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PRESEPE VIVENTE, LA MANIFESTAZIONE DI OGGI RINVIATA A SABATO PROSSIMO

Causa le cattive previsione meteorologiche, la manifestazione dell’arrivo dei Magi alla capanna di Gesù Bambino in Piazza IV Novembre davanti al Convento prevista oggi alle ore 19:30, è stata rinviata a sabato prossimo, 9 gennaio.

Padre Lorenzo e l’organizzazione avvisano che oggi si procederà comunque alla visita del presente vivente come già comunicato in programma. Il rinvio a sabato riguarda solo l’arrivo dei Magi.

ANIMALISMO, TRA IL BENE E L’OSSESSIONE

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L’Associazione Italiana Animalista Onlus ha come principale obiettivo quello di tutelare i diritti morali ed etici degli animali, spingendo la società a promuovere sanzioni più severe a chi li maltratta, li abbandona o ne fa un utilizzo improprio. Molte specie sono finite a rischio di estinzione come il lupo, il leone, la tigre della Siberia, le balene l’orso, animali che, a causa della massiccia caccia da parte dell’uomo, rischiano di sparire. Gli animalisti si battono per impedirlo attraverso campagne di protesta contro l’utilizzo di pellicce (uso inutile poiché con lo sviluppo delle industrie tessili sono in commercio pellicce sintetiche che assolvono allo scopo di ripararsi dal freddo senza dover uccidere gli animali). Anche nel settore culinario sono stati fatti notevoli passi avanti grazie ai tassativi divieti con relative sanzioni verso i ristoranti che utilizzano carni classificate come non idonee nella scala nutrizionale.

In Cina l’uso di carne canina purtroppo è consentito dalla legge, cosa assolutamente vietata in Italia, eppure i Nas a Milano hanno scoperto che in un ristorante cinese veniva servita carne di animali domestici, il titolare è stato arrestato e la sua azienda chiusa. Questo esempio è una delle dimostrazioni di quanto i paesi orientali trovino difficoltà nell’adeguarsi alle leggi Italiane: non è ammissibile uccidere animali domestici o a rischio di estinzione arrogandosi il diritto di poterlo fare nei loro paesi. Chi ama e protegge gli animali è statisticamente predisposto all’aiuto incondizionato verso il prossimo, motivo per il quale spesso sono proprio loro che fanno parte di altre associazioni volte a contribuire le necessità dei bisognosi . Maltrattare gli animali non vuol dire necessariamente togliere loro la vita, ci sono altre forme di comportamenti estremamente dannosi per i nostri amici pelosi; in particolare, i cani che amano appassionatamente il proprio padrone vengono trascurati e lasciati nel giardino di casa da soli finché non perdono il contatto con il mondo esterno tanto da poter diventare aggressivi: è l’istinto animale che porta verso l’attacco-difesa nei confronti del non conosciuto ergo temuto. Sono teorie semplici che dovrebbero portare l’uomo a riflettere prima di adottare un cucciolo.
Naturalmente ciò non vale per tutti i cuccioli dato che a quanto pare non siamo in grado di distinguere animali addomesticabili (cane gatto coniglio criceto) da animali non solo impossibili da tenere in casa a causa della mole ma anche potenzialmente pericolosi! Sovente capita che la polizia, durante i check-in in aeroporto, sequestri animali esotici di cui è vietato il commercio o anche in casa, felini che in futuro diventeranno assolutamente pericolosi come cuccioli di leoni. La missione degli animalisti è certamente giusta ma non bisogna dimenticare che cosi come tutte cause giudicate legittime, vi sono all’interno i falsi animalisti, cioè coloro che mettono in primo piano sempre e solo gli animali anche a discapito degli uomini.
Facciamo alcuni esempi concreti che possono essere condivisi o meno.

– Facebook è diventato negli ultimi tempi un mezzo per la sensibilizzazione contro la violenza sugli animali che effettivamente è cosa giusta, eppure non è adeguato bombardare e molestare psicologicamente le persone attraverso immagini raccapriccianti di cani impiccati, lupi sgozzati, gatti sciolti nell’acido che solo a vederle una persona normale si sente male. La domanda è questa è necessario mettere immagini del genere che turbano e urtano la sensibilità? Personalmente quando scorro la bacheca facebook e trovo queste cose con la scritta “se hai un cuore condividi” commenterei “purtroppo ho anche uno stomaco e!”. Sono anche certa che chi condivide queste cose non sia molto più sensibile di chi invece pensano che gli animali vadano protetti concretamente e non con le condivisioni virtuali.

– Una show girl qualche anno fa fece una generosa donazione per aprire un ospedale veterinario nei luoghi poveri dove non ci sono ospedali nemmeno per i bambini. Se quel contributo fosse stato fatto per aprire un ospedale per i bambini non sarebbe stato meglio? Ognuno è libero di aprire il proprio portafogli per la causa che ritiene di voler promuovere, ma molti hanno trovato di cattivo gusto l’apertura di un ambulatorio veterinario in un posto dove non vengono curate adeguatamente le persone. È giusto pensare prima al benessere fisico di un cane piuttosto che di un bambino? Con queste provocazioni lascio ai posteri l’ardua sentenza di discernere gli animalisti convinti dagli accaniti che rasentano l’ottusità.

NUOVI COMUNI 2016

Il 1° gennaio 2016 sono stati istituiti 25 nuovi comuni italiani mediante la fusione amministrativa di 68 comuni. Il numero dei comuni italiani è passato da 8.046 a 8.003. Le regioni finora interessate ai processi di fusione di comuni nel 2016 sono Emilia-Romagna (4), Lombardia (1), Piemonte (3) e Trentino Alto-Adige (17). Le fusioni fra comuni continuano ad essere un’opportunità per le amministrazioni per ottimizzare i costi ed i servizi ai cittadini. Sono state 7 le fusioni approvate da leggi regionali nel 2015 e 24 nel 2014.

In Abruzzo si attende la pubblicazione sul Bollettino Regionale che sancirà la nascita di un nuovo comune e cioè Nuova Pescara che comprenderà i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Il processo di fusione di due o più comuni contigui è disciplinato dagli articoli 15 e 16 del Decreto Legislativo n.267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. Tali articoli fanno riferimento agli articoli 117 e 133 della Costituzione Italiana e dispongono che spetta esclusivamente alle Regioni modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni e istituirne di nuovi mediante fusione. L’obbligo per il legislatore regionale è quello di “sentire le popolazioni interessate” al processo di modifica territoriale mediante lo strumento del referendum consultivo.

Le funzioni amministrative di questi nuovi comuni saranno esercitate da commissioni straordinarie che rimarranno in carica fino alle elezioni amministrative 2016. In Capitanata si parla già di fusioni di alcuni paesi del Subappennino. Il Gargano, per ora, resta fuori.

