Lunedì 3 giugno, presso la Masseria “Don Nunzio e Cavallo” di San Nicandro è stata presentata una nuova associazione culturale “Mos Maiorum” con lo scopo di ricercare, valorizzare e promuovere le tradizioni della nostra cittadina e, più specificamente, la pacchiana sannicandrese.
La finalità principale è il recupero e la valorizzazione delle tradizioni legate agli autentici abiti tradizionali femminili impreziositi da originali collane orecchini ed altro.
Altro obiettivo è la realizzazione e la qualificazione artistica delle varie iniziative nei campi della cultura (spettacolo, animazione, comunicazione e arte in generale), nonché la diffusione e la promozione delle attività su tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale.
Un viaggio affascinante alla scoperta dell’abbigliamento tradizionale sannicandrese con l’insieme degli elementi che compongono l’abito femminile (pacchiana) e l’abito maschile (pastore).
L’Associazione “Mos Maiorum” vede nelle nostre tradizioni un punto fermo da cui partire per conservare l’identità come popolo e come cittadini sannicandresi unito alla passione da trasmettere ai più giovani su cui investire per il futuro della conservazione della memoria.
La manifestazione, che ha avuto una grande partecipazione di pubblico, ha avuto come moderatore Mirella Montemitro e gli interventi della Presidente della nuova associazione Anna Maria Santamaria, del Direttore Tecnico dell’associazione Vincenzo Rendina, il sindaco Matteo Vocale, l’assessore Arcangela Tardio, Laura Stravola (sponsor dell’associazione), Alessandro Calello Presidente della Pro Loco, Angela Pia Vaira Dirigente scolastico.
L’intervento più atteso è stato quello della senatrice Anna Maria Fallucchi prima firmataria del disegno di legge sugli abiti storici e delle rievocazioni storici che è stato approvato all’unanimità da tutti i componenti di tutti i gruppi politici, dalla destra alla sinistra.
“Il mio augurio – dice la Fallucchi – è che anche voi, anche San Nicandro trovi il modo di promuovere all’unanimità le manifestazioni e la promozione del Pastore e la Pacchiana. Dobbiamo crescere. Ognuno di voi può contribuire a fare grande questa tradizione. Dobbiamo incontrarci e far convogliare le idee in un progetto unico, un progetto grande e mirato e che faccia brillare il nostro territorio. I Personalismi li trovo controproducenti. Si possono trovare margini di azione dedicandosi ognuno ad un aspetto capillare senza discussioni. Troviamo il modo di farlo insieme, perché il modo c’è. La mia volontà, la mia aspirazione è partire con le manifestazioni, con la promozione della mia legge proprio da San Nicandro. Voi avrete sempre la mia disponibilità a costruire, ascolterò tutti e valuteremo insieme. Ma non mettetemi nella condizione di fare da “paciere”, perché non è assolutamente l’impegno che voglio avere”.
E poi così continua: “I costumi storici non sono solo vestiti ma simboli di storia, tradizione e arte. Moltissimi artigiani, sono impegnati in questo lavoro, una risorsa preziosa, economica e culturale, al sostegno delle comunità. E’ a loro che dobbiamo pensare. Questo è un mestiere antico mani sapienti ancora oggi riproducono questi abiti. Quanti sono gli artigiani impegnati in questo lavoro permettendoci di sperimentare i costumi, le credenze e l’estetica delle persone. Una risorsa economica e culturale per moltissimi territori. Soprattutto per il nostro. I costumi storici hanno il potere di trasportarci in un altro tempo e luogo, permettendoci. Sono una risorsa preziosa per musei, teatri e rievocazioni storiche, in quanto forniscono una connessione tangibile al passato. Lavoriamo insieme, pensiamo in grande, pensiamo alle nostre comunità al futuro”.