Il 1° gennaio 2016 sono stati istituiti 25 nuovi comuni italiani mediante la fusione amministrativa di 68 comuni. Il numero dei comuni italiani è passato da 8.046 a 8.003. Le regioni finora interessate ai processi di fusione di comuni nel 2016 sono Emilia-Romagna (4), Lombardia (1), Piemonte (3) e Trentino Alto-Adige (17). Le fusioni fra comuni continuano ad essere un’opportunità per le amministrazioni per ottimizzare i costi ed i servizi ai cittadini. Sono state 7 le fusioni approvate da leggi regionali nel 2015 e 24 nel 2014.
In Abruzzo si attende la pubblicazione sul Bollettino Regionale che sancirà la nascita di un nuovo comune e cioè Nuova Pescara che comprenderà i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
Il processo di fusione di due o più comuni contigui è disciplinato dagli articoli 15 e 16 del Decreto Legislativo n.267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. Tali articoli fanno riferimento agli articoli 117 e 133 della Costituzione Italiana e dispongono che spetta esclusivamente alle Regioni modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni e istituirne di nuovi mediante fusione. L’obbligo per il legislatore regionale è quello di “sentire le popolazioni interessate” al processo di modifica territoriale mediante lo strumento del referendum consultivo.
Le funzioni amministrative di questi nuovi comuni saranno esercitate da commissioni straordinarie che rimarranno in carica fino alle elezioni amministrative 2016. In Capitanata si parla già di fusioni di alcuni paesi del Subappennino. Il Gargano, per ora, resta fuori.