PADRE PIO, TRANSLAZIONE DA PIETRALCINA A ROMA

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È stato definito dalle competenti autorità ecclesiastiche il programma di massima della traslazione temporanea e della permanenza delle spoglie di san Pio da Pietrelcina a Roma. Nella mattina del 2 febbraio, l’urna contenente il corpo di Padre Pio verrà trasferita nella chiesa superiore a lui intitolata. Alle ore 18,00, a conclusione dell’Anno della Vita Consacrata, mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo presiederà una solenne Concelebrazione Eucaristica a cui parteciperanno tutti i religiosi e le religiose dell’Arcidiocesi.Il 3 febbraio, alle ore 7,30, nella medesima chiesa il guardiano della Fraternità, fr. Francesco Langi, presiederà la santa Messa. Al termine l’urna partirà per Roma, con l’arrivo previsto nel primo pomeriggio nella basilica di San Lorenzo al Verano, affidata alla cura pastorale dei frati minori cappuccini, dove giungeranno anche le reliquie del corpo di san Leopoldo Mandiæ. I due Santi resteranno nell’antica Basilica anche per tutta la giornata del 4 febbraio. Nel pomeriggio del 5 febbraio saranno accompagnati processionalmente nella Basilica di San Pietro, dalla parrocchia di San Salvatore in Lauro (situata nel cuore del centro storico della capitale e scelta come una delle tre chiese di riferimento dei pellegrini in cammino verso la Porta santa vaticana).

Il 6 febbraio, alle ore 10,00, in piazza San Pietro, Papa Francesco concederà un’udienza speciale agli aderenti dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, ai dipendenti di Casa Sollievo della Sofferenza e ai fedeli dell’Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo. La mattina del 9 febbraio il Santo Padre presiederà una Concelebrazione Eucaristica con e per i frati minori cappuccini di tutto il mondo. Il 10 febbraio, mercoledì delle Ceneri, nell’ambito di una solenne Concelebrazione, che si svolgerà sempre in San Pietro, il Pontefice conferirà a circa 1000 Missionari della Misericordia (sacerdoti e religiosi di tutto il mondo) il mandato di essere «segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede» (Misericordiae Vultus, 18). «I Missionari, invitati dai Vescovi, andranno nelle Diocesi per animare le missioni al popolo o tutte quelle iniziative che hanno un particolare riferimento alla Misericordia. Essi saranno chiamati particolarmente a svolgere il loro mandato predicando e confessando. Per questo, Papa Francesco concederà loro l’autorità di assolvere anche i peccati riservati alla Sede Apostolica» (dalla prefazione del libro La misericordia in Padre Pio). La mattina dell’11 febbraio, dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, le reliquie del corpo di san Pio da Pietrelcina ripartiranno da Roma dirette a Pietrelcina (da dove il Cappuccino era partito 100 anni fa, precisamente il 17 febbraio 1916, senza farvi più ritorno). L’arrivo è previsto per le ore 15,00 a Piana Romana (frazione rurale del paese sannita, dove la famiglia di Padre Pio possedeva un podere e dove il Cappuccino ricevette le prime stimmate). Qui si svolgerà una Liturgia di accoglienza e, a seguire, l’urna verrà accompagnata nella chiesa conventuale della Sacra Famiglia, dove permarrà nelle giornate del 12 e del 13 febbraio. Il 14 febbraio, dopo una Concelebrazione Eucaristica presieduta alle ore 9,00 dall’arcivescovo metropolita di Benevento, mons. Andrea Mugione, le reliquie del corpo di san Pio lasceranno Pietrelcina dirette alla chiesa del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Sant’Anna a Foggia, ripercorrendo il cammino effettuato dal Santo circa 100 anni prima. Alle ore 15,30 si svolgerà un incontro di preghiera, che precederà la partenza per San Giovanni Rotondo. Alle ore 17,00 è previsto l’arrivo in Piazza Padre Pio, dove mons. Michele Castoro presiederà la santa Messa domenicale. Quindi un corteo accompagnerà san Pio da Pietrelcina dinanzi al Palazzo Municipale, dove l’Arcivescovo impartirà la benedizione alla città di San Giovanni Rotondo. Il corteo riprenderà il cammino verso Casa Sollievo della Sofferenza, in cui le reliquie sosteranno, fino alle ore 16,00 del 16 febbraio, quando verranno traslate nuovamente nella chiesa a lui intitolata. Qui, al loro arrivo, si svolgerà la Concelebrazione Eucaristica conclusiva, presieduta da fr. Francesco Dileo, rettore del santuario di Santa Maria delle Grazie e della chiesa di San Pio da Pietrelcina.

Il programma dettagliato delle celebrazioni che si svolgeranno nella basilica di San Lorenzo al Verano, a Pietrelcina e in Casa Sollievo della Sofferenza verrà reso noto appena sarà definito. Padre Pio Tv (canale 145 del digitale terrestre e di TivùSat e canale 852 di Sky) seguirà tutti gli eventi in diretta televisiva.

Stefano Campanella
Ufficio Stampa dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa “Sant’Angelo e Padre Pio”

NUOVA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA: LE NOVITÀ E COME RICHIEDERLA

Il 2016 appena entrato sarà ricordato anche per la nascita della carta di identità elettronica. Il nuovo documento di riconoscimento che di fatto sostituirà quella di carta che ogni italiano possiede, ormai è pronto. Infatti il decreto che dà il via alla nascita di questa nuova card è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi è in vigore. Dopo anni di studio, prove ed iniziative in alcune città, dove hanno sperimentato questo nuovo documento di identità, presto sarà di dominio pubblico in ogni comune. Vediamo come sarà questa carta di identità e tutte le novità che la accompagneranno.

Impronte digitali e scelta per la donazione degli organi

La carta di Identità sarà una tessera simile alle comuni carte di credito, quindi plastificata, con la foto del cittadino come sulle nuove patenti e sarà munita del classico cip magnetico. La novità è che dovrebbe avere anche uno spazio per le impronte digitali del titolare e dovrebbe recare la scelta sulla donazione degli organi del soggetto. Quest’ultimo punto è la novità assoluta e fa parte di un progetto di sensibilizzazione, un’iniziativa denominata “Una scelta in comune” che cerca di rendere pubblico il tanto importante meccanismo della donazione di organi. Finisce così una querelle lunga un paio di decenni in cui tanto si è parlato di questa rivoluzione digitale che avrebbe interessato anche il famoso documento di riconoscimento ma che non è mai stata definitivamente lanciata. Il Governo ha quindi messo a punto la macchina operativa stanziando nel DL Enti Locali anche dei fondi per dare la possibilità ai comuni di mettere in piedi la macchina operativa del provvedimento. Adesso dovrebbe venire creata una commissione apposita che deve riuscire a consentire a tutti i comuni italiani di rilasciare il documento ai richiedenti. I comuni dove era già stata sperimentata saranno i primi che inizieranno da subito con le nuove emissioni (la vecchia carta elettronica non è valida), ma nel corso dei mesi, tutti i cittadini italiani, ovunque ubicati dovrebbero poter ricevere questa card.

 Come verrà richiesta e consegnata

Le linee guida sul da farsi sono chiare nel Decreto pubblicato in Gazzetta. Il cittadino potrà richiedere la tessera al proprio comune di residenza, ma, questa è la novità, potrà farlo on line su un sito creato ad hoc. Bisognerà scannerizzare la propria foto per renderla utilizzabile in formato digitale. Stessa operazione dovrà essere fatta per l’impronta digitale, per la firma autenticata nei casi in cui è richiesta e per le autorizzazioni all’espatrio. Il Comune dovrebbe essere in grado entro pochi giorni dalla richiesta, di rilasciare la card al richiedente. Come dicevamo, sulla card sarà inserito un microprocessore di quelli usati per la raccolta dei dati in versione digitale. La Carta di identità sarà munita dei classici codici PIN e PUK e serviranno ai titolari per l’accesso ai servizi on line che saranno disponibili per tutti. (blastingnews)

PRESEPE VIVENTE, DOMANI ULTIMO ATTO

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Domani 6 gennaio termina la magnifica avventura della comunità parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, la prima edizione del Presepe Vivente. Ma manifestazione di domani conclude la storia della natività con l’arrivo dei tre Magi in Piazza IV Novembre alle ore 19:30. I Magi dovrebbero arrivare a cavallo per consegnare i doni a Gesù che sarà posizionato in una capanna all’esterno del convento. Dopo la consegna dei doni, apertura straordinaria per l’ultima visita al presepe.

