SAN NICANDRO, IL CALVARIO DELL’APPROVAZIONE DEL PUG

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Dalla documentazione inviata nel  giugno scorso dalla Regione Puglia al nostro comune e, dopo aver rilevato l’invio del Pug, le delibere del consiglio comunale e le osservazioni e controdeduzione del Pug stesso, la Regione ha invitato il comune di San Nicandro ad avviare tempestivamente la consultazione pubblica VAS al fine di riallineare il coordinamento con la procedura di approvazione del Pug provvedendo anche a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia l’avvio di avviso di consultazione pubblica e comunicare a SCMA e agli Uffici regionali competenti la pubblicazione sul sito web comunale della documentazione prevista.

Nel mese di luglio, sempre la Regione Puglia comunicava al comune di San Nicandro di integrare la documentazione già inviata per l’inserimento dei dati nel SIT pugliese. Inoltre, si invitava il nostro comune a trasmettere la documentazione relativo al PUG al Mibact per il parere di compatibilità paesaggistica evidenziando anche che non è stato acquisito il parere della Sezione Foreste della Regione Puglia per il vincolo idrogeologico.

Infine ha fissato il termine perentorio del 5 novembre prossimo entro cui la Giunta della Regione dovrà esprimersi in merito. Sempre entro il termine del 5 Novembre dovrà operarsi il controllo sulla scorta della documentazione e dei pareri presenti negli atti fino a quel momento acquisti.

Tutto questo rappresenta, in parole povere, che difficilmente il Pug avrà vita facile in quanto, come certifica il comunicato regionale, manca ancora documentazione importante senza la quale il Pug verrà respinto.

Come si comporterà l’attuale amministrazione? Potrebbe non procedere su quanto richiesto ed aspettare il rigetto (dopo il 5 novembre) da parte dell’ente regionale. Questo darebbe ragione politicamente a quanti si sono opposti all’approvazione e che hanno sempre ripetuto che ormai era cosa fatta l’approvazione definitiva regionale.

Altra strada, forse consigliata, è quella di rimodulare il Pug con tutte le osservazioni presentate e con la documentazione ancora da presentare. Questa soluzione servirebbe ad una ulteriore consultazione dei tecnici locali e ad anticipare i tempi di approvazione regionale che, comunque, non potrà essere validata in una tempistica inferiore ad un anno.