L’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico ha manifestato la volontà e l’interesse alla presentazione della richiesta di contributo erariale per spese di progettazione definitiva ed esecutiva finalizzata al “Restauro, rifunzionalizzazione e messa in sicurezza sismica del CASTELLO NORMANNO ARAGONESE, sito in Largo Colonna di cui l’ente è già proprietario grazie ad un precedente finanziamento finalizzato all’acquisto della struttura.
In effetti, ad oggi, il castello non è utilizzabile e, solo con la esecuzione dei lavori di cui al contributo richiesto, potrà avere la sua destinazione definitiva.
Un primo step è stato portato a termine. Ora ce ne sono altri che, purtroppo, non avranno una tempistica a breve. Ma l’importanza è avviare ogni iniziativa per un suo recupero culturale.
Insieme a Mario D’Ambrosio, c’era l’allora capogruppo Matteo Vocale e attuale sindaco che sponsorizzavano l’acquisto dell’immobile. Proprio Vocale così dichiarava: “Un’operazione dal grande valore simbolico ma anche sostanziale dato che il castello di San Nicandro, simbolo della città ma ormai in rovinoso abbandono, è nato dalle fondazioni altomedievali dell’antico ‘castrum’ ed è poi divenuto insediamento fortificato con i Normanni, prima di diventare meta saltuaria nelle battute di caccia di Federico II di Svevia e tappa segreta nella fuga dall’esilio di papa Celestino V”. “L’acquisto – concludeva Vocale – sarebbe solo l’inizio di un percorso di valorizzazione del castello, che potremo concretizzare con un progetto all’avanguardia che ne faccia, ad esempio, un polo culturale di grande attrattività e di riferimento per tutto il Gargano Nord, anche a completamento dell’adiacente Palazzo Fioritto, già sede di un museo etnografico e della più grande biblioteca civica della provincia dopo la ‘Magna Capitana’ di Foggia”.