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PERCHE’ GLI ABBRACCI FANNO TANTO BENE

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Migliorano la pressione, il battito cardiaco e l’umore. Però devono durare almeno venti secondi

L’esigenza di un contatto tra le persone, anche fisico, è innata nella natura dell’uomo. Siamo nati per scambiare abbracci, sempre più utilizzati per diverse terapie che riguardano il corpo e la mente. Perché gli abbracci fanno tanto bene? Esiste ormai una condivisa risposta scientifica a questa domanda. Tutto si deve in primo luogo al rilascio di ossitocina ed endorfine. La prima è un ormone che riduce ansia e stress, regola la pressione sanguigna, migliora la memoria.

PERCHÉ GLI ABBRACCI FANNO TANTO BENE

Gli abbracci sono molto più di un semplice gesto di affetto; hanno il potere di apportare numerosi benefici per la salute mentale e fisica, purché durino almeno 20 secondi. Abbracciarsi è considerato un’ottima terapia contro ansia e stress.

Gli abbracci possono anche stimolare la produzione di serotonina e dopamina, sostanze chimiche del cervello che sono associate al miglioramento dell’umore e alla riduzione dell’ansia. Questi neurotrasmettitori, possono contribuire a contrastare i sintomi della depressione e aumentare la sensazione di felicità e contentezza.

Inoltre, gli abbracci possono anche favorire una migliore regolazione del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Il contatto fisico con un altro individuo può innescare una risposta rilassante nel sistema nervoso, che può contribuire a ridurre la tensione muscolare e a migliorare la circolazione sanguigna.

L’abbraccio è anche un modo efficace per favorire la comunicazione non verbale e l’espressione delle emozioni. Attraverso il contatto fisico, si può trasmettere amore, affetto, consolazione e sostegno emotivo. Gli abbracci possono fornire un senso di sicurezza e di connessione con gli altri, riducendo così il senso di solitudine e migliorando l’autostima.

Gli abbracci possono essere particolarmente benefici per chi soffre di ansia sociale. Questo gesto di affetto, può aiutare a rompere il ghiaccio e a creare un ambiente confortevole durante gli incontri collettivi. Gli abbracci possono favorire l’integrazione e creare legami più profondi e significativi tra le persone.

OSSITOCINA ED ENDORFINE

Durante un abbraccio, il corpo rilascia ossitocina, un ormone che stimola il senso di calma. Questo ormone è noto per ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, promuovendo così una sensazione di rilassamento e benessere. L’ossitocina è spesso definita come l’ormone dell’amore e del legame sociale, poiché è associata ai sentimenti di fiducia, affetto e connessione con gli altri. Inoltre, gli abbracci possono anche stimolare la produzione di endorfine nel nostro corpo. Le endorfine sono sostanze chimiche che agiscono come analgesici naturali. Durante un abbraccio, il contatto fisico attiva i recettori della pelle, inviando segnali al cervello che innescano la produzione di endorfine. Queste endorfine possono ridurre il dolore, migliorare l’umore e promuovere una sensazione di euforia e benessere generale.

COSA SI PROVA QUANDO SI ABBRACCIA UNA PERSONA ALLA QUALE VOGLIAMO BENE?

Quando si abbraccia una persona a cui si vuol bene, si provano una serie di sensazioni ed emozioni positive. Vediamo insieme quelle più significative:

L’abbraccio di una persona cara può trasmettere una sensazione di calore e comfort. La vicinanza fisica e l’intimità creano una percezione di protezione e sicurezza;

L’abbraccio di una persona amata può suscitare una sensazione di gioia e felicità. Il gesto di amore e affetto rafforza il legame emotivo tra le persone coinvolte, creando un momento di pura felicità;

Gli abbracci favoriscono una connessione profonda e un senso di appartenenza. Rappresentano un modo per dimostrare il proprio affetto e il desiderio di essere vicini a qualcuno. L’abbraccio ci fa sentire parte di qualcosa di più grande di noi stessi;

Durante un abbraccio, si può sperimentare una sensazione di tranquillità e serenità. Il contatto fisico e l’affetto possono ridurre lo stress e l’ansia, inducendo uno stato di calma interiore;

Un abbraccio può fornire conforto e sostegno in momenti di tristezza o difficoltà. La presenza fisica di una persona amata può essere un balsamo per l’anima, offrendo consolazione e supporto emotivo;

Abbracciare qualcuno a cui si tiene può suscitare un sentimento di gratitudine e apprezzamento per la presenza di quella persona nella propria vita. L’abbraccio può essere un modo per esprimere affetto e riconoscimento per l’importanza di quella relazione.

PERCHÉ CI SONO PERSONE CHE NON VOGLIONO ESSERE ABBRACCIATE?

Ci possono essere diverse ragioni per cui le persone potrebbe preferire di non essere abbracciate. Le propensioni personali riguardo al contatto fisico possono variare da individuo a individuo, ed è importante rispettare le scelte di ognuno. Scopriamo insieme alcuni possibili motivi per cui alcune persone non vogliono essere abbracciate:

Alcune persone possono avere un senso di spazio personale più ampio rispetto ad altri e preferire mantenere una certa distanza fisica. Gli abbracci potrebbero far sentire queste persone a disagio o potrebbero dare loro la sezione di invasione dello spazio personale;

Alcuni sono molto più sensibili al contatto fisico e potrebbero trovare gli abbracci sgradevoli o fastidiosi. Potrebbe trattarsi di una questione di ipersensibilità tattile o di una preferenza per altre forme di contatto fisico;

Ci sono persone che hanno avuto esperienze negative o traumatiche legate al contatto fisico o agli abbracci e, quindi, associano a questi gesti sensazioni di ansia o disagio. Capita sia a chi ha ricevuto pochi abbracci durante l’infanzia o a chi ha ricevuto attenzioni eccessive, che si sono rivelate quasi soffocanti. Questi individui, perciò, evitano gli abbracci per proteggersi da ricordi o emozioni negative.