Si consiglia di tenersi dietro le transenne per ammirare la scena dei Magi e di non stancarsi a fare la fina per il presepe perché “ne vale proprio la pena”.

L’AGONIA DI FOGGIA E DELLA CAPITANATA

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Si ripropone un articolo di Gianni Lannes di maggio 2015. E’ cambiato qualcosa da allora?

Benvenuti nel terzo mondo europeo. La città capoluogo è in macerie, così come dopo il bombardamento del 22 luglio 1943.

Lavorazioni cartiera del poligrafico dello Stato? Trasferite

Attività e strutture ferrovie dello Stato? Trasferite!

Officina F.S. Grandi Riparazioni? Trasferita!

Attività spedizioni poste e telecomunicazioni? Trasferite!

Distretto militare? Chiuso!

Banca d’Italia? Trasferita!

Autorità agro-alimentare? Trasferita a Pescara!

Aeroporto Gino Lisa? Paralizzato!

Fiera nazionale dell’agricoltura? Trasferita!

Scuola di Polizia? Chiusa!

Biblioteca Provinciale? In dismissione!

Archivio di Stato? Trasferito in una caserma a Monopoli!
Cinema nella città? Chiusi tutti tranne uno!
Stazione ferroviaria F.S.? Un ramo secco automatizzato e trapassato!
Ovile nazionale? Chiusura!

Corte d’Appello a Foggia? Un’utopia!

Speculazione edilizia? A tutto spiano!
Ecomafie, usura, traffico di droga? Alle stelle!

Il più antico archivio storico d’Italia, quello di Lucera, sopravvissuto ai bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale, per decisione del governo Renzi, sarà chiuso e trasferito in una caserma dismessa a Monopoli in provincia di Bari, a 200 chilometri di distanza.

Nel territorio provinciale, in compenso sono attive due centrali turbogas (Candela e San Severo), alcuni inceneritori di rifiuti, tra cui l’impianto abusivo della Marcegaglia realizzato illegalmente e con denaro pubblico (contratto d’area, 2° protocollo), grazie anche a Paolo Campo (ex sindaco di Manfredonia), attuale candidato regionale del piddì nella lista Emiliano! Inoltre, mastodontici impianti industriali eolici e fotovoltaici, decisamente fuori scala, sproporzionati ed abominevoli, hanno sottratto terreno fertile all’agricoltura (ormai in agonia, saldamente controllata da banche e camorra) e deturpato il paesaggio. Il Gargano e i Monti Dauni risultano in fase avanzata di devastazione amministrativa a vantaggio di un’accozzaglia di privati.

Il governo Vendola ha rilasciato una dozzina di autorizzazioni per cercare e trivellare giacimenti di gas e petrolio, addirittura nel perimetro del santuario e del bosco dell’Incoronata! Nella Capitanata, inoltre, giacciono abbandonate una ventina di opere pubbliche mai utilizzate, mentre le strade statali e provinciali sono ormai in disfacimento. Dagli anni ’60 ad oggi, lo Stato italiano, l’Eni e l’Edison, hanno rubato alla Daunia 35 miliardi di metri cubi di gas, destinato altrove. Alla rapina di risorse naturali si è aggiunta la beffa: gli autoctoni pagano senza fiatare la bolletta del gas alla multinazionale francese GDF Suez. Le falde acquifere sono contaminate da rifiuti d’ogni genere, importati dal Nord Italia e dall’estero. Il patrimonio archeologico e storico – privo di effettiva tutela – è preda di furti e danneggiamenti ininterrotti.

La Daunia, non ha alcuna rappresentanza politica indipendente ed autonoma, né tantomeno una classe dirigente! Lasciano prosperare soltanto la criminalità più o meno organizzata che taglieggia la popolazione, mentre lo Stato seguita a tartassare la gente. D’altro canto, la magistratura a livello locale, non ha mai sfiorato la mafia politica, e a tutt’oggi non ha ancora scoperto chi ha assassinato Francesco Marcone il 31 marzo 1995. Nel frattempo, va in onda l’ennesima farsa elettorale su scala regionale. La Capitanata, secondo gli ultimi dati ufficiali (risalenti al 2006) detiene il record regionale di tumori al pancreas. Disoccupazione e inoccupazione registrano un aumento mai registrato prima. Nel 2014 con la pressione fiscale dello Stato al 50 per cento, il 70 per cento delle aziende locali sono collassate. Le migliori e giovani intelligenze sono costrette ad emigrare proprio come un secolo fa, o a morire in loco! Amen?

SAN NICANDRO, A QUANDO LO STOP AGLI ABUSIVI?

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Con il nuovo anno arrivano a Civico93 indicazioni di problemi che devono essere assolutamente risolti. In questo periodo la richiesta più impellente sembra essere l’abusivismo che imperversa nella nostra cittadina. Sarà l’effetto del periodo natalizio che ha visto un notevole incremento di spesa da parte delle famiglie. Ci si lamenta dei tanti ambulanti di prodotti ortofrutticoli che hanno stazionato nella varie strade cittadine, di coloro che vendevano fiori e stelle di natale, di qualcuno che vendeva mortaretti, altri che vendevano pesce e così via. Insomma un abusivismo ignorato durante l’anno e che è continuato anche durante le festività con una certa rabbia da parte dei commercianti che si lamentano per i controlli che mancano.

L’abusivismo a San Nicandro è un fenomeno che interessa molti settori economici, soprattutto quello artigianale come l’edilizia e lavorazioni di vario genere. Una piaga per coloro che sono costituiti ufficialmente con regolare partita iva e che sono soggetti, paradossalmente, a controlli più incisivi. Molta colpa è di coloro che usufruiscono di servizi da parte degli abusivi perché spendono meno ma ciò contribuisce all’aumento del fenomeno tanto che a San Nicandro i cosiddetti “regolari” sono solo una piccola parte del mondo del lavoro in generale. Un’attenzione maggiore sarebbe auspicabile da parte di chi ha l’autorità per farlo.

CANONE RAI 2016 IN BOLLETTA: TUTTE LE NOVITÀ, CHI PAGA, CHI NO E LE AUTOCERTIFICAZIONI

Abbiamo parlato del canone Rai nel 2015 ma in questi primi giorni del2016 arrivano le prime certezze. A partire da quest’anno l’abbonamento per la televisione pubblica si pagherà nella bolletta dell’energia elettrica. In queste poche righe cercheremo di chiarire come si pagherà, chi lo pagherà, chi non lo pagherà e come non pagare il canone Rai nei casi previsti dalla legge. Vi suggeriremo anche dove reperire alcuni format per le vostre autocertificazioni e a quali indirizzi di posta inviarli.

