È stato presentato il progetto “Pippi e le Orchestre Sociali”, finanziato con un importo pari a 31.250 mila euro in aggiunta alle risorse già programmate per complessivi 250mila euro, destinate al progetto PIPPI.
All’incontro sono intervenuti l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano, la consigliera della Regione Puglia delegata alle Politiche Culturali, Grazia Di Bari, insieme a Sara Serbati del Gruppo Tecnico Scientifico Università di Padova Assistenza tecnica al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il programma PIPPI, Andrea Gargiulo, musicista e presidente dell’Associazione MusicaInGioco e i referenti degli ambiti territoriali coinvolti nella sperimentazione.
“Come assessorato al Welfare abbiamo voluto implementare i dispositivi previsti già dal programma P.I.P.P.I. – ha dichiarato l’assessora regionale Barone – da offrire ai bambini e ai loro nuclei familiari, con l’esperienza di partecipazione diretta al progetto delle orchestre sociali. In particolare le attività del dispositivo ‘Gruppi bambini/genitori’ possono arricchirsi di questa nuova opportunità, offrendo così a bambini e ragazzi, oltre che ai rispettivi nuclei familiari, la possibilità di accedere gratuitamente ad una formazione musicale dalla fortissima valenza di socializzazione, di crescita personale e collettiva. È un progetto in cui crediamo fortemente e di cui siamo orgogliosi”.
“La Regione Puglia, vantando una così qualificata presenza sul territorio, nonché una riconosciuta dinamicità degli Ambiti territoriali nella realizzazione del programma P.I.P.P.I. – ha affermato la direttrice del dipartimento Welfare Romano – con particolare riferimento agli Ambiti che si apprestano a realizzare il livello avanzato e/o autonomo del programma, può fare da apripista anche a livello nazionale nella sperimentazione delle orchestre sociali come arricchimento dei dispositivi di P.I.P.P.I. ovvero come costruzione di un vero e proprio laboratorio territoriale, al fine di valutarne con metodo scientifico i risultati, nell’ambito della prevenzione, potendo contare sulla costante e proficua collaborazione con il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova che garantisce al Ministero, alle Regioni e a tutti gli Ambiti territoriali il supporto tecnico scientifico. P.I.P.P.I., soprattutto nei territori che da più tempo ne adottano il modello, ha contribuito a ridurre il rischio di allontanamento dei minori dal proprio nucleo familiare senza tuttavia compromettere la sicurezza dei bambini e la qualità del loro sviluppo”.
“In Puglia, dal 2010, le orchestre sociali – ha spiegato la consigliera regionale Di Bari – sono fortemente radicate e finanziate da bandi e/o risorse pubbliche locali, nazionali ed europee, anche grazie all’associazione di promozione sociale MusicaInGioco che, attraverso l’adesione di scuole di ogni ordine e grado alle proposte del Catalogo della Salute, ha saputo raggiungere e coinvolgere decine di migliaia di bambini e ragazzi, avvicinandoli alla bellezza della musica e del fare “orchestra” con gli altri. MusicaInGioco dona dal 2010, lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi prevalentemente in area di disagio socioeconomico/personale, diversa abilità o con disturbi dell’apprendimento. Attualmente, in Puglia, ha dato la possibilità ad oltre 10.000 bambini/ragazzi, anche detenuti, di vivere la bellezza della musica”.
“L’esperienza delle orchestre sociali offre l’opportunità di sperimentare una innovazione all’interno di P.I.P.P.I. – ha precisato Sara Serbati del Gruppo Tecnico Scientifico Università di Padova – Assistenza tecnica al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il programma PIPPI – e grazie alla collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Università di Padova e Regioni, accompagna i territori italiani nel costruire nuovi percorsi per rispondere ai bisogni di crescita delle bambine e dei bambini quando, di fronte a situazioni complesse di vulnerabilità, le famiglie faticano a organizzare le attenzioni necessarie per la crescita dei figli. L’azione delle orchestre sociali si inserisce nella prospettiva di una risposta collettiva ai bisogni di crescita dei bambini, genitori, insegnanti, operatori offrendo loro la possibilità di vivere con il bambino un altro contesto capace di generare nuove e positive relazioni. Attraverso i Laboratori Territoriali, istituiti in alcuni territori pugliesi ‘esperti’ del programma, la prospettiva è di poter monitorare le esperienze delle orchestre sociali al fine di conoscerne l’efficacia”.
“La Regione Puglia conferma ancora una volta la volontà di innovare le strategie inclusive – ha concluso il musicista e Presidente Associazione MusicaInGioco Gargiulo – investendo nella musica d’insieme orchestrale vista come fattore aggregante e di sviluppo personale e sociale. La bellezza e la gioia della musica ci aiuteranno a cambiare il mondo e MusicaInGioco parteciperà con convinzione a questo processo ludico-educativo”.