Anche determinate condizioni fisiche o dolori cronici possono rendere gli abbracci molesti o dolorosi per alcune persone. Alcuni, dunque, potrebbero voler evitare il contatto fisico per sfuggire al disagio o dolore aggiuntivo;

Le preferenze riguardo al contatto fisico possono anche essere influenzate da fattori culturali o personali. In alcune culture o contesti sociali, il contatto fisico può essere meno comune o addirittura sconveniente. Allo stesso modo, alcune persone semplicemente potrebbero preferire altre forme di espressione affettiva o comunicativa.

LINGUAGGIO DELL’ABBRACCIO

Esistono diversi tipi di abbraccio a seconda delle emozioni che si desidera esprimere o dei sentimenti che si provano per la persona alla quale sono destinati. Vediamo assieme quali sono e cosa significano:

L’abbraccio classico, è quello nel quale uno dei due circonda l’altro con entrambe le braccia e mette la propria testa di fianco a quello dell’altro individuo. È un abbraccio abbastanza intimo, che comunica affetto, tipico di un saluto tra amici, parenti o comunque tra persone che si vogliono bene, anche se, magari, non si vedono da molto tempo;

L’abbraccio danzante, è quello in cui uno dei due mette le proprie braccia verso la nuca dell’altro il quale, invece, mette le mani sulla vita del partner, facendogli fare una specie danza. È un gesto che comunica molta complicità;

L’abbraccio asimmetrico, ha una connotazione erotica, ed è quello che si effettua spesso da tergo e che coinvolge due persone che non si trovano alla stessa altezza. È un abbraccio che comunica desiderio;

L’abbraccio visivo, è quello in cui vi sono un contatto visivo, uno scambio di sguardi e che comunica una grande vicinanza emotiva;

L’abbraccio violento, è quello aggressivo che, di certo, non comunica belle sensazioni. È un abbraccio che, ad esempio, ci si scambia durante un litigio;

L’abbraccio distante, è quello fra due persone che non sono affiatate ma, al contrario, lontane emotivamente, perché magari divise da situazioni conflittuali.

Il mezzo abbraccio, non ha scopi romantici ed è quello che si fa mettendo un braccio sulla spalla dell’altro, stingendolo. Comunica tenerezza e amicizia.

Il volo, è quell’abbraccio che consiste in un vero e proprio balzo che l’uno fa sull’altro, arrotolando le gambe intorno alla vita del partner. Comunica lussuria e grande intimità.

VOGLIA DI ABBRACCIARE

La voglia di abbracciare è un desiderio profondo che risiede dentro ogni essere umano. È un’emozione universale che spinge le persone a cercare la vicinanza fisica e l’intimità con gli altri. L’abbraccio è un linguaggio silenzioso che non ha bisogno di essere condito dalle parole, trasmette calore, affetto e sostegno, regalando un senso di sicurezza e appartenenza che fa sentire amati e accolti. Durante i momenti di gioia, gli abbracci celebrano la felicità condivisa, mentre durante le difficoltà, diventano un porto sicuro in cui trovare conforto e consolazione. L’energia che fluisce attraverso un abbraccio sincero può lenire le ferite emotive, rasserenare gli animi e creare belle connessioni con gli altri.

INDICE DI TOCCABILITÀ

Pochi sanno che gli uomini sono più refrattari della donna a essere toccati, e anche a scambiare abbracci. La parte che meno gradiscono venga anche sfiorata da altri è la testa. Tutto ciò si misura grazie all’Indice di toccabilità (Touchability index) messo a punto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia sperimentale dell’università di Oxford. (nonsprecare)

SAN NICANDRO: COMITATO RACCOGLIE FIRME CONTRO LA CARENZA DI MEDICI AL 118, ALLA GUARDIA MEDICA E ALLA DIALISI

San Nicandro Garganico continua a far sentire la sua voce contro la carenza di medici e contro i servizi sanitari essenziali. Fin’ora ancora troppo poche le voci che si sono levate per ribellarsi a questo grave fatto. I servizi della sanità non possono essere concessi a tempo con orari e date. Da tempo si vedono cartelli attaccati alla porta del 118 e della guardia medica con su scritto “chiuso per tre giorni” o “chiuso fino a lunedì” .  E l’assistenza?

Allora ecco che si levano voci di cittadini che stanchi di questa innaturale assenza decidono di raccogliere le firme dei sannicandresi per depositarle al sindaco Matteo Vocale, al Prefetto, al Presidente della Provincia di Foggia, al Presidente della Regione Puglia e al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il Comitato cittadino, spontaneo e senza colori politici, promuove per domenica 18 giugno una raccolta firme al gazebo sito in Piazza IV Novembre, ma per favorire tutti, sono stati distribuiti i moduli in tutti gli esercizi commerciali. Regolare richiesta è stata presentata sia per Via Matteo del Campo (sede del 118) e sia per Piazza IV Novembre. Ci si auspica in una grande affluenza dei cittadini sannicandresi per gridare un urlo di aiuto diventando capofila di altri paesi che comunque non se la passano meglio! Ci si aspetta una collaborazione massiccia di tutti i cittadini e di tutte le forze politiche perché la vita, la salute e i servizi primari assistenziali non hanno mai conosciuto colori.

Il Comune di San Nicandro Garganico con tutti i suoi rappresentanti, mai come ora deve affiancare il comitato cittadino in questa raccolta firme con il suo promotore Antonio Berardi che da semplice cittadino è impegnato da diversi mesi in questa battaglia. E’ ora di scendere in piazza tutti uniti sotto la bandiera della lotta per avere un diritto che ci appartiene. Il Comitato cittadino auspica in una raccolta di firme superiore a quanto preventivato per dimostrare finalmente che i sannicandresi sono un popolo combattente e caparbio.

𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗧𝗔𝗩𝗢𝗟𝗢 𝗣𝗘𝗥𝗠𝗔𝗡𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗘𝗠𝗘𝗥𝗚𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗖𝗜𝗡𝗚𝗛𝗜𝗔𝗟I

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È stata convocata questa mattina alle ore 11:00 dal Prefetto di Foggia Maurizio Valiante, su richiesta del Sindaco di San Nicandro Garganico Matteo Vocale, in rappresentanza dei Sindaci del Gargano, la terza riunione (le precedenti a settembre 2022 e a marzo 2023) di aggiornamento del Tavolo istituzionale permanente sull’emergenza #cinghiali.

Il tavolo, presieduto dal Capo di Gabinetto del Prefetto, dott. Angelo Caccavone, ha inteso acquisire informazioni dai vari enti interessati della risoluzione del problema (principalmente Regione Puglia, Parco Nazionale del Gargano, ATC e ASL) sulle azioni sinora poste in essere.

👉🏻 L’elemento di maggior rilievo emerso è che l’attesissimo 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (autorizzata 365 giorni all’anno), redatto in bozza dalla Facoltà di Biologia dell’Università di Bari e corredato dal parere del Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio pugliese, è finalmente approdato in Giunta regionale e sarà approvato in settimana prossima.

I tecnici della Regione Puglia hanno prospettato la possibilità che la caccia di selezione cominci già dal prossimo agosto.

Intanto, la Regione Puglia, che a marzo ha varato il 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗔𝗹𝗯𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗹𝗲𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼𝗿𝗶 (circa 400 cacciatori di selezione), ha pubblicato il bando per una polizza assicurativa per i risarcimenti dei danni e ha approvato una delibera per modificare l’iter di negoziazione assistita e, quindi, velocizzare le pratiche di risarcimento.

L’ATC sta predisponendo le prime bozze di zonizzazione del Gargano, per quanto concerne le aree fuori Parco, finalizzate alla 𝗰𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗶𝗻𝗴𝗵𝗶𝗮𝗹𝗲.

Fondamentali anche i centri di raccolta delle carcasse, individuati da ATC a Roseto Valfortore e Carpino, mentre si sta lavorando anche su San Nicandro Garganico e Monte Sant’Angelo: essi permetteranno ai veterinari ASL una più agevole e sicura attività di controllo delle carni prima della eventuale commercializzazione.

Il Parco Nazionale del Gargano, infine, ha annunciato che in settimana prossima pubblicherà il 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗹𝗲𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻 𝗮𝗿𝗲𝗮 𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼: il corso prevede una specializzazione ulteriore rispetto ai selecontrollori regionali e un abbattimento notevole dei costi per chi parteciperà alle lezioni.

I Sindaci, unitamente alla Prefettura, hanno chiesto di accelerare i tempi e di avere maggiori concretezze, atteso che nel corso dell’ultimo anno la popolazione di ungulati è visibilmente aumentata, insidiando continuamente la sicurezza stradale e le periferie, oltre a distruggere decine di ettari di leguminose, graminacee e ortaggi.

I Comuni, infine, potranno segnalare direttamente a Regione Puglia, Parco del Gargano e ATC le zone abitudinarie di avvistamento, al fine di contribuire ad accertare la popolazione reale di cinghiali sul territorio e permettere ad ATC e Parco una zonizzazione puntuale delle aree da destinare agli abbattimenti selettivi e collettivi.

LA PRESIDENTE DELL’ASP ZACCAGNINO PRESENTA IL FEUDO BELVEDERE AL CONVEGNO DI MATERA SULLA BELLEZZA DEI PAESAGGI RURALI

Emozioni che solcano i campi e si innalzano nel cielo: condividiamo con voi un affascinante frammento di bellezza agraria. Prendete fiato e lasciatevi trasportare in un viaggio sensoriale attraverso gli olivastri storici del Feudo di Belvedere, uno scrigno di tradizioni millenarie che custodisce l’anima della nostra terra.

Un’arte senza tempo si svela davanti ai nostri occhi, mentre il drone s’innalza e ci regala una prospettiva magica. La presenza imponente e maestosa degli olivastri ci avvolge, raccontandoci di un legame profondo tra l’uomo e la terra, tra la vita e la tradizione.

Oggi, siamo lieti di annunciare che la Presidente della Fondazione Zaccagnino Patrizia Lusi, presenterà ad un intero stuolo di appassionati, il paesaggio agrario dei nostri olivastri storici al prestigioso convegno di tre giorni che si terrà a Matera. Questo evento, “Il Patto per promuovere l’Italia del buon cibo con la bellezza del paesaggio rurale e l’unicità del patrimonio culturale”, rappresenta un’opportunità senza precedenti per mettere in luce la nostra terra e la sua straordinaria eredità agricola.

La presidente, con il suo entusiasmo contagioso, condividerà le storie intrecciate di questi olivastri secolari. Attraverso il suo intervento, speriamo di ispirare un cambiamento positivo, di sensibilizzare e coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’agricoltura sostenibile e il valore incommensurabile della nostra terra.

Un invito a scoprire, proteggere e amare il nostro patrimonio agrario, perché solo con il nostro impegno collettivo possiamo preservare la meraviglia dei nostri olivastri storici e l’eredità che ci hanno lasciato. Il futuro dell’Italia del buon cibo dipende da noi, dalla nostra capacità di proteggere e promuovere la bellezza della nostra terra.

SEQUESTRO DI BENI PER UN VALORE DI CIRCA 300 MILA EURO NEI CONFRONTI DI UN ODONTOIATRA E DI UN INGEGNERE INFORMATICO

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 300 mila euro, quale presunto profitto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici per gli anni d’imposta dal 2016 al 2020, nei confronti di un professionista esercente l’attività degli studi odontoiatrici a Orta Nova (FG), nonché di un imprenditore del settore informatico di Palo del Colle (BA). Nei confronti di quest’ultimo è stata, altresì, applicata la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione, nonché della sospensione dall’esercizio di uffici direttivi di società e imprese per la durata di un anno.