Rateizzazione del canone Rai

Prima novità tra tutte e che il canone Rai dal 2016 non richiederà necessariamente la presenza e il possesso di un apparecchio televisivo, ma dovrà essere versato da tutti coloro che risultano essere intestatari di un contratto di fornitura elettrica. Tutti questi soggetti riceveranno all’interno della fattura della fornitura elettrica anche l’ammontare del proprio canone Rai rateizzato. Il totale che ogni unità familiare anagrafica dovrà versare nelle casse dell’erario scende dai vecchi 113 euro a 100 euro, nella prospettiva di recuperare gran parte dell’evasione fiscale presente sul nostro territorio. Il canone dovrà essere versato in rate da 10 euro mensili che plausibilmente diventeranno 20 euro aggiuntivi su ogni bolletta della fornitura elettrica.

Chi paga e chi non paga e dove trovare le autocertificazioni

Lo pagheranno con mezzo classico di bollettino postale tutti gli edifici che non risultino essere adibiti ad uso domestico, tra cui gli uffici e gli esercizi commerciali. Nessuna famiglia anagrafica che possieda anche più immobili con forniture di energia elettrica sarà obbligata a versare il canone per due volte. La ristrutturazione della tassa sul servizio televisivo pubblico prevede invece un doppio canone nel caso di fornitura intestata a due persone differenti. Nel caso di convivenza saranno inviati due bollettini: il primo con addebito sulla fornitura di energia elettrica, il secondo per la classica modalità di bollettino postale. Per chi ha delle seconde case e le cede in comodato oppure in affitto a genitori o figli, si troverà a versare il canone per più di una volta, mentre se la si affitta a terze persone esterne al nucleo familiare anagrafico, nel caso il locatore sia intestatario della fornitura, l’inquilino si vedrà recapitare il bollettino presso la propria residenza.

Chi non deve pagare il canone Rai? Non sono tenuti a pagare il canone Rai tutti coloro che abbiano compiuto 75 anni di età e abbiano un reddito inferiore a 8mila euro, e coloro che non possiedono un apparecchio televisivo. In questi casi è necessario inviare comunicazione all’Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 Sat – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 – Torino per mezzo raccomandata A.R. Alcuni modelli di autocertificazione possono essere scaricati gratuitamente o dall’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure sul sito specializzato laleggepertutti.it nell’apposito post dedicato al canone Rai.

CERIMONIA POSA PRIMA PIETRA TANGENZIALE EST SAN SEVERO RACCORDO AUTOSTRADALE

Prevista per il giorno 5 Gennaio, alle ore 10.30, la posa della prima pietra della nuova strada che ottimizza il collegamento tra il KM 639+075 della Statale 16 e il Casello Autostradale della A14. Come già preannunciato dal Presidente della Provincia Miglio, questo nuovo piano stradale, consentirà di veicolare parte del traffico pesante verso il casello autostradale senza entrare in città. La cerimonia formale per la posa della prima pietra avverrà presso l’ingresso della Tangenziale Est, sulla SS16 San Severo-Foggia, alla presenza di autorità regionali, provinciali e comunali.

IERI L’ULTIMA MESSA CELEBRATA DA PADRE ANTONIO

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Ieri sera Padre Antonio ha officiato l’ultima sua messa a San Nicandro salutando tutti i parrocchiani e l’intera città di San Nicandro. Il saluto della comunità parrocchiale è stato dato da Matteo Gioiosa, segretario del Consiglio Pastorale che ha tracciato le fasi più significative di Padre Antonio dalla sua venuta ad oggi. Prima della benedizione, il frate ha voluto rivolgere una grazie alla sua parrocchia facendo un excursus del suo operato a San Nicandro e ringraziando l’intera comunità per l’affetto con cui è stato accolto dimostrando sempre la sua vicinanza alle tantissime iniziative. Infine un grande applauso come segno di gratitudine per l’opera del frate con tanti parrocchiani commossi che avevano le lacrime agli occhi.

Fra tutti commenti, riportiamo quello di Padre Lorenzo: “Grazie Fratello mio carissimo Padre Antonio per tutto quello che hai fatto per me e sei stato per me. E’ una cosa grande, bella ed indescrivibile. Porterò avanti tutte le cose e le iniziative che hai fatto nascere e fiorire da zero…”. L’altro commento è di Maria Murano: “Non sei tu a dover ringraziare San Nicandro, ma noi tutti di San Nicandro a ringraziare te, per quello che hai dato e fatto. Non so se pensare che siamo stati noi ad accogliere te o se sei stato tu ad accogliere noi. Ti sei scontrato con la parte migliore di noi ma anche con quella che è ancora ostinatamente peggiore. Hai sperimentato lo slancio affettuoso e la disponibilità di cui siamo capaci, ma anche con la facilità a cambiare opinione nel momento in cui non siamo noi a comandare, a puntare il dito, a criticare, a sparlare, a demolire e, in alcuni casi, anche a tradire. Scusaci, padre Antonio, ma ancora non sappiamo quello che facciamo. Ma ancora di più non ancora impariamo che “tutti” non siamo perfetti. Ci manca ancora tanta strada per raggiungere un po’ di vera e santa umiltà. Mediteremo su quella porta della chiesa che hai aperto, sul tuo interessamento verso i giovani, i più fragili ed esposti, (quanti hai accolti, sfamati, lavati, riportati a casa…) sulla tua presenza tra noi a darci “un segno di pace” (pure questo criticato!), sulle motivazioni evangeliche che ti hanno suggerito le iniziative facendoti aprire dei veri e propri “cantieri del Signore” dove gli operai sono intere famiglie. E su tante altre cose. Anche un tuo “errore”, mi auguro, sarà rivalutato. Sarà riferito a un errore di valutazione, a una fiducia mal riposta, a fraintendimenti. Fra umani capita. Per conoscerci meglio occorrerebbe un tempo più lungo. Ma non ci è stato concesso. Per motivi della tua salute, dicono. Abbiamo sperato fino all’ultimo che si trovasse una soluzione diversa, agli occhi nostri più logica, meno indolore per tutti, un collaboratore che ti affiancasse per alleggerire il peso di un’amministrazione di una parrocchia come quella di Santa Maria delle Grazie. Non ti sarebbe venuto meno il soccorso fraterno già collaudato. Se questa è la Volontà di Dio l’accettiamo. Ma ci mancherai molto Ti auguriamo tanta buona salute e un proseguimento splendido nel tuo cammino di fede e di fraternità. Tutti uniti in un solo grande abbraccio. P.S. Non pensare di esserti liberato del tutto di noi”.

Ed infine un saluto affettuoso da tutto lo staff di Civico93, più volte citato dal frate, che ti ha avuto come protagonista nei suoi programmi con un palinsesto tutto tuo che è stato tra i più ascoltati. Come concordato, ti avremo ancora tra noi per continuare la collaborazione con la nostra web radio.

A presto e buona fortuna per ogni cosa.

