Alcuni giorni addietro una povera madre di Manfredonia si è vista costretta a chiedere l’intervento dei Carabinieri per un ennesimo oltraggio da parte del proprio figlio, che al termine dell’intervento è stato arrestato per una serie di reati. Le generalità del giovane, appena 20enne ma già ben noto ai militari per numerosi precedenti di polizia, non verranno rese note non tanto a tutela della sua privacy, ma per evitare un ulteriore schiaffo alla povera donna.
Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso la Centrale Operativa della Compagnia sipontina aveva ricevuto una telefonata con una disperata richiesta di aiuto da parte di una donna, che lamentava all’operatore di essere stata brutalmente malmenata dal figlio, allontanatosi da casa subito dopo il vile gesto. La Centrale Operativa aveva immediatamente inviato sul posto una pattuglia per verificare quanto denunciato mentre, contemporaneamente, il Comandante della Stazione di Manfredonia, assieme al suo più diretto collaboratore, si era già messo sulle tracce del responsabile, cercandolo per le vie cittadine, convinto di poterlo acciuffare in poco tempo. Ed infatti, poco dopo, rintracciato nella zona di Siponto, vistosi ormai braccato, il ragazzo aveva tentato una tanto folle quanto inutile fuga alla guida del proprio scooter nuovo fiammante, appena regalatogli proprio dalla mamma, per le strette vie che corrono lungo il mare, fino a quando i due Marescialli erano riusciti a bloccarlo, rendendolo inoffensivo.
Dalla ricostruzione della vicenda era quindi emerso che il giovane aveva aggredito e picchiato la madre, mentre questa stava preparandogli il pranzo, pretendendo che questa gli desse cinque euro, nonostante in tasca ne avesse già oltre duecento.
Al termine degli accertamenti e della compilazione degli atti di rito, il giovane è stato dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia, resistenza a Pubblico Ufficiale e tentata estorsione, venendo quindi condotto e ristretto presso il carcere di Foggia.