L’ordinanza – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica a quella sede (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) – costituisce l’epilogo di indagini di polizia giudiziaria delegate ai militari del I Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, articolazione specializzata nel contrasto agli illeciti in materia di evasione fiscale. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), l’odontoiatra avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni fiscali parte dei compensi percepiti utilizzando un programma gestionale, fornito dal predetto ingegnere informatico, per la tenuta di un sistema di contabilità parallelo e occulto affiancato a quello ufficiale.

In particolare, dalle indagini esperite è emerso che il citato software avrebbe consentito il mantenimento di due distinti archivi informatici: uno “interno”, definito “gestionale”, contenente i dati “in chiaro”, per tali intendendo quelli cui seguiva l’emissione della relativa fattura fiscale; uno “esterno”, chiamato “storico”, memorizzato su supporti esterni facilmente rimovibili (pendrive, hard disk, ecc.) idoneo a raccogliere i dati nella loro totalità e, dunque, anche quelli relativi alle operazioni non annotate nella contabilità ufficiale del professionista. A tali informazioni l’odontoiatra avrebbe avuto accesso dalla maschera della scheda anagrafica dei pazienti con la semplice pressione del tasto F12 della tastiera previa digitazione di una password, nella disponibilità del titolare dello studio medico, che fornisce i privilegi di amministratore; sintomatici, in proposito, sarebbero taluni espliciti riferimenti nelle conversazioni estrapolate dalle chat acquisite nel corso delle indagini alla “doppia contabilità”.

Significativi elementi di riscontro sono stati acquisiti, inoltre, dalle informazioni rese dai pazienti escussi in atti i quali hanno dichiarato di aver versato importi in contanti per le prestazioni sanitarie ricevute, senza il rilascio della prescritta documentazione fiscale.

Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico finanziario esercitato dalla Procura della Repubblica di Foggia – in stretta sinergia con la Guardia di Finanza -per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e dei contribuenti rispettosi delle regole, al fine di assicurare l’equità sociale quale condizione fondamentale del benessere della collettività.

TRE ARRESTI PER LA SPARATORIA VERIFICATASI ALL’ESTERNO DI UN BAR

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I Carabinieri della Compagnia di Lucera, con l’ausilio dei militari dello Squadrone eliportato Cacciatori di Puglia, delle unità Cinofile CC di Modugno, nonché di personale del Comando Provinciale CC di Rimini, a partire dalle prime ore dell’alba di lunedì 12 giugno, hanno fatto scattare un blitz per dare così esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Foggia – Sezione del Giudice per le Indagini preliminari, che ha disposto tre misure coercitive nei confronti di altrettante persone

L’attività d’indagine che ha dato origine alle predette misure ha avuto avvio a seguito della sparatoria che, la sera del 03 marzo scorso, si era verificata in prossimità di un bar tavola calda di Lucera. Quella sera, almeno due colpi cal. 7,65, sarebbero stati esplosi nelle immediate vicinanze di tale esercizio commerciale ed uno di essi avrebbe forato la relativa vetrata d’ingresso.

L’attività investigativa sviluppata dall’Aliquota Operativa della Compagnia CC di Lucera sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia ha consentito quindi di acquisire elementi gravemente indiziari in ordine alle presunte responsabilità di un 22 enne lucerino, già noto alle Forze dell’Ordine ed attualmente già sottoposto a misura cautelare nell’ambito di un altro procedimento penale, il quale avrebbe esploso i colpi avvalendosi di una pistola illegalmente detenuta, a seguito di un alterco avvenuto per futili motivi.

Per il giovane in questione è stata disposta ed eseguita a suo carico la custodia cautelare in carcere. Agli arresti domiciliari, per tale vicenda, inoltre, è finito anche un 21enne, anch’egli lucerino, ma attualmente domiciliato nella provincia di Rimini, ritenuto quale presunto responsabile – secondo le contestazioni mossegli in questa prima fase delle indagini preliminari – di aver procurato illegalmente l’arma del delitto al primo soggetto; risulta altresì coinvolta nell’attività d’indagine in riferimento anche la madre del giovane 22enne, una 45 enne lucerina, ritenuta anch’essa presunta responsabile, unitamente al 21enne, di aver procurato altre armi al figlio, debitamente dagli stessi poi occultate. Nei suoi confronti è stata disposta infine la misura cautelare del divieto di dimora dal comune di Lucera.

ESTATE SANNICANDRESE 2023 – GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi organizzati dall’Estate Sannicandrese per oggi 16 giugno 2023

Ore 20:30 –  11° Saggio della società sportiva “Arte e Movimento” in Piazza 4 Novembre. Si esibiranno gli allievi di Danza classica e moderna, Hip Hop, Pizzica e Karate.

APRICENA, LA PRIMA CITTA’ IN ITALIA A INTITOLARE UNA VIA AL PRESIDENTE BERLUSCONI

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Come comunità nazionale abbiamo appena assistito al tripudio di affetto nei confronti del Presidente Silvio Berlusconi, a poche ora dai suoi funerali di Stato e dalla proclamazione del Lutto Nazionale dopo la scomparsa nella giornata di lunedì.

La nostra Città ha deciso di cristallizzare quest’ondata di affetto nei confronti dello statista, imprenditore, leader politico e Presidente del Consiglio che più di ogni altro ha fatto parlare di sé in tutto il mondo e che tanto ha fortemente contribuito alla storia del Paese intitolandogli una via del nostro centro abitato.

La Giunta comunale da me presieduta, infatti, ha appena deliberato la reintitolazione dell’attuale “Via Modena” in “Via Silvio Berlusconi”, ed appena possibile procederemo con una cerimonia pubblica in cui sarà ufficialmente intitolata questa strada al Cavaliere Berlusconi.

