Ecco la nota e la proposta del consigliere regionale Sergio Blasi
Il problema della stagione estiva non riguarda solo i lidi e gli imprenditori balneari. Riguarda anche, in eguale misura, la gestione della costa libera (spiaggia o scogli che siano). Come gestirne la fruizione, ai tempi dell’emergenza sanitaria, quindi del distanziamento sociale e della sicurezza pubblica? L’eventualità di assegnare ai privati la manutenzione delle porzioni di costa libera non mi convince. A ciascuno la sua parte: ai privati spetta la sacrosanta gestione del demanio pubblico per cui pagano un canone concessorio annuale (che eventualmente si può pensare di dimezzare per andare incontro ai minori incassi), al pubblico spetta il dovere, quindi la responsabilità, di occuparsi del demanio si sua esclusiva competenza.
La proposta che porterò all’attenzione delle autorità politiche regionali, già da martedì prossimo, giorno in cui si terrà l’audizione del presidente Emiliano e del professor Lopalco in I e IV Commissione, è quella di affidare la gestione delle spiagge pubbliche a un’apposita agenzia regionale che possa garantirne manutenzione, sanificazione e accesso, facendo ricorso a tutti quei lavoratori stagionali che quest’estate rischiano di rimanere senza occupazione e che, con ogni probabilità, non potranno accedere ad alcuno strumento di ammortizzazione sociale. In questo modo si potrebbero dare risposte concrete a tutte le parti in causa: agli imprenditori balneari, già alle prese non pochi problemi per mettere in sicurezza le loro strutture, ai lavoratori stagionali e anche a tutti quei cittadini che frequentano la costa libera e che hanno il diritto di andare al mare in sicurezza anche senza i servizi offerti dai lidi.