PRIMO MAGGIO: IL LAVORO DEVE TORNARE AD ESSERE UN DIRITTO UMANO

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A leggere i recentissimi dati Eurostat sulla disoccupazione nel nostro Paese qualche dubbio a riguardo sembra più che legittimo. In particolare, i dati fotografano una situazione ancora desolante nel Sud Italia dove quattro regioni su tutte, Calabria, Sicilia, Campania e Puglia, conquistano la poco ambita maglia nera fra le zone d’Europa con il maggior tasso di disoccupazione.

Le misure messe in campo fino ad oggi hanno allargato la distanza tra ricchi e poveri, hanno reso più precario il lavoro, più forte lo sfruttamento e la ricattabilità, intensificando la guerra tra poveri scatenata scientificamente dalla violenza del linguaggio. A tutto questo abbiamo il dovere, il diritto e la responsabilità di ribellarci, continuando a organizzarci, rafforzando le nostre alleanze su proposte concrete in grado di sconfiggere disuguaglianze ed esclusione sociale, raccontando la verità anche quando è scomoda. Come cittadini abbiamo un obbligo, sancito dall’articolo 2 della Costituzione: la solidarietà. In gioco non c’è solo il diritto a un lavoro dignitoso, ma il diritto all’esistenza di tutti e di tutte.

Il Coordinamento di Forza Italia Donne è  unito nel portare avanti le lotte per “legalizzare” le tante risorse lavorative che il  nostro territorio offre. In piazza, tra canti, balli e rivendicazioni verranno rappresentate le preoccupazioni, i dolori, i drammi e le speranze spesso frustrate di tante generazioni di lavoratori che oltre allo spettro della disoccupazione devono quotidianamente fare i conti con le morti sul lavoro, con la flessibilità applicata al lavoro, con l’informatizzazione e la digitalizzazione del lavoro, con un mondo in continua evoluzione che minaccia di stritolarli dentro ai suoi ingranaggi fatti di numeri, austerità, competitività.

Costanza Ciavarella , Responsabile Donne Forza Italia