Ing. Antonio Potenza – Sindaco di Apricena

 

ASD SAN NICANDRO, APERTURA ISCRIZIONI E TESSERAMENTO CAMPIONATI GIOVANILI FIGC-LND

ASD Città di San Nicandro apre le iscrizioni per la stagione calcistica. Queste le categorie interessate: Piccoli Amici (5 – 7 anni), Primi Calci (6 – 8anni), Pulcini (9 – 11 anni), Esordienti (11 – 13 anni), Under 15 (Giovanissimi), Under 17 (Allievi).

Iscrizioni presso la sede di Corso Umberto I° n. 17 a partire dal 1° luglio, dal lunedì al venerdì dalle ore 19:30 alle ore 20:45.

Per informazioni e iscrizioni: Matteo Rosa (342-8181925), Peppino Manduzio (328-7453687).

MEDICI DI FAMIGLIA: PERCHE’ STANNO SCOMPARENDO

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Stipendi bassi, molte responsabilità e tanta burocrazia. Un medico di base su tre ha più di 66 anni. E in questa situazione ci guadagnano solo i fannulloni

Ruolo medici di famiglia nel sistema sanitario italiano e sprechi

Partiamo da una premessa: senza i medici di base, quelli che sono più conosciuti come i medici di famiglia, è inutile parlare di assistenza sul territorio. L’intera prima linea a difesa della salute del cittadino, il territorio appunto, è nelle loro mani. E se non lavorano, o lavorano male, l’assistenza semplicemente evapora, con sprechi enormi per l’intero sistema sanitario. Dal medico di base andiamo non solo per avere una ricetta, ma anche per una fondamentale prima visita con relativa diagnosi.

MEDICI DI FAMIGLIA: PERCHE’ STANNO SCOMPARENDO

I primi a volere l’assistenza del medico di famiglia sono gli italiani. Si rivolgono a lui il 74 per cento dei cittadini: dunque non stiamo parlando di un professionista scomparso e abbandonato, o sciaguratamente sostituito da qualche ricerca su Google o su Facebook. In secondo luogo, abbiamo pochi medici generalisti rispetto ad altri paesi europei, per esempio, e in generale alle esigenze di una popolazione destinata comunque ad invecchiare. Altro dato da tenere presente: i medici generalisti in Italia (89,2 ogni 100mila abitanti) sono meno dei tedeschi (97,8 ogni 100mila abitanti) e dei francesi (152,9 ogni 100mila abitanti). Dati che confermano un altro spreco che abbiamo più volte denunciato sul nostro sito: i giovani medici che potrebbero avere lavoro ai quali non diamo spazio nelle università e nelle scuole di specializzazione. Infine, e qui veniamo allo spreco più grave, i medici di famiglia stanno scomparendo. Attualmente in attività ce ne sono meno di 4.000, ma 2.853 usciranno entro i prossimi sette anni. Un medico di famiglia su tre ha più di 66 anni. E per il rimpiazzo sono disponibili solo 707 medici di base.

MEDICI DI FAMIGLIA DISPONIBILITÀ

La scarsa disponibilità di medici di famiglia è legata a diversi fattori. Innanzitutto, il sistema di spartizione dei pazienti non funziona, è obsoleto e andrebbe cambiato. In teoria ci dovrebbe essere un medico di famiglia ogni 1.000 abitanti, con un massimo di 1.500 assistiti Ma poi, specie nei piccoli centri, i medici di famiglia hanno pochi pazienti e pochi introiti, ma intanto fino a quando non raggiungeranno il tetto dei 1.500 assistiti non ne arriveranno altri. In secondo luogo, il medico di famiglia dopo la laurea deve conseguire una specializzazione che dura tre anni, ma in questo periodo viene pagato con un assegno mensile di 800 euro, a differenza di un normale specializzando che riceve un compenso di 1.700 euro, il doppio. In compenso, altro motivo di scarsa disponibilità, il lavoro del medico di famiglia, se fatto bene, può essere molto faticoso, con molte responsabilità e con una valanga di incombenze burocratiche.

QUANTO GUADAGNA UN MEDICO DI FAMIGLIA

Un medico di famiglia guadagna in base al numero degli assistiti. La retribuzione è di 70 euro lordi per ogni iscritto, se ha meno di 500 pazienti; 35 euro lordi se sono più di 500. Dai calcoli della Fimmg (Federazione italiana medici di Medicina generale), un medico di famiglia riesce a portare a casa tra i 2.300 e i 5.00 euro lordi mensili. Uno stipendio davvero basso. E non proporzionale al lavoro e alla responsabilità che si hanno.

IMPORTANZA MEDICO DI FAMIGLIA

Un tempo i medici di famiglia erano l’eccellente prima linea del sistema sanitario, adesso sono diventati una retrovia. Il lungo passo indietro dei medici di famiglia, ormai completamente sfilati dalla rete dell’emergenza, ha trasformato i Pronto soccorso degli ospedali in una sorta di imbuti dove ogni giorno si accalcano milioni di cittadini. Anche inutilmente. Con sprechi enormi, sia in termini di costi finanziari sia sul piano delle risorse umane impegnate. Le statistiche dicono che ogni anno 24 milioni di italiani bussano alla porta di un Pronto soccorso, e di questi l’84 per cento viene dimesso in breve tempo, spesso con una banale medicazione, mentre solo il 16 per cento finisce ricoverato. Il popolo del Pronto soccorso avanza, a Nord come a Sud, senza alcun filtro iniziale, quello che appunto dovrebbero fare i medici di famiglia con i loro studi. Solo per fare un esempio concreto, al Cardarelli di Napoli ogni due minuti si presenta un paziente in Pronto soccorso e solo la generosità dei medici, che lavorano spesso con turni massacranti, consente di evadere una domanda di assistenza così debordante.

