In provincia di Foggia, la sanità pubblica è competitiva rispetto a quella privata. Gli Ospedali Riuniti di Foggia sorpassano la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo nella classifica della qualità dei reparti compilata da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che svolge attività di ricerca, monitoraggio, valutazione per conto del Governo e delle Regioni.
Per ciascuna struttura ospedaliera l’agenzia definisce un treemap che fotografa il livello di aderenza dei servizi offerti dai diversi reparti rispetto agli standard medi nazionali. Per il nosocomio foggiano, ben 4 delle 7 aree prese in considerazione (vengono esaminate solo quelle che registrano un certo volume di attività, statisticamente significativo) si attestano su un livello “buono”; 2 sul livello “medio” e soltanto 1 sul livello “basso”. Le aree al top sono quella cardio-circolatoria, del sistema nervoso, la chirurgia generale e la chirurgia oncologica, quelle medie la maternità e l’area del sistema respiratorio, quella che esibisce la performance peggiore, attestandosi a livello basso, e l’area osteo-muscolare.
Le aree prese in esame per l’ospedale di padre Pio sono le stesse messe sotto la lente per il nosocomio foggiano. Ma nel caso della struttura di San Giovanni Rotondo il giudizio di qualità “alta” viene conquistato soltanto da 3 aree (gravidanza e parto, chirurgia generale, chirurgia oncologica); 2 (cardiocircolatorio e osteo-muscolare) ottengono un livello “medio”; una viene classificata a livello “basso” (respiratorio), l’ultima (nervoso) viene classificata a livello “molto basso”. (Qui la treemap completa).
I Riuniti di Foggia e la Casa Sollievo della Sofferenza rappresentano le strutture ospedaliere con il maggior numero di posti letto in provincia di Foggia. Prendendo in esame, invece, le strutture medie e piccole la situazione si ribalta, ed è la sanità privata che fa marcare i risultati migliori.
Partiamo dal pubblico. Mediocre la valutazione dell’Ospedale Masselli di San Severo: delle tre aree osservate, quella cardiocircolatoria e quella che si riferisce a gravidanza a parto si attestano su valori medi, “molto bassi” invece quelli della chirurgia generale. Situazione critica anche all’Ospedale Tatarella di Cerignola: delle tre aree cliniche che esibiscono volumi di attività valutabili, solo l’area cardiocircolatoria marca valori medi. Bassi quelli che si riferiscono all’area gravidanza e parto, molto bassi quelli della chirurgia generale.
All’ospedale di Lucera sotto osservazione l’area cardiocircolatori con valori “bassi”.
Vanno meglio le cose a Manfredonia. L’area cardiocircolatoria manifesta valori “alti”, “molto bassi”, invece quelli che si riferiscono alla chirurgia generale.
Tra le strutture private, da segnalare a Foggia, le performance della Casa di Cura Brodetti (“molto alto” il livello della chirurgia generale), della Casa di cura Universo Salute – Don Uva (“molto alto” il livello dell’area respiratoria).
Molto alto anche lo standard dell’area cardiocircolatoria della Case di cura riunite Villa Serena-San Francesco, che però marcano un valore “molto basso” per quanto riguarda la chirurgia generale.
Buona anche la performance della Casa di Cura San Michele (gestione Brodetti) di Manfredonia, la cui area cardiocircolatoria si colloca su un livello “alto”. (Geppe Inserra – Lettere meridiane)