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“GARGANO COAST TO COAST” EDIZIONE PRIMAVERA 2018

Siamo pronti a proporre ai pochi amanti del trekking amatoriale (max 15 persone) l’edizione primaverile del “GARGANO COAST TO COAST”. Attraverseremo montagne nostrane e la notte staremo a mirar le stelle nella masseria “Dei Montanari” a Selva Piana. Scenderemo sul lago di Varano in località “Bagno di Varano”. Gita nel lago alla scoperta di ruderi di una città morta e sbarcheremo dove una volta fu “URIA” ed oggi un santuario del Crocefisso. Poi visiteremo “L’oasi agrumaria” scoprendo i suoi segreti con un professore d’eccezione Nello Biscotti e renderci conto che viviamo “Nell’altra terra dei limoni”, magica ed esoterica… il Gargano. L’evento è previsto per i giorno 28-29-30 e 31 marzo prossimo. Nella locandina il programma.

Tutto è gratis…si paga alla romana.

DISPONIBILI 4 MILIONI DI EURO PER LE BARRIERE ARCHITETTONICHE EDIFICI PRIVATI

“La Regione Puglia potrà contare su una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro per permettere il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. Lo annuncia l’assessore alla Pianificazione Territoriale e alle Politiche Abitative della Regione Puglia, commentando l’ammissione della Regione Puglia nel riparto dello speciale fondo previsto annualmente dai Ministeri Infrastrutture e Trasporti, Economia e Finanze, Lavoro e Politiche Sociali in base alla legge statale numero 13 del 9 gennaio 1989 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”.

Si tratta di somme certe che migliorano sensibilmente la qualità della vita dei diversamente abili eliminando ostacoli e barriere che rendono inaccessibili e invivibili gli edifici privati. Sono molto soddisfatto perché grazie al lavoro incessante degli uffici competenti siamo riusciti a recuperare un finanziamento importante dal quale la Regione Puglia rischiava di restare esclusa perdendo così la sua quota di riparto”.

“Questo fondo – conclude l’assessore – ci convince sempre più della necessità di investire nelle politiche di inclusione e di sostegno dei cittadini più svantaggiati. E già nelle prossime settimane, il 13 febbraio, si insedierà a Roma il tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il parere definitivo al finanziamento”.

IL TRENO DI SAN VALENTINO

Dopo il successo delle iniziative realizzate in autunno, tornano le attività di Rotaie di Puglia sui binari delle Ferrovie del Gargano. L’occasione, prevista per domenica 18 Febbraio 2018, è data dai 400 anni della festa patronale in onore di San Valentino, patrono di Vico del Gargano, città non a caso definita “dell’amore”. Nel pomeriggio invece, durante la corsa di rientro, ci si fermerà ad Apricena per divertirsi nella sfilata del carnevale.
Domenica 18 Febbraio 2018, a bordo di un moderno complesso Flirt delle Ferrovie del Gargano, si partirà dalla stazione di Foggia alle 08.20. Dopo circa un quarto d’ora di percorrenza ad alta velocità lungo la linea adriatica, si arriverà a San Severo dove sarà concesso ad altri viaggiatori di salire a bordo (partenza ore 08.42) e tale concessione sarà data anche ai viaggiatori della stazione di Apricena, da dove il treno partirà alle 08.53. Superata Apricena, la Galleria di Monte Tratturale segnerà il passaggio dal moderno all’antico; all’uscita di essa infatti il nostro convoglio ridurrà la sua velocità e la moderna linea lascerà spazio alla vecchia.
Superata la stazione di San Nicandro Garganico, il paesaggio inizierà a dare il meglio di sé. Tra campagne e territori incontaminati, farà capolino il Lago di Varano e la sua bellezza incanterà la vista dei viaggiatori che dagli ampi finestrini potranno immortalare lo straordinario paesaggio. Una brevissima fermata a Cagnano per motivi tecnici consentirà di prepararsi ad assistere al passaggio al di sotto del suo centro storico arroccato su di una collina e all’interno di alcune gole prima di tornare a vedere il Lago. L’arrivo a Carpino sarà il termine del viaggio in treno e il luogo dove saluteremo la bellissima linea ferroviaria garganica. Fuori dalla stazione ci aspetteranno infatti i bus messi a disposizione dalle stesse Ferrovie del Gargano. A bordo di essi, ci dirigeremo verso Vico del Gargano, località che raggiungeremo alle 10.15 dopo mezz’ora dalla partenza da Carpino e dopo due ore dalla partenza da Foggia.
Vico del Gargano è stata la località oggetto del nostro secondo viaggio in quei territori il 2 Dicembre scorso. Allora abbinammo l’esperienza alla Paposcia e agli innamorati ma stavolta sarà dedicato esclusivamente al santo degli stessi innamorati: San Valentino. Il Patrono della Città, quest’anno viene festeggiato il 18 Febbraio anziché del 14 per via della concomitanza religiosa con il Mercoledì delle Ceneri.
Giunti alle 10.15 a Vico, avremo tutto il tempo per addentrarci nel centro cittadino dove alle 11.00 prenderà il via la solenne processione che si snoderà tra i vicoli di uno dei borghi più belli d’Italia, per l’occasione addobbati a festa. Nelle ore di permanenza a Vico sarà possibile visitare liberamente i suoi luoghi caratteristici come le chiese, il museo trappeto Maratea e il Vicolo del Bacio ove le tradizioni amorose si perdono nei secoli, oltre a compiere vari giri nella festa. Per chi volesse, sarà anche possibile gustare la tradizionale Paposcia in uno dei locali cittadini. Il pranzo sarà autogestito o al sacco.
Alle 14.20 gli autobus di Ferrovie del Gargano torneranno in paese a riprenderci e alle 14.30 ripartiremo verso Carpino per risalire sul treno. Destinazione? Il Carnevale di Apricena!
Nove carri allegorici e sette gruppi mascherati sono solo alcuni dati che quest’anno contraddistinguono le sfilate del Carnevale di Apricena. Il nostro treno tornerà a muoversi da Carpino alle 15.10 per giungere ad Apricena alle 16.00 dopo aver nuovamente fatto assaggiare le bellezze del Gargano ai suoi ospiti.
Giunti ad Apricena i viaggiatori avranno a disposizione ben due ore per divertirsi nella sfilata carnevalesca e alle 17.00 su uno dei carri comparirà anche l’ospite di questa edizione del Carnevale ovvero DJ Osso proveniente dalla Radio M2O. Tra una risata e l’altra si rientrerà poi in stazione da dove il nostro treno si muoverà alle 18.02; arriverà a San Severo alle 18.10 e terminerà la sua corsa, e la giornata, alle 18.32.
ORARI DI ANDATA
Foggia 08.20
San Severo 08.42
Apricena 08.53
Carpino 09.42
Trasferimento in autobus da Carpino a Vico con arrivo alle 10.15
ORARI DI RITORNO
Vico 14.30
Trasferimento in autobus da Vico a Carpino con arrivo alle 15.00
Partenza del treno da Carpino 15.10
Apricena 16.00
Sosta per il carnevale di Apricena
Partenza da Apricena 18.02
San Severo 18.10
Foggia 18.32
CONTRIBUTO RICHIESTO
Partenze da Foggia € 20,00
Partenze San Severo € 15,00
Partenze da Apricena € 13.00
Bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni riduzione di € 2,00 sul contributo richiesto.
Bambini da 0 a 4 anni partecipazione gratuita.
Prenotate il vostro posto sul sito www.rotaiedipuglia.it
PER INFORMAZIONI
Associazione Rotaie di Puglia
Cell. 3471225188
email: rotaiedipuglia@gmail.com 

