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LA SCUOLA DI CANTO DI ROSA RICCIOTTI INAUGURA L’ORGANO DELLA CHIESA MADRE DI CAGNANO

Il meraviglioso strumento di scuola napoletana realizzato a fine ‘800 non ha più suonato dal terremoto del 1978 che lo aveva gravemente danneggiato. Grazie a Don Luca Santoro e alla generosità della comunità cagnanese l’organo dopo tre anni di certosino lavoro di recupero, per la parte meccanica affidata ad uno dei massimi esperti del settore: l’organaro Nicola Canosa e alla restauratrice Maria Elena Lozupone che si è occupata del restauro della parte lignea, è stato riconsegnato alla cittadina garganica in tutto il suo splendore originario. L’opera è stata possibile grazie alla CEI che con l’otto per mille ha contribuito con 15mila Euro permettendo l’avvio dei lavori, ma soprattutto grazie alla comunità parrocchiale che si è adoperata con donazioni e la ben nota “Sagra del Pesce” ed altre attività ludiche riuscendo a raccogliere i restanti 45mila Euro necessari al completamento dell’opera. In realtà l’organo, dal giorno del suo ritorno nella Chiesa di Santa Maria della Pietà circa un mese fa, viene suonato per accompagnare le celebrazioni liturgiche per somma gioia del parroco e di tutta la comunità parrocchiale.

Il 6 maggio ci sarà il concerto pre-inaugurazione e sarà dedicato ai santi Patroni San Michele e San Cataldo di cui ricorre la festa dall’8 al 10 maggio e verranno eseguite le più celebri arie sacre accompagnate all’organo dal M° Francesco Monaco, artista di talento: Diploma superiore in Canto, Pianoforte, Composizione e Laurea Magistrale in Archeologia e Beni Culturali è tra i musicisti più rappresentativi del nostro territorio.

Ne saranno interpreti i giovani cantanti lirici della scuola di Canto del M° Rosa Ricciotti: Carmen Bocale, Simona Ritoli, Angela Cataluddi, Celeste Nardella, Anna Canistro, Marilina Tenace e il tenore Rocco Lucio Caputo,

Il 7 maggio farà conoscere le innumerevoli qualità sonore dello strumento il virtuosismo del pluripremiato M° Antonio Di Dedda di soli 24 anni. Nato a Milano nel 1992. Ha iniziato lo studio del pianoforte a 6 anni con Jarmila Klatovskà. Si diploma a soli 16 anni con il massimo dei voti, lode e menzione presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia con Rossella di Chio, dove ha proseguito gli studi di pianoforte con Gennaro Pesce e Claudio Trovajoli. In seguito si è perfezionato con Franco Scala e Stefano Fiuzzi presso l’Accadamia pianistica di Imola. Ha vinto il primo premio assoluto in numerosi concorsi tra cui: il XV Concorso Internazionale J. S. Bach di PARIGI, il XIX Concorso Pianistico Nazionale J. S. Bach – Città DI SESTRI LEVANTE,

il III Concorso Pianistico Internazionale Città di Pesaro; il VII Concorso Pianistico Internazionale Città di Barletta, il V Concorso Pianistico Internazionale – Città Di Gorizia, il XXVI Edizione del PREMIO VENEZIA 2009. ha effettuato registrazioni per Radio Vaticana e in diverse occasioni è stato ospite di Rai Uno; Da sempre affianca l’attività pianistica a quella organistica. Ha iniziato lo studio dell’organo con Luca Scandali presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia dove nel 2012 si diploma in organo e composizione organistica con il massimo dei voti e la lode con il M° Francesco Di Lernia. A soli 11 anni partecipa al IV Concorso Organistico Internazionale “M. Galanti” vincendo un premio speciale e l’invito a partecipare come ospite d’onore all’edizione successiva. A 14 anni è nominato organista titolare della Basilica Cattedrale di Troia (FG).

E’ vincitore al XIII Concorso Organistico Internazionale Città di Viterbo 2008 aggiudicandosi anche il premio d’improvvisazione. Nel maggio 2011 è vincitore assoluto del 1° Concorso Organistico Nazionale Città di Napoli 2011. Nel 2015 ha conseguito il Master of Music in pianoforte con Evgeni Koroliov e organo con Pieter Van Dijk con il massimo dei voti presso l’Hochschule für Musik und Theater di Amburgo. Da gennaio 2016 è docente di pianoforte presso il Conservatorio “U.Giordano” in Rodi Garganico.

Il Concerto sarà preceduto dalla illustrazione dei lavori svolti da parte dei due Restauratori: l’organaro Nicola Canosa e la restauratrice Maria Elena Lozupone.

COMITATO FESTE PATRONALI, A PROPOSITO DI VERITA’…

Leggiamo, con altrettante perplessità, il comunicato della Pro Loco e quindi teniamo a chiarire alcuni punti:

Il Comitato Feste patronali è una Associazione regolarmente costituita e iscritta all’ufficio del registro, quindi riconosciuta a tutti gli effetti. Perciò in virtù di quanto detto, l’associazione è assolutamente libera di presentare richieste di delibere direttamente all’amministrazione senza l’obbligo di passare prima dalla Pro Loco e questo è un chiarimento riguardo al commento relativo all’anno 2015, quando l’amministrazione ha deliberato l’unica richiesta ricevuta, cioè la nostra.

Riguardo l’anno 2016, l’incontro tra la nostra associazione e la Proloco è stato, sì, chiesto da quest’ultima ma accettato senza riserve da noi nonostante loro stessi, durante la presentazione del loro programma annuale pubblicato sugli organi di stampa local , e correggeteci se sbagliamo, hanno omesso qualunque riferimento alla Festa Patronale  e per la quale non avevano presentato nessuna richiesta di delibera,  motivo per cui non poteva partire da noi questa richiesta di incontro .