PUGLIA: SOLDI, CASE, QUOTE SOCIETARIE E YACHT. 317 MILIONI DETENUTI ALL’ESTERO

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Un giro di denaro da capogiro, certo non paragonabile ai grandi numeri di Lombardia e altre grandi regioni del Nord, ma assolutamente sorprendente. Tanto più se si tiene conto degli indicatori ufficiali che raccontano un Mezzogiorno e una Puglia ancora nel baratro della crisi. E’ quanto affiora dai numeri contenuti nel dossier dell’Agenzia delle Entrate sulla voluntary disclosure, vale a dire la regolarizzazione volontaria dei capitali detenuti all’estero. Pagine e cifre che tratteggiano uno scenario inaspettato e raccontano la ricchezza che c’è ma non si vede, o quantomeno non risulta visibile al fisco tricolore: le domande provenienti dalla Puglia nel 2014 sono state 820, quanto basta per consentire il recupero di poco meno di 23 milioni di euro di tasse. Ma non solo. Il risultato dell’iniziativa del governo ha consentito di fatto l’emersione in Puglia di 317 milioni e 625.674 euro di cui 86 milioni e 64.697 euro rientrati in Italia. Questi infatti sono gli importi delle «attività», termine tecnico utilizzato per catalogare denaro ma anche azioni, quote societarie, obbligazioni oltre a immobili, yacht e così via.

La procedura della voluntary disclosure è considerata strategica dal governo per le casse pubbliche ed è seguita passo passo dall’Agenzia delle Entrate. Che in un dettagliato rapporto fornisce numeri, percentuali e località di provenienza (e soprattutto di destinazione) del denaro rimasto per diverso tempo in qualche angolo d’Europa e del mondo. Dando un’occhiata a quelle pagine si scopre che le 820 domande per il rientro partite dalla Puglia fanno complessivamente lo 0,63% del totale. Si tratta della terza regione del Sud dopo la Campania (1.591) e la Sicilia (1.022); sono più indietro invece Calabria (354), Sardegna (417), Molise (97) e Basilicata (ultima con 88 istanze). Ma la Puglia, in questa particolare classifica, supera anche alcune regioni di Nord e Centro. Tra le quali Abruzzo (641), Umbria (647) e Valle d’Aosta (528). Nel dossier dell’Agenzia delle Entrate figura il gettito stimato per ogni territorio, applicando «aliquote medie prudenziali»: per la Puglia l’importo è di quasi 23 milioni, vale a dire 22.907.556 euro. Una somma ragguardevole che entra a far parte del calderone delle attività rivelate al Fisco. Anche in questo caso la somma non incide in modo particolare sul totale nazionale: la percentuale si ferma allo 0,60 ma rimane significativa e conferma la Puglia come terza nel Sud Italia.

Dai dati viene fuori un vorticoso giro di denaro rimasto per tanto tempo sconosciuto all’erario italiano, ma a differenza di quanto accaduto in passato almeno questa volta non si profilano sconti di sorta per i contribuenti ritrovati, fatta eccezione per una riduzione delle sanzioni; per il resto, invece, vale a dire imposte e interessi, non ci sono tagli e scatterà il pagamento integrale. Una impostazione nuova disposta nell’ambito di un processo a livello internazionale su trasparenza e collaborazione. In questo mappamondo finanziario spicca il ruolo della Svizzera, capofila dei rimpatri con il 69,6%, ma ci sono anche Principato di Monaco (7,7%), Bahamas (3,7%), Singapore (2,3%), Lussemburgo (2,2%) e San Marino (1,9%).

Nel corso dell’anno scorso gli accertamenti condotti sui flussi di denaro che riguardano Bari e la Puglia sono stati esaminati con estrema attenzione anche dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) dalla Banca d’Italia. Che in dossier ha acceso i riflettori su una serie di movimenti con l’estero. Tra i quali le 875 operazioni bancarie con Paesi definiti «a fiscalità privilegiata o non cooperativi»: 398 in uscita e 477 in entrata. Flussi inseriti tra «le tipologie di comportamenti a rischio» con riferimento alle indagini su evasione e frode fiscale. Numeri allarmanti, considerato che pongono proprio la Puglia al secondo posto nel Mezzogiorno dopo la Campania.  (Bepi Castellaneta-Gazzetta del mezzogiorno

FOGGIA, RENZO ARBORE IN “FATTI E MISFATTI DI UNA VITA”

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Teatro Giordano di Foggia, ore 18:00 con Renzo Arbore per una serata organizzata dall’Assessorato alla Coltura di Foggia e dalla libreria Ubik di Foggia. Lo showman foggiano torna a Foggia per presentare il suo libro dal titolo “E se la vita fosse una jam session?”, editore Rizzoli.  Nelle sue pagine Arbore si racconta per la prima volta in prima persona e narra un gran numero di aneddoti legati alla sua vita. Una vita straordinaria che per molti aspetti coincide con la storia della radio (con i retroscena di programmi fondamentali come Bandiera gialla Alto gradimento) e della televisione (L’altra domenicaQuelli della notteIndietro tutta, etc.). Ovviamente si parla molto di musica, spaziando dal jazz al beat al pop, con retroscena davvero gustosi. Molti i documenti inediti, che ritraggono Arbore con un numero incredibile di personaggi (da Roberto Murolo ad Aretha Franklin, da Massimo Troisi a Gigi Proietti e decine di altri), ma le foto più divertenti riguardano memorabilia: gadget improbabili, tazze, statuette, strumenti musicale. La sua casa infatti è una sorta di museo del kitsch ed è piena di oggetti collezionati durante una carriera lunga cinquant’anni. Insomma, una lettura agile e divertente, arricchita da parecchie immagini, che offre uno spaccato di un’epoca non troppo lontana nel tempo, ma che non tornerà mai più.

IL CLUB ATLETICO PER IL NUOVO ANNO 2016

E’ con particolare affetto che voglio augurare a tutti Voi a nome di tutto il Club Atletico un buon 2016. A noi che viviamo quotidianamente la grande e preziosa avventura dell’educazione e della formazione alla corsa, il mio pensiero va oggi a tutti i bambini e alle loro famiglie. E così che con l’inizio del nuovo anno colgo l’occasione per riflettere sull’importanza del ruolo dell’attività motoria nella nostra comunità cittadina.

Per me è fondamentale ribadire il mio personale impegno, di concerto con gli istruttori sportivi qualificati della Federazione Italiana Di Atletica Leggera nelle persone di Nicandro Carbonella e Antonio Tancredi, a sostenere e valorizzare il ruolo dei futuri corsi di “Scuola di Atletica Leggera” per i bambini a partire dai 6 anni in su ed anche per adulti che si terranno da Marzo 2016 presso la pista di Atletica Leggera nello stadio comunale. Potremmo così attivare in primis un luogo di incontro, di studio di relazione e di formazione della coscienza civica dei giovani che saranno i cittadini del futuro. Ulteriormente prendendoci cura della salute, della postura e delle tecniche di allenamento per Noi e per i nostri figli.

In primo luogo mi appello alle famiglie affinché sappiano affiancare la loro presenza e la loro insostituibile opera educativa, alle attività fisiche, collaborando con il Club e partecipando in maniera attiva ai processi formativi. In secondo luogo mi appello a Voi giovani affinché grazie all’impegno ed alla costanza possiate scoprire nuovi mondi che vi permettano di rivalutare il senso dell’atletica, dell’identità, dell’appartenenza, della solidarietà dell’interesse generale e comune, dei diritti e dei doveri. E quando li scoprirete, assaporerete meglio il gusto della vita. Per conto nostro, La nostra volontà è quella di sviluppare un rapporto di collaborazione con il mondo scolastico, con le diverse componenti. Cosi come abbiamo fatto in anni passati.

