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CARPINO, FESTA DELLA SANTA CROCE

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Carpino è un piccolo paese ricco di meravigliosi posti, in particolare uno: “Larchiccjë” in italiano “Largo”. Era un luogo dove tutti i giovani di Carpino si riunivano per giocare a calcio e per celebrare in particolare la festa del “3 Maggio”, festa della Santa Croce. Col passare del tempo questa festa legata alla tradizione carpinese stava andando in frantumi fino a scomparire del tutto. Sono passati molti anni ma rieccoci qua. Siamo pronti per riportarla alla luce. Il 3 Maggio a Carpino vi aspettiamo in mille START ORE 12:00, ingresso libero, ci sarà da bere (birra,cocktail ecc…) da mangiare (panini con salsiccia e würstel) e, in particolare, per voi si esibiranno loro…
Last Paradise
*Carpino 3 Maggio 2016 zona @riserva naturale Larichiccjë*
Line Up:
ore 12:00 -Genny
ore 13:00 -Pablo B.
ore 14:00 –Boba

ore 15:00 -Nicola Coccia
ore 16:00 -Pietro Zaffarano B2b DaTav
ore 17:00 -Antonio D’Aloia&Hanry Hawk
ore 18:30 -Michele Afferrante B2b Giu Diana

INCONCEPIBILE, IL GARGANO E FOGGIA DIMENTICATI

La foto della rivista “In viaggio” è del Gargano ma la provincia di Foggia non figura nelle quelle della Puglia. Il numero del mese di maggio della rivista parla della nostra Puglia ma si limita alle altre quattro province. La Cairo Editori vuole dimenticare le bellezze del nostro Gargano e dei Monti Dauni. Volutamente? Chi lo sa. Certamente è un errore inconcepibile ed incomprensibile.

SEGRETEZZA DEL VOTO VIOLATA DALL’ESTENSIONE

Scriveva Ugo Ojetti sul Corriere della Sera del 6 novembre 1913: “Ai contadini e agli operai che hanno incontrato isolati hanno intimato di non andare a votare. A chi hanno potuto, ad esempio al calzolaio Ciccolella di Tommaso, hanno lacerato il certificato sulla faccia. (…) Così per un’ora quasi nessuno osa più presentarsi davanti alla temuta sezione. Poi gli elettori tornano ostinati, silenziosi, guardandosi attorno (…). Questa loro tranquilla ostinazione a esercitare per la prima volta il loro diritto di voto è commovente. Si sente che essi credono al potere magico della scheda sovrana. Ma ormai le guardie hanno fatto un cerchio davanti a quella porta e di là presso il delegato è un tale F.B., farmacista, che indica al delegato chi può passare, e il delegato gentilmente chiama tra la folla i favoriti, li fa magari chiamare dalle guardie. E quelli passano…”.
I fatti descritti accaddero nel distretto elettorale di Molfetta il 26 ottobre 1913, nel corso delle prime elezioni con diritto di voto esteso agli analfabeti (che costituivano all’epoca i due terzi della popolazione italiana). Ojetti si riferisce alle scorribande dei mazzieri al servizio dei candidati giolittiani, che a volte operavano addirittura protetti dalle forze dell’ordine. Eventi simili si verificarono in molti distretti, soprattutto meridionali. Si tratta di metodi che verranno poi perfezionati e diffusi dieci anni dopo dal partito fascista. Il breve estratto ci mostra una cosa importante: la segretezza del voto, che era già all’epoca sufficientemente garantita, impediva il controllo diretto delle scelte degli elettori. I mazzieri dunque usavano un altro strumento: intimavano ai presunti oppositori di non andare a votare. Benché per fortuna le cose siano cambiate da allora, anche oggi, a cento anni di distanza, il voto nell’urna è segreto, ma se vai o no a votare non lo è. Dunque il voto non è facilmente controllabile, ma l’astensione sì. Ha fatto molto discutere l’invito a non andare a votare al referendum no-triv da parte del nostro presidente del Consiglio e del partito da lui guidato. Ciò ha di fatto trasformato il referendum in una consultazione pro o contro il governo. Non è peraltro la prima volta che un capo di governo invita all’astensione (famoso fu l’invito di Bettino Craxi ad “andare al mare” nel referendum sulle preferenze), con l’inevitabile strascico di polemiche sull’opportunità o l’immoralità di uscite del genere da parte di un capo di governo o di alti rappresentanti delle istituzioni. Di questo si è già parlato molto. La questione che pongo qui è invece di carattere pratico, non morale. Nel gioco democratico, i partiti politici non devono essere in grado di verificare se le loro indicazioni di voto siano state rispettate o no. Altrimenti si arriva al voto di scambio (o alla pura e semplice intimidazione). Fu il motivo principale per cui furono abolite le preferenze, dato che potevano generare un numero di combinazioni sufficienti a rendere identificabile il voto. Da questo punto di vista, l’invito a non andare a votare da parte di qualsiasi forza politica organizzata viola di fatto il diritto alla segretezza del voto dei cittadini. Chi invita al non-voto si mette nella condizione di poter verificare chi sono i suoi avversari. Ciò è particolarmente grave se l’invito viene da una forza politica che ha responsabilità di governo (sia nazionale sia nelle molte amministrazioni locali) e che quindi potrà utilizzare l’informazione sul voto per distribuire risorse e favori. Intendiamoci: un cittadino ha ovviamente diritto ad astenersi, visto che votare non è obbligatorio e non sono previste sanzioni per il non-voto. In discussione non è il diritto individuale all’astensione, ma se una organizzazione politica possa legittimamente invitare i cittadini a non andare a votare.