L’ultimo incontro è avvenuto venerdì 29 aprile alla presenza dell’assessore di competenza. Purtroppo non c’è stato accordo tra le due associazioni. Di conseguenza l’assessore è stato prontamente messo al corrente del mancato accordo e del fatto che, a quel punto, spettava alla giunta decidere al più presto a chi assegnare l’organizzazione della festa 2016. Ad oggi, giovedì 5 maggio, ancora non si hanno notizie a riguardo e quindi è legittimo da parte nostra sollecitare l’amministrazione e mettere al corrente di quanto sta succedendo la popolazione. Non ci troviamo nulla di cattivo o scandaloso in questo e non capiamo in che modo questo nostro atteggiamento possa mettere in difficoltà l’amministrazione e, soprattutto, la Pro Loco.

E per finire, ci preme esternare il nostro dispiacere nel constatare che la risposta che attendevamo ci è arrivata non dall’amministrazione ma da un’associazione mai da noi menzionata nel comunicato e che, teoricamente dovrebbe avere il nostro stesso interesse. Infatti, quest’ultimo non era indirizzato in alcun modo alla Proloco, verso la quale non nutriamo nessun rancore, ma era rivolto esclusivamente all’amministrazione per sollecitare, visti i tempi strettissimi, la risposta. Forse al Presidente della Pro Loco e ai suoi associati sfugge un particolare importantissimo: noi, associazione feste patronali, abbiamo presentato regolarmente richiesta al comune, come ogni anno da circa 10 anni a questa parte, in data 21 gennaio 2016, richiesta regolarmente protocollata con n° 946. La Pro Loco ha fatto altrettanto? A noi risulta che al 29 maggio ancora non c’era protocollata nessuna loro richiesta.  Quindi questa presa di posizione, contro di noi a difesa dell’amministrazione, da parte del Presidente della Pro Loco, a cosa è dovuta? Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito a questa faccenda.

A.C.F.P

Il Presidente

Americo d’Antuoni

DOMENICA 8 MAGGIO CON L’AIRC PER L’AZALEA DELLA RICERCA

Domenica in Piazza IV Novembre con l’Airc di San Nicandro Garganico. L’Azalea della Ricerca L’Azalea della Ricerca di AIRC, fiore simbolo della battaglia contro i tumori femminili, torna in 3.600 piazze per migliorare la qualità della vita delle donne La tutela della fertilità nelle giovani donne dopo le cure è solo uno dei numerosi traguardi raggiunti anche grazie all’Azalea della Ricerca che, in occasione della Festa della Mamma, torna in tutta Italia con i suoi 20mila volontari per finanziare il lavoro dei ricercatori impegnati ogni giorno a rendere i tumori femminili sempre più curabili. Da oltre trent’anni c’è una pianta speciale che cresce e fiorisce nelle case, sui balconi e nei giardini degli italiani. Si tratta dell’Azalea della Ricerca dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, non un semplice fiore ma un vero e proprio simbolo della battaglia contro i tumori femminili. Domenica 8 maggio, in occasione della Festa della Mamma, l’Azalea della Ricerca torna in 3.600 piazze di tutta Italia, dove 20 mila volontari distribuiranno 600 mila coloratissime piantine, a fronte di una donazione minima di 15 euro. Un regalo speciale per festeggiare le mamme e tutte le donne, un regalo importante per sostenere concretamente il lavoro di tutti i ricercatori AIRC impegnati a trovare le cure più adeguate da portare, nel più breve tempo possibile, dal laboratorio al paziente. Oltre 63.000 donne ogni anno in Italia sono colpite da un tumore al seno o agli organi riproduttivi. Il cancro al seno pur essendo il più frequente, con circa 48.000 nuove diagnosi, è anche la patologia per la quale la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dal 78 all’87 per cento solo negli ultimi due decenni. Un traguardo importante, ma ancora lontano dal 100%, soprattutto se si considera l’aumento dell’incidenza del tumore al seno nella fascia di età 30-40 anni: sono infatti circa 3.000 le giovani donne, ogni anno sottoposte a protocolli di cura per questo tumore, che potrebbero vedere compromessa la possibilità di avere dei figli al termine delle terapie (Dati AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2015). “Per una donna giovane ricevere una diagnosi di tumore è doppiamente angosciante, da un lato deve far fronte alla malattia, dall’altro vede all’improvviso cambiare il suo futuro perché le chemioterapie possono comprometterne la fertilità – spiega Lucia Del Mastro, Direttore dell’Unità Sviluppo Terapie Innovative al San Martino-Istituto Tumori di Genova – La sperimentazione che abbiamo condotto dimostra però che è possibile proteggere la funzione ovarica dagli effetti tossici della chemioterapia, somministrando alle pazienti alcuni farmaci che mettono le ovaie ‘a riposò durante i trattamenti, in modo che queste non vengano danneggiate. I risultati ci confermano che le donne curate con il nostro protocollo hanno maggiori probabilità di recuperare la normale funzionalità delle ovaie, il ritorno delle mestruazioni si è verificato infatti nel 72,6% dei casi contro il 64% di quelle trattate con la sola chemioterapia. Si tratta di un traguardo importante per garantire alle giovani guarite la possibilità di diventare madri – conclude Del Mastro – perché curare le persone con il cancro non vuol dire curare solo il cancro, ma anche dare a chi è guarito le stesse possibilità e la stessa progettualità di chi di cancro non si è mai ammalato”. L’Italia, grazie alla lungimiranza degli investimenti di AIRC, è stata tra i primi paesi al mondo a effettuare studi volti alla preservazione della fertilità nelle pazienti colpite da cancro. Questi protocolli hanno potuto vedere la luce grazie alle importanti risorse destinate da AIRC che, complessivamente, nell’ultimo triennio, hanno sostenuto con oltre 44 milioni di euro ben 404 progetti di ricerca sui tumori femminili.  “L’area dei tumori femminili è una priorità per AIRC. Nel 2016 abbiamo investito 12 milioni e 400 mila euro per 111 progetti e 27 borse di studio per la cura di tumore al seno, ovaio, endometrio e cervice uterina – sottolinea Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico AIRC – Da oltre 30 anni L’Azalea della Ricerca ci permette di raccogliere risorse fondamentali per consentire ai nostri ricercatori di procedere senza pause nel loro lavoro. Per aumentare sempre più le percentuali di curabilità la ricerca è oggi impegnata su tre diversi fronti: sviluppo della conoscenza dei meccanismi molecolari alla base della trasformazione cellulare, messa a punto di farmaci sempre più mirati e identificazione di nuovi strumenti di screening per la diagnosi precoce”. Domenica 8 maggio, insieme alle piantine di azalea, i volontari AIRC distribuiranno anche una speciale Guida dedicata a maternità e cancro con tutte le informazioni sui più recenti studi, commenti degli esperti e indicazioni sull’importanza di aderire agli screening raccomandati e di adottare stili di vita corretti. Comportamenti che, nell’insieme, possono ridurre fino al 70% l’insorgenza dei tumori.