Durante quest’anno sono previste importanti manifestazioni programmate, in particolare la terza edizione de “il ragazzo e la ragazza più veloce di San Nicandro” e la quinta edizione della mezza maratona di San Nicandro, che ci daranno anche la possibilità di creare soddisfazioni ed elogi ai corsisti. TUTTI insieme faremo in modo che anche quest’anno sia per tutti un buon anno atletico.

Nell’augurarvi di fare La Scelta Giusta e ricordandovi il Tesseramento per il 2016 voglio chiudere con un frase che Steve Jobs pronunciò nel discorso ai neolaureati di Stanford: “Pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a Voi.  Siate affamati, Siate Folli”.

 

Il Presidente

Luca Giagnorio

CONCORSO SCUOLA 2016, BANDO E CALENDARIO PROVE, NOVITA’

Ancora una volta non è stata rispettata dal Miur la data indicata per la pubblicazione del bando relativo al concorso scuola. Ora è ufficiale! Vista la mancata pubblicazione del bando entro dicembre 2015, ora dobbiamo parlare di concorso scuola 2016. All’interno della legge 107 la data indicata per la pubblicazione del nuovo bando era stata fissata entro il 1 dicembre. Tale data, come ormai tutti sanno, non è stata assolutamente rispettata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a causa della riforma delle classi di concorso. Tale riforma ha impegnato il Ministero per diverse settimane non consentendo in questo modo il lavoro sul bando. In una recente intervista rilasciata dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini poco prima di Natale, quest’ultima aveva dichiarato che il Ministero avrebbe fatto di tutto per pubblicare il bando entro il 31 dicembre 2015. Ovviamente, come tutti sanno, questa pubblicazione del nuovo concorso docenti non è ancora avvenuta.

Ma quando verrà pubblicato questo bando? Così come vi avevamo accennato in un nostro vecchio articolo, a portare il bando sarà proprio la Befana. Il bando relativo al maxi concorso a cattedra 2016 arriverà a metà gennaio e con esso dovrebbe arrivare (si spera) anche il bando relativo al tfa terzo ciclo. Apriamo una piccola parentesi riguardante il tirocinio formativo attivo. In merito al tfa il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca non si sta esprimendo. Si tratta quindi di capire se il bando ci sarà ancora oppure no. Dalle ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro Giannini e dal sottosegretario Faraone veniva indicato come periodo di pubblicazione del bando: gennaio/febbraio 2016.

Sembra essere dunque più chiaro il calendario della procedura concorsuale. La pubblicazione del bando è prevista per gennaio 2016; la prima prova computer based è prevista in primavera; orale a luglio; assunzioni da settembre 2016.

Il sottosegretario Faraone ha confermato che il Miur pubblicherà tre bandi:

-infanzia/primaria

-secondaria di I e II grado

-sostegno.

Si consigliamo di restare aggiornati collegandovi al sito della Gazzetta Ufficiale, del Miur e Civico93.

SAN NICANDRO, LE CAPANNE IN PIETRA A SECCO (U’ IACC’)

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La capanna in pietra a secco con copertura in aggetto, è presente sul Gargano in un’ampia fascia che comprende i comuni di Rignano Garganico, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Sannicandro Garganico e Ischitella. Nel dialetto locale prende il nome di pagghiar (“pagliaio”). Queste costruzioni erano connesse sia alle attività agricole che a quelle pastorali e nel primo caso, si ritrovano soprattutto nei terreni adibiti prevalentemente alle colture di ceci, fave, lenticchie, mandorle ed olive. Molte capanne sono abbinate alle opere di terrazzamento che, a partire dai secoli scorsi, hanno interessato le aree montuose e collinari garganiche, specie i territori di Mattinata e Monte Sant’Angelo, incrementandone la produttività agricola.

Strutturalmente il pagliaro garganico è in genere di forma grossolanamente circolare, con un basamento massiccio che ha la netta predominanza volumetrica sulla copertura, costruito con doppio paramento murario in pietra calcarea appena sbozzata. Frequente è anche la forma del basamento a tronco di piramide con spigoli smussati. La copertura esterna è in genere realizzata con un manto di chiancarelle poco o per nulla lavorate che vengono poste in opera a secco con un distanziamento maggiore di quello rilevato nella Murgia dei Trulli o nelle capanne cilindro-coniche murgiane e molisane, così da dar luogo a superfici esterne dalla forma “bombata” e non a “cono”. Tra l’estradosso della cupola in aggetto e la copertura di chiancarelle veniva interposto uno strato di terra rossa e pietrisco di varia pezzatura con lo scopo di migliorare il coefficiente di coibentazione della struttura. L’accesso alla copertura terrazzata avviene grazie ad una scala esterna in pietra a secco, costruita aumentando lo spessore del paramento murario della capanna. Le scale esterne a volte venivano giustapposte, come in questo caso, aumentando lo spessore della parete, ma più spesso erano costruite contemporaneamente alla costruzione del grosso basamento a secco, mantenendo sempre lo stesso spessore nel paramento e consentendo, inoltre, un trasporto più agevole del materiale litico senza far uso di impalcature. La precipua funzione della scala era quella di raggiungere la copertura esterna, che, essendo la parte più delicata del pagliaro, richiedeva controlli ed eventuali riparazioni periodiche, e veniva utilizzata come punto di vedetta, specie durante i periodi del raccolto e della vendemmia.

Come accorgimenti per migliorare la statica dell’edificio spesso veniva costruito all’esterno del basamento un muro a secco con funzione di controscarpa e un arco acuto di scarico o un sopraluce quadrangolare, che, interessando lo spessore dell’ingresso soltanto per la metà esterna, evitava un eccessivo carico sull’architrave. A volte, al posto dell’architrave veniva costruito un ingresso a sesto acuto ponendo a contrasto due pietre (biliti). Mentre per il basamento esterno si impiegavano massi di dimensioni maggiori in basso e progressivamente minori verso l’alto, per edificare la cupola in aggetto si utilizzavano possibilmente sassi lastriformi o variamente lenticolari (chianche) che consentano l’aggetto. Il materiale da costruzione veniva impiegato soltanto con qualche sbozzatura ed era largamente offerto dalla roccia locale, calcarea, naturalmente sagomata dalle numerose linee di frattura. Si aveva l’accortezza di lasciare aperta la lastra di copertura terminale della cupola in aggetto in modo da favorire il tiraggio del fumo.

All’interno della capanna trovano posto, poi, le consuete nicchie e ripostigli utili per aumentare e disimpegnare meglio lo scarso spazio a disposizione.

Nel territorio di San Giovanni Rotondo, molte capanne sono state edificate a ridosso della roccia nei punti in cui questa presenta un dislivello tra due superfici di terreno sfalsate (come negli esempi abruzzesi, elbani e liguri), risparmiando così una porzione di muro perimetrale e proteggendo meglio l’intera struttura dai venti e dalle intemperie. In genere queste costruzioni sono connesse con la pastorizia e a riprova di ciò vi sono i recinti in pietra a secco (jazzi) per il ricovero all’addiaccio delle pecore e soprattutto delle capre.

Di sicuro, tra le « fantasiose forme architettoniche » in uso tra i pastori garganici, vi è quella a carena di nave rovesciata, attestata per la prima volta nel Gargano dal Baldacci. La “varietà a camera rettangolare” riscontrata dal Baldacci nel ripiano di Rignano Garganico, appartiene alla cosiddetta tipologia rettangolare con copertura a carena di nave rovesciata che ha i suoi esempi migliori negli “oratories” della regione del Kerry nell’Irlanda sud-occidentale e nelle capanne francesi di Fontaine-de-Vaucluse. In Italia, ad esclusione dell’area garganica dove è discretamente presente, questa tipologia è molto rara ed è stata riscontrata finora soltanto sporadicamente, ad esempio nel Trullo Ferrante a sud di Ruffano da Rohlfs, in alcune capanne sarde dal Sanna e nella zona di Decontra (Abruzzo) dal Micati.

