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SAN NICANDRO HA MAI PENSATO AI PAT?

Vengono definiti PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) i prodotti agroalimentari e agricoli destinati all’alimentazione umana, caratteristici di un territorio e legati alle produzioni tradizionali locali. I PAT sono alimenti caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione, stagionatura consolidate in un dato territorio da almeno 25 anni e sono inoltre strettamente vincolati a fattori quali la tradizione, il territorio, le materie prime e le tecniche di produzione. Un prodotto agroalimentare può essere insignito del riconoscimento “PAT” dalla Regione qualora vengano accertati i requisiti specifici. La richiesta di riconoscimento può essere avanzata da parte di enti pubblici o privati e deve essere corredata da apposita documentazione storica e tecnica. Non possono rientrare tra i PAT prodotti ai quali siano già stati attribuiti il marchio di tutela DOP o il marchio di origine IGP.

I PAT vengono suddivisi nelle seguenti tipologie di prodotto: bevande analcoliche, distillati e liquori, carni fresche e loro preparazioni, condimenti, formaggi, grassi, prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro).

Per San Nicandro veder riconosciuto i propri prodotti tipici vuol dire fare più attraente il proprio territorio anche per far leva sul potenziale turistico sempre più attenzionato dall’occhio gourmet del turismo contemporaneo, che vede nell’enogastronomia una nuova chiave di lettura per la storia dei territori. Eppure ci sono prodotti sannicandresi da essere valorizzati nell’ambito del recupero e della mappatura delle tradizioni enogastronomiche locali. Diversi prodotti della nostra gastronomia possono essere annoverati tra i PAT: pupurat, lampascioni, salicornia, acquasala, latticini, ricette tipiche, ecc.

L’imprenditoria locale, confortata dal sostegno dell’amministrazione pubblica, può dare un forte contenuto alla grande eredità alimentare tramandata dagli uomini e dalle donne della nostra terra con progetti ambiziosi e importanti di grande respiro per un percorso di San Nicandro verso una Città Slow provinciale.

CACCIA, I VERDI AD EMILIANO PER UNA MORATORIA

Ecco la lettera che il portavoce dei “Verdi Puglia” ha inviato al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

«Preg.mo Presidente Emiliano,

Con la presente, i Verdi di Puglia, sono a consegnarLe una attenta riflessione sulla necessità che merita una moratoria sulla Caccia. Sono certo che la decisione nel merito non può essere facile, attesa la necessità di contemperare varie e diffuse esigenze. Credo che il buon senso e la maturità dei soggetti interessati, non può che convergere proprio perché una decisione di questo genere porti inevitabilmente ad una salvaguardia di carattere generale. Riteniamo, invece, che chi chiede di posticipare la stagione venatoria o è in cattiva fede o non sa di che cosa parla. La caccia va fermata per almeno due-tre anni! Non è un’affermazione capotica e demagogica ma una ragionevole conseguenza di quel che è accaduto, dal punto di vista climatico, nel nostro paese e nella nostra regione Puglia, nell’anno ancora in corso.

Da un inverno siberiano, durante il quale tutta la Puglia è stata flagellata da temperature rigidissime e da una coltre di neve rimasta per diversi mesi sul terreno, è seguita un’estate torrida di tipo sahariano, con temperature molto alte per un tempo prolungato ed una siccità che dura da oltre tre mesi. A tutto questo, si deve aggiungere la quantità impressionante di incendi boschivi che, anche in puglia, ha colpito alcune aree di notevole rilevanza faunistica, sia in quanto aree protette sia in quanto territorio venatorio.

Qualsiasi persona di buon senso comprenderà che la fauna selvatica ha subito e continua a subire uno shock straordinario riducendone le capacità riproduttive ed alimentari.

In particolare gli uccelli migratori ed i mammiferi hanno visto ridursi drammaticamente i loro habitat trofici e molti esemplari sono deceduti durante gli incendi.

Per queste motivazioni è assolutamente necessario che Lei, quale Presidente della Regione Puglia, soprattutto dopo il parere dell’I.S.P.R.A. in merito alla prossima stagione venatoria, abbia il coraggio di dichiarare una moratoria dell’attività venatoria».

OPERAZIONE “BLACK FIRE” IN PROVINCIA DI FOGGIA

Legambiente: “Si punti su prevenzione e potenziamento dei controlli, anche aerei, in una provincia fortemente colpita da tombamenti, traffico illecito di rifiuti e incendi”

Plauso di Legambiente Puglia al lavoro della Direzione distrettuale antimafia di Bari e dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari per l’operazione “Black Fire” che, nella giornata di ieri, ha portato al sequestro di un’intera azienda per la gestione dei rifiuti dedita ad attività di smaltimento illecito di diverse migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, riversati in aree agricole e in siti non autorizzati dove venivano incendiati, che ha interessato la provincia di Foggia.

I rifiuti speciali in balle, per lo più composti da materiale plastico ed indifferenziato, provenienti dalla raccolta differenziata effettuata nei comuni del capoluogo dauno, dopo essere stati raccolti e trasportati presso il sito di stoccaggio della società per recupero rifiuti, invece di essere conferiti presso i siti di smaltimento, sarebbero stati trasportati presso siti agricoli e dati immediatamente alle fiamme o trasportati e stoccati per qualche settimana presso capannoni nelle disponibilità degli indagati per poi essere completamente incendiati. Le aree e i siti interessati dagli incendi sono ubicate nei comuni di Foggia, San Severo, Apricena, Serracapriola, Poggio Imperiale e Carpino.