MESTIERI DI UNA VOLTA: IL CARRETTIERE (U’ TRAINER)

Prima della seconda guerra mondiale il trasporto delle merci e delle persone avveniva principalmente per mezzo di animali. Il cavallo, il mulo e l’asino erano maggiormente usati come forza motrice per tirare il carro, (u’ train), oppure la carretta (la carr’ttella). Essi sono stati per molti anni i mezzi principali di locomozione per uomini e donne che si recavano al lavoro nei campi. Per questo San Nicandro ma anche altri paesi del Gargano e pugliesi quasi si svuotavano al mattino, mentre a sera si vedevano ai vari ingressi delle città file di carri che facevano rientro. A fare uso del carro erano, oltre che il proprietario terriero ed il piccolo contadino, anche il carrettiere, u trainer, il quale svolgeva per conto terzi il lavoro di trasportatore di derrate alimentari da e verso i paesi vicini ma anche all’interno del proprio paese. Il suo lavoro era molto importante per la collettività, infatti si spostava da un paese all’altro trasportando merci quali grano, avena, legumi, tufi, paglia e ghiaccio. Oltre al carrettiere e al trainer, c’erano anche altre figure che usavano il carro, il cavallaro (u cavalier) e il cocchiere (u cucchjier). Il primo era dipendente di un mulino che prelevava il grano dai privati, lo faceva macinare e poi lo riconsegnava in forma di farina o semola e girava per il paese con un carro tirato da un cavallo che aveva sul petto una fascia di cuoio con sonagli pendenti, (i campanidd’). Invece il cocchiere era dipendente di una famiglia ricca e portava a spasso il signore, corrisponde all’autista di oggi. A volte il cocchiere abitava con la sua famiglia in un locale al piano terra del palazzo nobiliare, confinante di solito con la scuderia nella quale erano custoditi e curati i cavalli. Il suo compito era di tenere sempre lucida, pulita e sicura la carrozza e di governare i cavalli.

SCHIAPPARO. RIFIUTI, PER L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE SI PROSPETTA UN’ESTATE DIFFICILE

“Si sta prospettando un’estate difficile, non solo per il nostro comune, sul fronte della raccolta dei rifiuti solidi urbani”. Scrive così su Facebook, l’assessore all’Ambiente del Comune di Lesina, Antonio Lombardi, mostrando la sua non poca preoccupazione sul servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio lesinese, all’indomani del sequestro della discarica di Cerignola che avrebbe creato molte criticità a diversi Comuni della provincia che conferivano presso quella discarica, tra cui la stessa Lesina. Proprio prima di questa estate, con ogni probabilità, entrerà in vigore il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, che stando agli interventi previsti nel capitolato d’appalto, dovrebbe risolvere alcuni problemi legati alla gestione dei rifiuti sul territorio dello Schiapparo, ma viste le criticità evidenziate dall’Assessore Lombardi, cosa aspettarsi per quest’estate?

L’assessore Lombardi, ha sottolineato che la soluzione sarebbe quella di “differenziare di più e bene e ridurre al minino la percentuale di indifferenziato che a Lesina, nonostante il porta a porta, è ancora molto alta”.

E proprio qualche giorno fa sul sito Istituzionale del Comune è stato reso noto che “con Ordinanza n.5 del 18/04/2016, del Presidente della Regione Puglia, questo Comune conferisce la frazione indifferenziata dei rifiuti presso l’impianto complesso di Deliceto (FG) per il periodo che intercorre dal 19/04/2016 al 19/10/2016.

Il costo per tonnellata di rifiuto conferito presso l’impianto di Deliceto è pari ad euro 103,61, oltre iva come per legge ed ecotassa (25,82 euro/t), a fronte di euro 84,46 oltre iva come per legge ed ecotassa (25,82 euro/t) finora sostenuto per il conferimento presso l’impianto di Cerignola”. (istmoschiapparo.blog)

A FOGGIA L’AUTOMOBILE USATA DALLA SCORTA DI GIOVANNI FALCONE

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La “Quarto Savona Quindici”, l’automobile usata dalla scorta del giudice Giovanni Falcone al momento della strage di Capaci, arriverà a Foggia lunedì 9 maggio. L’iniziativa, realizzata da Libera Foggia in collaborazione con la Questura di Foggia, rientra nel progetto “Sulla scorta degli uomini coraggiosi”. Si tratta di un progetto regionale che, in varie tappe, si pone l’obiettivo di ricordare la strage di Capaci, partendo dagli agenti pugliesi della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, e di lanciare spunti d’impegno nei vari territori toccati. Il progetto è attuato in collaborazione con l’associazione, “Nomeni”, fondata da Matilde Montinaro, sorella di Antonio. In tutte le città l’auto sarà collocata in un’area circoscritta da pannelli recanti la rassegna stampa dei giornali dell’epoca, dal pannello con l’indicazione della strada che l’auto percorreva e dell’orario dell’esplosione; inoltre, saranno esposte foto che riguardano la vita di Antonio, Rocco e Vito al di fuori dell’impegno come uomini della scorta, con lo scopo di dare un’idea di quella che è la “normalità” delle loro famiglie, dei loro affetti, delle loro passioni. Per la tappa di Foggia la “Quarto Savona Quindici” stazionerà presso la Caserma Miale di Piazza Italia (ex scuola di Polizia) e sarà visitabile per tutta la giornata.

