Il 1° novembre di Orsara, con Fucacoste e cocce priatorje, è stata una magnifica serata. Dal mattino e poi fino al pomeriggio inoltrato, sono arrivati a centinaia auto, camper, pullman con cui migliaia di persone hanno raggiunto il paese, il piccolo paese di Orsara di Puglia, che ha allestito quattro grandi aree di parcheggi (gratuiti e in prossimità del centro abitato) in aggiunta a quelle interne al borgo, per un totale complessivo di circa 1500 posti auto. Per un paese montano di 2400 abitanti sono un’enormità, sono il massimo che può essere utilizzato in termini di spazio.
Migliaia di persone hanno accolto il consiglio, veicolato già dal 18 ottobre attraverso social e comunicati stampa pubblicati e diffusi da siti, quotidiani, giornali online, radio e televisioni nazionali-regionali e provinciali, di raggiungere il paese entro le ore 17 o, al massimo, le ore 19.
Solo e soltanto per la sicurezza di chi arrivava da fuori (e per chi era già arrivato nel.centro urbano) a molte automobili in arrivo verso sera è stato inibito l’ingresso in paese. In una cisterna da 100 litri non puoi aggiungere altra acqua. Tutto qui. Per questo i presidi delle forze dell’ordine e della protezione civile, posti ai diversi ingressi del paese, hanno lavorato incessantemente dalle 10 del mattino fino a notte fonda. Presidi che erano in costante contatto con il personale che monitorava in tempo reale, e sul posto, la disponibilità o meno di posti auto.
La priorità, infatti, è stata, era e sempre sarà quella di garantire anche gli spazi e l’agibilità ad ambulanze, forze dell’ordine, mezzi di soccorso e antincendio, per poter operare in caso di necessità.
Questo abbiamo fatto. Con un lavoro encomiabile da parte di tutori dell’ordine, personale delle ambulanze, volontari, vigili del fuoco, protezione civile, dirigenti e personale del Comune, assessori e consiglieri comunali in strada dal mattino a notte fonda, Pro Loco, Infopoint, guide turistiche.
È chiaro che ci dispiace per le persone che non sono riuscite a fare il proprio ingresso in paese. A loro siamo grati perché, venendo a Orsara, hanno manifestato interesse e amore per una grande, antica e affascinante tradizione. Allo stesso tempo, deve essere chiaro che anche i posti nel più grande stadio del mondo, a un certo punto, finiscono, e gli addetti alla sicurezza devono loro malgrado dire dei no. É un dovere a cui non ci si può sottrarre, una responsabilità che va onorata per la sicurezza di tutti. E, infatti, anche quest’anno non ci sono stati né incidenti né episodi spiacevoli. Tutto questo perché, a monte, e durante tutta la giornata, è stato fatto un lavoro mastodontico. Siamo orgogliosi di aver prodotto anche quest’anno un impegno straordinario che è continuato stamattina, con la pulizia delle strade. Il ringraziamento va anche a quanti, e sono stati migliaia, sono venuti da Foggia, Bari, Napoli, Milano, da ogni parte d’Italia e da più parti del mondo (presenti tanti turisti stranieri) e hanno vissuto l’evento con grande rispetto e sensibilità per il paese, contribuendo a tenerlo pulito e in ordine nonostante fossimo davvero tantissimi.
Sono arrivati turisti da Foggia, Milano, Bari, Napoli, da ogni parte d’Italia, tanti gli stranieri, con il borgo strapieno dal mattino. Stupendo e particolarmente apprezzato il percorso delle zucche, suggestivo il momento del grande falò acceso davanti alla Chiesa Madre.
“É stata una serata magnifica”, dichiara il sindaco Mario Simonelli. “Un ringraziamento va a tutori dell’ordine, personale delle ambulanze, volontari, vigili del fuoco, protezione civile, dirigenti e personale del Comune, assessori e consiglieri comunali Pro Loco, Infopoint, guide turistiche. Un grazie di cuore alle associazioni, ai responsabili dei laboratori delle zucche, a chi ha allestito con un lavoro minuzioso il percorso delle zucche, a commercianti, ristoratori, operatori delle strutture ricettive, alla Comunità di Orsara di Puglia ancora una volta straordinaria. Un grazie di cuore agli operatori dell’informazione e alle migliaia di persone giunte da ogni parte d’Italia e del mondo per averci onorato della loro visita”.