“L’operazione Black Fire – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – dimostra ancora una volta il ruolo dell’imprenditoria deviata nel ciclo illegale dei rifiuti, che resta uno dei settori prediletti dalla criminalità ambientale. Si tratta di un fenomeno diffuso nella provincia di Foggia, uno dei più pericolosi nel danneggiare i territori, la salute dei cittadini e le imprese serie. Secondo i dati dell’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente, nella classifica provinciale dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti nel 2016, a livello nazionale, Foggia si piazza al quinto posto con 146 infrazioni accertate. Chiediamo che si parta da un’attività di prevenzione sino al potenziamento dei controlli in un territorio fortemente colpito da tombamenti, traffico illecito di rifiuti e incendi, anche attraverso un capillare monitoraggio aereo”.

Secondo i dati dell’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente, la Puglia è la prima regione per numero di arresti, ben 42, nel ciclo illegale dei rifiuti. Per i reati legati alla malagestione dei rifiuti, la Puglia occupa il secondo posto, con 644 infrazioni accertate, l’11,3% sul totale nazionale, 760 persone denunciate e 294 sequestri effettuati. Sul fronte dei trafficanti di rifiuti, dal 2002 al giugno 2017, nella nostra regione, ci sono state 60 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, circa il 17,3% delle inchieste su tutto il territorio nazionale. Inchieste che hanno portato a 176 ordinanze di custodia cautelare, 420 persone denunciate, e hanno coinvolto 72 aziende con oltre 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrate.

“A conferma del proficuo lavoro di presidio del territorio e di contrasto alle varie forme di illegalità ambientale, soprattutto sul fronte della gestione illecita dei rifiuti – conclude Tarantini – Legambiente e Libera, lo scorso agosto, hanno assegnato il Premio Ambiente e Legalità alla Capitaneria di Porto di Taranto e al Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza della Regione Puglia, per l’operazione Poseydon che ha portato all’arresto di 14 persone per i nuovi delitti di inquinamento e di disastro ambientale, facendo da battistrada in Italia dopo l’avvento dei reati ambientali tra quelli penali”.

Nel corso dell’anno 2016, gli uomini della Guardia di Finanza del Comando Regionale Puglia hanno sequestrato oltre 15.000 tonnellate di rifiuti industriali, 13 discariche abusive e constatato un’evasione dell’ecotassa per un ammontare complessivo pari a euro 9.500.000.

INDEBITAMENTI DEI COMUNI, SAN NICANDRO AL TOP NEL GARGANO

Con i dati raccolti dal sito Openpolis, Infodata ha elaborato la mappa relativa all’indebitamento dell’anno 2014 dei comuni italiani. Tali dati riguardano le entrate da prestiti iscritte nei bilanci degli enti.

Si è voluto riportare i dati della nostra cittadina e di quelli limitrofe anche per un confronto degli stessi sul territorio. San Nicandro Garganico fa registrare entrate da prestiti per 943,22 euro pro-capite, San Marco in Lamis per 504,30 euro pro-capite, Cagnano Varano per 4,18 euro pro-capite, San Giovanni Rotondo per 1,24 euro pro-capite, Monte Sant’Angelo per 0,50 euro pro-capite, Peschici per 809,05 euro pro-capite, Vieste per 891,57 euro pro-capite, Vico del Gargano per 7,90 euro pro-capite, Carpino per 551,27 euro pro-capite, Rignano Garganico per 423,14 euro pro-capite, Lesina per 285, 30 euro pro-capite, Poggio Imperiale per 25,15 euro pro-capite.

Come si evince, la “maglia rosa” è sulla spalle del nostro comune. Sia chiaro che i dati non vogliono stilare una classifica dei comuni più o meno virtuosi. Certo che fare ricorso a prestiti, di norma, vuol dire realizzazione di opere pubbliche. Forse, per quanto riguarda la nostra cittadina, vale la vicenda del dissesto. Ma il problema ora può essere un altro e cioè la voglia di ulteriore indebitamento. L’importante è essere in grado di pagare i debiti che andranno ad accumularsi con gli anni.

UN DEGRADO MAI VISTO QUELLO SEGNALATOCI IN QUESTA STRADA DI SAN NICANDRO

Non è ancora possibile conoscere i dati sulla raccolta differenziata a San Nicandro relativamente al 2017. Infatti, sul sito regionale sono presenti i dati di gennaio e della differenziata di febbraio del corrente anno mentre i dati degli altri comuni garganici sono più o meno aggiornati. Insomma non è dato sapere la percentuale della differenziata a San Nicandro che, a quanto si dice, sembra possa essere inferiore a quello dello scorso anno.

Intanto le strade di San Nicandro non sono affatto pulite senza parlare poi delle immediate periferie. Ne è la prova la foto pubblicata che dimostra il degrado di quella strada (prosecuzione di via Papa Giovanni fino all’incrocio con la provinciale che va a Torre Mileto) in cui si consiglia di non passare anche per il cattivo odore che si avverte. La colpa di tutto questo è principalmente di quelle persone incivili che preferiscono il degrado ad una cittadina più pulita. Un deterrente potrebbe essere quello delle video-trappole proprio per identificare chi usa questo tipo di comportamento. Qualche anno fa è stato adottato questo sistema che qualche frutto lo ha dato. Ora, invece, tutto è concesso a tutti ed intanto San Nicandro si sveglia ogni mattina sempre con gli stessi problemi nonostante l’impegno profuso dagli operatori del settore.