ALLA BIT 2018 OPERATORI TURISTICI E COMUNI PUGLIESI CON NUOVI PRODOTTI

Alla Bit 2018 la Puglia si presenta quest’anno con un folto gruppo di operatori turistici, oltre 90, molti dei quali hanno scelto di mettersi insieme per presentare al meglio i territori.  Nello stand organizzato da Pugliapromozione, dove sarà allestito un angolo cooking show e degustazione, avranno a disposizione per gli incontri btob   44 desk per il leisure e 8 per il mice. Tra le novità di questa edizione 2018, la partecipazione di molti comuni pugliesi che avranno la loro visibilità nello stand organizzato da Pugliapromozione ed in particolare, nella saletta stampa nella quale si susseguiranno incontri e conferenze di presentazione di nuovi itinerari e prodotti turistici.

Un’altra importante novità di quest’anno è l’accordo innovativo sul turismo fra Puglia e Lombardia per diventare più attrattivi. La presentazione del documento con il quale le due regioni stanziano centomila euro a testa per mettere a segno un piano comune per la promozione, l’allungamento della stagione turistica e qualificazione dell’offerta, avverrà proprio alla Bit durante un incontro che si svolgerà il 12 febbraio alle 12 ( Fieramilanocity – Mico Sala Brown 1) sul tema “Puglia& Lombardia : Double your journey in Italy”, al quale parteciperanno gli  assessori al turismo delle due Regioni.

E proprio la Bit sarà l’occasione per lanciare le prime iniziative congiunte: nel pomeriggio del 12 si svolgerà l’incontro di formazione Human TTT, Tourism Think Tank, il Fattore umano nel settore del turismo (www.tttourism.com) presso l’Unicredit Pavilion, organizzato dalla Regione Lombardia, con numerosi panel di formazione dedicati agli operatori turistici lombardi e pugliesi. In serata, sempre all’Unicredit Pavilion, un evento enogastronomico e musicale, organizzato dalla Regione Puglia, dedicato sempre agli operatori turistici delle due regioni, durante il quale saranno presentate le due destinazioni.

SAN NICANDRO. DANNI ALLA MACCHINA DEL SINDACO, TROVATO IL RESPONSABILE

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Arrabbiato dopo una lite in famiglia esce per strada e danneggia due auto. L’episodio è avvenuto a San Nicandro Garganico dove, nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, i Carabinieri sono intervenuti presso un’abitazione dove, poco prima, c’era stata una lite tra fratelli. Uno dei due avrebbe sfondato l’auto del fratello con un bastone, danneggiando un finestrino e uno specchietto retrovisore.
I militari hanno rintracciato poco dopo il responsabile che, nell’ammettere il gesto, ha aggiunto di aver subito dopo riservato lo stesso trattamento anche alla Mercedes di proprietà del Sindaco del centro garganico, colpevole, a suo dire, di non avergli concesso un aiuto economico, per il quale, peraltro, non aveva mai formalizzato alcuna richiesta. Verificato quanto era appena stato loro dichiarato, i Carabinieri hanno quindi avvisato il Sindaco del danno subito, e hanno quindi proceduto alla denuncia a piede libero del ventenne. Il danneggiamento, particolare non secondario, è comunque risultato in tutto simile ad un altro precedentemente subito dallo stesso Sindaco. Starà ora alla Magistratura appurare le motivazioni del danno, e anche le condizioni del giovane.(teleradioerre)

“LA PASSIONE VIVENTE ” 2018

La Parrocchia di Santa Maria delle Grazie di San Nicandro Garganico, diretta da don Matteo de Meo e don Antonio di Domenico, in preparazione alla prossima Santa Pasqua, continua i preparativi della “La “Passione Vivente”, la sacra rappresentazione giunta alla sua V^ Edizione che andrà in scena lunedì 26 marzo 2018 alle ore 19:00.
Tradizione, storia e fede gli ingredienti che anche quest’anno, con scene inedite e suggestive, susciteranno emozioni, commozioni e profonde riflessioni sul Mistero Divino del Santo Sacrificio della Croce.
Ci sarà a breve, a data ancora da destinare, una riunione presso i locali del Convento di tutti coloro che vogliono partecipare, uomini e donne, adulti e giovani, in ruoli di attori, di figuranti e di semplici “operai” per realizzare un evento di grande rilievo religioso, culturale e sociale, che porta per tutti onore alla città.
Si può già dare subito la conferma della propria partecipazione.