La mattina, dalle ore 9.30 in poi, sarà dedicata alle scuole, con interventi di Libera e delle forze dell’ordine sul periodo delle stragi in Sicilia, sul lavoro di contrasto al crimine della Polizia e dell’antimafia sociale, provando a fare un parallelismo con la storia e la criminalità locale. L’iniziativa sarà inoltre arricchita dall’intervento di Matilde Montinaro e da un reading teatrale a cura del “Cerchio di Gesso”. La sera, alle ore 19, ci sarà un’iniziativa conclusiva, aperta alla cittadinanza, durante la quale ci si concentrerà maggiormente sull’attualità criminale e sulla situazione in provincia di Foggia. L’appello di Libera è affinché tutta la cittadinanza foggiana partecipi.

Marco Loprete

DOMANI, 6 MAGGIO, DONAZIONE SANGUE CON L’AVIS SCUOLA

Domani è la volta dell’Avis Scuola. Infatti, ci sarà la tradizionale donazione sangue con i ragazzi degli istituti superiori di San Nicandro. Protagonisti saranno gli studenti delle classi quarte e quinte e, comunque chi è maggiorenne. Come sempre, l’invito è rivolto a tutto il personale scolastico.

FESTA DEI LAGHI, CONCERTI DI RAF E ANNA TATANGELO

Promuovere e valorizzare turisticamente i saperi e i sapori del territorio dei laghi di Lesina e di Varano, attraverso il loro portato storico-culturale e ambientale. E’ l’obiettivo del progetto “I Laghi di Puglia”, promosso dalla CNA in collaborazione con la Camera di Commercio e i comuni di Lesina, Cagnano Varano, San Nicandro Garganico e Ischitella, oltre che d’intesa con il Parco Nazionale del Gargano. “Maggio è il mese più propizio per visitare i laghi, perché ricco di luci, colori, profumi e sapori, che accompagnano eventi di particolare importanza”, fa sapere Claudia De Santis, responsabile del progetto. Nel Bosco Isola di Lesina è possibile assistere alla spettacolare fioritura delle ginestre: una zona che si riempie dei profumi dell’alloro, del caprifoglio, del rosmarino e dove – in particolare sulle sponde del lago – è possibile trovare la salicornia, “l’erba lacustre che sta sempre più conquistando i palati dei frequentatori dei ristoranti del territorio dei laghi, mentre dal mare i pescatori ritornano con chili di seppie che costituiscono la materia prima dei piatti tipici di questo periodo.”

San Nicandro Garganico: Primo Maggio Live, “solo per quest’anno posticipato al 7 maggio per via del maltempo” evidenzia Pina Cericola, collaboratrice della CNA.

Cagnano Varano, dal 7 al 10 maggio festa di san Michele Arcangelo e san Cataldo vescovo. Nel pomeriggio del 7 ritornerà a suonare l’organo cinquecentesco restaurato della Chiesa Madre. L’8 san Michele Arcangelo sarà festeggiato nella sua grotta, scenograficamente illuminata a festa da numerose candele. In serata riflettori accesi in piazza Aldo Moro con RDS Live Tour. Lunedì 9 maggio, nel pomeriggio, spazio alla tradizione con i giochi dei nonni e gli sbandieratori per le vie del paese, mentre in serata ci sarà il concerto lirico di Rosa Ricciotti e di molti giovani talenti. Martedì 10, giorno di san Cataldo, alla concelebrazione eucaristica seguirà la tradizionale processione dei simulacri dei due santi patroni per le vie della cittadina garganica. In chiusura, la serata sarà allietata dal concerto di Raf in piazza Giannone e a seguire un suggestivo spettacolo pirotecnico.

Lesina: la processione sul lago di Primiano martire, patrono del paese, che si svolge tradizionalmente l’ultima domenica di maggio sull’omonimo lago. Questa processione, ogni anno, segna anche la conclusione della festa patronale lesinese, che raggiunge il suo culmine il 16 maggio. Il 15 maggio, il corteo processionale, con l’artistico busto ligneo e policromo di san Primiano, inizierà il suo cammino dalla chiesa della SS. Annunziata e attraverserà le vie del paese. Quest’anno ad allietare i festeggiamenti del 16 maggio ci sarà Anna Tatangelo in concerto.

Ischitella: il 20 maggio, giorno in cui la comunità onora il suo santo patrono, sant’Eustachio. La celebrazione avrà inizio con la solenne processione, durante la quale verranno portate in trono le statue del santo, di sua moglie, santa Teopista, e dei suoi due figli, anch’essi santi, custodite durante l’anno nella chiesa romanica di Sant’Eustachio, situata nel centro storico del paese. La festa prosegue con intrattenimenti musicali, momenti di folklore e uno spettacolo di fuochi pirotecnici.  (teleradioerre)

 

NASCE IL DISTRETTO GARGANICO

Superate le divisioni interne per accrescere l’attrattività turistica del territorio. A questo il Distretto turistico del Gargano, che nascerà ufficialmente oggi presso la Prefettura di Foggia per dare all’economia del territorio una corsia preferenziale in tema di sgravi e agevolazioni, ma anche di opere pubbliche.