APPUNTAMENTO A TEATRO CON “MISERIA E NOBILTÀ”

Sullo sfondo dei quartieri poveri di Napoli, due sfortunate famiglie vivono in condizioni di profonda miseria, in mezzo ai continui litigi provocati dalle donne di casa. Don Felice, scrivano pubblico, e don Pasquale, fotografo ambulante, lottano disperatamente per sbarcare il lunario. Inaspettatamente, un giorno la fortuna bussa alla loro porta. Il marchesino Eugenio, rampollo di nobile famiglia, innamorato della figlia di un cuoco arricchito, sapendo di non poter ottenere dai suoi genitori il permesso di sposare la ragazza, chiede ai due poveretti di fingersi suoi parenti e di accompagnarlo, dovutamente travestiti, dal padre della fanciulla per chiedere la sua mano. Dopo una serie incredibile di equivoci, complicazioni e grandi risate, la vicenda si conclude con un lieto fine.

“Miseria e Nobiltà”, commedia in dialetto napoletano considerata una tra i maggiori capolavori di Eduardo Scarpetta, è la classica commedia degli equivoci, completa di inganni, travestimenti, scambi di persona, in cui la protagonista è “la miseria, quella vera” che spinge a fare qualsiasi cosa pur di sopravvivere. Rappresentata per la prima volta al Teatro del Fondo, a Napoli, nel 1888, divenne ancor più famosa per la riduzione cinematografica diretta da Mario Mattoli e interpretata da Totò, al fianco del quale recitarono l’allora giovanissima Sophia Loren e grandi caratteristi napoletani come Enzo Turco, Carlo Croccolo e Dolores Palumbo.

Prospettive Artistiche ripropone, nell’adattamento di Giuseppe Di Tullio, con le musiche originali di Michele Solimando e le scene di Vincenzo Rendina, il famigerato lavoro di Scarpetta divenuto un classico del teatro napoletano.

L’appuntamento è per martedì 12 gennaio alle ore 20:30 presso “Villa Florio Ricevimenti” (San Nicandro Garganico – FG).

Info e prevendite: 328/3595844

AUMENTANO I PEDAGGI AUTOSTRADALI, SULL’A14 DA IERI L’1,9% IN PIU’

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C’è una di quelle tasse che tutti gli automobilisti sono abituati a pagare ogni Capodanno, parliamo dei rincari dei pedaggi autostradali, rivisti da oggi al rialzo per l’intero 2016. Sono scattati dal 1 gennaio gli aumenti dei pedaggi autostradali. L’aumento maggiore interessa Satap tronco A4 (Torino-Milano) +6,5%. Seguono Strada dei Parchi +3,45%, Tangenziale Est Spa +2,10%, Autostrade per l’Italia +1,09%, Pedemontana Lombarda +1% e Ativa +0,03%. L’aumento medio attualmente riconosciuto dello 0,86%, spiega il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è calcolato sui veicoli-km che si prevede saranno percorsi sull’intera rete autostradale nel 2016.

Per il transito sull’A14, l’arteria che percorre il Molise con le stazioni di Montenero di Bisaccia-Vasto Sud e Termoli, la società Autostrade per l’Italia, che ne è concessionaria, ha previsto un aumento delle tariffe dell’1,09%, il quarto incremento percentuale dell’intera rete.

L’EPIFANIA IL PARCO DEI DINOSAURI PORTA VIA…

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Braccio di ferro tra il Gruppo Speleologico Montenero e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco parlamentare Angelo Cera. Casus belli la gestione del Parco Paleontologico dei Dinosauri di Borgo Celano appena inaugurato lo scorso novembre alla presenza, tra gli altri, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio.

Secondo quanto si apprende dalla delibera n.176 del 28.12.2015, “gli accessi al parco sono stati consentiti solo nelle giornate inaugurali e secondo il programma degli eventi riportati sui manifesti e gli inviti per i convegni scientifici programmati da questa amministrazione nelle giornate del 28-29-30 novembre 2015”. Semplificando ai minimi termini: il parco, dopo l’inaugurazione (utile alla rendicontazione da presentare agli uffici regionali entro il 30 novembre) doveva restare chiuso. Anche perché – si legge ancora nella delibera – attualmente “non risultano in atti, specie per il parco di completamento e ampliamento, procedure per la gestione della struttura in parola e né tanto meno autorizzazioni per stabilire i costi di accesso al parco con le conseguenti modalità relative alla necessaria rendicontazione”. Da qui l’atto d’indirizzo “di conferire incarico legale ad un professionista di fiducia dell’Ente nei confronti della richiamata Associazione”.

Inoltre, è ancora da perfezionare l’incartamento (certificato di agibilità e accatastamento) circa la piena fruibilità dell’area ampliata (1000mq all’aperto su cui insistono le riproduzioni di tre dinosauri, due di proprietà del Gruppo Speleologico Montenero). Secondo raccolta dati, almeno da quanto riferiscono ambienti vicini al Gruppo, tutta la documentazione sarebbe stata consegnata da qualche tempo agli uffici comunali competenti, i quali però, per mancanza di fondi nel relativo capitolo di spesa, non avrebbero ancora affidato l’incarico per ottenere le certificazioni necessarie. Di diverso avviso l’Amministrazione Comunale: «L’incarico è stato affidato a un professionista del posto e tutto dovrebbe completarsi nel giro di poche settimane».

Prerequisiti di legge, che in assenza potrebbero prestare il fianco a eventuali rivalse legali tanto da spingere Palazzo Badiale a correre ai ripari e intimare, così, la chiusura del Parco. Un bubbone, del resto, esploso nei giorni scorsi sui social network, poi prontamente ridimensionato alla luce di un accordo arrivato in extremis tra Comune e Gruppo Speleologico Montenero. La chiusura – comunque prevista (dal 6 gennaio al 31 marzo), «per via delle basse temperature del periodo (i dinosauri animati saranno coperti con dei teli per preservarli dal ghiaccio)», – servirà anche a definire i termini della vicenda. Con la speranza che a farne le spese non sia, come spesso accade, il territorio circostante già economicamente depresso e soprattutto l’indotto commerciale connesso alla divulgazione storica e al turismo derivante anche dalla vicina San Giovanni Rotondo.

Intanto arriva il disappunto dei più maliziosi sulla tempistica adottata in concomitanza con le scadenze elettorali della prossima primavera: «Chi aspira a gestire il parco?».

Al Gruppo guidato da Gian Piero Villani va comunque il merito di aver tenuto in vita una struttura che, altrimenti, avrebbe subito (molto probabilmente) tutt’altra sorte. Infatti, dopo due bandi andati deserti, nell’agosto del 2010 arrivò la decisione del commissario dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, di affidare, provvisoriamente, ai ragazzi del gruppo speleologico locale, la gestione del museo interattivo e del parco dei dinosauri oltre all’ampliamento dei giorni nostri (2 milioni di euro finanziati dalla Regione Puglia) avvenuto in sinergia con le istituzioni del posto nell’ambito dell’Asse I del Programma Operativo Interregionale “Attrattori Culturali, naturali e del turismo”. Ruolo di punta, inoltre, lo ebbe l’avvocato Costantino Grana, ideatore e promotore del parco dei Dinosauri e presidente onorario del Gruppo Speleologico Montenero, al quale recentemente sono stati dedicati i locali del Centro Visite di Borgo Celano.