Questa la mail firmata di un lettore di Civico93:

“Ciao e scusate se scrivo a voi, ma non saprei o meglio, rimarrei come al solito senza risposta, dalla teknoservice. Ultimamente il disservizio della suddetta ditta sta creando non pochi problemi alla nostra già problematica cittadina. Ma vi sembra normale che non manchi settimana che non passino a prendere “qualcosa”? Sto pensando realmente di non fare più la differenziata. Scusate lo sfogo”.

ARMANDO CERVONE VA IN PENSIONE

Dopo tanti anni di servizio Armando Cervone è andato in pensione dal 1° settembre scorso. Un riposo meritato quello di Armando che ha svolto il suo servizio, quasi sempre in strada, cercando di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. A lui un augurio per un sereno avvenire.

Intanto a San Nicandro i problemi relativi alla carenza di organico della Polizia Locale si accentueranno ancora di più considerato che, almeno da quanto di apprende, solo tre unità verranno utilizzate per il servizio attivo su strada. Si era parlato di un concorso in autunno per nuovi vigili urbani. Verrà esplicato? Se sì, quando?

ATTENZIONE AD INVESTIRE UN CANE, RISARCIMENTI AL PADRONE

Lo “Sportello dei Diritti”, vuole dare il giusto risalto alla sentenza 19747/16, pubblicata dalla dodicesima sezione civile del tribunale di Roma che ha riconosciuto sia il diritto ai danni patrimoniali che non patrimoniali, al proprietario di un cane investito da un furgone. Per il giudice capitolino, una volta stabilita l’esclusiva responsabilità del conducente del veicolo nell’investimento, il fatto che il padrone si sia fatto «carico di lunghe e costose terapie, con spostamenti continui da Faleria – comune di residenza – alla clinica veterinaria romana, per far curare al meglio il cane denota una notevole affezione nei suoi confronti, tale da consentire il superamento della considerazione dell’animale come “cosa”. Viene quindi meno necessariamente il limite del valore economico del bene danneggiato quale criterio fondativo della misura del risarcimento spettante al proprietario.» Per il Tribunale, quindi, per il danno patrimoniale patito compete l’ammontare di € 4.780,00 pari alla somma degli importi di tutte le fatture comprovanti le spese che egli ha sostenuto per le cure del cane.

Nei circa tre mesi di terapia necessari per curarlo, periodo sicuramente apprezzabile durante il quale il cane inevitabilmente, giacché impossibilitato a muoversi autonomamente, il cane ha avuto bisogno dell’aiuto e dell’assistenza continui del suo padrone. Per tale voce di danno è stato ritenuto equo liquidare la somma di € 1.000,00. Insomma, al conducente e all’assicurazione per la RCAuto del mezzo non resta che pagare anche le spese di lite, a seguito di un precedente che si rileverà senz’altro assai significativo nelle numerose azioni a tutela dei proprietari di animali domestici.

Quindi, attenzione ai cani quando state alla guida di un auto o di una moto.

LA LEGGENDA DI GARGARA, LA “NINFA” DELLA FORESTA UMBRA

UMBRA FOREST FOLK …in acustico…..la musica a tutela dell’ambiente. Domenica 3 settembre festa della Foresta Umbra. Le faggete della Foresta Umbra dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. “Nella Foresta sento, vedo, annuso: nella foresta scopro”! Un happening tra studiosi – cultori – musicisti per celebrare il riconoscimento “Le faggete della Foresta Umbra Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco“ Trattoria “Foresta Umbra” zona Baracconi. Gargano Porta di Pace Umbra Forest folk 2017 – X° edizione 3 settembre 2017 diretti dal M° Michele Màngano con un copyright, sarà totalmente gratuita non ha un contributo da nessun Ente e nè patrocinio è sponsorizzato dall’associazione la Bella Cumpagnie. La musica a tutela dell’ambiente come linguaggio universale, la foresta come spazio di libertà: è questo il pensiero attorno al quale ruota il festival, divenuto uno degli eventi più attesi per chi ama trascorrere l’estate in montagna e in foresta.
Strumenti che emettono meravigliose note tra una delle foreste più impressionante al mondo, quella della Foresta Umbra- Gargano, eletta dall’Unesco Patrimonio Naturale dell’Umanità. Natura – Ambiente e musica in acustico si incontrano in un abbraccio ideale, dando a chiunque la possibilità di godersi le performance dei più affermati esponenti della musica jazz, classica, world music e della canzone d’autore. Zaino e strumenti in spalla e si parte: verso la Foresta Umbra, in uno scenario ambientale di grande, irresistibile fascino… dove l’acustica non è ostacolata da barriere, dove la musica è sinonimo di libertà. L’obiettivo sarà la divulgazione al rispetto ambientale attraverso la musica espressione universale – la danza espressione del corpo – la poesia e la fotografia espressione dell’anima. Alle ore 11,30 la giornata sarà dedicata alle escursioni, workshop di teatro, di mimica, intrattenimenti per i più piccoli, stage di biodanza, poesia dei nostri poeti, incontri e workshop con musicisti, registi e studiosi- cultori – botanici – agronomi – naturalisti e ambientalisti creando così un sempre più forte legame col territorio. Inoltre saranno direttamente coinvolte con le proprie performance alcune realtà della produzione artistica locale. Ci sarà uno spazio di stage di musica e danza coi diversamente abili denominati “La Danza nel Bosco”. Saranno protagonisti di questa giornata artisti provenienti da varie parti del mondo, testimoni viventi di incroci tra la loro cultura d’origine e la nostra cultura Garganica e Pugliese, e portavoci quindi di straordinarie contaminazioni, accomunati dal fatto di essere partiti dalle proprie origini e poi aver detto qualcosa di nuovo con la loro musica. Alle 15,30 inizierà l’incontro con la partecipazione straordinaria del Dott. Nello Biscotti (Botanico) Dott. Alfredo De Luca (Agronomo) e la Dott.ssa Chiara De Luca (Agronomo) e poi a seguire la parte dedicata alla musica, alla danza e al folclore dei popoli, al dialogo tra le culture. Si esibiranno “Il Coro del Crocifisso di Varano diretti dal M° Peppino Blex “ – Quartetto D’Archi “ Friends and Music diretti dal M° Lorenzo Ciuffreda “ –“ Dario Perroni Neroovino” – “Sciamaballà e La Bella Cumpagnie Folk”- la Compagnia di musica popolare Zampognari di San Marco in Lamis.Il tema sarà quindi l’arricchimento culturale attraverso l’integrazione, lanciando a tutti il messaggio che la nostra terra è viva e ancora ricca di valori e tradizioni da trasmettere. L’incontro sarà quindi stimolo a superare paure e pregiudizi che normalmente derivano da ciò che non si conosce, perché appartenente alla tradizione musicale e, più in generale, alla cultura di mondi diversi e apparentemente lontani dal nostro. Sarà quindi la festa della Foresta Umbra, luogo e teatro di una cultura che non ama alzare barriere, ma che, anzi, è capace di mettere in comunicazione in maniera naturale i diversi generi artistici, della musica popolare e di improvvisazione contemporanea. Fare quindi della Foresta Umbra la protagonista indiscussa di queste giornate all’insegna dell’arte.