Per la firma dell’atto costitutivo sarà presente anche l’as­sessore regionale all’industria e turismo, la salentina Lore­dana Capone, oltre al prefetto Maria Tirone, coordinatrice della fase costitutiva insieme alla Camera di commercio e alla Provincia, al presidente dell’ente camerale Fabio Por­reca, al presidente di Palazzo Dogana Francesco Miglio, ai sindaci del Gargano e alle organizzazioni di categoria. C’è l’adesione di tutti. L’iter si concluderà entro giugno, col provvedimento ministeriale di riconoscimento del Di­stretto, decreto che consentirà al governo e alla stessa Re­gione Puglia di introdurre in favore del Distretto misure agevolarive, quali sgravi fiscali, incentivi economici, sem­plificazioni amministratiye”. Spiega – Fabio Por­reca, il quale da tempo ha e idee chiare sul futuro del comparto turistico. “Ci sono alcuni elementi prioritari, a cominciare dall’accessibilità, ovvero dalle infrastrutture e dalla qualificazione dell’offerta. La presenza di aeroporti e strade consente di avvicinare la destinazione ai mercati, mentre un’accessibilità carente penalizza una destinazione turistica ri­spetto agli innumerevoli concorrenti di un mercato globa­le. Poi c’ è la qualificazione dell’offerta ricettiva. Prendiamo l’esempio della Valle d’Itria, il territorio che più è cresciuto in Puglia, anche in confronto ai big Gargano e Salento. Lì l’offerta ha saputo innovarsi, dando vita ad un turismo più qualifi­cato, grazie ad impren­ditori illuminati come Melpignano e a luoghi come Borgo Egnazia e Masseria San Domenico, ormai ce­lebri a livello internazionale. Anche il nostro territorio è ric­co di masserie, bisogna fare in modo che pure da noi possano sorgere strutture di alto livello. I fondi UE possono essere una buona leva per queste costose ristrutturazioni, ma nessun imprenditore si sognerebbe mai di fare investi­menti così importanti senza la garanzia di una buona ac­cessibilità. Se la Valle d’Itria vola è anche grazie alla presen­za di due aeroporti a poca distanza”. E proprio Aldo Melpignano, patron dei resort 5 stelle della Valle d’Itria citati da Porreca, sta per arrivare sul Gargano. L’occasione sarà offerta dall’incontro organizzato a Vieste, presso l’lpsaar Mattei, dalla Regione e da Pugliapromozio­ne nell’ambito di Puglia365, il cammino partecipato con gli operatori verso il Piano strategico del turismo pugliese, 2016 – 2025. Un lavoro lungo tre mesi, sei temi, 18 incontri territoriali che stanno toccando tutta la Puglia. L’obiettivo è consegnare a luglio il Piano al ministro Dario Franceschi­ni. Tre gli appuntamenti previsti in Capitanata: dopo quel­lo già svoltosi sul tema della formazione a Foggia, tocca ora a Vieste, con focus sul tema del prodotto turistico. Il tavolo è presieduto dal noto imprenditore Melpignano e coordi­nato dagli esperti di Pugliapromozione Marilyna Desario, Rocky Malatesta e Stefania Mandurino. Si parlerà di mercati internazionali, settore MICE (turismo congressuale) e wedding, in forte crescita sul Gargano, ol­tre che del prodotto leisure,

Lucia Piemontese (attacco) (foto teleradioerre)

PRO LOCO SANNICANDRO E IL RISPETTO DELLA VERITA’

Ho letto con non poche perplessità l’articolo del Comitato Feste Patronali che contesta l’amministrazione un ritardo nel deliberare l’affidamento della Festa Patronale. Nel rispetto della verità, mi preme precisare che ci sono stati degli incontri tra i noi Pro Loco Sannicandro e il Comitato Feste Patronali, incontri voluti da noi al fine di organizzare congiuntamente l’evento. Una riunione preliminare è stata fatta anche alla presenza dell’assessore delegato. Purtroppo non è stato raggiunto nessun accordo tra la Pro Loco e il Comitato Feste che già lo scorso anno aveva, senza neppure consultarci, organizzato da solo la Festa Patronale.

Alla luce di questi fatti, l’amministrazione non è la causa del disguido ma, anzi, è l’unica vera danneggiata in quanto era in fiduciosa attesa di un nostro cenno su di un accordo che poi non è arrivato.

Tanto per dovere e rispetto delle reciproche funzioni e ruoli.

Il Presidente della Pro Loco

Lello Ciavarella

FESTA PATRONALE 2016, QUALI PROSPETTIVE?

Il Comitato Feste non ancora riceve il mandato ufficiale dall’amministrazione comunale. Il Comitato Feste patronali vuole sapere quali sono le prospettive per questa festa. Siamo ormai alle porte della nostra festa patronale ma non ancora sappiamo di che morte morire… E’ mai possibile che, nonostante abbiamo presentato la nostra proposta di delibera a febbraio, ad oggi nessuna risposta è stata data dall’amministrazione comunale? Lo sanno gli amministratori quanto tempo e quanta fatica ci vuole per organizzare da zero una festa importante come quella dei Santi Patroni? Ci auspichiamo una risposta immediata e costruttiva da parte dell’amministrazione comunale, anche alla luce delle belle feste passate, organizzate con impegno e sacrificio da 10 anni ad oggi da parte di questo gruppo di persone che ogni anno s’è messo a disposizione GRATUITAMENTE, SENZA SCOPO DI LUCRO e senza mai guardare il colore politico dell’amministrazione per il solo bene della nostra CITTA’.

In fede il presidente del Comitato Feste Patronali

Americo D’Antuoni

ECCO LA 3^ EDIZIONE DE “IL RAGAZZO E LA RAGAZZA PIU’ VELOCI DI SAN NICANDRO”

Pronta la 3^ edizione de “Il ragazzo e la ragazza più veloci di San Nicandro” organizzata dal Club Atletico San Nicandro. L’evento avrà luogo il 26 maggio prossimo presso il campo sportivo comunale. L’invito è rivolto ai ragazzi ed alle ragazze di 1^e 2^ elementare (per i 40 metri), 3^ e 4^ elementare (per i 60 metri), 5^ elementare e 1^ media (per gli 80 metri) e 2^ e 3^ media (per i cento metri). Il terzo trofeo sarà assegnato alla scuola con più partecipanti. Saranno premiati tutti i partecipanti e ai primi classificati di ogni categoria saranno assegnati la coppa, la medaglia e una T-shirt. Termine ultimo per le iscrizione 23 maggio 2016.