E veniamo al caso specifico del referendum no-triv. Se il fronte del “no” sceglie l’astensione, di fatto si sta dicendo che chi si recherà alle urne voterà “sì” con altissima probabilità (in questo caso l’85 per cento). E andando a votare un cittadino dichiara pubblicamente di non allinearsi con l’invito del capo del governo e del suo partito politico. Questa informazione permetterà a chi amministra di distribuire punizioni e premi.
Nel caso specifico del referendum no-triv, si determina anche la possibilità che l’informazione possa essere utilizzata da quelle imprese direttamente coinvolte dal quesito referendario, che potranno discriminare i lavoratori presenti o quelli da assumere. Sia chiaro che non sto dicendo che il governo, le amministrazioni locali o le imprese faranno effettivamente uso di queste informazioni. È probabile che questa volta controllare il voto non fosse nelle intenzioni di chi ha predicato l’astensione. Ma il problema è un altro e rimane a prescindere dalle intenzioni o dalla rilevanza della consultazione: se il voto non è segreto, non è un voto libero. La segretezza del voto è una caratteristica centrale di un sistema democratico e occorre fare in modo che sia garantita anche se comporta una limitazione delle strategie a disposizione dei partiti politici.
Del resto se, legittimamente, una forza politica non vuole esprimersi su un quesito referendario, può farlo raccomandando di votare scheda bianca, rispettando in questo modo il diritto dei cittadini a mantenere segrete le loro scelte. Ma sappiamo tutti che la ragione dell’invito a non votare è in realtà puramente strumentale, ossia inglobare nel “no” quelli che si sarebbero astenuti comunque. Sarebbe dunque utile innanzitutto eliminare l’incentivo a perseguire questa strategia. Per molto tempo abbiamo forse avuto troppe consultazioni referendarie, anche su questioni che mal si prestano a essere risolte con un “sì” o un “no”. Sarebbe probabilmente opportuno rendere più stringenti le condizioni per poter indire un referendum (ad esempio aumentando il numero di firme richiesto) e nel contempo diminuire o abolire del tutto il quorum. Si eviterebbe così di buttare soldi e si stimolerebbe la discussione pubblica sui temi più importanti, visto che tutte le parti in campo avrebbero un interesse a informare e mobilitare l’elettorato invece che a sopprimere il dibattito.