PROROGA DEI TERMINI DI SCADENZA PER CONTRIBUTO CANONE DI LOCAZIONE 2015

L’Ufficio Pubblica Istruzione-Servizio diritto allo Studio del comune di San Nicandro Garganico, vista la deliberazione della Regione Puglia sui Contributi Canoni di Locazione anno 2015, comunica quanto segue.
Visto il particolare periodo di ferie e per venire incontro alle esigenze dei cittadini anche per il tramite dei CAF, dei Patronati, delle Associazioni e dei sindacati, è stato opportuno predisporre il 2° manifesto per comunicare che la scadenza di presentazione delle domande da parte dei richiedenti, viene prorogata dal 31.08.2017 ALL’ 11 SETTEMBRE 2017 fatte salve le modalità e i termini di presentazione di cui al bando pubblicato lo scorso 7 agosto.

L’ufficio è a disposizione per ogni chiarimento in merito.

 

AVIS, DONAZIONE SANGUE

L’Avis informa che è possibile la donazione sangue domenica 3 settembre dalle ore 8:00 presso il poliambulatorio di Via Del Campo. In centro trasfusionale di San Giovanni Rotondo segnala che le scorte sono terminate e si è in stato di emergenza.

A SAN NICANDRO IL “GARGANO ROCK FEST”

Il “Gargano Rock Fest ” che doveva svolgersi il 12 agosto a San Nicandro Garganico è stato rimandato, causa maltempo, a sabato 2 settembre sempre in piazza IV Novembre  a San Nicandro Garganico.

Il “Gargano Rock Fest” è un concerto creato per valorizzare e promuovere le band emergenti e raccogliere fondi per aiutare gli animali bisognosi. Il 2 settembre a Piazza IV Novembre a San Nicandro Garganico si esibiranno sul palco 5 band emergenti della provincia di Foggia. I generi musicali spazieranno dal Rock’70, Pop Rock, Alternative Rock, Nu Metal, Heavy Metal. Ci saranno band che eseguiranno brani inediti e tributi a: Metallica, Pantera, Iron Maiden, Temple Of The Dog, Jimi Hendrix, Pink Floyd, Deep Purple. Inoltre la sera dell’evento sarà possibile acquistare l’album appena pubblicato “Gargano Rock I” ( il cui ricavato andrà in beneficenza per gli animali bisognosi) , e altri album originali e gadget delle band partecipanti.
E’ una bella opportunità per sostenere e aiutare a crescere gli artisti della nostra terra.
Una bella serata all’insegna del Rock.

ASSUNZIONI NEGLI AMBITI TERRITORIALI

Per il potenziamento dei servizi di segretariato sociale, dei servizi per la presa in carico e degli interventi sociali rivolti alle famiglie destinatarie del SIA”, che gli ambiti territoriali pugliesi devono dotarsi di profili professionali idonei all’espletamento delle funzioni con specifico riferimento alla necessità di potenziare alcuni dei servizi alle persone e alle famiglie, al fine di accrescere l’efficacia dei percorsi di inclusione sociale attivati, ad integrazione di quanto gli Ambiti territoriali riescono già a stanziare nell’ambito dei rispettivi Piani Sociali di Zona e di promuovere la maggiore coerenza e complementarietà delle politiche straordinarie per l’inclusione sociale attiva rispetto alle politiche ordinarie in materia sociale.

In sintesi, gli Ambiti territoriali aderenti hanno comunicato il rispettivo fabbisogno di personale aggiuntivo per il potenziamento delle strutture presso gli Uffici di Piano, deputate alla gestione del SIA e del RED, per un totale di n. 260 unità di cui n. 31 di Cat. C e n. 229 di Cat. D.