QUANDO ANDARE DAL MEDICO DI BASE

L’abdicazione dei medici di famiglia, che tra l’altro li sottrae dalla responsabilità di decidere in alcuni casi tra ricovero e dimissione del paziente, è legata anche alla difesa di un’attività professionale protetta (non esiste una concorrenza),  non troppo impegnativa e ben retribuita. Quanto basta per considerarsi una corporazione che deve autoproteggersi. Mediamente, e salvo casi eccezionali, gli ambulatori dei medici di famiglia sono aperti 15 ore a settimana e per cinque giorni, escludendo dunque il sabato e la domenica. Considerando il tetto dei 1.500 pazienti iscritti e detratte le spese per la gestione dell’ambulatorio, un medico di famiglia può guadagnare fino a 5-6mila euro netti al mese, una cifra che i suoi colleghi in ospedale, a partire da quelli impegnati sul fronte del Pronto soccorso, si sognano. In queste condizioni, con questi orari e con questa frammentazione degli ambulatori, è impossibile garantire il servizio di prima assistenza, e filtrare così i ricoveri nei Pronto soccorso ospedalieri. Eppure il medico di famiglia potrebbe e dovrebbe avere questa funzione vitale, a beneficio dell’efficienza dell’intero sistema e di un passo avanti, sul piano culturale, degli italiani in versione di pazienti talvolta immaginari. Sarebbe la più semplice e la più indolore spending review del sistema sanitario. Significherebbe meno lavoro nei Pronto soccorso, e in condizioni più civili; meno analisi e indagini; perfino meno ricoveri. Invece senza una barriera iniziale, si sciala nel mare magnum della sanità pagata dalla mano pubblica, con una catena di sprechi. Ogni anno, per esempio, si eseguono 43 milioni di prestazioni radiografiche e di quelle che partono dai Pronto soccorso il 70 per cento hanno “esito negativo”: numeri che la dicono tutta sull’effettiva utilità di questa corsa all’esame con i raggi.

LE LOBBY DEI MEDICI DI BASE

L’ex ministro Renato Balduzzi è stato l’ultimo titolare del ministero della Sanità che ha tentato di riportare i medici di famiglia in una posizione strategica nel sistema sanitario. Con la solita, eccessiva enfasi dei cambiamenti annunciati troppo in anticipo, Balduzzi ha messo sul tavolo la sua “rivoluzione” organizzativa. Cose semplici e di naturale buon senso, a partire dalla spinta ad accorpare studi e ambulatori dei medici di famiglia, per attrezzarli anche alle analisi, agli accertamenti di base, a una diagnostica completa di primo livello. Con un obiettivo: avere studi aperti giorno e notte, 24 ore su 24, e sette giorni alla settimana. A quel punto, il filtro sarebbe stato ripristinato. Ma Balduzzi non aveva fatto i conti con il corporativismo della categoria e con la solita, porosa complicità della politica che, come nel film Il medico della mutua interpretato da Alberto Sordi, considera i pazienti che fanno capo a ciascun professionista come un bel pacchetto di voti da coltivare innanzitutto attraverso il dottore. Non a caso, i medici di famiglia sono barricati in ben cinque sindacati di categoria, oltre alle organizzazioni generali del settore: la Federazione medici di famiglia (Fimmg), il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami), il sindacato dei medici italiani (Smi), il sindacato italiano dei medici del territorio (Simet), il sindacato dei medici pediatri di famiglia (Simpef), la società italiana di medicina generale (Simg). Autentiche lobby, con al vertice sempre le stesse persone (Milena Gabanelli su Corriere della sera ha scoperto che l’ematologo Claudio Cricelli è alla guida della Simg da trent’anni!) e con un’incredibile sovrapposizione di ruoli. Sono i sindacati che prima formano i medici di base, e poi stipulano i contratti per la categoria.

LA MANCATA RIVOLUZIONE DEI MEDICI DI BASE

Così la rivoluzione tanto annunciata è stata rapidamente sommersa dall’urlo di una minacciosa protesta, durante la quale i medici di famiglia sono arrivati a lamentarsi per essere considerati come dei “servi della gleba”. Con un altro ex ministro, Beatrice Lorenzin, molto sensibile alle sirene delle corporazioni, siamo tornati, con il passo del gambero all’italiana, alla più tenue e opaca sperimentazione. Non si capisce, però, che cosa ci sia ancora da sperimentare, quali altri verifiche sul campo vanno fatte per tappare i buchi neri che stanno mettendo alle corde l’intero sistema sanitario. Forse bisognerebbe essere più onesti e dire che non c’è voglia di cambiare nulla, e si preferisce lasciare i medici di famiglia nei loro fortini, da dove sono sempre pronti, quando un paziente chiama fuori orario con qualche preoccupazione, a dare la risposta di rito, la più semplice e anche la più inutile: «Vada in Pronto soccorso». Tanto da quelle parti c’è chi paga e chi lavora. (nonsprecare)

ESTATE VICHESE CON TRE MESI DI EVENTI NEL BORGO, A SAN MENAIO E IN FORESTA UMBRA

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Dal 15 giugno al 30 settembre: più di tre mesi di eventi, con musica, cinema, teatro, sapori, sport e cultura. É ufficiale il cartellone dell’Estate Vichese 2023. “Sarà un’estate estesa”, dichiara il sindaco Raffaele Sciscio, “perché capace di abbracciare non solo un lungo arco temporale ma anche un ampio territorio che include la nostra località balneare di San Menaio, il centro storico di Vico e perfino la Foresta Umbra”. Tanti gli appuntamenti a San Menaio, dove si terranno la prima edizione del Torneo di Beach Volley, la Festa del Turista, il Mercato della Terra e l’atteso ritorno di Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, oltre a tanti altri appuntamenti. “Al centro di tutto, naturalmente, c’è Vico del Gargano, non solo per strada, nelle piazze, in ogni luogo di arte e di storia, ma anche nelle strutture che in questi anni abbiamo riammodernato e rimesso a nuovo: l’Anfiteatro Hintermann, l’Auditorium Lanzetta”.

