La previsione, annunciata nei giorni scorsi, di un aumento di circa il 3 per cento della tassa raccolta rifiuti (Tari) è realtà in quanto il consiglio comunale di ieri ha approvato, con i voti della sola maggioranza, il punto all’ordine del giorno circa il suddetto aumento. La giustificazione di tale incremento a famiglia è la conseguenza della chiusura della discarica di Cerignola dove finora venivano conferiti i rifiuti di San Nicandro ed il contestuale obbligo di conferimento nella discarica del comune di Deliceto con la logica conseguenza di un costo maggiore (per effetto della maggiore distanza della nuova discarica) per la ditta appaltatrice.
Questo, in sintesi, la vicenda dell’aumento Tari. Comincia il sindaco Gualano a chiarire come nel corrente anno non si pagherà più l’Imu e la Tasi sulla prima casa. Resta, però, la tassa rifiuti (Tari) che deve essere coperta dal gettito che devono pagare i cittadini. Su questa tassa purtroppo c è un aumento di 65 mila euro per effetto del conferimento a Deliceto. Tutta l’opposizione con i consiglieri Giagnorio, Zuccaro, Vocale, Villani ribadiscono che non bisogna sempre far gravare sui cittadini il peso di maggiori imposte che possono essere evitate. A tal proposito danno delle indicazioni: per esempio si pagano costi di spazzamento ammontanti a 264 mila euro e il servizio non funziona affatto, il personale è sottodimensionato, il recupero dell’evasione può portare un gettito superiore ai 65mila euro da far pagare ai cittadini. Poi viene evidenziata una forte contraddizione: se, come si dice, si vuole raggiungere entro fine anno la percentuale del 60 per certo di differenziata, allora il costo di conferimento diminuisce sempre più e, quindi, non può mai essere 65 mila euro. Poi l’intervento del sindaco che ribadisce come i cittadini non vogliono la politica ma risultati perché è la politica che ha portato al dissesto. La non politica, invece, sta risanando la situazione debitoria e se i cittadini pagano qualche cosa in più è perché paghiamo quello che ha fatto la politica. “Ci scusiamo, ma è necessario… I soldi sono utilizzati al meglio….dopo di noi nessuno troverà pagamenti da dover fare…”. Infine termina il consigliere Vocale con la sua dichiarazione di voto: “Parere contrario in quanto si ritiene che questa compagine amministrativa non ha l’assoluta contezza della gestione economica ed operativa del servizio di raccolta smaltimento e trasporto rifiuti e della gestione del tributo pertinente Tari”.
La decisione presa dall’attuale maggioranza non farà sicuramente piacere alla cittadinanza anche se la somma da versare in più a famiglia sarà di pochi euro.