Al posto di dare presenza e attenzioni ai cittadini, il sindaco continua a essere “social” senza però leggere con attenzione ciò che la normativa dice.
Corre l’obbligo chiarire e sottolineare le dichiarazioni fatte in un post su facebook e successivamente in un comunicato pubblicato su questo stesso giornale sempre per mano del sindaco. Nel Question Time i consiglieri Berardi e De Luca chiedevano di far aderire il Comune di San Nicandro Garganico entro il 31 gennaio 2023 con una delibera di consiglio comunale affinchè si potesse avere la possibilità di mettere nelle condizioni i cittadini debitori di stralciare le cartelle esattoriali fino a mille euro. La legge “contraddittoria” purtroppo va interpretata, e se analizzata bene porta in errore. In effetti caro Sindaco, i consiglieri di minoranza auspicavano di avere un confronto nella seduta del Question Time per un sano e costruttivo dibattito politico in quanto non avendo chiarimenti e vista la prossimità del 31 gennaio, il Comune poteva agganciarsi alla legge di bilancio aderendo e non in maniera automatica allo stralcio dei tributi fino a 1000 euro sperando che il Governo chiarisse questo aspetto sull’Agente della Riscossione così nel contempo lo stesso Comune si poteva aggrappare a questa norma scritta male. A tal riguardo non si sarebbe creato un danno erariale per l’Ente in quanto lo stesso Ente avrebbe recuperato la sorte capitale di difficile esazione, visti i carichi affidati all’agente privato della riscossione a far data dal 1 gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2015, eliminando le sanzioni e interessi che lo stesso Ente non avrebbe mai recuperato, facendo solo un favore alla nostra agenzia Soget che tra l’altro e comunque, come dice espressamente la Legge, avrebbe recuperato le spese di diritto di notifica oltre alle spese legate alle procedure esecutive direttamente dal contribuente.
Fa sorridere ahimè il fatto che “ora” dice che nel caso in cui il governo stabilisce entro il 31 marzo 2023 che anche i comuni con agenzie private possono aderire, smentito da lui stesso rispetto a quanto postato su Facebook dall’articolo del Sole 24 Ore, rinomata testata giornalistica che spiega ogni giorno attentamente informando con notizie attendibili sulle norme e tributi nazionali, San Nicandro Garganico potrà farlo indicendo un consiglio comunale invitando tutti i consiglieri a votare a favore! La Legge, anzi, La domanda è come mai nell’ultimo Question Time del 24 gennaio 2023 ha detto con un secco “no” che non lo avrebbe fatto e che come da lei interpretata, la legge andava in “automatico”. Come ha giustamente dichiarato in un video chiarificatore il consigliere De Luca, in automatico sta mandando in malora tutta la nostra cittadinanza e la nostra economia. La legge è quella e seppur un pò travisata essa parla chiaro! Quindi di quello che ha dichiarato sia sui social che tramite quel comunicato, è totalmente falso e che i cittadini e tutti i commercianti saranno informati dettagliatamente su come stanno le cose.
L’articolo del Sole 24 ore lo ha pubblicato Lei caro sindaco e se lo legge bene dà ragione ai consiglieri Berardi e De Luca. “Il governo allarga drasticamente i confini dello stralcio e rottamazione delle entrate comunali. Lo fa con un emendamento al Milleproroghe in discussione al Senato che modifica i meccanismi della tregua fiscale in fatto di multe, Imu e altre entrate locali con tre mosse. Prima di tutto slitta al 31 marzo il termine, scaduto il 31 gennaio, entro il quale i sindaci avrebbero potuto stoppare lo stralcio parziale delle loro entrate, che nel caso dei tributi era limitato all’azzeramento di sanzioni interessi o dei soli interessi per le multe. Proprio questo aspetto è investito dalla seconda modifica preparata dal ministero dell’Economia: perchè entro la fine di marzo i sindaci potranno ora decidere, spiega l’emendamento, “l’integrale applicazione” dello stralcio disciplinato dal comma 222 della manovra. Anche per le entrate locali, in pratica, la tagliola potrebbe azzerare tutto il debito, le sanzioni e gli interessi delle partite fino a mille euro affidate entro il 31 dicembre 2015. In pratica, davanti alle amministrazioni comunali si aprono tre strade: bloccare con delibera lo stralcio parziale, e quindi mantenere in vita i loro crediti, aderire (senza deliberare nulla) allo stralcio parziale nella versione costruita dalla legge di Bilancio, oppure ampliare (con delibera) l’operazione di stralcio cancellando anche sanzioni e interessi oltre alla quota capitale. Ma è qui che casca l’asino, nella nuova versione, insomma, l’obiettivo è quello di lasciare la massima libertà decisionale ai Comuni, in un ventaglio di possibili scelte decisamente allargato. Il nuovo testo governativo, (però purtroppo) non cancella la disparità di trattamento già avviata con la legge di Bilancio, che nella tregua fiscale ha trascurato la riscossione effettuata dai municipi in proprio o con le loro società partecipate attraverso l’ingiunzione di pagamento. Un panorama, questo, che per i vecchi debiti interessati dallo stralcio interessa oltre la metà dei Comuni italiani e che negli ultimi anni è cresciuto ulteriormente con il progressivo abbandono dell’agente nazionale della riscossione. Scelte e responsabilità passano dunque integralmente ai sindaci. Quindi caro Sindaco, si rende conto che Lei posta articoli senza nemmeno leggerli, o pensa che tutto va in automatico”? Su facebook girerà un video fatto con i consiglieri Berardi e De Luca dove si chiarisce in modo dettagliato leggendo anche la nota dell’IFEL (fondazione ANCI, associazione nazionale comuni italiani). Se non è chiaro con il video e con la nota dettagliatamente descritta, possiamo fare anche un disegnino affinchè si possa vedere il processo della legge.
Quindi, per chiudere, la SOGET è una società privata e non statale e che va informata sulle decisioni del consiglio comunale. Ci auguriamo sia chiaro, che il governo emani una nuova legge (anche se ci sono perplessità sul prorogarsi della decisione della legge di bilancio) e che tutti i cittadini possano avere la possibilità di sanare la loro posizione nei confronti dell’Ente e dell’Agenzia di riscossione.
Gino Carnevale