Per quanto concerne la Provincia di Foggia, l’Ambito del Capoluogo richiede in tutto 25 unità (di cui 11 assistenti sociali, 1 tecnico per inserimento sociolavorativo, 12 amministrativi/informatici e due altre figure, tutti da impiegare full time; l’ambito di Lucera richiede 6 unità (di cui 4 assistenti sociali, 1 amministrativo informatico e 1 altra figura, tutte da impiegare full time); l’ambito di San Marco in Lamis richiede 9 unità (5 assistenti sociali, 1 tecnico per inserimento sociolavorativo, 3 operatori disagio adulti, tutti da impiegare full time); l’ambito di San Severo richiede 8 unità (3 assistenti sociali, 1 educatore, 1 esperto in comunicazione sociale, 1 amministrativo informatico cat. D, 1 amministrativo informatico cat. C, 1 altra figura, tutte da impiegare full time); per l’ambito di Troia sono disponibili 10 posti (8 assistenti social part time, 1 esperto in comunicazione sociale part time, 1 amministrativo informatico cat. C da impiegare part time); per l’ambito di Vico del Gargano sono disponibili 5 posti (1 assistente sociale part time e 1 assistente sociale full time, 1 tecnico per inserimento sociolavorativo part time, 1 amministrativo informatico part time e 1 amministravo informatico full time).

La domanda di partecipazione deve essere presentata on line tra il 4 e il 14 settembre prossimo tramite la piattaforma telematica www.sistema.puglia.it/ReD/avvisoponinclusione.La selezione avverrà mediante titoli e colloqui. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese e degli strumenti informatici, mentre per accedere al colloquio è fondamentale aver maturato esperienze lavorative nei campi in questione o aver ricevuto una formazione specifica.

CONTROLLO DELLE NASCITE, L’ALTRA FACCIA DELLA LOTTA’ ALLA POVERTA’

L’interesse dell’opinione pubblica e degli organismi internazionali per le questioni demografiche non è recente. Produsse un primo risultato tangibile nel lontano 1962, con la decisione delle Nazioni Unite di fornire aiuti ai paesi in via di sviluppo desiderosi di attivare politiche denataliste. Nel 1972 fu pubblicato il rapporto “I limiti dello sviluppo” commissionato dal “Club di Roma” al Mit di Boston, che esprimeva grande preoccupazione per la futura crescita demografica mondiale in rapporto alle risorse alimentari e alle dinamiche ambientali. Nel 1974, proclamato dall’Onu “Anno della popolazione del mondo”, fu convocata a Bucarest la prima conferenza mondiale sul tema, che vide uno scontro tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, che mal tolleravano politiche demografiche restrittive: al contrario, sostenevano che fosse proprio la dipendenza economico-politica a causare l’eccessivo aumento della popolazione. La conferenza si concluse comunque con una raccomandazione ai paesi più prolifici di diminuire la natalità, almeno di un 5-10 per cento entro un decennio. Nel 1979 la Cina introdusse per la prima volta la politica del figlio unico, che è durata ininterrottamente per 35 anni, fino al 2014, e che ha contribuito fortemente a rallentare la crescita demografica del paese più popoloso del mondo, pur con una serie di effetti collaterali. La seconda conferenza dell’Onu (Città del Messico, 1984) fu convocata proprio su pressione dei paesi in via di sviluppo che intendevano affrontare non solo le questioni demografiche in senso stretto, ma anche una serie di problemi sociali (come povertà, crescita indiscriminata, profughi e condizione femminile). Lo sviluppo sociale e l’emancipazione femminile vennero riconosciuti come fattori decisivi nella lotta per il contenimento del tasso di natalità. La terza conferenza (Il Cairo, 1994) continuò a perorare un rafforzamento del ruolo della donna, ma manifestò posizioni più controverse e per alcuni aspetti inconciliabili sul tema dell’interruzione di gravidanza. Un anno dopo, nel 1995, a Pechino fu convocata una conferenza mondiale specificamente dedicata alla questione femminile.

Nel frattempo, la popolazione mondiale ha continuato a crescere: le previsioni Onu più recenti parlano di 8 miliardi nel 2023 e di quasi 10 miliardi nel 2050. Metà della crescita prevista tra oggi e il 2050 si avrà in Africa, il continente con i maggiori tassi di fertilità e il più basso utilizzo di mezzi di contraccezione, spesso limitati da influenze religiose, tradizioni locali e posizioni ideologiche che ostacolano le politiche di controllo delle nascite. La popolazione di 26 paesi africani dovrebbe come minimo raddoppiare di qui al 2050. Alcuni esperti temono che il boom demografico africano non solo aggraverà l’attuale flusso migratorio verso l’Europa, ma potrebbe giocare un ruolo nell’attivismo dei gruppi terroristi islamici nella regione del Sahel, che cercano reclute tra i giovanissimi delle famiglie numerose.

Ad aggravare la situazione è arrivata la decisione dell’amministrazione Trump di tagliare i fondi alle Ong che includono gli aborti nelle loro attività. La scelta non è una novità per le amministrazioni repubblicane, ma indebolisce il ruolo del paese finora più impegnato con circa 600 milioni di dollari l’anno di donazioni.

Tra i sostenitori delle politiche di controllo delle nascite rimangono ora prevalentemente l’Unfpa (Fondo Onu per la popolazione), alcuni paesi anglosassoni (Regno Unito, Canada, paesi scandinavi) e istituzioni private come la Fondazione Bill e Melinda Gates.

