RIGNANO GARGANICO, UN PO’ DI STORIA

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Rignano Garganico (fino al 1862 Rignano, Rignano in Puglia) è un comune italiano di 1.843 abitanti in provincia di Foggia in Puglia.

Le prime notizie documentate dalla città risalgono al 1029, tuttavia la sua annessione all’Abbazia di Montesacro risale all’anno 1158, fatto che effettivamente ha stabilito l’esistenza di Rignano Garganico. Tuttavia, la città ha origini molto più antiche, che risalgono alla preistoria, come dimostrano i ritrovamenti riscontrati negli insediamenti archeologici situati nei dintorni (Grotta Paglicci, Grotta Spagnoli e i dolmen di Lamasecca e la Piana della Madonna di Cristo). Nella vicina grotta di Paglicci sono stati trovati alcuni dipinti murali che hanno permesso agli studiosi di tracciare l’esatta posizione storica dei ritrovamenti, ovvero il Paleolitico superiore. Numerosi ritrovamenti, in una stessa grotta, risalenti al Paleolitico Medio e Inferiore. Vicino a Paglicci è stato trovato anche un dolmen, un esempio di struttura megalitica, il primo di questo tipo apparso in Capitanata.

Un tempo era una fattoria rocciosa del monastero benedettino di San Giovanni in Lamis (che poi divenne il santuario di San Matteo l’apostolo a San Marco in Lamis). I cinque sabati della Quaresima si celebra una romeria a piedi in cui i devoti scendono da Rignano lungo il sentiero dei muli cantando il Rosario in dialetto. La festa della Madre di Cristo (precedentemente chiamata “Madonna di Cristo”) si celebra martedì dopo Pasqua: in questa occasione la romeria si realizza portando in spalla la statua della Madre di Cristo, scendendo a piedi dalla chiesa di Rignano (dove è abitualmente conservata) fino al santuario dove termina la celebrazione con la concelebrazione eucaristica all’aperto e fuochi d’artificio.

Monumenti e attrazioni.

* Grotta Paglicci: sito archeologico.

* Dolina carstica di Dolina Cento Pozzi con diversi pozzi e animali domestici erranti, inclusa nel Parco Nazionale del Gargano, da cui partono diversi sentieri che attraversano la zona della foresta di Jancuglia.

* I Dolmen: antichi edifici trilitici in pietra nella zona tra Lamasecca e Madonna di Cristo.

* Il centro storico, situato in cima a una collina e caratterizzato da un tracciato urbano di vicoli e vicoli stretti.

* Il palazzo baroniale (e il giardino adiacente) costruito sulle fondamenta di un castello medievale, di cui sopravvivono una torre (delle cinque originali) e tracce delle antiche mura circostanti.

* Il belvedere (rinnovato nel 2007) che circonda gran parte del centro storico, da dove si può godere di un ampio panorama che va dal Molise (Larino, Guglionesi, ecc. ) fino alle montagne Daunia e Lucera (con la Maiella all’orizzonte) e alla zona di Foggia (San Severo, Foggia, Cerignola e paesi vicini), Manfredonia, il golfo delle saline, i paesi della provincia di Barletta e Castel Del Monte.

* La Croce è anche un luogo panoramico sulla montagna di Rignano, con vista sul Tavoliere delle Puglie, sul Golfo di Manfredonia, su Bari, sul Monte Vulture, sull’Appennino Dauno e sulle cime della Maiella in Abruzzo. Questa zona panoramica è situata a pochi passi dal centro della città e ospita un’antica pista fuori servizio per delta e parapendio, che già ospita varie esposizioni pubbliche di volo libero, facilitate dalla posizione elevata e panoramica del luogo di decollo, combinata con i venti che soffiano lì quasi tutto l’anno.

* L’ex caserma, un antico edificio situato tra il centro storico e la fila di edifici che confinano il Belvedere, ospitò i Carabinieri Reali dal 1904 ed è stato abbandonato negli anni ’60.

Salvatore Villani