GLI EVENTI DI GIUGNO. In Foresta Umbra, il 17-18-24 e 25 giugno, saranno protagonisti i talenti del Conservatorio Umberto Giordano (sede di Rodi Garganico) con quattro appuntamenti degli ensemble di clarinetti, archi, sassofoni e di un quartetto di flauti. Sabato 24 giugno, nel cuore del centro storico vichese, dalle ore 21 tornerà “La notte romantica”, un evento che si svolgerà in contemporanea nei Borghi più belli d’Italia con musica, degustazioni, allestimenti. Il 25 giugno, per la Festa della Madonna del Rifugio, il concerto di Sergio Caputo.

MARCO CARTA IN CONCERTO. Luglio comincerà all’insegna del “percorso degli innamorati”, per celebrare una “Serata nel borgo degli innamorati” devoto al patrono San Valentino: appuntamento domenica 2 luglio. IL 15 luglio, a San Menaio, “Arte live tra mare e cielo”, con una serie di performance artistiche sulla spiaggia. Il 19 luglio, a cura della Confraternita dei Carmelitani, alle 21.30 si terrà il concerto di Marco Carta sul palco che sarà allestito in zona Croci.

I GRANDI EVENTI. C’è ancora riserbo sugli ospiti d’eccezione che animeranno, il 22 e 23 luglio, l’edizione 2023 del “Premio giornalistico Vincenzo Afferrante”. In collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, all’Anfiteatro Hintermann saranno protagonisti Paolo Conticini (29 luglio), Marco Bocci (1 agosto), Emanuela Aureli (8 agosto), Gemelli di Guidonia (18 agosto) e Alessandro Preziosi (31 agosto). Venerdì 1 settembre, nel piazzale della Stazione di San Menaio, lo spettacolo di Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo.

IL CALENDARIO COMPLETO. Prima, durante e dopo i principali eventi appena accennati, tanti altri eventi con la tradizione, i sapori, il cinema, l’arte e l’antiquariato. “Il programma è ampio, plurale, articolato. I ‘piccoli’ eventi promettono di essere più grandi dei “grandi”, perché valorizzano i nostri talenti, danno un palcoscenico ai giovani, premiano la loro bravura e quella di chi ogni giorno istruisce e alleva il loro impegno. Un ringraziamento per aver contribuito all’organizzazione di questo stupendo cartellone estivo va a tutta l’Amministrazione comunale, alla Pro Loco Vico del Gargano e alla Pro Loco San Menaio e Calenella, a Parrocchie e Confraternite, a tutte le associazioni, e sono tante, protagoniste dirette di uno o più eventi in programma.

PARTITA CALCIO FOGGIA – LECCO: ARRIVA L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL’ON. LA LASANDRA

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Molte sono le voci che si stanno levando nei confronti della gestione arbitrale della gara di andata della finale di playoff di serie C tra Foggia e Lecco, disputata allo Zaccheria lo scorso 13 giugno.

A tal proposito, raccogliendo gli umori della città e ravvisando alcuni dubbi nella più che discussa e discutibile gestione arbitrale dell’incontro, presieduta dal sig. Kevin Bonacina, l’on. Giandonato La Salandra ha depositato una interrogazione parlamentare a riguardo.

“Non si tratta di tifosi delusi per la vittoria sul campo del Lecco per 2 reti ad 1, ma di verificare se ci siano state eventuali irregolarità in merito alla designazione di un direttore di gara bergamasco, estremamente prossimo alla squadra del Calcio Lecco 1912, con poca esperienza nella categoria o quali siano le valutazioni di opportunità, se mai ci siano state e così anche in merito al rispetto dei protocolli legati al VAR”.

Dall’esame dei video della partita emergerebbe, infatti, una evidente incertezza nell’esame del Video Assistant Referee, usato dai giudici di gara per esaminare situazioni dubbie.

Anche il sig. Luigi Nasca, designato alla sala VAR, secondo alcune notizie di cronaca, sembrerebbe essere stato già protagonista di episodi particolarmente dubbi, con valutazioni negative.

La stessa Lega Pro è stata interessata da un esposto, esteso anche all’AIA, da parte del club rossonero, come si apprende da una nota della Società Calcio Foggia 1920.

“La mia interrogazione – conclude il deputato – vuole acquisire e conoscere, per quanto di competenza del Ministro dello Sport, gli atti relativi alle scelte operate nella designazione del direttore di gara, e dei controllori designati alla gestione della sala VAR relativamente alla partita di calcio Foggia – Lecco, nonché di acquisire ogni opportuna informazione circa il proposto esposto avanzato dalla Società Calcio Foggia 1920, diretto alla predetta Lega e ai vertici dell’AIA”. (Foto DAZN)

 

FOGGIA. I CARABINIERI ESEGUONO 6 MISURE CAUTELARI PERSONALI PER CORRUZIONE E TRAFFICO DI INFLUENZE

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In data 15.06.2023, militari del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, hanno eseguito nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei rispettivi comandi provinciali, n.6(sei) misure cautelari personali nei confronti di sottufficiali e un Ufficiale dell’Aeronautica Militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati.

I provvedimenti sono stati emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, a seguito delle attività investigative delegate al Raggruppamento Operativo Speciale nel 2021, dalle quali è emerso che due sottufficiali dell’A.M., entrambi in servizio presso il 32° Stormo di Amendola – in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati – sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento ambito FF.AA e FF.OO..

Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale della Guardia di Finanza, nonché un sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo. Nel corso della stessa attività d’indagine, su delega della Procura di Foggia, a novembre scorso sono state eseguite alcune perquisizioni domiciliari, presso gli uffici e le abitazioni di alcuni indagati, durante le quali erano state sequestrate somme di denaro contante per circa 215.000 euro, nonché orologi di valore ed altre utilità, ritenuto provento dell’attività illecita.

