Sipario aperto sull’iniziativa di Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne del noto gruppo industriale “Stilmarmo”, già promotore del recente accordo di collaborazione tra la Città di Apricena e il Politecnico di Bari per l’attivazione, proprio ad Apricena, seconda capitale italiana del marmo dopo Carrara, di “corsi master” del medesimo politecnico, con cui la “challenger company” condivide importanti progetti di ricerca e sviluppo.
Lo scorso gennaio Masselli lanciò sulla piattaforma “change.org” una petizione online a favore della riapertura del “Cine Teatro Solimando”, che annovera tra i suoi 714 firmatari anche Costantino Solimando (in foto, a sinistra, col promotore), uno degli eredi dello storico “cineteatro” apricenese.
Ieri l’incontro di Solimando con Masselli “per ringraziarlo della lodevole iniziativa che ci ha colpito dritto nel cuore”.
A renderlo noto lo stesso Masselli, che dichiara: “E’ stato utile ascoltare con le mie orecchie le parole di Costantino, molto diverse dal ‘sentito dire’. Nel corso dell’incontro, ho personalmente registrato la massima disponibilità della proprietà a trovare una soluzione col Comune per dare nuova vita ad un luogo simbolo della città di Apricena”.
“E’ inaccettabile che la seconda capitale italiana del marmo non abbia un cinema e, soprattutto, un teatro vero. In realtà, ce l’ha, ma è chiuso da quasi due decenni. Bisogna riaprirlo al più presto. A chiederlo a gran voce è la comunità di Apricena, la cui corale istanza è sotto gli occhi di tutti. L’interesse pubblico c’è, la disponibilità della proprietà anche, la volontà dell’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Potenza, pure. Bisogna soltanto sedersi intorno ad un tavolo e mettersi al lavoro per realizzare questo bellissimo sogno collettivo. I tempi sono maturi per farlo” sottolinea Masselli.
Come? “Io un’idea ce l’avrei e l’ho condivisa con Costantino Solimando nell’incontro di ieri. Darlo in concessione al Comune per un lungo periodo (non meno di vent’anni), che ne sosterrebbe i costi per la messa a norma, perché no anche attraverso una campagna pubblica di raccolta fondi” precisa Masselli.
“A quanti dubitano sulla sostenibilità dell’operazione dico che il Solimando non sarà solo un cinematografo, ma anche un teatro nonché un decoroso luogo ove discutere di Pietra di Apricena a livello internazionale”, come suggerito da Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica presso il Politecnico di Bari, che, nelle scorse settimane, da Parigi, è sceso in campo a sostegno della campagna di sensibilizzazione.
L’iniziativa di Masselli, infatti, ha fatto il giro del mondo (a parlarne è stata anche l’estera “Eac News”) e vede, tra i suoi autorevoli testimonial, la critica del cinema Antonia Del Sambro di Firenze e il direttore d’orchestra Luca Maria Testa di Pesaro, entrambi pugliesi di origine, al cui accorato appello si è unito il padovano Umberto Giupponi, noto architetto di Milano.
Ma anche la manager monzese Ambra Craighero, fondatrice di “Old Cinema” e “Caddy Entertainment”, le cui iniziative sono state condivise con grandi registi e intellettuali: Giuseppe Tornatore su tutti, poi Carlo Verdone, Pupi Avati, Mimmo Calopresti, Abel Ferrara, Willem Dafoe, Roberta Torre, Giovanni Veronesi, Daniele Luchetti, Pietro Valsecchi, Ennio Morricone, Sergio Rubini.
Ambra Craighero, con un emozionante videomessaggio diffuso sui social, ha pubblicamente sposato l’iniziativa di Masselli citando un passaggio del monologo sanremese di Roberto Benigni: “chi sogna arriva prima di chi pensa”. Ed ha aggiunto: «Il mio non vuole essere soltanto un messaggio di sensibilizzazione. Mi farò promotrice con i miei amici registi e attori affinché questo bellissimo ‘sogno collettivo’ possa diventare realtà».
“In questo viaggio del fare non saremo soli. C’è una squadra, altamente qualificata, pronta a supportarci. La quale non aspetta altro di sedersi intorno ad un tavolo istituzionale per fare del Solimando un luogo di respiro internazionale” conclude il responsabile delle relazioni esterne della Stilmarmo di Apricena.