“Cresce l’occupazione, crescono l’industria e i servizi, si stabilizza il settore delle costruzioni, lievitano le esportazioni, il turismo, il traffico delle merci nei principali porti pugliesi e il traffico di passeggeri negli aeroporti di Bari e Brindisi. Rimane stabile la domanda di credito delle imprese e crescono i depositi bancari detenuti da famiglie e imprese pugliesi. Questa volta a dirlo è la Banca d’Italia nell’ultimo report. Sono numeri che generano soddisfazione perché sono un feedback positivo per le nostre misure, ma anche un aumento della responsabilità politica di mantenere alta la guardia e continuare a lavorare per migliorare
ancora”.
È il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sull’aggiornamento congiunturale “L’economa della Puglia”, presentato oggi dalla Banca d’Italia. “La Banca d’Italia – continua il presidente – rileva una crescita dell’occupazione dell’1,4% nel primo semestre del 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ‘un dato superiore alla media nazionale (0,5%) e in controtendenza rispetto al Mezzogiorno (-0,4 per cento)’ e una riduzione del tasso di disoccupazione di oltre due punti. Nello stesso report attesta una crescita del settore industriale nei primi 9 mesi del 2019. In sostanza, in base
all’indagine di Bankitalia su un campione di 300 aziende ‘quasi il 40 per cento delle imprese ha incrementato il fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente’, inoltre ‘le attese delle imprese industriali sono risultate moderatamente ottimistiche’ e ‘la quota di imprese che ha realizzato investimenti eccedenti rispetto ai piani è risultata inoltre superiore a quella delle imprese che ha rivisto i piani al ribasso’. E se il settore delle costruzioni ha evidenziato segnali di stabilizzazione, “L’attività nel settore dei servizi nel complesso ha registrato una moderata crescita”.
“A tutto ciò – prosegue Emiliano – si aggiunge l’aumento del valore delle esportazioni pugliesi del 10,1% nel primo semestre del 2019. Secondo Bankitalia si tratta di un’espansione ‘sensibilmente più accentuata rispetto a quella del complesso del Paese (2,7 per cento) e in controtendenza rispetto al dato del Mezzogiorno (-2,2 per cento)’. Riteniamo che la nostra politica industriale di sostegno alle imprese, all’innovazione, all’internazionalizzazione, al lavoro e alla formazione adesso sia visibile anche negli
indicatori. Con i nostri strumenti di agevolazione alle imprese abbiamo movimentato a novembre 2019 investimenti per 4,25 miliardi di euro e sostenuto l’occupazione per oltre 106mila unità di cui più di 22mila i nuovi occupati”.
“Il lavoro e la stabilità generano un circuito virtuoso che sta entrando nelle case dei pugliesi. Ce lo racconta ancora la Banca d’Italia quando dice che ‘A giugno 2019 i depositi bancari detenuti da famiglie e imprese pugliesi sono aumentati del 3,6 per cento sui dodici mesi’. ‘L’accelerazione è riconducibile alla dinamica dei depositi a risparmio, tornati a crescere dopo 5 anni di calo”. Tra tutti i dati, questo sembra essere il più positivo. Certo andrebbe approfondito, ma nel frattempo non posso che esprimere soddisfazione e anche un cauto ottimismo per la Puglia che verrà. Per questi risultati abbiamo lavorato tutti: istituzioni, imprese, uomini e donne, università, mondo della ricerca e della formazione, parti sociali, sistema bancario, ma proprio per questo dobbiamo continuare, aumentando convinzione ed impegno soprattutto per la soluzione di vertenze ancora in piedi, tra le quali primeggia la vicenda di AncelorMittal che inevitabilmente – come dice anche Bankitalia – influenzerà l’andamento dell’economia pugliese”.