SAN NICANDRO, CONVOCAZIONE COMMISSIONE ELETTORALE PER LA NOMINA DEGLI SCRUTATORI

Per lo svolgimento delle elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica il sindaco rende noto che la Commissione elettorale comunale è convocata nella sede del comune in pubblica adunanza per il giorno 9 febbraio 2018, alle ore 12, per procedere alla nomina degli scrutatori che saranno destinati agli uffici elettorali di sezione per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica che si svolgeranno domenica 4 marzo 2018.

Ai componenti dei seggi spetta un onorario fisso: ai Presidenti 187,00 euro, agli scrutatori e segretari 145,00 euro.

GARGANO, ATTIVITÀ SVOLTA E RISULTATI CONSEGUITI DALLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

Ecco il report 2017 sul Gargano. Anche il territorio garganico si conferma fortemente instabile, in ragione di una serie di variabili che influenzano, da tempo, l’evoluzione della criminalità mafiosa nell’area. Nell’ordine, rilevano la presenza di una pluralità di gruppi criminali (basati essenzialmente su vincoli familiari e non legati tra loro), l’ascesa delle giovani leve, desiderose di colmare i vuoti determinati dalla detenzione di elementi di vertice della mafia garganica (in particolar modo appartenenti al clan dei MONTANARI) e, non ultima, la vicinanza geografica ad altre realtà mafiose, come quelle foggiana e cerignolana. A questa frammentazione si aggiunga come altri gruppi criminali, in particolare quelli di Manfredonia, di Monte Sant’Angelo e di Mattinata, potrebbero schierarsi in contrapposizione alle consorterie dell’area garganica, ampliando lo scenario di conflittualità.

E’ in tale contesto di instabilità che è maturata la nuova faida di mafia (sfociata in omicidi, agguati violenti e lupare bianche) intestina al tessuto criminale locale, i cui equilibri strutturali – basati sulla commistione tra vecchie gerarchie, vincoli di familiarità ed alleanze contingenti – sembrano venuti meno, a svantaggio soprattutto della famiglia malavitosa dei NOTARANGELO. Sebbene le fibrillazioni più evidenti si siano registrate a Vieste – teatro dei principali fatti di sangue – l’intero promontorio risulta interessato da un processo di rinnovamento dell’ambiente criminale, spinto dalle nuove leve e dalle relative mire espansionistiche. Gli interessi illeciti, infatti, che Vieste offre specie nel settore degli stupefacenti ed in quello turistico (strutture ricettive, ristoranti, guardianie e servizi vari), rendono la città un obiettivo strategico anche per i sodalizi esterni. Sul fronte del racket delle estorsioni continuano a verificarsi danneggiamenti e intimidazioni in danno di strutture ricettive e balneari della litoranea.

Per quanto attiene al mercato degli stupefacenti, che rimane uno dei principali motivi di attrito tra i gruppi criminali, la città di Vieste si conferma snodo attivo per i comuni limitrofi di Vico del Gargano, Peschici e Rodi Garganico, mentre la relativa area costiera risulta interessata dagli sbarchi, dall’Albania, di ingenti quantitativi di marijuana. Nel comprensorio di Monte Sant’Angelo-Manfredonia-Mattinata, le difficoltà del clan LI BERGOLIS, conseguenti alla detenzione dei suoi vertici, potrebbero aver rinvigorito i gruppi già organici al clan dei MONTANARI e ora guidati da figure di maggiore spessore criminale.

A Monte Sant’Angelo, proprio nel corso del semestre si sono verificati due gravi episodi sotto l’aspetto della sicurezza e dell’ordine pubblico, le cui origini, seppur in modo indiretto, potrebbero essere legate alle fibrillazioni in corso in altre aree del Gargano. Le attività illecite predilette dalla criminalità locale rimangono, a fattor comune, il menzionato traffico di sostanze stupefacenti, le estorsioni ed i reati di natura predatoria, compiuti in particolar modo mediante assalti a tir e portavalori. A tal proposito, nell’evidenziare come nell’intero promontorio si siano registrate rapine eseguite con modalità paramilitari, si segnala il fermo eseguito, nel mese di maggio, di un esponente di primo piano della criminalità organizzata garganica trovato in possesso di armi da guerra. Uno stato di tensione che ha avuto quale ulteriore, eclatante manifestazione, l’agguato ad un pregiudicato consumato a colpi di kalashnikov, la mattina del 18 maggio, in un mercato della città di San Marco in Lamis, nel corso del quale è rimasto ferito anche un ignaro cittadino. Particolare attenzione merita, infine, l’area del promontorio tra Sannicandro Garganico e Cagnano Varano, dove l’ambizione di giovani leve legate a famiglie malavitose del luogo potrebbe generare scontri con i sodalizi da tempo più radicati.

