SAN NICANDRO. FOGLIETTI SUI MURI PER MATRIMONI ED ALTRO, CORRESPONSABILE IL DESTINATARIO

0
773

Si parla sempre del degrado della nostra cittadina e la lotta a questo fenomeno passa anche dal contrasto alla cattiva abitudine di apporre cartelli o fogli abusivi sui muri di San Nicandro ed alla segnaletica stradale e che riguardano matrimoni, compleanni o avvenimenti vari senza alcuna autorizzazione deturpando in modo significativo il paesaggio urbano.

In altri comuni è stata dichiarata guerra a tale fenomeno mettendo in campo i controlli della polizia municipale con la motivazione che si tratta di un fenomeno pericoloso, perché tutti questi foglietti deturpano le strade e danneggiano i cartelli. Sono state elevate sanzioni per pubblicità su area pubblica non autorizzata. Anche la multa, secondo quanto previsto dal Codice della strada, è salata: 422 euro per ogni cartello abusivo apposto alla segnaletica stradale. Multe sono arrivare anche ai novelli sposi. Il motivo? I cartelli che alcuni amici degli sposi avevano affisso per il paese allo scopo di festeggiare. I contravventori si sono difesi dichiarando di essere all’oscuro di tutto e non conoscendo, tra l’altro, dove fossero stati affissi.

In un paese del bresciano questa usanza di striscioni sui cavalcavia, volantini sui guard rail, manifesti sui pali della luce per sottolineare il lieto evento siano ormai in disuso in quanto gli sposi si sono visti recapitare un “conto” dai Vigili urbani: i cartelli affissi sul tragitto erano infatti stati dimenticati in loco, configurando gli estremi della contravvenzione per “affissione abusiva”: 25 euro. Ed è andata anche bene che non sia scattata l’accusa, più seria, di “imbrattamento”.

Sembra che la normativa parli chiaro in quanto non si possono assolutamente attaccare manifesti. Per la individuazione degli sposi o altro basta, oltre i nomi, la data di matrimonio che è registrata agli uffici pubblici. Insomma è come quando si trova la pubblicità non autorizzata di un pubblico esercizio: la multa viene fatta al titolare, al di là di chi l’ha messa. Un’altra buona occasione per evitare altro degrado.