Una conferenza svoltasi a Londra il 10 e 11 luglio scorsi ha lanciato un allarme significativo: il programma di otto anni (lanciato cinque anni fa) per raggiungere 120 milioni di donne e ragazze entro il 2020 in 69 dei paesi più poveri del mondo, per ora ha coinvolto appena 30 milioni di beneficiari, circa 20 milioni in meno di quanto atteso. L’Unfpa sta già fronteggiando la mancanza di 700 milioni di dollari per contraccettivi, nei prossimi tre anni. Secondo il Guttmacher Institute di New York, il costo per raggiungere i bisogni di tutte le donne che necessitano di moderni metodi contraccettivi nei paesi poveri sarebbe di 1,75 dollari per persona all’anno e produrrebbe un declino del 75 per cento annuo di gravidanze involontarie, di nascite non pianificate e di aborti.

Così, mentre l’Europa fronteggia il problema dell’invecchiamento demografico, alcuni paesi del Sud del mondo continuano a registrare tassi di crescita demografica impressionanti. Nel (confuso e inconcludente) dibattito europeo sulle migrazioni, in cui spesso vengono citati gli aiuti allo sviluppo come strumento per rallentare i flussi, il tema del controllo delle nascite non viene quasi mai citato, nemmeno per ribadire la consapevolezza della difficoltà degli obiettivi da raggiungere.

Lotta alla povertà, cooperazione internazionale e controllo delle nascite vanno invece considerati come aspetti strettamente connessi. E i prossimi decenni saranno decisivi: difficile immaginare politiche di sviluppo e di lotta alla povertà efficaci senza attente (e organiche) politiche di controllo delle nascite.

Enrico Di Pasquale, Andrea Stuppini, Chiara Tronchin

NOTTE RAINBOW A PESCHICI

Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Peschici ha voluto rinnovare il suo impegno nel contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere. SI replica la notte arcobaleno! Nel bellissimo scenario della città di Peschici, perla arcobaleno del Gargano, con il patrocinio del coordinamento regionale Arcigay Puglia incontreremo Vladimir Luxuria per affrontare insieme il tema dell’omofobia, attraverso la presentazione del suo nuovo lavoro letterario e la testimonianza degli e delle attiviste di Arcigay.
Interveranno: Donato di Milo  (delegato al turismo del comune di Peschici), Roberto Andrea Pio Tucci
(Presidente Arcigay Foggia “Le bigotte”), Luciano Lopopolo (Presidente Arcigay Bat), Valentina Vigliarolo
(Presidente Arcigay Bari), Luigi Pignatelli (Presidente Strambopoli – cellula Arcigay della provincia di Taranto), Roberto De Mitry Muya (Presidente Arcigay Salento La Terra di Oz). ModeraValerio Carangella.

Ingresso gratuito

CARPINO, RAPINATA STAMATTINA LA BCC SAN GIOVANNI ROTONDO

Tre banditi hanno rapinata questa mattina la filiale della BCC San Giovanni Rotondo con sede a Carpino. I tre, a volto coperto e muniti di pistole, dopo aver immobilizzato la guardia giurata all’ingresso della banca, gli hanno sottratto la pistola ed hanno svuotato la cassaforte. Si presume che il bottino possa aggirarsi sui 300 mila euro. I tre sono poi fuggiti con un’auto scura.

DAL TAVOLIERE AL GARGANO, CONTROLLI A TAPPETO DEI CARABINIERI

Da San Severo a San Nicandro Garganico: i Carabinieri della Compagnia di San Severo, unitamente ai militari della Compagnia di Intervento Operativo e dell’11° Battaglione “Puglia” di Bari, hanno passato al setaccio il territorio dell’Alto Tavoliere. Decine di perquisizioni e controlli, sequestri di veicoli sprovvisti di assicurazione, sei arresti e tre denunce a piede libero: questo il bilancio delle operazioni.

A San Severo i militari dell’Aliquota Radiomobile del NORM hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato Claudio Ruggiero, 46enne. L’uomo era stato sorpreso dai militari subito dopo aver asportato un veicolo a tre ruote parcheggiato per strada. Alla vista dei Carabinieri l’uomo ha tentato di dileguarsi ma è stato immediatamente bloccato e dichiarato in arresto. Il veicolo è invece stato restituito al legittimo proprietario.

Arresti anche a Lesina, dove i Carabinieri della locale Stazione, al termine di una accurata e meticolosa perquisizione presso un’abitazione di Marina di Lesina, hanno rinvenuto circa 2 kg di marijuana e 20 gr. circa di hashish, nonché materiale per il taglio e il confezionamento in dosi dello stupefacente. A finire in manette sono stati Anna Rita Bonfilio, 42 anni, e il figlio Felice Acacio, 23 anni. Per entrambi l’accusa è di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

A San Paolo di Civitate, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in esecuzione di un provvedimento cautelare Giacinto Paolo Emilio Occhionero, 40 anni. L’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari per pregresse vicende penali, era stato segnalato dai militari per reiterate violazioni al regime cui era sottoposto. Nei suoi confronti è quindi stata disposta la custodia presso il carcere di Foggia.

E’ stato invece arrestato e sottoposto ai domiciliari il 53enne Angelo Mancini. Nei confronti dell’uomo i militari della Stazione di Torremaggiore hanno dato esecuzione a un’ordinanza di esecuzione pena per il reato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo dovrà scontare una pena di sei mesi.

Per quanto riguarda invece l’area garganica, i Carabinieri di San Nicandro hanno proceduto all’arresto di Nazario Silvestro Sticozzi, 50 anni. Anche in questo caso l’uomo si trovava già ai domiciliari ed era stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per diverse infrazioni commesse. Raggiunto dai Carabinieri, l’uomo è stato tradotto presso il carcere di Foggia.