Valentino Larcinese

PROGETTO DE.C.O.: TUTELA PRODOTTI LOCALI, L’AMMINISTRAZIONE IGNORA LA PROPOSTA

Da tempo la nostra Associazione ha presentato il progetto denominato “Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della De.C.O. –Denominazione Comunale di Origine“  all’Amministrazione comunale di San Nicandro Garganico senza ottenere alcun riscontro in merito. Questo progetto, molto ambizioso per lo sviluppo del territorio, permetterà di dare all’Amministrazione comunale gli strumenti giuridici per valorizzare le nostre eccellenze e le nostre risorse locali, sviluppando fortemente tutte le potenzialità presenti. Obiettivi cardine di questo regolamento sono quelli di creare lavoro, di riuscire a bloccare il processo di standardizzazione operato dalle multinazionali, sostenere il principio della localizzazione, recuperare i terreni abbandonati, aumentare le entrate comunali, aumentare il patrimonio mobiliare del Comune, dare un valore aggiunto al prodotto agricolo e non. E’ innegabile anche una possibilità concreta di favorire la nascita di collaborazioni imprenditoriali, come consorzi locali, per incrementare la commercializzazione delle nostre eccellenze in tutta Italia e anche oltre.

La risposta silenziosa da parte dell’amministrazione ha dimostrato che non c’è nessun interesse di voler sviluppare il nostro territorio, ormai da anni in una situazione di stallo economico e sociale. Questo comportamento non può essere assolutamente da noi ne giustificabile ne tollerato vista la drammatica situazione occupazionale vigente. Insieme per la Terra nei prossimi giorni adotterà ogni iniziativa che riterrà opportuna per difendere questo straordinario progetto e per concretizzarlo in tempi contenuti.

Antonio Nardella

Digitalizzatore e promotore per “Insieme per la Terra”

E’ DI SAN SEVERO IL NUOVO CAMPIO DELLA TRASMISSIONE “L’EREDITA’”

Il sanseverese Luciano Elia è da ieri sera ilo nuovo campione dell’Eredità. Infatti, nel quiz di Rai Uno condotto da Fabrizio Frizzi, il sanseverese ha battuto altri due concorrenti proprio all’ultima domanda. Alla ghigliottina, però, Elia pur dimezzando il montepremi solo una volta, non ha trovato la parola vincente.  Oggi, da campione, potrà riprovarci. (Ciro Mancino)

SAN NICANDRO, IL CONSIGLIO DECIDE L’AUMENTO DELLA TARI

La previsione, annunciata nei giorni scorsi, di un aumento di circa il 3 per cento della tassa raccolta rifiuti (Tari) è realtà in quanto il consiglio comunale di ieri ha approvato, con i voti della sola maggioranza, il punto all’ordine del giorno circa il suddetto aumento. La giustificazione di tale incremento a famiglia è la conseguenza della chiusura della discarica di Cerignola dove finora venivano conferiti i rifiuti di San Nicandro ed il contestuale obbligo di conferimento nella discarica del comune di Deliceto con la logica conseguenza di un costo maggiore (per effetto della maggiore distanza della nuova discarica) per la ditta appaltatrice.