SAN NICANDRO, IL MOVIMENTO 5 STELLE INAUGURA IL COMITATO ELETTORALE

Entra nel vivo la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle. In attesa di accogliere Luigi Di Maio che sarà a Foggia domani, giovedì 8 febbraio, alle 14.30, presso la sala Auditorium Amgas in viale Manfredi, i candidati alla Camera e al Senato radicano la propria presenza ed il proprio impegno sul territorio con l’apertura dei comitati elettorali. Oggi, alle 19.30, in corso Garibaldi, 48 a San Nicandro Garganico, inaugurazione del comitato che sostiene la candidatura alla Camera, nel collegio Foggia-BAT, di Marialuisa Faro. “Il nostro territorio è lo specchio dell’Italia – dice la Faro – stretto com’è nella morsa del clientelismo e nelle vecchie dinamiche di partito, ancora tanto radicate. Radici da estirpare per far spazio ad una classe politica che metta al centro della propria attività l’interesse di tutti gli italiani, non il proprio, e che lavori seriamente per il rilancio delle piccole e medie imprese, quelle che impediscono la fuga dei giovani dai centri più piccoli della provincia”.

REGIONE PUGLIA, LIVELLI DI ASSISTENZA PER IL 2018

Via libera e approvazione in Giunta della delibera di adozione del Piano Operativo 2016/2018, per la Verifica degli Adempimenti regionali con il Comitato Permanente per la Verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza. Il Programma Operativo affronta i nodi critici della prevenzione, dell’assistenza territoriale, dell’assistenza ospedaliera, della spesa farmaceutica, della gestione amministrativa in maniera trasversale, per superare le inadempienze e rilanciare il sistema configurandolo intorno al miglioramento della qualità della vita dei cittadini pugliesi.

POPOLAZIONE PUGLIESE. I dati ci dicono che la popolazione pugliese sta diventando sempre più anziana: in 10 anni, il numero di soggetti con più di 75 anni è passato da circa 321.000 a 425.000 e la tendenza è confermata nei prossimi anni. Questa variazione nella composizione della popolazione modifica il profilo dei bisogni: il 40% dei nostri assisti presenta almeno una patologia cronica, assorbendo circa l’80% delle risorse sanitarie.
PREVENZIONE. Il punto di partenza è la prevenzione, con la riorganizzazione e il potenziamento degli screening, il consolidamento della pratica vaccinale ma anche la salute animale e degli alimenti.

DATI SULL’ASSISTENZA E SULLA CURA. I dati sull’assistenza del 2016 ci dicono che la direzione intrapresa procede nel senso del miglioramento della qualità. Migliora la tempestività di intervento chirurgico sulle fratture del collo del femore sopra i 65 anni di età, essenziale per ridurre gli esiti negativi dopo il trauma e consentire il migliore recupero funzionale: se nel 2010 solo il 14% dei pazienti pugliesi veniva operato entro due giorni, nel 2016 la proporzione di interventi tempestivi è del 49%. Nell’area cardiologica si registra una riduzione della mortalità a 30 giorni dopo infarto miocardico acuto, che passa dall’11% del 2010 al 9% nel 2016. Sono ben sedici i reparti dove si riscontra una mortalità più bassa della media nazionale dell’8%, con le migliori performance ascrivibili all’Ospedale di Bisceglie, agli Ospedali Riuniti di Foggia e all’ospedale di Gallipoli.
APPROPRIATEZZA. Accanto al miglioramento degli esiti delle cure, si assiste all’incremento di appropriatezza nell’assistenza di patologie che necessitano di una presa in carico da parte delle strutture territoriali: l’ospedalizzazione per diabete senza complicanze passa da un tasso di 0,47 per1000 abitanti a 0,12, anche al di sotto del valore nazionale (che da 0,25 diventa l’anno scorso 0,13); il ricorso al ricovero ospedaliero si è drasticamente ridotto per l’ipertensione arteriosa (era 1,66 nel 2010, diventa 0,39 nel 2016) ma anche per lo scompenso cardiaco (da 5,1 a 3,8); le malattie respiratorie croniche mostrano una riduzione del tasso per 1000 abitanti da 5 nel 2010 a 2 nel 2016, pur con le variazioni territoriali legate alle specificità epidemiologiche (come l’area di Taranto e Brindisi, dove si registrano valori più elevati). Su queste patologie la Regione sta avviano la sperimentazione Care Puglia, un modello di presa in carico delle cronicità che punta al potenziamento della medicina di iniziativa e di prossimità, alla definizione di piani assistenziali individuali che raccolgano le esigenze specifiche di ogni paziente e lo accompagnino nel percorso di cura.

Alcune aree mostrano ancora criticità di sistema, su cui si sta concentrando l’azione del Governo regionale: l’anno scorso il modello di offerta assistenziale in ambito oncologico si presentava ancora estremamente frammentato, con una dispersione della casistica sulla quale si sta intervenendo attraverso la costruzione della Rete Oncologica; e anche sui parti cesarei, nonostante il miglioramento dell’indicatore che passa dal 39% del 2010 al 31% del 2016, non possiamo ancora dirci soddisfatti ed è questo il motivo per cui particolare attenzione stiamo prestando all’assistenza materno-infantile, con la concentrazione dei parti in ospedali sicuri e l’attivazione del trasporto neonatale in emergenza.

SALUTE DONNA. E’ stata predisposta l’Agenda della gravidanza affinché ogni donna possa seguire e comprendere meglio l’andamento della propria gravidanza e possa viverla con maggiore fiducia  e serenità.
Partoanalgesia e Qualificazione del Percorso. Approvazione del protocollo regionale per la partoanalgesia” e adozione del Modello organizzativo implementazione partoanalgesia nei punti nascita con numero parti >1000/anno. Il protocollo è stato predisposto dal Comitato Punti Nascita Regionale (CPNR) e  condiviso  con l’Associazione Anestetisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica (AAROI-EMAC), con la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) con  la Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore (SIAARED) nonché con esperti intervenuti, al fine di individuare i criteri clinico-organizzativi per rendere operativo il parto in analgesia epidurale, presso i punti nascita previsti dalla Regione in condizioni di sicurezza.