VIA LAURO E ZONA SAN CRISTOFORO, UN DEGRADO CHE CONTINUA

Ancora segnalazioni a Civico93 sul degrado ambientale di Via Lauro e del quartiere di San Cristoforo. Certe volte le parole non servono perché una semplice foto esprime perfettamente quello che si vuole dire. L’evidenza di questo è la foto scattata ieri in Via Lauro nella quale è evidente come l’erba ha superato perfino il marciapiedi e si dirige verso la strada. Anche in altre parti di quella zona la situazione non cambia; quasi tutti i marciapiedi sono coperti da erba e occorre camminare sul manto stradale. Poi, con le piogge di questi ultimi giorni la situazione peggiorerà ancora. Si potrà dire che è una zona periferica e quindi non merita tanta attenzione come le altre che sono centrali. E con questo? Si potrebbe rispondere che le periferie rappresentano il biglietto da visita di una cittadina in quanto è il primo impatto che si trova davanti chi arriva a San Nicandro e, vedere quello spettacolo, certamente il primo giudizio non sarà positivo.

NOMINA SCRUTATORI, LO SFOGO DI TANTI GIOVANI DICOCCUPATI

Riceviamo e pubblichiamo.

Signor Direttore, ti vogliamo segnalare lo schifo che è stato fatto alle elezioni del referendum sulle trivellazioni nella designazione degli scrutatori e dei presidenti dei seggi. Praticamente politici e dipendenti comunali hanno continuato a fare quello che fanno sempre. Nominano chi vogliono loro, amici e familiari, tanto sanno bene come si fa. Dispiace che il sindaco consente tutto questo. Ormai abbiamo perso tutte le speranze.

Dai voce a questo sfogo di tanti giovani disoccupati diplomati e laureati che invece guardano chi si approfitta del proprio ruolo.

Grazie mille.

A PIETRASANTA MODARTE, LA DONNA ETICA PRIMAVERA/ESTATE 2016

Pietrasanta ModArte si scopre “Evento Etico”, iniziativa per sostenere un grande, unico messaggio di giustizia verso gli Animali, celebrare un’Alta Moda intesa come forza di cambiamento, sostegno per chi vuole creare filiere trasparenti, giuste; ed ecco la Nuova Collezione Primavera/Estate 2016 SAMANTA RUSSO sul palcoscenico della Moda versiliese, che si potrebbe definire “Etico-à-Porter”: un manifesto contro lo sfruttamento degli animali, come da dettami LAV e Cruelty Free Retailer, di cui Stilista e Brand da sempre ferventi sostenitori, forma di rispetto assoluto a tutela di tutti gli esseri viventi.

E’ stata questa un’occasione importante per promuovere una vera e maggiore consapevolezza su tutto quello che c’è dietro la filiera produttiva degli Abiti che indossiamo, e dell’impatto ormai evidente sul nostro pianeta, in ogni fase della produzione; messaggi che SAMANTA RUSSO ha voluto far propri da anni, sostegno totale a come nuovi modelli economici e di consumo responsabili siano possibili, attraverso la valorizzazione di Aziende che realizzano capi praticando una filiera completamente etica e Cruelty-Free, certificata e lontana dalle logiche strettamente legate ai numeri di produzione globale.

Pietrasanta ModArte, Evento Internazionale di Stile e Moda, organizzato dal Comune di Pietrasanta nello scorso Sabato 23 Aprile, in collaborazione con Renata Serra Forni, Arte del Filo, Centro Italiano Tutela Ricamo, da anni ha proprio scopo di scoprire e valorizzare Stilisti che progettano, autoproducono nuove idee di Moda, portare Ricamo e Merletto nell’Alta Moda, divulgare ed innovare, in modo del tutto personale, le Tradizioni delle Arti Applicate; come il Mood “Fiori & Foglie del Mediterraneo”, soggetto del 5° Concorso Internazionale “Creare”, sempre promosso dal Comune di Pietrasanta.

In Passerella la Nuova Collezione Primavera/Estate 2016 SAMANTA RUSSO ha anticipato i tempi, come di consueto per il Brand; ampio spazio quindi ad una femminilità dal carattere deciso, rendendo subito chiaro che il mood della stagione calda sarà essenzialmente semplice, disinvolto, senza timori reverenziali per i soliti schemi, ma sempre estremamente seducente; l’incedere delle nuove Linee fortemente geometriche della Collezione è condito da grande sensibilità per il carattere unico d’ogni donna, linee leggere per sdrammatizzare ogni istante d’una giornata speciale, univoca, irripetibile.

HANNO FESTEGGIATO IL 1° MAGGIO 22.500.000 ITALIANI

Hanno festeggiato il 1° maggio circa 22 milioni e 500 mila italiani (lavoratori dipendenti più autonomi) e sebbene gli ultimi dati presentati sulla disoccupazione dall’Istat ci dicono che le cose stanno migliorando, il nostro paese continua a registrare dei ritardi occupazionali molto preoccupanti. Tra i 28 paesi dell’Unione europea solo la Croazia (55,8 per cento) e la Grecia (50,8 per cento) presentano un tasso di occupazione più basso del nostro (56,3 per cento). Questo tasso è ottenuto rapportando il numero degli occupati presenti in un determinato territorio e la popolazione in età lavorativa tra i 15 e i 64 anni. In buona sostanza, questo indice consente di misurare il livello di occupazione presente in una nazione. Al netto di disoccupati, scoraggiati e inattivi emerge che in Italia la platea degli occupati registra un gap di 17,7 punti percentuali con la Germania, di 16,4 punti con il Regno Unito e di 7,9 punti con la Francia.

