(carrellata di alcuni detti, che spesso citiamo senza sapere il perché)
CHI NN’ MAGNA S’GNIF’CA CA À GIÀ MAGNAT’
(Chi non mangia significa che ha già mangiato)
Questo veniva detto particolarmente alle galline che si vedevano per le strade o per la cuoca di casa quando c’era tanto da cucinare, quindi nella cucina era costretta ad assaggiare, con gusto, questa e quella vivanda, pertanto quando era l’ora di pranzo e si sedeva a tavola era senza appetito. Quindi ecco la pronta osservazione del marito, padrone di casa, fatta con tono umoristico fra i commensali dicendo sorridendo: “gallina che non becca è segno che ha già beccato”.
CHI T’É U PAN’ NN’ T’È I DÈNT’
(Chi ha il pane non ha i denti)
Chi possiede tante cose non le apprezza e non sa che farsene, e chi tali cose le terrebbe in gran conto, cioè come un tesoro, non le ha. Questo potrebbe essere uno dei significati del modo di dire; ma certamente non il solo, perché potrebbe anche voler indicare la condizione di chi possiede danaro da permettersi di condurre una vita buona nel senso della buona tavola e dei divertimenti ecc., ma le sue condizioni di salute non gli permettono di godere di tali buone e belle cose e c’è, invece, chi mangerebbe un bue e potrebbe divertirsi notte e giorno perché ha la salute da vendere, ma non ha un soldo neppure per far cantare un cieco. E poi il significato più comune è: chi ha il pane non i denti e chi ha i denti non ha il pane.