L’UNIVERSITA’ CONDANNATA ALL’ITALIANO, DUE SENTENZE CONTRO L’UNIVERSITA’

Alla lettura della sentenza del Consiglio di stato del 29 gennaio 2018, che dà seguito alla sentenza della Corte costituzionale di circa un anno fa, è impossibile non associare il detto latino secondo cui “Giove rende cieco chi vuole perdere”. Con le due sentenze infatti è stato inconsapevolmente scritto l’epitaffio dell’università italiana, intesa come istituzione in grado di competere nella formazione dei giovani con le migliori accademie straniere.

Le regole dettate dalle sentenze del Consiglio di stato e della Corte costituzionale sono sostanzialmente due. Primo, le università italiane non possono istituire interi corsi di studio in lingua straniera, salvo che non predispongano corsi omologhi anche in italiano. Secondo, le università possono tuttavia prevedere singoli insegnamenti in lingua straniera, anche se non ve ne sono di corrispondenti in lingua italiana. A questa facoltà però si può fare ricorso – ammonisce la Consulta – secondo “ragionevolezza proporzionalità e adeguatezza, così da garantire una complessiva offerta formativa rispettosa del primato della lingua italiana”.

Con la prima regola, in sostanza, si impedisce alle università italiane di competere nel mercato dell’insegnamento in inglese, vale a dire di competere con il resto del mondo. Molti studenti italiani non sceglieranno le università italiane perché l’inglese è ormai richiesto come obbligatorio per tutte le attività e professioni di livello medio/alto. Gli studenti stranieri non verranno Italia, perché oggi la lingua comune dell’apprendimento è l’inglese. L’unica possibilità di istituire un corso di studi esclusivamente in inglese è quella di crearne uno omologo in italiano. Ma è evidente che l’incremento dei costi (ulteriori docenti, spazi e spese amministrative) in un quadro di finanziamento già ridotto all’osso, rende difficile questa opzione.

Si poteva sperare che le corti salvassero almeno i corsi di studio che hanno senso solo in inglese, ad esempio, le relazioni o il diritto o l’economia internazionali. È lecito insegnare solo in inglese ai nostri futuri diplomatici? La Corte costituzionale è inflessibile: “il divieto vale anche nei settori nei quali l’oggetto stesso dell’insegnamento lo richieda”. Anche chi non ha familiarità con l’inglese deve poter diventare un diplomatico. Dalla regola seguono due corollari, uno finanziario e uno sociale: a) le famiglie italiane spenderanno all’estero e le famiglie straniere non spenderanno in Italia; b) i figli di famiglie benestanti otterranno comunque una educazione in inglese all’estero, i figli di famiglie non benestanti, seppure capaci e meritevoli, troveranno nell’università italiana un ascensore sociale fermo al piano terra.

La seconda regola consente alle università di prevedere singoli insegnamenti in inglese. Sennonché, come sanno tutti coloro che vivono nell’università, se non vengono organizzati in un corso che porta a un titolo spendibile sul mercato, come ad esempio una laurea magistrale, gli insegnamenti sono scarsamente appetibili. Perché uno studente dovrebbe fare lo sforzo di frequentare un corso in inglese, con relativi esami in lingua, se non gli porta nessun titolo che certifichi le sue competenze nel mondo del lavoro? Di fatto, questi singoli insegnamenti saranno scelti – come avviene oggi – prevalentemente dagli studenti stranieri, in mobilità internazionale.

Naturalmente le due regole prese assieme rendono possibili corsi “ibridi”, ossia parte in italiano e parte in inglese. Qui abbiamo anzitutto un problema interpretativo. Il divieto di interi corsi esclusivamente in lingua straniera lascerebbe aperta – in termini letterali – la possibilità di disegnare un corso con un solo insegnamento in italiano e il resto in inglese. Tuttavia, una lettura teleologica delle sentenze si oppone all’opzione “furbetta”: è chiaro infatti che le Corti vogliono salvaguardare il ruolo centrale della lingua italiana nell’insegnamento universitario. Peraltro, il mercato di questi corsi sarebbe puramente nazionale e assai ristretto. Infatti, non potrebbero comunque essere rivolti agli studenti stranieri, dato che la presenza di insegnamenti in italiano presenta ostacoli per loro insormontabili. E non potrebbero essere rivolti nemmeno agli studenti italiani che non sanno l’inglese, perché, in questo caso, gli ostacoli sarebbero rappresentati dagli insegnamenti in inglese.

In sostanza, in termini di mercato, potremmo dire che i giudici, con il divieto di corsi in inglese costringono l’università italiana a limitare la produzione a un prodotto non competitivo – corsi in italiano – ovvero a organizzare una produzione locale (in italiano) e una per l’esportazione (in inglese). Consentono all’università di avere insegnamenti in lingua, ma questi non possono essere assemblati in un prodotto competitivo – interi corsi in inglese – cosicché il loro valore è molto ridotto. Consentono all’università di produrre corsi ibridi, ma il mercato per questi non è nemmeno nazionale.

Pietro Manzini

 

PROTOCOLLO DI INTESA COMUNE E ISTITUTI “D’ALESSANDRO-VOCINO” E “DE ROGATIS-FIORITTO”

Il Ministero dell’Istruzione ha reso noto alle istituzioni Scolastiche l’Avviso Pubblico relativo ai “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. Tali progettualità hanno come obiettivo primario quello di riequilibrare e compensare situazioni di svantaggio socio-economico, in zone particolarmente disagiate, nelle aree a rischio e in quelle periferiche, intervenendo in modo mirato su gruppi di alunni con difficoltà e bisogni specifici e quindi esposti a maggiori rischi di abbandono. Pare, quindi, condivisibile che le scuole si aprano oltre i tempi classici della didattica agli alunni e alle loro famiglie, per essere vissute dai ragazzi e dal quartiere il pomeriggio, nei fine settimana, nei tempi di vacanza, diventando spazio di comunità in aree di particolare disagio abitativo e con elevato tasso di dispersione scolastica con l’ampliamento dei percorsi curriculari.

