Carissimo Direttore, permettimi un commento sulla pubblicata nota del presidente Nicandro Di Salvia (SEL) e di Loredana Di Salvia ( Forza Italia), finalizzate alla riconferma solo e soltanto di un “sannicandrese” alla presidenza dell’ASP Zaccagnino per i prossimi 5 anni. Risultando finora la nuova nomina da parte del presidente della Regione Puglia, evidentemente ostacolata da diverse indicazioni della politica già a livello locale che incuranti del tiro di corda, hanno sottovalutato la possibilità che una persona “ terza ” (e non residente in San Nicandro Garganico o addirittura una donna), potesse risolvere l’insorta controversia tra le correnti di partito. Ben sapendo lo scrivente che, in questo specifico settore “socio sanitario” la Regione Puglia paga decenni di arretratezza legislativa, non adeguatamente supportata da specifiche professionalità acquisite nel tempo e dalla carenza di investimenti, pur già presenti da anni in altre e ben note realtà regionali. Infatti nell’Emilia Romagna da anni (e più o meno gratuitamente dal reddito) vengono offerti svariati servizi alle persone disagiate e che non corrispondono minimamente agli “standard qualitativi” tutt’ora in atto a livello locale e regionale con l’apporto continuativo di tutti i Comuni direttamente interessati dalle aree d’ ambito. La stessa costituzione giuridica delle ASP presenti sul territorio nazionale hanno caratteristiche strutturali diverse dalla nostra, per l’apporto di capitale privato e di “fondazioni” particolarmente sensibili alla ricerca di personalità dotate di particolari sensibilità e capacità, non certamente in uso a soggetti rigeneratisi dopo anni di abbandono dalla politica attiva e dal confronto pubblico e di piazza.
Ed ora, quasi a cose fatte (e svanita la possibilità di una riconferma dell’ex presidente Di Salvia ) la politica locale vorrebbe dettare le ulteriori condizioni sul presunto diritto e “presupposto popolare “ di poter essere nominato solo un “ sannicandrese “ alla presidenza dell’ASP – Zaccagnino. E quindi, perché non augurarci la nomina a breve di un Presidente “esterno“ agli ambiti dei territori di proprietà dell’ASP – Zaccagnino (ed ancora meglio se donna), qualora dotato di conoscenze, caratteristiche di piena “ autonomia e professionalità “ ? Infatti solo così ci potrà essere un diverso impulso alle attività ed alla gestione amministrativa e funzionale dell’Ente, che provvederà anche alla successiva nomina di un nuovo “direttore generale“ ed un Vice Presidente, per portare avanti con “ discontinuità “ la programmazione dei prossimi 5 o 10 anni ?
Con questo non voglio dilungarmi sugli aspetti gestionali ed operativi dei servizi finora avviati e non portati a termine in questi 5 anni ed 8 messi, con i relativi “ costi – benefici “, riguardanti :
a) la realizzazione in località S. Nazario di una struttura entrata solo di recente in funzione ed un’altra in fase di ristrutturazione al corso Garibaldi, rimasta ferma con le “quattro frecce accese“ alla sola sostituzione del tetto di copertura, realizzate entrambe e con il progetto denominato “Dopo di noi”, su vecchie progettazioni preliminari fatte redigere dall’ex Commissario Straordinario , dr. Michele Di Bari in servizio presso la Prefettura di Foggia. E, divenute l’oggetto di altre e diverse progettazioni dichiarate dal presidente Di Salvia come esecutive (???), per le nuove imposte destinazioni d’uso attribuite al so fine di ricercare, attraverso “riscaldate minestre “ da offrire in pasto alla stampa, i necessari consensi e finanziamenti di competenza Regionale.
b) il possibile quanto evidente contenzioso che deriverà anche nel caso di finanziamento Regionale dei progetti dichiarati già come “esecutivi ” ed affidati inizialmente senza gara pubblica a noti “compagni di merende”, nonché dagli evidenti ritardi nell’esecuzione delle opere di ristrutturazione degli immobili di corso Garibaldi, rigenerati in dipendenza di improvvisati stralci finanziari, non definiti preventivamente nel tempo da un progetto generale, non condiviso inizialmente e funzionalmente dalla stessa Regione Puglia.
D’altronde leggendo la nota pubblicata solo qualche giorno addietro, che si dice essere stata inviata al Presidente della Regione Puglia e che riporto solo per comodità di consultazione e stralcio nel virgolettato, ci si può rendere conto personalmente in quali mani siamo finiti nella gestione della “cosa pubblica “ sottoposta ai controlli interni dell’ASP e del Comune : “ Nei mesi scorsi ti inviai, unitamente ad una relazione finale dell’attività svolta, una nota, nella quale, fra l’altro, ti chiedevo di confermarmi nella guida di questa Asp. Quella richiesta te la feci con molta riluttanza. Mi spinse una motivazione semplice: cinque anni non sono stati sufficienti per portare a termine l’ambizioso programma e, quindi, per il bene dell’Asp Zaccagnino, sarebbe stato utile assicurare una continuità amministrativa. Quando dico che quella richiesta la feci con riluttanza, ti prego di credermi. Purtroppo ho una formazione particolare, che mi deriva da una lunga militanza nel P.C.I.. I compiti che mi vengono affidati li svolgo con eccessiva passione: in questi cinque anni, la guida di questa Asp ha assorbito ogni spazio della mia vita. Una dedizione totale. Ho versato sudore e sangue. Prima di salutarti, vorrei trasmetterti una riflessione: la storia della Fondazione Zaccagnino si intreccia in maniera forte con la storia della mia città”.
A quanto scritto , a firma dell’ex presidente Di Salvia (ed ex sindaco della città), non voglio aggiungere alcun ulteriore giudizio personale, se non quello che la città di San Nicandro Garganico, per responsabilità diretta di passate amministrazioni giudicate dal Sindaco C. Squeo come “scellerate”, per aver procurato alle casse del Comune, debiti poi definiti o definibili come “ fuori bilancio” dalla Commissione Ministeriale, per oltre a 20 milioni di euro , circa 40 miliardi delle vecchie lire, risulta ancora in procedura di dissesto finanziario con limitazione ed aggravio economico dei servizi, dopo la delibera del C. S. n° 01/2012, le cui responsabilità personali sono tutt’ora in fase di accertamento e quantificazione da parte della Procura della Corte dei Conti di Bari.
Un ultimo invito, del tutto personale, ritengo utile ed auspicabile rivolgere con la presente al direttore di questo giornale di informazione “on – line” e riguarda la possibile organizzazione e mediazione sull’avvio di un dibattito pubblico sul tema “di cosa si occupa il servizio sociale”, da organizzare nei locali abbandonati dell’ ASP Zaccagnino, non appena ci sarà la presentazione del nuovo presidente dell’ASP Zaccagnino e la programmazione ed il bilancio triennale 2016/2019, al quale non mancherà certamente la mia diretta e fattiva partecipazione su questi ed altri argomenti d’ambito intercomunale, dopo l’udienza del 17.12.2015 presso il Tribunale di Foggia, per le note inchieste avviate e riportate a mezzo stampa, di cui si avrà in seguito occasione di trattare separatamente.