Infine, i militari hanno proceduto anche al sequestro di quattro veicoli sprovvisti di copertura assicurativa, nonché al deferimento in stato di libertà di due uomini sorpresi alla guida dei rispettivi veicoli sotto l’effetto di alcool e droga. (teleradioerre)

LE GIORNATE DI PROGETTAZIONE DI “IO SONO GARGANO”

“Culture Club” per fare un matching aggiornato e reale tra domanda ed offerta, per mettere attorno ad uno stesso tavolo pubblico e privato, per tracciare un percorso definito ed unanime per la valorizzazione, la promozione e la fruizione del territorio. Così entrano nel vivo le attività del progetto “Io Sono Gargano”, presentato dalla Città di Manfredonia come comune capofila, vincitore della selezione – fra 59 proposte pervenute al MiBACT – del Bando per gli “Interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale”. Il bando, vinto da diciannove Comuni e aggregazioni di Comuni del Sud, verrà finanziato con risorse europee provenienti dal Piano di Azione e Coesione del MiBACT 2007-2013 e sosterrà i costi delle progettazioni nell’ambito di progetti integrati di scala territoriale e locale orientati alla valorizzazione culturale. Il raggruppamento di Comuni, nel nostro caso, mette insieme Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, San Severo, Serracapriola, Vico del Gargano, Vieste. “Io Sono Gargano” è un progetto strategico integrato, di valorizzazione culturale e dei talenti del promontorio pugliese. Si pone l’obiettivo di sviluppare, comunicare e sostenere una nuova cultura del territorio e del paesaggio, valorizzando le risorse umane e produttive e promuovendo nuove forme di gestione delle organizzazioni culturali e creative quali luoghi della contemporaneità e fonti dell’innovazione. L’obiettivo è dar vita a percorsi culturali, enogastronomici, museali, artigianali, naturalistici ed a manifestazioni culturali locali di valorizzazione delle tradizioni e delle qualità patrimoniali, al fine di sostenere un turismo orientato alla ricerca di un rapporto più genuino e meno massificante con i luoghi meravigliosi del Gargano. La strategia è legata al mix di azioni e interventi interdisciplinari che sono finalizzati ad aumentare la domanda culturale e ad elevare la qualità dell’offerta culturale e turistica, con un progetto che possa attrarre visitatori su beni e itinerari di grande valenza culturale, favorire la permanenza nell’area promuovendo un turismo sostenibile e collegare i beni attraverso le filiere culturali. Nel prossimo settembre, “Io sono Gargano” si proporrà come un libro aperto e da scrivereper tutti gli stakehoders del territorio, con una due giorni denominata evocativamente “Culture Club”, curata dall’Agenzia del Turismo di Manfredonia e caratterizzata da sedute plenarie e tavoli tematici di confronto sulle quattro filiere dei Musei e dei beni culturali (“Io Sono Bellezza”), delle produzioni tipiche (“Io Sono Buono”), della musica e delle tradizioni (“Io Sono Folk”), del Sacro (“Io Sono Sacro”). La partecipazione è libera e gratuita, aperta ad Associazioni ed Imprese creative e culturali, turistiche, Istituzioni, Enti. La mission principale di questa azione di scouting è un analisi della domanda e dell’offerta culturale, basata sulle necessità degli Enti e sul fabbisogno delle imprese e delle comunità locali, al fine di orientare l’utilizzo dei beni in un percorso virtuoso che includa l’intercettazione di bandi e risorse europee, ministeriali, regionali. Per partecipare alla giornate di “Culture Club” occorre compilare la Scheda Ricognitiva (da scaricare in allegato assieme ai materiali di approfondimento), ed inviarla all’indirizzo mail info@visitmanfredonia.it, specificando nell’oggetto: Io Sono Gargano Scheda Ricognitiva. Con l’iscrizione, si riceveranno via mail tutte le informazioni, le convocazioni e gli aggiornamenti sul progetto. Le richieste di informazioni vanno inviate all’indirizzo mail: info@visitmanfredonia.it, specificando nell’oggetto: Io sono Gargano_Richiesta informazioni.

SAN NICANDRO HA BISOGNO DI TE. ECCO ALCUNE PROPOSTE DEI LETTORI

Durante il mese di agosto Civico93 ha chiesto ai lettori il loro punto di vista sulle tematiche settimanalmente proposte (decoro, ambiente, commercio, ecc). Oggi si pubblica un sunto di interventi sul tema del “Turismo”.

Sono in molti a richiedere l’apertura di uno sportello di informazioni del comune di San Nicandro aperto da metà luglio fino a fine agosto al quale turisti, visitatori e residenti potranno rivolgersi allo sportello per chiedere informazione sulle principali attrattive del paese della nostra cittadina. Studiosi e giovani potrebbero organizzare visite guidate a piedi, in bici e in auto, alla scoperta delle maggiori peculiarità e tipicità di San Nicandro. Sarà possibile ricevere informazioni in merito al centro storico, al museo, alle botteghe artigiane, alla Dolina di Pozzatina, a Monte D’Elio, alle chiese, a Torre Mileto e non solo. Si potrebbero far conoscere le attività ricettive e della ristorazione per degustare i piatti e i dolci della tradizione, le pietanze e i prodotti biologici, ecc.

Altre proposte arrivate sempre per la valorizzazione del turismo.