CONCORSO DI POESIA “IL SENTIERO DELL’ANIMA”

Il 7 maggio scade la partecipazione al concorso di poesia “Il sentiero dell’anima” che quest’anno propone il tema “Il paesaggio come bene comune”. Le sezioni riguardano la poesia edita in italiano, la poesia inedita in italiano, poesia dialettale edita, poesia dialettale inedita e poesia in italiano o in dialetto. Il bando è scaricabile dal sito www.edizionedelrosone.it, www.ilsentierodell’anima.org, www.clubdeglieditori.com.

Il 28 maggio 2016, alle ore 17:00, è prevista la cerimonia di premiazione nella splendida natura del “Il sentiero dell’anima”, km 13 sulla strada provinciale 48 San Marco-San Nicandro.

CARCERI ANCORA TROPPO AFFOLLATE

È stata di recente pubblicata l’edizione 2014 delle statistiche penali annuali del Consiglio d’Europa, frutto di un’analisi elaborata dai ricercatori dell’università di Losanna alla quale hanno partecipato il 96 per cento degli Stati europei. L’obiettivo è quello di raccogliere e analizzare i dati provenienti dai diversi paesi per fornire una dettagliata panoramica sulla popolazione carceraria in Europa.  Uno dei dati di maggiore interesse che emerge dal Rapporto è quello relativo al tasso di detenzione, ossia il numero di detenuti ogni 100mila abitanti: nel 2014 il tasso medio europeo è di 124 detenuti su 100mila abitanti, in leggera diminuzione (7 per cento) rispetto al dato rilevato nel 2013 (134 detenuti). Valori particolarmente elevati si registrano in alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale, quali Russia (467,1), Lituania (305) e Lettonia (240,3).

Per quanto riguarda l’Italia, il tasso medio di carcerazione è pari a 89,3 detenuti su 100mila abitanti, inferiore alla media europea e in netto calo (-17,8 per cento) rispetto al 2013, allorché si attestava a quota 107. Il numero è particolarmente significativo perché conferma per il nostro paese una linea di tendenza positiva, iniziata a partire dagli ultimi mesi del 2011. Quali termini di raffronto, è utile il riferimento a Germania (81,4), Francia (101), Spagna (141,7), Inghilterra e Galles (149,7). Nonostante la leggera flessione nel numero di detenuti, le carceri in Europa continuano a essere occupate al massimo delle loro capacità: il rapporto medio tra detenuti e posti in carcere è pari al 93 per cento, comunque sempre in leggera diminuzione rispetto un anno prima (96 per cento). Come si evince dalla figura seguente, il problema rimane preoccupante in Ungheria (142 per cento), Belgio (129 per cento), Macedonia (123 per cento), Grecia (121 per cento) e Albania (119.5 per cento).

Il dato concernente l’Italia è di 109,8 detenuti su 100 posti in carcere. Permane, dunque, un problema di sovraffollamento nelle carceri, ancorché in forte attenuazione rispetto alla precedente rilevazione del Consiglio d’Europa. Nel 2013 il tasso di sovraffollamento era pari al 148 per cento, risultato che collocava il nostro paese al primo posto in questa triste classifica. Il dato registrato nel 2014 è senz’altro positivo e forse oltre ogni aspettativa, ma non si può comunque trascurare che i valori riportati dal Consiglio d’Europa si riferiscono a una media nazionale: se guardiamo invece ai singoli istituti penitenziari, troviamo tuttora molti casi di sovraffollamento, anche grave. Tra i più preoccupanti, al 31 dicembre 2015, quelli di alcuni istituti di Lombardia, Lazio, Liguria, Puglia, Campania, Sardegna e Sicilia.

Alla diminuzione del tasso nazionale di sovraffollamento nelle carceri hanno senz’altro contribuito le riforme introdotte nel nostro ordinamento a seguito della sentenza Torreggiani e altri contro Italia, con la quale la Corte Europea ha condannato il nostro paese per violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, a causa del trattamento “inumano e degradante” al quale erano sottoposti i detenuti in alcuni istituti penitenziari: celle in cui lo spazio a disposizione di ciascun detenuto era di soli tre metri quadri e impossibilità di utilizzare l’acqua calda nelle docce. A partire da quella condanna pronunciata all’inizio del 2013, il Consiglio d’Europa ha assegnato all’Italia un anno di tempo (poi prorogato al 31 dicembre 2015) per predisporre rimedi adeguati allo scopo di diminuire il numero dei detenuti presenti nelle carceri.
In particolare, la Corte di Strasburgo ha invitato il nostro paese a prevedere l’applicazione di pene non privative della libertà personale in alternativa a quelle detentive e l’adozione di misure per ridurre al minimo l’impiego della custodia cautelare in carcere. Il legislatore italiano ha affrontato il problema privilegiando interventi volti a ridurre le presenze in carcere, piuttosto che puntare al potenziamento delle strutture penitenziarie e all’aumento della capienza degli istituti di pena. La riforma, nel suo complesso, ha seguito tre direttrici. La prima è consistita nella riduzione del flusso di condannati in entrata, attraverso un allargamento delle maglie di accesso di alcune misure alternative e alcuni benefici penitenziari. La seconda è rappresentata dal potenziamento del flusso di detenuti in uscita mediante l’introduzione di una misura straordinaria che consente forti sconti di pena ai condannati che abbiano dato prova di partecipazione al trattamento rieducativo. La terza direttrice è la depenalizzazione di alcune fattispecie di reato attraverso la trasformazione in illecito amministrativo. I dati che emergono dall’ultimo rapporto del Consiglio d’Europa dimostrano che la strada intrapresa dal nostro paese per risolvere il problema del sovraffollamento carcerario è ancora lunga e impervia. È necessario proseguire con forza privilegiando riforme strutturali che siano in grado di garantire effetti permanenti piuttosto che limitarsi a gestire sempre e solo l’emergenza. Non lo chiede solo l’Europa, ma anche il senso di civiltà del nostro paese. Forse l’Italia, almeno per questa volta, sembra aver imboccato la giusta direzione.