E’ stato, pertanto, formalizzato il Protocollo d’intesa che prevede la collaborazione tra l’Istituto “D’Alessandro-Vocino” ed il Comune e l’Istituto “De Rogatis-Fioritto” per la realizzazione delle attività progettuali di cui sopra.

AL VIA IL CARNEVALE A CAGNANO VARANO

Sono partite domenica scorsa a Cagnano Varano le celebrazioni per il Carnevale 2018. Nel pomeriggio le vie principali della cittadina garganica sono state lo scenario di colorati carri e gruppi mascherati, che hanno rallegrato l’intero paese.
Anche quest’anno le iniziative legate alla festa mascherata sono organizzate dal Comitato Feste che per invogliare la popolazione cagnanese ha indetto un concorso per carri e maschere le cui iscrizioni si sono chiuse sabato 3 febbraio. I concorrenti – e non solo- sfileranno anche domenica 11 e martedì 13: in particolare, durante il gran finale del martedì grasso verranno proclamati i vincitori.
Comitato Feste Cagnano Varano

ATTO VANDALICO ALL’ AUTO DEL SINDACO: AVVERSARI SEMPRE, NEMICI MAI

Egregio direttore, ho appreso, con enorme rammarico, che l’auto del sindaco Gualano è stata oggetto di atti vandalici da parte di “gentaglia” senza scrupoli e vigliacca che opera nell’anonimato e contro un oggetto che mai potrà difendersi, anche se di proprietà di un politico (sindaco in questo caso) colpevole, a detta di tanti, che ha promesso a tanti non mantenendo nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale da lui o chi per lui. Però, mi sembra che non sia stato il solo a promettere tanto a tutti coloro i quali (e sono sempre di più, a causa del mal costume della promessa aumentato in questi ultimi anni, questi “professionisti del voto di scambio), ogni campagna elettorale si fanno “il giro delle chiese” e, quindi, non sia esente da colpe o da cambiali non onorate, alla pari di altrettanti politici che compongono la sua Giunta e di altri che siedono in Consiglio Comunale senza averne il titolo o disonorando il voto degli elettori…o no?

Tutti sanno che, amministrativamente parlando, non sono e ne lo sarò mai, in favore dell’operato amministrativo politico e fallimentare del sindaco Gualano, della sua giunta fatta di transfughi e di alcuni consiglieri zompafossi che, senza avere realizzato un solo progetto valido in 5 anni, hanno ridotto, ulteriormente il nostro paese al ruolo di ultimo tra tutti i paesi della provincia di Foggia vantandosi, addirittura, di aver tolto il debito. Debito che con questa sciagurata operazione di “farsi prestare i soldi”, è addirittura aumentato. Un sindaco che, spesso, forse, anche per sua volontà, non si è saputo opporre a “proposte indecenti” fatte e rese quasi operative da elementi poco rispettabili che compongono la sua Giunta che avrebbero portato il paese, già in un’eutanasia socio-economica e culturale quasi irreversibile, alla morte civica senza possibilità di un ritorno alla vita normale e quotidiana se, in alcuni casi, non ci fossimo stati noi del C.D.U. a tamponarle.

Io sono convinto che chi “semina vento, raccoglie tempesta” e quando la gente ha fame diventa ricattabile, sotto ogni profilo e specie quando qualcuno ne alimenta gli appetiti con promesse che mai potranno essere mantenute. Allora, dopo anni di fame, di umiliazioni, di frustrazioni, di promesse non mantenute, di aspettative dietro una porta comunale che non si apre mai, il cervello s’annebbia, specie quando in campagna elettorale si promette, promette…e non solo! Conosco una sola arma terribile che ogni cittadino ha per premiare o punire chiunque amministra un paese, fuori dalla “illogica” delle promesse del posto fisso, del turno, dell’affidamento, ecc : IL VOTO LIBERO! Quindi, esprimo la mia solidarietà al sindaco Gualano per l’atto vandalico subito perché se si vuol dissentire ci sono mille ed un modo per farlo mettendoci la faccia e di fronte a tali inqualificabili atti ripeto, ancora con più forza: ” chi è causa del suo mal pianga se stesso”. PROMETTERE E’ FACILE…MANTENERE LE PROMESSE E FARE I FATTI E’ UN POCO…MA SOLO UN POCO PIU’ DIFFICILE…O NO?

Con la stima di sempre.

On. Nino Marinacci

ASP ZACCAGNINO. PRODUZIONE CEREALI ANNATA AGRARIA 2016/17, DEFINITO IL PREZZO DI VENDITA

Con determinazione del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Agricolo n.14 del 2 febbraio, è stato stabilito il prezzo definitivo di vendita del grano prodotto nella scorsa annata agraria e raccolto a giugno 2017. Quale ultima mercuriale per la determinazione del prezzo finale, quindi, è stata scelta quella di mercoledì 31 gennaio 2018. Rispetto agli anni precedenti, è stato adottato un diverso sistema di fissazione del prezzo finale di vendita: fino al 2016, infatti, veniva considerata la media di tre mercuriali pubblicate dalla CCIAA di Foggia, vale a dire quelle riferite alla settimana scelta dall’ASP, le mercuriali pubblicate nella settimana precedente, e quelle pubblicate nella settimana successiva.

