Solo qualche mese fa Civico 93 dava la notizia della partecipazione dell’architetto Patrizia Di Monte alla Biennale di Architettura di Venezia con un suo progetto selezionato da Mario Cucinella che aveva scelto il suo studio che, insieme ad altri cinque, possono in qualche modo risolvere i problemi dello spopolamento di un territorio in quanto l’architettura può contribuire in modo efficace ad aiutare il rilancio di un territorio.
Anche sabato scorso il quotidiano “L’Attacco” di Foggia le ha dedicato un’intera pagina con un articolo che inizia così: “Patrizia Di Monte, architetto di San Nicandro Garganico, tra i più quotati a livello internazionale, in questo momento ha lavorato ad uno dei progetti di punta della Biennale di Venezia sulle aree interne…Il progetto si è localizzato sul tema delle connessioni, la strategia mira a sanare le condizioni di paesaggio interrotto concentrandosi sul sistema discontinuo degli scali di fondo valle….La ricerca ci ha portato ad approfondire la potenzialità dell’ambito della valle del Basento in relazione ai piccoli borghi che emergono sulle cime e alla definizione di una strategia di riabilitazione degli scali ferroviari…I progetti presentati sono attualmente in mostra alla Biennale fino al 26 novembre esposti tra le cinque isole dell’Arcipelago Italia”.
E poi l’interessante commento della Di Monte: “Crediamo che questa strategia possa essere applicata anche sul territorio del Gargano poiché la geografia è comune ai due ambiti geografici ed entrambe le aree vengono definite come periferiche nella Strategia Nazionale Aree Interne. Abbiamo al speranza che il nostro progetto per la Biennale possa rappresentare l’inizio di un percorso condivisibile nell’agenda di sviluppo locale del Gargano e di visioni di futuro della Capitanata”.
Infatti Patrizia Di Monte, molto legata alla sua terra, ha partecipato, insieme all’ing. Leonardo Giagnorio, al progetto di rigenerazione urbana di San Nicandro approvato dalla Regione Puglia con 2 milioni euro che vedrà coinvolti due ambiti territoriali urbani della nostra cittadina: il Sistema Ambientale ‘’Canale Vallone’’ e il Centro Storico – Corso – Villa Comunale.
Per il primo ambito “Canale Vallone” l’opportunità prevista nel finanziamento è quella di rendere fruibile un’area con alto potenziale paesaggistico e ambientale, creare delle Greenway, sentieri verdi, connessioni tra componenti ambientali e storico-culturali, orti urbani con nuove forme di coinvolgimento dei cittadini per l’inclusione sociale e la possibilità di collegare poli strategici con percorso ciclo-pedonale (ad esempio Portone Perrone – Centro Storico – Villa Comunale).
Per il secondo ambito ‘’Centro Storico – Corso – Villa Comunale’’ si tratta di riqualificare l’ambiente costruito, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio storico-culturale, contrastare l’abbandono e il degrado con il recupero di edifici abbandonati e dismessi, risanare il patrimonio edilizio e gli spazi pubblici, rinnovare edifici pubblici (es. ex sede municipale) sul piano dell’efficienza energetica e delle funzioni.
Ecco, quindi, chi è Patrizia, una eccellenza capace di sognare e che dà segnali di futuro ai territori.