«Purtroppo tutto è partito in maniera completamente autonoma da quelli che sono gli indirizzi che comunque il Parco e l’Amministrazione dovevano prima impartire», lamentano oggi da Palazzo Badiale.

«L’apertura ufficiale – spiega invece il vicesindaco Raffaele Fino – doveva avvenire ad aprile in particolare con il mondo delle scuole, a conclusione dell’offerta educativa curata dall’Ente Parco per mezzo dei finanziamenti S.A.C. (Sistemi Ambientali e Culturali), che permetterà di istituire un comitato scientifico: la futura essenza del Parco dei Dinosauri».

Adesso toccherà al Comune e all’Ente Parco sbrogliare la matassa. E salvare dall’estinzione il Jurassik Park targato San Marco in Lamis. (sanmarcoinlamis-eu)

COLPACCIO PER L’OSPEDALE DI FOGGIA, ARRIVA LA CARDIOCHIRURGIA

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L’Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Foggia sarà dotata di una Struttura di Cardiochirurgia. Ad annunciarlo pubblicamente – durante la conferenza stampa di fine anno, tenuta questa mattina presso la Regione Puglia – il governatore, Michele Emiliano, che, pur congelando alcuni delicati provvedimenti in merito al “Piano di riordino ospedaliero”, non ha esitato a divulgare agli operatori dell’informazione presenti all’incontro le decisioni evidentemente già assunte (anche in attesa dell’approvazione formale del “Piano”). E tra queste figura appunto la certezza dell’istituzione della struttura di Cardiochirurgia all’Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Foggia: una conquista che, oltre a innalzare il livello dell’assistenza del secondo Policlinico della Puglia, contribuirà ad avvicinare sempre di più il traguardo di ospedale di “Eccellenza” (inteso come struttura sanitaria in cui sono presenti tutte le strutture assistenziali della medicina moderna). “La grande sensibilità e la notevole concretezza del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ci consentono, oggi, di celebrare un risultato che personalmente considero davvero eccezionale. Senza la sua determinazione non ci saremmo mai arrivati. Desiderio ringraziarlo pubblicamente e chiaramente – dichiara il rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci – perché dopo il suo insediamento ha sempre prestato massima attenzione alle nostre istanze, come Università e come Capitanata. Istanze in alcuni casi espresse direttamente dal sottoscritto, in altri casi rappresentate con passione, sagacia e dovizia di particolari dai due assessori Foggiani, presenti nella giunta regionale, Leonardo Di Gioia e Raffaele Piemontese. Oggi, la Capitanata celebra una grande giornata, in cui gli Ospedali Riuniti compiono un enorme passo in avanti che impedirà, a centinaia di pazienti, di intraprendere lunghi viaggi della speranza, per usufruire di un fondamentale diritto costituzionalmente garantito: il diritto alla salute”.
L’impegno dell’Università di Foggia per l’ottenimento della Struttura di Cardiochirurgia è cominciato nell’aprile del 2014: cinque mesi dopo il suo insediamento alla guida dell’Ateneo. A più riprese, sempre garantendo un profilo sociale e soprattutto istituzionale al proprio appello, il rettore è intervenuto sull’argomento con motivazioni inoppugnabili: innanzi tutto, la disponibilità di un cardiochirurgo già in dotazione organica all’Università di Foggia dalla fine del 2006, il professor Luca Salvatore De Santo (associato con abilitazione di professore ordinario), inutilizzato rispetto alle proprie capacità professionali e assistenziali, in quanto privo di una Struttura operativa; in secondo luogo, una considerazione di natura orografica, visto che la provincia di Foggia coi suoi 610mila abitanti e un’estensione territoriale di 6.965 kmq è la seconda d’Italia; quindi, lo squilibrio nella distribuzione dei poli cardiochirurgici in Puglia, con Capitanata e B.A.T. completamente sprovviste di questi, a differenza delle altre province pugliesi (quattro poli a Bari, due a Lecce, uno a Brindisi e uno a Taranto). A sostenere concretamente l’istanza dell’Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Foggia anche il rapporto tra gli attuali costi sostenuti dalla Regione Puglia per via della mobilità passiva (oltre 5 milioni di euro l’anno) e i ricavi che invece deriverebbero dall’attrattiva assistenziale rappresentata dall’istituzione di una Struttura di Cardiochirurgia al Policlinico di Foggia (oltre 6 milioni di euro l’anno).
Tempi serrati per l’attuazione: tutto dovrebbe avvenire entro il nuovo anno. E fondamentale sarà adesso il ruolo del direttore generale, Antonio Pedota, attivamente impegnato in prima persona nella richiesta presentata al competente assessorato regionale e in generale nella sua azione di governo dell’azienda mista, che lo ha visto ottenere in poco tempo già ottimi risultati. La Regione Puglia dovrebbe contribuire – il condizionale è legato unicamente alla mancanza dell’ufficialità del provvedimento, tuttavia le cifre indicate sono da tempo state ritenute congrue proprio dagli organismi del governo regionale – con circa 2,5 milioni di euro, mentre l’azienda mista dovrà provvedere alle procedure selettive per l’assunzione di medici e del personale sanitario entro i primi mesi del 2016 e all’allocazione della strutture ospedaliere. “Un grazie enorme e sincero a chi ha sostenuto questa nostra battaglia fin dall’inizio – aggiunge il rettore – ovvero all’ex governatore, Nichi Vendola, all’ex direttore generale degli Ospedali Riuniti Tommaso Moretti, all’ex assessore regionale alla Sanità Elena Gentile; e in modo particolare a chi ha contribuito al raggiungimento del risultato odierno, cioè i due assessori Foggiani della Regione Puglia,Leonardo Di Gioia e Raffaele Piemontese; quindi al direttore generale del Dipartimento della salute della Regione Puglia,Giovanni Gorgoni, persona capace, ragionevole e soprattutto molto operativa; e al direttore generale dell’azienda mista, Antonio Pedota, che condivide pienamente l’obiettivo di rendere il Policlinico un centro eccellente e moderno, L’istituzione della Struttura di Cardiochirurgia per l’azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Foggia rappresenta un traguardo di cui tutta la cittadinanza dev’essere fiera, poiché finalmente hanno prevalso logiche collettive e non posizioni individuali come è avvenuto in passato in Capitanata e a Foggia. Una volta ottenuta la conferma del provvedimento, che per noi è solo una formalità, viste le ampie garanzie fornitemi anche personalmente dal presidente Michele Emiliano, ci metteremo subito al lavoro sul piano strutturale e amministrativo. Il nuovo anno parte bene, faremo in modo che prosegua sotto i migliori auspici”.
Nei prossimi giorni – non appena terminerà il dialogo istituzionale tra Regione Puglia e Ministero della Salute sui contenuti del Piano di riordino ospedaliero – sono previste l’approvazione dello stesso e quindi l’ufficializzazione della istituzione dell’unità di Cardiochirurgia agli Ospedali Riuniti di Foggia.(l’immediato)