Questo, in sintesi, la vicenda dell’aumento Tari. Comincia il sindaco Gualano a chiarire come nel corrente anno non si pagherà più l’Imu e la Tasi sulla prima casa. Resta, però, la tassa rifiuti (Tari) che deve essere coperta dal gettito che devono pagare i cittadini. Su questa tassa purtroppo c è un aumento di 65 mila euro per effetto del conferimento a Deliceto. Tutta l’opposizione con i consiglieri Giagnorio, Zuccaro, Vocale, Villani ribadiscono che non bisogna sempre far gravare sui cittadini il peso di maggiori imposte che possono essere evitate. A tal proposito danno delle indicazioni: per esempio si pagano costi di spazzamento ammontanti a 264 mila euro e il servizio non funziona affatto, il personale è sottodimensionato, il recupero dell’evasione può portare un gettito superiore ai 65mila euro da far pagare ai cittadini. Poi viene evidenziata una forte contraddizione: se, come si dice, si vuole raggiungere entro fine anno la percentuale del 60 per certo di differenziata, allora il costo di conferimento diminuisce sempre più e, quindi, non può mai essere 65 mila euro. Poi l’intervento del sindaco che ribadisce come i cittadini non vogliono la politica ma risultati perché è la politica che ha portato al dissesto. La non politica, invece, sta risanando la situazione debitoria e se i cittadini pagano qualche cosa in più è perché paghiamo quello che ha fatto la politica. “Ci scusiamo, ma è necessario… I soldi sono utilizzati al meglio….dopo di noi nessuno troverà pagamenti da dover fare…”. Infine termina il consigliere Vocale con la sua dichiarazione di voto: “Parere contrario in quanto si ritiene che questa compagine amministrativa non ha l’assoluta contezza della gestione economica ed operativa del servizio di raccolta smaltimento e trasporto rifiuti e della gestione del tributo pertinente Tari”.

La decisione presa dall’attuale maggioranza non farà sicuramente piacere alla cittadinanza anche se la somma da versare in più a famiglia sarà di pochi euro.

SAN NICANDRO, LAMENTELE PER IL DEGRADO DI VIA LAURO

Una città pulita è sempre una città più bella. Ma per essere bella deve usare qualche accorgimento in più e cioè deve aver cura del proprio territorio. Proprio di questo si lamentano gli abitanti di via Lauro. Gli alberi di questa strada devono essere tenuti puliti tagliando tutte le erbacce che infestano la base della pianta (come si vede dalla foto che hanno fatto pervenite a Civico93), eliminare tutte le erbacce che prolificano in quella zona in cui c’è la presenza di ratti. In altre parti di San Nicandro questo trattamento è stato già effettuato e ci si chiede quando potrà essere il loro turno. Poiché è una strada molto trafficata anche per la presenza di negozi, si richiede una pulizia più costante visto anche il ritorno di non residenti durante la stagione estiva. In verità, la nostra cittadina dovrebbe essere pronta all’accoglienza e possibilmente migliorare il degrado di alcune zone. San Nicandro deve presentarsi migliorata dal punto di vista ambientale con una pulizia che deve andare oltre in normale soprattutto vigilare sul problema dell’immondizia che, specialmente nel periodo estivo e con l’arrivo di nostri concittadini che vivono fuori, viene buttata dove capita con il risultato di un degrado alle varie periferie cittadine.

PRIMO MAGGIO CON PIOGGIA E TEMPERATURE IN CALO

Tutte le previsioni meteo concordano che il giorno del Primo Maggio sarà all’insegna della pioggia. Un peggioramento che potrebbe continuare anche per il giorno successivo. Temperature in calo e solo da giorno 3 maggio comincerà l’alta pressione con un aumento reale delle temperature.

SIGLATO PROTOCOLLO REGIONE PUGLIA-ABI PER IL PRS 2014-2020 (SVILUPPO RURALE)

L’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, ha siglato ieri mattina, insieme al presidente di Abi Puglia, Sabatino Maurice, presso la Camera di Commercio di Foggia, l’accordo tra la Regione Puglia e la Commissione regionale ABI Puglia per agevolare gli investimenti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2014-2020. “ll Programma di Sviluppo Rurale è strumento strategico di crescita per il territorio e per i nostri imprenditori che vogliano investire nell’ammodernamento degli impianti, nella commercializzazione, nella trasformazione e promozione”, ha spiegato l’assessore di Gioia.
L’accordo ha l’obiettivo importante di sostenere e facilitare l’accesso al credito delle imprese del settore agricolo, in particolare dei giovani agricoltori, per le Misure del PSR che prevedono investimenti. Il protocollo consente ai beneficiari, inoltre, di accedere e gestire i le risorse a valere PSR in modo più snello ed efficiente e completa garanzia dello stesso. Da oggi saranno disponibili nuove modalità per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse afferenti allo sviluppo rurale, coscienti del fatto che tutto ciò può costituire un’importante leva di sviluppo per l’intera economia regionale.

