E’ stato pubblicato dalla Regione Marche, capofila delle Regioni coinvolte, il bando di gara europea per l’affidamento dei servizi tecnici di architettura ed ingegneria per la progettazione di Fattibilità Tecnica ed Economica della Ciclovia turistica adriatica, percorso Choggia-Gargano, finanziato con fondi ministeriali, che collega la Regione del Veneto con la regione Puglia, attraverso un unico percorso che si estende dalla Provincia di Venezia alla Provincia di Foggia. La scadenza del bando, a cui potranno partecipare anche raggruppamenti di società di progettazione europee, è il 30 gennaio 2020, l’importo complessivo a base d’asta è di 922.399,72 euro e le prestazioni oggetto dell’appalto dovranno essere eseguite nel termine di 180 giorni consecutivi dalla stipula del contratto.
La “Ciclovia Turistica Adriatica”, è il progetto di una dorsale, quella “Adriatica”, che corre parallela al Mare Adriatico e si snoda da Chioggia al Gargano, con i suoi 1.109 km attraversa 6 Regioni, 17 Province e 97 Comuni, permettendo anche il collegamento con le aree più interne, passando da spiagge sabbiose a lagune e falesie sul mare, in un contesto ambientale e paesaggistico vario e di forte impatto turistico, attraversa siti di importanza mondiale, in particolare i siti UNESCO (Miramare, Venezia e la laguna, Ravenna) e passa molto vicino ad altri siti UNESCO (Urbino, luoghi longobardi-S Michele Gargano, ed attraversa varie aree protette (Parco Nazionale del Gargano, Area Marina Protetta Torre del Cerrano, numerose riserve regionali). La procedura di gara è stata avviata in tempi brevi grazie al lavoro svolto in un clima di fattiva collaborazione tra tecnici di regioni che anche se lontane hanno saputo svolgere un lavoro di squadra per la realizzazione di un’opera che sarà il fiore all’occhiello del turismo sostenibile della costa adriatica.
Per la Regione Puglia una buona notizia è quella che vede nel Documento preliminare per la progettazione (DPP) un tracciato pugliese più lungo, cioè fino a Margherita di Savoia e non più fino ai piedi del Gargano, riprendendo in parte la proposta iniziale che vedeva la Ciclovia Adriatica unire Venezia a Santa Maria di Leuca.