Simone Lonati

IL PARCO DEL GARGANO ADERISCE A SYMBOLA

Il Parco Nazionale del Gargano aderisce a Symbola, la Fondazione per le qualità italiane presieduta da Ermete Realacci, impegnata a far conoscere e a promuovere idee, progetti, imprese e territori rappresentativi delle qualità italiane.  Il Parco Nazionale del Gargano, che si estende su 121mila ettari e comprende 18 Comuni con una popolazione di oltre 200 mila abitanti, è stato istituito nel 1995 e rappresenta una delle aree protette più importanti a livello nazionale ed europeo. Dalla riserva marina delle Isole Tremiti, alla Foresta Umbra con le sue faggete vetuste, candidate tra l’altro a patrimonio dell’Umanità, è qui presente una preziosa biodiversità, testimoniata dal gran numero di orchidee spontanee e di specie di uccelli.  Natura, cultura, tradizione ed enogastronomia sono i caratteri distintivi di un Parco che è da sempre meta di pellegrinaggi lungo la via micaelica, che ha come meta Monte Sant’Angelo, e i luoghi legati a San Pio da Pietrelcina.

Il Parco Nazionale del Gargano è da sempre impegnato nel mantenere un rapporto costante, stretto e diretto con il territorio e le sue attività produttive più significative e di qualità. Non a caso al suo interno si contano ben 5 presidi Slow food (caciocavallo podolico, agrumi del Gargano, fava di Carpino, vacca podolica e capra garganica) volti a valorizzare le peculiarità enogastronomiche locali. L’adesione a Symbola si aggiunge ad altri due importanti riconoscimenti cui ambisce il Parco del Gargano e che guardano nella stessa direzione: la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS)e il MaB UNESCO, un riconoscimento che consentirebbe al Gargano di entrare in una rete mondiale di territori in cui lo sviluppo economico sostenibile è in equilibrio con la tutela dell’ambiente.

“La nostra Area Protetta –spiega il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella –  è una combinazione ideale di bellezze naturali, tradizioni millenarie, luoghi di interesse storico e architettonico ma anche di un ampio e vario patrimonio di tipicità agro-alimentari e di eccellenze del gusto. Elementi che rientrano perfettamente nella mission di Symbola che promuove la soft economy, un’economia della qualità in grado di coniugare valorizzazione del capitale umano, crescita economica, rispetto dell’ambiente, produttività e coesione sociale”. Per il Segretario generale di Symbola Fabio Renzi, il Parco Nazionale del Gargano è una delle maggiori sfide in ambito Euromediterraneo per coniugare la conservazione del patrimonio naturale, storico e culturale con uno sviluppo locale orientato alla sostenibilità e alla qualità

AUMENTO TARI, LA RISPOSTA DEL SINDACO

Ancora qualcosa a proposito dell’aumento delle tasse In queste ore ho avuto modo di leggere taluni commenti riguardanti un presunto aumento delle imposte da parte dell’Amministrazione da me guidata. Quanta ignoranza e mala fede ho trovato. Non è mio costume scendere nella polemica soprattutto con pseudo personaggi che si fregiano continuamente del titolo di “veri politici” senza che mai nulla di buono hanno fatto per il bene del nostro Paese; né lo farò in questa circostanza posto che il mio breve intervento viene reso per senso di responsabilità, al solo fine di restituire un minimo di verità e correttezza in una informazione evidentemente distorta, faziosa, strumentale. Questi i fatti. Ciò che abbiamo votato nell’ultima assise consiliare è un mero provvedimento tecnico, preso con la serenità e la consapevolezza di chi sa di agire con responsabilità istituzionale ed amministrativa, in linea con quanto stabilito dal governo centrale. La Tasi (tassa sui servizi indivisibili) è stata eliminata sull’abitazione principale. Per tale motivo I sannicandresi pagheranno migliaia di euro in meno rispetto allo scorso anno. La manovra Imu (imposta municipale unica) ha ottenuto il totale via libera dal Consiglio: sulle seconde case vengono introdotti sconti rispetto al 2015, addirittura del 50% per quelle famiglie che concedono l’immobile in comodato d’uso a un parente entro il primo grado e del 25% per le unità immobiliari locate con contratti agevolati. E tante altre ipotesi di esenzioni e riduzioni sono contenute nel deliberato approvato. Tutte le tariffe dei servizi a domanda individuale, come la mensa scolastica, non hanno subito alcun aumento. Per quanto riguarda l’addizionale comunale Irpef, è stata confermata l’aliquota dello 0,8% in vigore lo scorso anno. Soltanto la Tari (tassa sui rifiuti) ha subito un lieve aumento pari a circa il 3% (e cioè di qualche euro), in quanto la sua quantificazione dipende dal costo complessivo del servizio, che deve essere interamente coperto dal relativo gettito. Non è un segreto che la discarica di Cerignola, ove il nostro Comune conferiva l’indifferenziato, è stata sottoposta a sequestro penale da parte della Procura della Repubblica di Foggia. Ragion per cui il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha disposto che il nostro Comune vada a conferire i propri rifiuti presso la discarica di Deliceto, che ha un costo di conferimento a tonnellata maggiore rispetto a quello precedente. Nonostante i continui sforzi contrari e gli interventi fuorvianti di partiti e movimenti, le tasse si stanno riducendo. Qualcuno ora dirà che è merito del Governo Renzi, a noi importa soltanto che la verità giunga ai cittadini e che l’ignoranza e la mala fede venga scoperta. Auguri a tutti.

Il sindaco Pier Paolo Gualano