L’accordo ha l’obiettivo di mettere a disposizione delle imprese, già beneficiare delle provvidenze regionali, le risorse finanziarie necessarie per avviare la realizzazione dell’investimento agevolato, attraverso un finanziamento bancario (di importo massimo pari alle relative spese), a fronte dell’impegno dell’impresa di utilizzare il contributo pubblico, una volta erogato, a parziale decurtazione del finanziamento bancario. L’accordo, già sottoscritto in altre Regioni, consente inoltre alle banche di utilizzare un modus operandi omogeneo sul territorio nazionale, assicurando una maggiore efficienza per le stesse ed evitando possibile confusione per le imprese.

RIFLESSIONE SUL PRIMO MAGGIO

La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il 1° maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale.  Prendiamo atto che da oltre 20 anni il mondo del lavoro Italiano, sia esso dipendente che autonomo, vive una costante crisi sia di valori sia in termini di prospettive future. Il Lavoro dipendente è storicamente in crisi, oramai il posto fisso o il contratto a tempo indeterminato sembrano sempre più prerogative per pochi privilegiati. Per la stragrande maggioranza vi sarà uno status di precarietà a vita. Precarietà creata e messa in essere sia dallo stato italiano sia dalla stragrande maggioranza delle sigle sindacali. Inoltre denotiamo come regole di assunzioni, previdenziali e di retribuzioni dei lavoratori dipendenti vengano rispettate solo nelle grandi aziende mentre nelle medie-piccole imprese non proprio tutte le tutele ed i diritti dei lavoratori vengano rispettati. Altra grossa perdita di opportunità lavorativa per gli Italiani e per i più giovani soprattutto, è anche l’entrate in Italia di centinaia di migliaia di stranieri in maggioranza extra-comunitari, quest’ ultimi pur di lavorare ed ottenere in primis il necessario per vivere ed in seguito il permesso di soggiorno o la cittadinanza italiana, lavorano accettando paghe bassissime e senza richiedere al datore di lavoro i diritti più elementari delle normative del lavoro. I piccoli e medi imprenditori Italiani soffrono la latitanza di uno stato inefficiente ed inefficace che oltre a tenere una pressione fiscale tra la più alta al mondo, rallenta lo sviluppo delle piccole e medie imprese con un apparato burocratico lento ed incapace. Inoltre in Italia assistiamo allo smantellamento delle piccole imprese, che costituiscono l’ossatura dell’economia nazionale, per favorire grandi gruppi o multinazionali straniere. Chi ancora fa impresa in Italia è da noi considerato un eroe! Le varie rappresentanze del mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo, sono solamente degli enormi apparati burocratici e dei grossi centri di potere, dove si gestiscono solo contributi statali e si mantengono posti di lavoro, per la maggior parte inutili e dannosi per la categoria stessa. La nostra Posizione a riguardo, come Forza Nazional-Popolare, è di forte critica a questo sistema, pertanto promuoviamo un sistema alternativo di protezione sia della piccola-media impresa locale che del lavoro dipendente Italiano, poiché riteniamo non veritiero che ci sono lavori che gli italiani non vogliono più fare ma ci sono solo paghe e condizioni lavorative che gli italiani non possono accettare. Per unire e rendere protagonista il mondo del lavoro noi promuoviamo la creazione delle Corporazioni. Il corporativismo è una dottrina politico – economica che si propone di realizzare un superamento dei conflitti fra lavoro e capitale attraverso l’imposizione a entrambi di un rigido controllo da parte dello stato. L’ attuazione di un sistema corporativo prevede pertanto: il riconoscimento di un solo sindacato per ogni categoria professionale; il raggruppamento delle varie rappresentanze di categoria in organismi più ampi, denominati corporazioni, che fanno parte dell’organizzazione amministrativa dello stato; il perseguimento, da parte di tali organismi, di una politica di conciliazione fra capitale e lavoro, garantita se necessario dall’azione dello stato. Questa concezione si richiama in qualche modo all’ esperienza delle corporazioni medievali. Usate già Nell’ Antica Roma ed ancora nel Medioevo le corporazioni sono, mai come oggi, sempre più attuali ed idonee per rispondere alle necessità di un mondo del lavoro sempre più in crisi.