  1. Istituire una solida ordinanza anti degrado, che preveda il divieto di gettare la spazzatura nelle discariche abusive, il divieto di abbandonare bottiglie e bicchieri per le strade. (Mi è capitato di ritrovarmi in paese per la festa patronale e nella zona alla fine del corso – di fronte al movida, dove ci sono delle panchine- ho visto per tutta la sera vari ragazzi che si divertivano a buttare giù in Via Giuseppe Verdi bottiglie di vetro, sulle auto). Sarebbe certamente valido un impegno della municipale a far multe, ma anche istituire un app SOS segnalazioni in cui i cittadini possano fare foto e video per denunciare gli accaduti.
  2. Ordinanza che preveda il divieto di servire bibite di qualsiasi tipo in bottiglie e bicchieri di vetro, dopo le 22:00.
  3. Divieto di circolazione durante i mesi estivi (nonché i più trafficati) di veicoli euro 0,1,2, per l’ovvio inquinamento provocato.
  4. Divieto di gettare e abbandonate rifiuti di qualsiasi tipo in spiaggia. (Anche qui sarebbe gradito un impegno della municipale). Sono necessari secchi della spazzatura ogni 100 metri e cartelli ben visibili che descrivano il suddetto divieto. È ovviamente necessario che i secchi della spazzatura, sebbene in spiaggia, vengano svuotati ogni giorno.
  5. Creare degli spot Wi-Fi cittadini nel centro città e a Torre Mileto.
  6. Riportare alla luce la stradina che da Torre Mileto portava a Cala Rossa (occupata abusivamente dal villaggio Cala del Principe) e crearvi un percorso-passeggiata per i turisti che non conoscerebbero altrimenti la zona.
  7. Sempre a Torre Mileto, creare un’area picnic coperta nella zona a sinistra della torre, attualmente sede di sterpaglie.
  8. Creare dei percorsi turistici, con cartelli e mappe, che facilitino le passeggiate sul bosco Spinapulci e le aree circostanti. Molti vecchi percorsi sono stati occupati abusivamente da cancelli e recinti di chi possiede campi e masserie adiacenti agli stessi.
  9. Istituire bagni per disabili nella zona adiacente il parcheggio centrale di Torre Mileto. Vorrei fare una nota: i lidi sono brutti. È avvilente osservare che esistano ancora lidi con una superficie enorme che forniscono ai propri ospiti una baracca di cemento e 4 tavoli di plastica usurati e le docce esterne a gettoni, in uno spazio così grande che potrebbe contenere un ristorante, grandi verande, baldacchini, poltrone e piscine, come nel resto d’Italia. Io non so quale organo ceda la spiaggia in affitto ai lidi, ma sarebbe ora di spronare le strutture ad adeguare i propri servizi al 2017, pena la non cessione di spiaggia.

RIQUALIFICAZIONE URBANA A SAN NICANDRO

La street art sta acquisendo un ruolo sempre più attivo all’interno dei programmi di rigenerazione urbana, ed il campo sportivo di San Nicandro ne è un chiaro esempio, grazie al progetto realizzato dagli artisti che tutti i sannicandresi conoscono benissimo (Ananda Occhiochiuso e altri), che attraverso i loro murales descrivono il rapporto tra l’uomo e l’ambiente urbano.

La progressiva attenzione alle realtà urbane e la maggior volontà delle municipalità di scommettere sul territorio, hanno permesso alla riqualificazione delle periferie ed aree urbane in condizioni marginali di acquisire una maggiore centralità. In tale ottica si riscontra la necessità di rispondere a quelle che sono le problematiche legate a situazioni di emergenza abitativa, sociale ed economica, carenza di spazi di aggregazione e qualità dei servizi.

Da qualche tempo, al termine “costruzione” si è accostato, fino ad assumere la medesima importanza, il termine “riqualificazione”, visto come la possibilità di restituire ai territori la propria identità e ponendo le basi per uno sviluppo urbano futuro.

In tale ottica si colloca la street art, risultato di una cultura underground che, sulla scia delle principali città europee quali Londra o Berlino, acquisisce una maggiore eco anche sul territorio italiano. La street art si presenta come un forte strumento di comunicazione, si inserisce in una trasmissione diretta tra l’artista e la città, ovvero tra quest’ultima e il cittadino. È anche grazie a questa pratica che le periferie, luoghi apparentemente dimenticati e abbandonati al proprio destino, iniziano a rivivere, a inviare messaggi e raccontare storie, le loro storie.

La street art, per via della sua forte impronta artistica e comunicativa, ha iniziato ad essere introdotta all’interno di programmi di rigenerazione urbana da parte delle amministrazioni locali.

DISTRETTO URBANO DEL COMMERCIO “LAGHI DEL GARGANO”

Cos’è il DUC? (Distretto Urbano del Commercio)? E’ un organismo che persegue politiche organiche di riqualificazione del commercio per ottimizzare la funzione commerciale e dei servizi al cittadino. Esso è costituito da operatori economici, pubbliche amministrazioni e altri soggetti interessati, di un ambito territoriale delimitato caratterizzato da un’offerta distributiva integrata ed in grado di esercitare una polarità commerciale almeno locale. Esso può avere un’ampiezza intracomunale, comunale o infracomunale”.

Il comune di San Nicandro, nel mese di maggio scorso, ha sottoscritto un protocollo di intesa con la Regione Puglia e le associazioni di categoria (Confcommercio, e Confesercenti). Il bando regionale fissa precise condizioni di presentazione della domanda di contributo. Ora il comune di San Nicandro ha delegato Antonio Potenza in qualità di Sindaco di Apricena, Comune capofila, e rappresentante legale del costituendo Distretto per l’espletamento degli atti conseguenti e di impegnarsi alla costituzione dell’Associazione distretto urbano denominato “Laghi del Gargano” quale organismo autonomo di gestione.