Per l’annata agraria 2016/2017, e quindi per il raccolto fatto a giugno 2017, invece si è deciso di modificare alcune condizioni del bando di gara per la vendita dei cereali prodotti dall’ASP Zaccagnino. I cambiamenti sono scaturiti da un incontro pubblico e una tavola rotonda svolta il 19 aprile 2017, in cui sono state affrontate le problematiche del mercato del grano con le organizzazioni agricole territoriali e gli imprenditori del settore. Tra le modifiche apportate, una tra le più importanti riguardava proprio il sistema di fissazione del prezzo di vendita, allo scopo di porre al riparo dalle forti oscillazioni del mercato del grano – sempre più influenzato da fattori internazionali – sia l’ASP venditrice che i possibili acquirenti (che altrimenti, se le condizioni fossero state “fuori mercato”, non avrebbero avuto interesse a partecipare all’asta pubblica). Per questa ragione è stato scelto il sistema della media di tutte le mercuriali, sempre pubblicate dalla CCIAA di Foggia, a partire dalla settimana della prima consegna del prodotto (quindi giugno 2017) fino a quella scelta dall’ASP.

Grazie al nuovo sistema, rispetto al 2016 il prezzo finale di vendita del grano ha avuto un incremento di circa 4,50 euro a quintale mediamente, confermando quindi che la scelta fatta è stata molto positiva, avendo consentito un ricavo unitario per quintale di circa il 20% in più di quello della precedente annata agraria. Vogliamo ringraziare le aziende che hanno partecipato all’asta indetta dalla ASP e, in particolare, la ditta Molino Casillo SpA di Corato, che ha dato fiducia alla capacità produttiva della Zaccagnino, migliorando ulteriormente la propria offerta dopo la prima seduta di gara.

Tuttavia avvertiamo la necessità di sviluppare ancora le procedure di gara, in quanto la mancata adesione ufficiale ad un contratto di filiera per la semina del 2016 (anno in cui si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’A.S.P.) e quindi per il raccolto del 2017, non ha consentito di poter valorizzare maggiormente gli oltre 9000 quintali di grano duro di qualità, che hanno fatto registrare un grado proteico superiore a 16.

Siamo convinti che la produzione in atto per l’a.a. 2017/2018 non potrà che confermare i dati qualitativi già avuti lo scorso anno e per questo il nuovo bando relativo al grano duro, da raccogliere a giugno 2018, introdurrà l’adesione ad una filiera: invitiamo per questo tutte le aziende interessate ed inserite in “filiere” a partecipare alla prossima asta.

In questo modo, infatti, pensiamo di poter raggiungere il duplice obiettivo di valorizzare la produzione dell’ASP Zaccagnino, con rendimenti economici ancora migliori, e di consolidare le filiere con grano italiano al 100%, a tutela della produzione nazionale e in particolare dei prodotti della nostra terra.

La Presidente

Patrizia Lusi

UNIVERSITA’ FOGGIA, IMMATRICOLAZIONI A.A. 2017/18 VERSO IL RECORD ASSOLUTO

Alla data del 31 gennaio u.s., per l’anno accademico 2017/’18 all’Università di Foggia risultano aver già adempiuto alle procedure necessarie per l’immatricolazione ben 3.386 nuovi studenti. Sebbene le immatricolazioni siano ancora in corso (specie quelle ai corsi di laurea Magistrale) e, dunque, il dato potrebbe far registrare un ulteriore incremento, per l’Università di Foggia va profilandosi un risultato di dimensioni straordinarie. Se non addirittura storiche. Un risultato più facilmente comprensibile se confrontato con quelli degli anni precedenti. Ovvero, 3.386 immatricolati all’a.a. 2017/’18 significano ben 140 immatricolati in più rispetto all’a.a. 2016/’17, cioè rispetto all’anno del grande boom stabilito dall’Università di Foggia (celebrata su scala nazionale per un incremento di nuovi studenti pari al 41,2%: gli immatricolati allora furono 3.246, UniFg si piazzò al secondo posto tra tutti gli Atenei d’Italia in questa speciale graduatoria). Ma se sul dato dell’anno scorso ha inciso nella misura del 60% il debutto record del nuovo corso di laurea in “Scienze investigative” (con 597 immatricolati, per il resto anche gli altri corsi fecero registrare un buon incremento), su quello di quest’anno incide in misura nettamente maggiore la crescita di tutti gli altri corsi di laurea contenuti nel piano dell’Offerta Formativa UniFg (tant’è che, da quest’anno accademico, il Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza ha introdotto un “numero sostenibile” di studenti proprio per il corso di laurea in “Scienze investigative”). Infine, in quest’anno accademico, ha inciso positivamente anche il nuovo corso di laurea internazionale a numero programmato in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” (con 50 immatricolazioni e candidati provenienti da diverse regioni italiane).

Questo il commento del Rettore prof. Maurizio Ricci. «Per questo desidero sinceramente ringraziare la delegata all’Orientamento, prof.ssa Lucia Maddalena, e la responsabile dell’Area Orientamento, dott.ssa Rita Saraò, così come tutti i docenti e tutto il personale tecnico-amministrativo, impegnato nell’azione di orientamento verso la nostra realtà universitaria. Chi sceglie l’Università di Foggia, lo fa convinto di riporre fiducia nella credibilità scientifica e didattica di un Ateneo vicino, che ha saputo creare e alimentare empatia con gli studenti e le loro famiglie. Al successo e alla credibilità di questo Ateneo, insieme con i Rettori che mi hanno preceduto, proff. Antonio Muscio e Giuliano Volpe, e la Comunità accademica tutta, abbiamo ininterrottamente lavorato in questi anni: quel successo e quella credibilità sono e saranno la nostra scommessa etica e professionale anche per il futuro. Adesso queste prerogative ci vengono riconosciute anche dagli studenti e dalle loro famiglie, che evidentemente hanno creduto alla bontà del nostro Ateneo sul piano della qualità della ricerca scientifica, della didattica e dei servizi a favore degli studenti, per il cui miglioramento UniFg ha investito alcuni milioni di euro, ricavandoli dal proprio bilancio nonostante i tagli nei trasferimenti finanziari al sistema universitario nazionale. Un sincero ringraziamento, perciò, va rivolto alle studentesse e agli studenti, nonché alle loro famiglie che hanno creduto in noi».

