista del mezzo di trasporto non assuma sostanze stupefacenti, psicofarmaci e bevande alcoliche. Inoltre, come si legge nella circolare, “durante la guida egli non può far uso di apparecchi telefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare”. I docenti dovranno anche effettuare una verifica delle caratteristiche tecniche del veicolo utilizzato. In proposito il vademecum recita: “In maniera empirica si dovrà prestare attenzione alle caratteristiche costruttive, funzionali e ad alcuni importanti dispositivi di equipaggiamento: l’usura pneumatici, l’efficienza dei dispositivi visivi, di illuminazione, dei retrovisori. Se l’autobus è dotato di sistemi di ritenuta i passeggeri devono utilizzarli e devono essere informati, mediante cartelli, pittogrammi o sistemi audio visivi, di tale obbligo. Se il mancato uso riguarda un minore ne risponde il conducente o chi è tenuto alla sua sorveglianza, qualora si trovi a bordo del veicolo”.

Non sono mancate la critiche al vademecum del Miur che, secondo alcuni docenti, attribuisce loro responsabilità che vanno oltre la propria sfera di competenza. In proposito Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha affermato: “Non si può seguire una logica amministrativa in un’iniziativa come i viaggi d’istruzione. Si può chiedere alle scuole di organizzare al meglio le uscite ma una verifica così minuziosa dei doveri e degli obblighi delle agenzie o delle società che gestiscono i bus è inverosimile”. In sua difesa il ministero dell’Istruzione ha specificato che i professori non devono affatto sostituirsi agli organi di controllo: la circolare non attribuisce loro alcuna responsabilità aggiuntiva ma offre solo informazioni di supporto sui controlli necessari per garantire la sicurezza degli studenti durante le gite scolastiche. (forexinfo)

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