Carissimo direttore, rientrato in San Nicandro non appena avviati i lavori di “bitumazione“ della via Gramsci ho trovato una viabilità in tilt dove il “fai da te “ regnava e regna indisturbata l’assenza delle autorità cittadine preposte a qualsiasi tipo di controlli. Eppure non ci voleva molta a capire quanti e quali “rischi” si sarebbe andati incontro nella gestione della sicurezza stradale in una arteria che in questo periodo di avvio delle ferie estive il traffico aumenta in maniera considerevole verso la località turistica di “Torre Mileto”.
Scrivo la presente in quanto sollecitato, sia da tanti cittadini comuni “ amministrati“ ( si fa per dire) da incompetenti funzionali, sia dai titolari degli esercizi commerciali prospicienti detta strada e collaterali, nonché dai tanti o pochi turisti ( o cittadini rientrati per le ferie o turisti occasionali), che si trovano a girare o girovagare a vuoto in cerca di una meta, per improvvisate deviazioni stradali senza la benché minima segnaletica orizzontale o verticale che indicasse la presenza di un cantiere stradale di “opera pubblica”. Eppure vengono previsti i cosiddetti “ oneri per la sicurezza” non assoggettati a ribasso d’asta a garanzia della riduzione e eliminazione dei “rischi” o sovrapposizioni o interferenze per i quali il documento di “valutazione dei rischi” , se mai redatto ed esistente, certamente non prevede l’esecuzione in siffatte condizioni di approssimazione e di diverse tipologie di “pericoli” anche di natura igienico – sanitaria .
In tanti mi hanno chiesto se a Reggio Emilia i lavori vengano effettuati in questo “caos” di improvvisazioni nella gestione affidata a improvvisati “ragazzi” di strada. Dove è purtroppo “sotto gli occhi di tutti” i passanti la persistente assenza di controlli da parte dei tecnici e delle autorità preposte .
Per non dire dell’evidente assenza dell’impiego di dispositivo di sicurezza individuale (DPI) sul lavoro e sui mezzi d’opera utilizzati ed operanti in condizioni di grave pericolo per i passanti (pedoni) sui marciapiedi e nell’attraversamento sintomatici di una “gravissima negligenza“ derivante dallo sviamento di norme preposte alla “sicurezza“ ed ai controlli di buona esecuzione delle opere pubbliche.
Per non dire delle polveri immesse nell’ambiente circostanti, notoriamente “cancerogeni” trattandosi di “rifiuti speciali” quelli che vengono asportati in questo periodo di alte temperature con conseguenti interferenze sull’ambiente circostante dove i negozi di frutta e verdura espongono tranquillamente i prodotti all’esterno.
Non voglio entrare infine sulle opere progettate (bitumatura di tappeto stradale di qualche centimetro) direttamente sul brecciato , in evidente assenza su molti tratti di una idonea fondazione stradale del tipo “baider” di spessore adeguato alla portata e quantità dei carichi in transito oggetto di studio per evitare che fra qualche giorno per le alte temperature di luglio ed agosto la strada ripresenti ancora più evidenti avvallamenti rispetto a quelli esistenti e per la maggior parte dovuti a scavi eseguiti in assenza di “idonei ripristini” ed non idonee forme di garanzia contrattuale di “buona esecuzione” (polizze sui rischi e danni derivanti dall’esecuzione) a favore del Comune.
Voglio ricordare che, nel mentre la responsabilità amministrativa e civile risulta a carico del Committente, quella penale no!
Non era meglio differire (anticipare) di qualche mese l’esecuzione di siffatte opere che richiedevano una più accurata progettazione degli interventi programmati e delle cause o concause ostative che potrebbero creare oltre ai tanti “disagi” ( il termine adoperato è buono ed è voluto) un serio pericolo per i mezzi pubblici in transito ed a quelli delle “emergenze”, comunque transitanti su percorsi di guerra inidonei da tutti i punti di vista.
La presente costituisce infine “lettera aperta” di un cittadino formato ed informato dalla P.A., in presenza di evidentissime violazioni di legge e di buona esecuzione costituente evidente sperpero di pubblico denaro.
Gianni Della Torre