L’Ansa Puglia ha dato notizia di una vicenda fortunatamente finita bene. Un intervento tempestivo del 118 ha salvato uno studente di 18 anni colpito da un infarto.
Il ragazzo si è accasciato al suolo per un arresto cardiaco durante l’ora di educazione fisica in un istituto tecnico ad Altamura. E’ stata la manovra di un’infermiera del 118 a rianimare il ragazzo. Dopo il trasporto in urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Perinei di Altamura e il ricovero in Rianimazione, lo studente ha ripreso conoscenza e ora è fuori pericolo.
“Una manovra brillante e tempestiva di una nostra infermiera ha salvato la vita ad un ragazzo – commenta Antonio Di Bello, direttore del Dipartimento emergenza urgenza 118 della Asl di Bari – grazie anche a tutti gli altri operatori dell’equipaggio che sono intervenuti, onore a questi bravi professionisti”.
Quello che è importante in tutta questa vicenda è che il primo soccorso è stato eseguito a scuola dall’insegnante del ragazzo che lo ha messo in posizione laterale di sicurezza. Dopo la chiamata al 118, sul posto, la prima ad arrivare è stata un’ambulanza di Altamura con a bordo un’infermiera professionale che ha subito attivato le manovre di rianimazione cardio polmonare e, in un secondo momento, è giunta un’auto medica e la stessa infermiera ha impiegato il defibrillatore multiparametrico per recuperare il ritmo cardiaco del ragazzo.
Ecco l’importanza del defibrillatore e del suo corretto uso. Perciò, si vuole ripetere ancora una volta, che la città di San Nicandro deve munirsi di una mappatura dei defibrillatori esistenti. Già nello scorso mese di luglio Civico 93 rilanciava tale iniziativa
Purtroppo sono tantissime le persone che vengono colpite da un improvviso arresto cardiaco sia in casa che sui luoghi di lavoro, nelle scuole nelle strutture sportive, ecc. La prontezza, in tali circostanze, è determinante; ogni minuto di ritardo nella defibrillazione riduce la possibilità di sopravvivenza del 10 per cento. L’utilizzo, entro pochissimi minuti, di un defibrillatore, utilizzabile anche da personale non sanitario, opportunamente formato, potrebbe salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco. Diventa pertanto molto importante sapere, in queste circostanze e in attesa dei mezzi di soccorso, dove c’è il defibrillatore più vicino.
Le scuole dovrebbero già esserne in possesso. Ma le istituzioni pubbliche dovrebbero averne uno in dotazione. Un altro è quello donato dal Lions Club donato al Comune di San Nicandro. Poi non si hanno altre notizie in merito. Conoscere l’ubicazione a San Nicandro di questi utilissimi strumenti salva vite e la loro distribuzione sul territorio diventa importante per tutti in quanto, in caso di emergenza, è possibile utilizzare il defibrillatore più vicino.
Poi, con una campagna di sensibilizzazione, sarebbe possibile diffondere nella popolazione la “cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza”, far conoscere le semplici manovre di rianimazione cardio-polmonare nonché quelle relative alla disostruzione pediatrica, incrementare quanto più possibile, nelle scuole statali e nelle strutture sportive pubbliche, la disponibilità di defibrillatori, formare gratuitamente, attraverso corsi tenuti da istruttori della Croce Rossa Italiana, il personale delle strutture assegnatarie di un defibrillatore sulle corrette manovre da compiere in caso di arresto cardiaco.
Questo l’appello che faceva Civico 93 nell’agosto del 2019. Sono passati due anni ma tutto è come prima e San Nicandro non è ancora una cittadina cardioprotetta.
Si rinnova, quindi, l’appello alla istituzione pubblica per programmare interventi in questa direzione in quanto la buona politica passa soprattutto dalla salute verso coloro che si amministrano.
L’appello che si vuole fare è di comunicare alla redazione di Civico 93 il possesso di defibrillatore per la redazione della mappatura cittadina in collaborazione con le altre associazioni interessate a questa tematica che interessa veramente tutti.
MPC