PUGLIA: CODACONS LANCIA ANCHE IN REGIONE PUGLIA BOLLINO CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI

In occasione della Giornata di prevenzione dello spreco alimentare, il Codacons lancia anche in Puglia un bollino per individuare i ristoranti e le aziende della regione impegnate contro lo spreco in ambito alimentare e che hanno adottato misure contro le eccedenze alimentari. Il Bollino ok CODACONS: no agli sprechi si all’ ambiente, è un attestato emesso dal Codacons con cui si certifica che un’azienda di ristorazione o di distribuzione ha messo in atto almeno due iniziative contro lo spreco e/o per la riduzione di rifiuti organici, ed abbia adottato un piano per la gestione ed il riciclo delle eccedenze alimentari spiega l’associazione.

Ogni anno infatti l’industria, la ristorazione e l’agricoltura producono in Italia sprechi alimentari per 3 miliardi di euro, con danni per la collettività e per l’ambiente. Il principale obiettivo di questo progetto, quindi, è quello di riuscire a favorire una concreta riduzione dello spreco e dei rifiuti, nonché di promuovere pratiche di reimpiego delle eccedenze alimentari al fine di garantire un maggiore rispetto dell’ambiente da parte di tutti.

Nello specifico le aziende della Puglia che vorranno dotarsi del Bollino dovranno adottare sistemi di misurazione e controllo per quantificare le eccedenze alimentari e i rifiuti e monitorare i miglioramenti raggiunti e le eventuali criticità, misure per la prevenzione delle eccedenze alimentari e dei rifiuti e misure per la ridistribuzione, il riciclo e il prolungamento della shelf-life degli alimenti in eccesso. Il Bollino ok CODACONS: no agli sprechi si all’ ambiente potrà essere esibito e pubblicizzato da ristoranti e aziende, e consentirà ai soggetti che ne beneficeranno di essere inseriti in un apposito elenco dei virtuosi che sarà pubblicato sul web. Non solo. Sarà creata un’apposita applicazione per smartphone che permetterà ai consumatori di accedere all’elenco delle aziende aderenti al progetto e di individuarle anche tramite la geolocalizzazione. Tutti i ristoranti e le aziende della Puglia interessate ad ottenere il BOLLINO possono da oggi presentare domanda attraverso il sito www.codacons.it. (puglialive)

L’ASD ATLETICA DI SAN NICANDRO VINCE ANCHE CON I GIOVANISSIMI

La tradizione dell’atletica a San Nicandro continua con i giovani. Infatti, ieri, è stata una bellissima giornata per i colori locali in quanto alla gara podistica che si è disputata a Termoli c’è stato l’esordio dei giovanissimi e la conquista del terzo meritatissimo piazzamento di Francesco Longo, figlio d’arte.

Complimenti a Francesco e a tutta l’equipe e lo staff dell’Asd Atletica San Nicandro. Come si dice: “Chi ben comincia….”.

ATTO VANDALICO ALL’AUTO DEL SINDACO GUALANO

L’auto del sindaco di San Nicandro Pierpaolo Gualano è stata, ancora una volta, oggetto di atto vandalico. Rotto il vetro dello sportello di guida, lo specchietto retrovisore ed altro. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della nostra cittadina.

ALL’UNITRE SI E’ PARLATO ANCHE DI EMERGENZA CINGHIALI A SAN NICANDRO

Durante la conferenza sulla tutela ambientale e forestale per la conservazione della biodiversità tenuta dal Gen. Comandante Carabinieri per la tutela ambientale, Nazario Palmieri, c’è stato un intervento da parte del pubblico sulla pericolosità dei numerosi cinghiali che stazione incontrollati nelle campagne di San Nicandro. E’ stato puntualizzato il danno che provocano alla nostra agricoltura (e ne sanno qualcosa gli agricoltori della zona di Monte Devio) oltre la pericolosità per chi percorre in macchina nelle ore serali le strade che portano nella nostra cittadina in quanto occorre tenere una velocità molto bassa proprio per la probabilità che, da un momento all’altro ci si possa trovare di fronte un cinghiale o, più probabilmente, un gruppo o famiglia di cinghiali e ricorda che anche nel nostro territorio ci sono state vittime proprio per incidente con questi animali.

La risposta da parte di Palmieri è stato esauriente in quanto ha toccato il tema nelle sua varie angolazioni. Ha precisato che i cinghiali non hanno predatori naturali e solo il lupo può competere con essi. I cinghiali prolificano in maniera incontrollata e il loro enorme numero rappresenta un fattore di distruzione dell’ecosistema per non parlare poi del problema della sicurezza per l’uomo e dei problemi sanitari. Infine ci sono le associazioni ambientalistiche che insorgono contro la loro uccisione.

Poi porta l’esperienza informando che in molti altri posti i cinghiali vengono abbattuti. Nel territorio romano, infatti, vengono sistemate trappole per la loro cattura e il successivo abbattimento per riportare nel giusto equilibrio la fauna. Occorre che anche la politica debba fare delle scelte precise.

A tale proposito Civico93 ha già informato che la Regione Puglia si sta interessando del problema cinghiali con l’approvazione delle linee di indirizzo per la disciplina dell’avvio sperimentale della “caccia al cinghiale”, con le diverse tecniche di prelievo.