Potito Stazione

Segretario cittadino Forza Nuova Ascoli Satriano (FG)

ISOLA PEDONALE, STESSI PROBLEMI DELLO SCORSO ANNO?

E’ tempo di programmazione per la prossima estate e, inevitabilmente, si ripresenterà il problema dell’isola pedonale. Nessuno ha dimenticato il disagio dello scorso anno per le variazioni di percorso dovute al divieto di accesso a quel piccolo tratto di strada ove si consuma parte della movida locale. Cosa si ha intenzione di fare per quest’anno? Traffico normale o divieto per alcune strade? E’ chiaro che il problema va affrontato nella sua totalità e cioè nelle due zone più frequentate dai giovani, ma anche dai meno giovani, e che sono la zona convento e il parco San Michele. Pensare oggi cosa si intende fare per i prossimi mesi è d’obbligo per meglio regolarizzare il traffico urbano senza creare disagi sia alla circolazione dei veicoli che ai pedoni. Non si dimentichi anche Via Gramsci che, durante l’estate, è sempre intasata di macchine. Insomma occorre studiare un piano traffico estivo a tavolino che comprenda il territorio comunale più interessato al problema traffico e cercare la soluzione migliore, già sapendo, però, la difficoltà di una decisione ottimale considerata che la rete stradale locale non facilita certamente le cose.

GOLIARDIA SANNICANDRESE: SOLIDALE E MULTICULTURALE

Riuscitissima anche questa manifestazione organizzata dalla Goliardia Sannicandrese nella persona di Cunculus LVIII alias Luigi Peluso insieme all’associazione “Cittadinanza Attiva”. Ieri pomeriggio si è svolto il primo memorial “Soukaina Malek” con un torneo di calcio a 5. Tale evento è stato organizzato non solo per ricordare la piccola Soukaina ma anche per facilitare l’integrazione dell’intera comunità marocchina. A vincere il torneo è stata la squadra capeggiata da Vincenzo De Rogatis, ottima la performance della squadra marocchina e dell’O.V.A. Il Cunculus a fine partita dichiara: “Un’immagine che immortala un ricordo meraviglioso. Oggi trionfa l’unione e la fratellanza! Sicuramente c’è una vincitrice Soukaina Malek.”

LE FONTANINE ALL’INTERNO DEL CIMITERO SERVONO SOLO PER I DEFUNTI?

Ci è arrivata una mail da parte di un lettore che chiede delucidazioni su uno specifico problema. Si vuole sapere che l’acqua erogata dalle fontanine del nostro cimitero è utilizzata esclusivamente per i portafiori dei defunti oppure è utilizzata anche per la costruzione di cappelle cimiteriali o per altri lavori interni alla struttura. Una domanda legittima quella del lettore in quanto, siccome la bolletta per il consumo dell’acqua viene pagata dal comune (e quindi dai cittadini), perché farla utilizzare per altri scopi che non siano solo quelli riservati ai defunti? Infatti, se dovesse corrispondere a verità tale ipotesi bisognerebbe intervenire immediatamente per il ripristino della legalità. Le imprese che vi lavorano dovranno provvedere ad essere autosufficienti in tutto evitando prelievi d’acqua inopportuni.

