San NIcandro come Roma. Intanto il tempo passa e tutto si complica. Molto difficile la nascita di un nuovo governo nazionale con il possibile ritorno alle urne, mentre a San Nicandro alle urne ci dobbiamo andare il 10 giugno. Ad oggi, ad eccezione del Movimento 5 Stelle che aspetta la certificazione della lista da presentare, per le altre coalizioni nulla è dato per certo e questo soprattutto nel centro destra. Non è che le altre coalizioni, quella del sindaco Gualano e della sinistra con candidato sindaco Mario D’Ambrosio, sia tutto definito in quanto si cercano ancora nomi da inserire nelle liste o, per lo meno, di apportare miglioramenti senza conoscere con certezze il numero delle liste che si dovranno presentare.
Nel centro destra la situazione è paradossale perché la divisione al suo interno potrebbe impedire anche un eventuale ballottaggio che si eviterebbe con un accordo comune. In questa coalizione c’è addirittura la possibilità di una divisione in tre tronconi. Purtroppo la politica porta anche a queste strane situazioni che gli elettori potrebbero anche penalizzare.
Intanto tra venti giorni, cioè entro le ore 12:00 del 10 maggio prossimo, dovranno essere consegnate liste, simboli e programmi. Questo vuol dire che i partiti e movimenti devono prima esaurire la fase degli accordi e poi scrivere un programma. La presentazione di questo documento importante è una ritualità obbligatoria in cui, però, nessuno più crede. Allora la scelta del candidato da votare non sarà basata su un programma studiato in ogni particolare contenente le progettualità del futuro che si vuole dare a San Nicandro, ma sulla semplice conoscenza del candidato. Insomma una selezione fatta da motivi di vicinato, di parentela e di amicizia senza nessuna scelta di vera politica in quanto un confronto tra programmi non ancora è possibile.
Non ci si deve poi lamentare del cattivo operato di una amministrazione. Ricordiamoci che siamo stati noi cittadini artefici della sua elezione.
