L’istituzione al Porto di Manfredonia del Punto di Ingresso Fitosanitario (PIF) per i primi controlli all’arrivo dei cereali nel territorio comunitario, costituisce secondo Confindustria Foggia un ulteriore tassello alle attività di rilancio e sviluppo dell’importante infrastruttura portuale di Capitanata.
L’attesa firma al decreto da parte del Ministero delle Politiche Agricole assegna ora al Porto di Manfredonia una delle poche strutture transfrontaliere presenti in Italia ed adibite ai prelievi, al campionamento ed al disbrigo delle procedure amministrative per le merci da sottoporre ai controlli fitosanitari, consentendo, quindi, di far confluire in Capitanata movimentazioni di merci prima destinate ad altri porti.
Il certificato fitosanitario attesta che una data partita di merce, in importazione o in esportazione, costituita da vegetali o prodotti vegetali (piante, legname, tuberi, ortaggi, sementi, ecc.) sia perfettamente conservata e conforme ai requisiti richiesti dalla normativa fitosanitaria e, in particolare, che non sia contaminata da organismi nocivi (insetti, batteri, parassiti e altri organismi patogeni). La funzione del certificato è quella di attestare che i vegetali e i prodotti vegetali introdotti nel territorio doganale dell’Unione Europea non sono infestati da organismi nocivi, (batteri o insetti nocivi), al fine della tutela della salute pubblica con lo scopo di proteggere gli abitanti residenti nello Stato importatore da eventuali malattie o infezioni che potrebbero essere trasmesse con l’introduzione della merce oggetto dello scambio. Nel caso di esportazione verso paesi extra UE la sua funzione è quella di garantire che i vegetali e i prodotti vegetali di origine comunitaria siano ugualmente immuni da agenti patogeni.
Il certificato fitosanitario riguarda, nel caso di importazione in Italia, i prodotti di origine vegetale quali piante vive e loro parti, legname, tuberi, frutta, ortaggi, sementi, ecc. dettagliatamente indicati dalla normativa fitosanitaria italiana ed europea.