LE NOVITA’ SULLE PENSIONI ESTERE

Interessante appuntamento quello del 4 maggio prossimo presso la Camera del Lavoro di San Nicandro Garganico. Infatti è prevista l’assemblea pensionati sul tema delle ultimissime novità in merito alle pensioni estere. Previsti gli interventi di Luigi Brillante (Coordinatore Patronato Inca Cgil Germania) e di Valter Cavasin (Patronato Incas Cgil nazionale). Le conclusione sono affidate a Gianni Forte (Segretario Generale Cgil Puglia). La cittadinanza è invitata per Martedì 4 maggio, alle ore 17:00.

CENTRO ANTIVELENI AGRICOLI DI FOGGIA

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“I casi d’intossicazione da fitofarmaci, utilizzati da operatori agricoli, rappresentano in Puglia il 30% dei casi. Un dato rilevante e importante per approfondire un tema legato alla salute, alla prevenzione dei rischi gravi per coloro impiegati in agricoltura”. Così l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leo di Gioia, ai margini dell’incontro organizzato dal Centro antiveleni dell’azienda ospedaliera-universitaria OO.RR. di Foggia e diretto dalla dott.ssa Anna Lepore, dal titolo ‘Le intossicazioni in agricoltura’, nel corso della prima giornata della 67esima Fiera dell’Agricoltura e della Zootecnia di Capitanata.

Un centro di riferimento non solo del territorio foggiano ma di tutta quanta la Puglia. Tra formazione attività di ricerca, d’informazione e prevenzione delle intossicazioni, il centro antiveleni dell’azienda ospedaliera di Foggia, unico centro di riferimento regionale, se pur tra numerose difficoltà gestionali, per carenza di unità, svolge un ruolo fondamentale. In agricoltura l’utilizzo di sostanze tossiche e, nel medio lungo periodo, pericolose per la salute umana, è frequente e, spesso, purtroppo inevitabile. Una sinergia con un Centro di riferimento per gli agricoltura, con il supporto della ricerca scientifica, è una strada che si deve intraprendere.

 

GLI ALUNNI DI SAN NICANDRO GARGANICO IN VISITA IN CITTÀ E AL BORGO

Ieri, 27 aprile, giovani scolaretti dalla Puglia in visita a Termoli. Gli alunni della scuola elementare Zuppa di San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, hanno visitato oggi la città adriatica. I bambini hanno prima fatto visita al caseificio Del Giudice per conoscere le fasi di lavorazione del latte e la creazione dei formaggi, e sono arrivati poi in centro accompagnati dalle loro insegnanti per una visita al borgo antico. (primonumero termoli)

FESTA PATRONALE A CAGNANO VARANO

A Cagnano Varano è stata pubblicata la locandina dei festeggiamenti in onore dei Santi Patroni, San Michele Arcangelo e San Cataldo Vescovo. Il 6 e 7 maggio iniziano gli eventi con due concerti di musica sacra. Domenica 8 maggio “Una serata con RDS” e artisti di “Amici”. Il 9 maggio concerto bandistico della Città di Cagnano Varano con la partecipazione della soprano Rosa Ricciotti con i suoi giovani talenti. Poi l’ultimo giorno 10 maggio con il cantante RAF in concerto.

FESTA PATRONALE: DALLA, SPAGNA, DE GREGORI, COTUGNO…ED ORA?

