I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno dato esecuzione, nella mattinata odierna, ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, che dispone la custodia in carcere a carico di L. B., 20enne, A. B., 20enne e M. G., 26enne, tutti gravati da precedenti di polizia, ritenuti responsabili dei reati di lesioni aggravate e tentativo di rapina in concorso.
Il provvedimento giunge all’esito di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, scaturita da due gravissimi episodi di violenza verificatisi durante lo scorso mese di ottobre nel cuore della cittadina federiciana.
Tutto è partito da un gravissimo fatto di sangue verificatosi nella serata del 18 ottobre scorso nella centralissima e affollata Via Quaranta: A. B. ha improvvisamente aggredito un cittadino ghanese che si trovava a passeggiare insieme ad un suo connazionale, tentando senza successo di sottrargli lo smartphone ed il portafoglio che aveva con sé.
Non contento, il B. si è allontanato per chiedere l’intervento in suo aiuto dei suoi compagni, L. B. e M. G., che si trovavano all’interno di un bar di Via Amicarelli.
Il trio è così tornato sul posto, accerchiando il giovane ghanese e minacciandolo: nella concitazione del momento, A. B. ha estratto un coltello a serramanico con cui ha sferrato due fendenti al giovane africano, che lo hanno colpito all’addome e ad un braccio.
I tre aggressori si sono così dileguati per le vie del centro storico e a sconvolgere è stato il totale disinteresse di chi ha assistito impassibile agli eventi: nessuno, infatti, si è preoccupato o di dare segnalazione dell’accaduto alle Forze di Polizia.
L’intervento dei Carabinieri vi è stato solo in un secondo momento, quando sono stati informati dal personale sanitario del 118 che nel frattempo, allertato da un passante che aveva notato il giovane ghanese quasi esanime a circa 200 metri dal luogo degli eventi, in Piazza del Popolo, aveva prelevato la vittima per trasportarla d’urgenza agli Ospedali Riuniti di Foggia, ove gli sono state riscontrate lesioni varie giudicate guaribili in 25 giorni.
Gli uomini dell’Arma hanno dovuto così ricostruire la dinamica dei fatti senza alcuna informazione: solo seguendo le tracce ematiche perse dal giovane è stato possibile giungere al luogo del delitto. I militari hanno quindi acquisito le immagini prodotte dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona e sentito alcuni connazionali della vittima, riuscendo in tal modo ad identificare i tre aggressori.
- e L. B. e M. G., inoltre, nella serata del 30 ottobre, in Piazza Tribunali, si sono resi responsabili di un altro fatto di violenza: hanno avvicinato un quarantaseienne del posto con la scusa di chiedergli dei soldi per l’acquisto di una birra e, al suo diniego, lo hanno aggredito selvaggiamente, colpendolo con calci e pugni al capo e all’addome per poi fuggire, abbandonandolo a terra privo di sensi. Anche in quella circostanza nessuno ha avvertito le Forze dell’Ordine.
Così si è giunti ai provvedimenti odierni: gli arrestati, dopo le formalità di rito espletate presso la caserma di Via San Domenico, sono stati associati presso Casa Circondariale di Foggia, ove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.