Manca poco più di un mese e mezzo da quello che dovrebbe essere l’evento clou della nostra città, la Festa in onore dei nostri Santi Patroni, ma ancora non si attiva la macchina organizzativa da parte del Comitato Feste. A quanto pare, i componenti del suddetto Comitato non hanno ancora ricevuto risposta da parte dell’Amministrazione Comunale per il rilascio della delibera. Questa è la mera dimostrazione di un’indifferenza e, allo stesso tempo, di una inadeguatezza sempre più evidenti da parte dell’attuale Giunta nell’organizzazione di un evento, che tempo fa aveva un richiamo non solo della stessa gente locale ma, soprattutto, quella dei paesi limitrofi. Ricordo benissimo che la Festa Patronale era l’evento dell’anno per eccellenza: parlo di circa 15-20 anni, periodo in cui venivano, in qualità di ospiti d’onore, cantanti di fama nazionale per allietare l’ultima serata, come ad esempio Lucio Dalla, Ivana Spagna, Francesco De Gregori, Toto Cutugno e altri ancora. Questi tempi, purtroppo, non torneranno più per noi cittadini di San Nicandro Garganico. E’ vero che negli ultimi anni la crisi economica si fa sempre più sentire nelle nostre famiglie con una diminuzione della circolazione di denaro e, allo stesso tempo, degli introiti, ma è anche vero che bisognerebbe avere una maggiore collaborazione tra l’Amministrazione Comunale da una parte e il Comitato Feste dall’altra nell’organizzare un evento molto sentito da noi sannicandresi. Auspico che questa situazione si risolva al più presto per il bene della nostra città e dei cittadini sannicandresi, altrimenti sarebbe l’ennesimo segnale negativo che potrebbe affossare definitivamente la credibilità della nostra comunità.  (Michele Pio Di Leo)

FESTA PATRONALE ED ESTATE SANNICANDRESE. QUANDO SI PARTE?

Tra due mesi a San Nicandro si festeggeranno i Santi Patroni ma, a tutt’oggi, la macchina organizzativa ancora è ferma. Come anche la programmazione dell’estate non ancora parte. Accumulare ancora ritardo potrebbe avere effetti negativi sul cartellone estivo e costringerà chi avrà l’incarico dall’amministrazione comunale di organizzare la festa patronale del 16 giugno a un tour de force per la solita richiesta di contributi alle famiglie e per la scelta degli ospiti delle serate oltre alle luminarie, ecc. Per l’evento patronale si spera che a giorni (magari ad ore) si possa conoscere chi avrà la responsabilità dell’organizzazione, mentre per l’estate si consiglia all’amministrazione di emanare un bando pubblico per recepire le proposte progettuali di tutte le attività culturali, sportive e di altra natura indicando anche l’eventuale contributo. Si dovrà chiarire se i costi dell’allestimento del parco o del service e della Siae sono a carico del comune garantendo comunque i costi di pubblicità degli eventi. E’ evidente che bisogna fare una valutazione delle proposte preferendo la valenza culturale del progetto oppure, per esempio, quelle che sono cofinanziate. Come si vede, per approntare un cartellone, non è proprio semplicissimo a meno che non lo si vuole far diventare un calderone in cui si accontenta tutti senza badare alla qualità della manifestazione. Per fare questo occorre tempo e tempo ce c’è solo se si parte immediatamente.

DIFFERENZIATA A SAN NICANDRO: LA PERCENTUALE E’ UN MISTERO

La comunicazione istituzionale è un atto dovuto da parte di tutti gli enti pubblici ma non tutti sono ossequienti a questa disposizione di legge. L’esempio che ci interessa rappresentare riguarda la raccolta differenziata a San Nicandro con le relative percentuali suddivise per tipologia di rifiuti. Per i dati relativi ai comuni di tutta l’Aro Fg1 si conosce la percentuale fino al mese di febbraio che è ferma al 51,52 per cento. Sicuramente questa percentuale è stata calcolata anche con i dati relativi al nostro comune di cui non, però, si conosce nessun dato dal dicembre dello scorso anno. La tabella relativa a San Nicandro è praticamente vuota e nulla è dato sapere circa i quattro mesi del 2016 appena trascorsi. Perché questa mancanza di informazione? Sicuramente il comune invia il rapporto mensile all’ufficio ambiente della Regione Puglia ma il sito di San Nicandro è vuoto e, quindi, i cittadini non devono sapere se la percentuale della differenziata è aumentata, diminuita o invariata rispetto allo scorso anno. Se ci sono carenze da parte degli uffici regionali, perché la percentuale mensile non viene comunicata anche ai cittadini se non altro per monitorare i comportanti degli stessi? Basterebbe un semplice comunicato stampa di poche righe.