Da segnalare la condotta di due Sottufficiali gravati da misura, che seguivano i concorsi degli aspiranti sin dalle prime battute e ne curavano anche la preparazione. Nell’abitazione di uno dei soggetti gravati da misura, infatti, si tenevano vere e proprie lezioni tese alla preparazione con altrettante simulazioni, attinenti prove concorsuali e colloqui di psicologia, ritenuti fondamentali per il superamento del concorso. Entrambi i due sottufficiali attraverso i propri contatti ed in cambio di utilità, sfruttando e vantando relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio addetti al reclutamento, in cambio di indebite corresponsioni di denaro, sarebbero riusciti a fornire, alcune prove concorsuali in anticipo circa relativi a prove di concorsi di specializzazione e o intercedere riguardo le votazioni di taluni esami ambito prove fisiche o ancora in occasione di visite mediche necessarie ad attestarne la idoneità fisica.

La gestione e la riscossione del denaro avveniva per mano di due sottufficiali dell’A.M. (gravati dalla misura), i quali ricevevano dai genitori dei candidati (questi ultimi non sempre a conoscenza del pagamento per il superamento delle prove concorsuali), cui venivano fornite garanzie circa il superamento delle procedure concorsuali, una corresponsione di denaro variabile in base alla tipologia di concorso e alla prova concorsuale da sostenere, di cui il saldo finale, invece, veniva corrisposto al termine delle pubblicazioni della graduatoria.

Per due sottufficiali è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, la misura cautelare in carcere, per un altro sottufficiale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per i restanti soggetti a vario titolo, obbligo di dimora nel comune di residenza, misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici e servizi per la durata di mesi quattro. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari.

ACQUA E FOGNA A TORREMILETO, IL SINDACO VOCALE RISPONDE AL CONSIGLIERE REGIONALE CERA

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Ecco la nota del sindaco di San Nicandro Garganico in risposta alla nota del consigliere regionale Napoleone Cera.

“Leggo con stupore lo sciacallaggio operato sul grande progetto di acqua e fogna a Torre Mileto dal consigliere regionale Napoleone Cera.

Tirare in ballo, ancora una volta, chi non c’è più per smuovere la “pietas” popolare a favore della propria parte politica, è quanto di più scorretto possa fare chi si occupa di politica.

Per fortuna gli atti portano delle date: il consigliere Napoleone Cera può recarsi personalmente in AQP e AIT, ammesso che sappia dove si trovano, e vedere come e quando è iniziata la progettazione esecutiva (non gli annunci) di acqua e fogna a Torre Mileto.

Siamo certi anche noi di interpretare il volere del compianto amico Dino Ciavarella in questa progettualità. Peccato che la sua parte politica non gli offrì granchè di aiuto, nemmeno quando fu in difficoltà con la sua stessa maggioranza.

San Nicandro Garganico è sempre più una comunità che guarda unita al suo futuro non permettendo a nessuno di metterci gli uni contro gli altri, come molti anni fa, per la sola smania di piantare bandierine sbiadite” .

FOGNA E ACQUA A TORRE MILETO. CERA: “TANTO LAVORO CON COSTANTINO CIAVARELLA PER UN’OPERA ESSENZIALE AL TERRITORIO”

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Nota del consigliere regionale di Forza Italia Napoleone Cera.

“Se il sindaco Costantino Ciavarella fosse ancora con noi, sarebbe stato felice e orgoglioso di vedere che il progetto per il quale ci siamo tanto spesi insieme, sta per essere portato a termine: la rete idrico-fognante a Torre Mileto.

Un intervento essenziale che dal 2018 al 2020 ci ha visti, gomito a gomito, tenacemente impegnati nel 2020, l’8 agosto, Acquedotto Pugliese trasmise la copia informatica del progetto di fattibilità tecnica ed economica al Comune di San Nicandro Garganico ed all’Autorità Idrica Pugliese. Il progetto, poi, fu sospeso con il Covid che, tra le tante vittime, ha portato via anche Costantino Ciavarella.

Ed oggi, la Giunta regionale raccoglie i frutti di quell’intenso lavoro in cui io e lui abbiamo creduto fortemente, nella consapevolezza che si trattasse di un intervento di civiltà, di modernizzazione del territorio e di tutela del nostro mare.

E’ un’opera che merita di essere dedicata a Ciavarella un sindaco con lo sguardo lungimirante con cui è stato un piacere collaborare per far crescere il nostro amato Gargano”.

FINANZA: SEQUESTRATI 25 KG DI HASHISH DURANTE UN CONTROLLO STRADALE, UN ARRESTO

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I Baschi Verdi della Compagnia di Manfredonia hanno sequestrato 25 kg di hashish e tratto in arresto il conducente sorpreso alla guida dell’autovettura che trasportava la droga.

Il rinvenimento della sostanza stupefacente è avvenuto nel corso di uno dei numerosi posti di controllo che ogni giorno le fiamme gialle effettuano per il controllo del territorio ed il contrasto ai traffici illeciti lungo la SS. 89, la principale arteria stradale garganica.

I finanzieri, insospettiti dal comportamento del conducente alla vista della pattuglia, intimavano l’alt e nel corso del controllo rinvenivano, nel porta-bagagli, una voluminosa busta contenente oltre 240 “panetti” di hashish, per un totale di 25 kg. circa.

La sostanza stupefacente, confezionata in cellophane avente segni distintivi diversi, “Gorilla” e “Porsche”, avrebbe consentito di ricavare oltre 200 mila dosi. Il conducente del veicolo, residente in provincia di Verona, è stato arrestato e condotto presso la Casa circondariale di Foggia. All’esito del quadro indiziario raccolto, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, la posizione dell’indagato è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

LO SWING DI LUTTAZZI CON TIZIANO PARAGONE, GINA PALMIERI, CIRO IANNACCONE, ULRICO PRIORE E SALVATORE DE IURE

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A cento anni dalla nascita di Lelio Luttazzi, il gruppo “Bulles Note Squinternet” omaggia il grande maestro dello swing con un cd dal titolo “Rabarbaro blues”.

Il gruppo è composto da Tiziano Paragone (batteria), Gina Palmieri (voce), Ciro Iannaccone (voce e chitarra). Ulrico Priore (basso). Salvatore De Iure (pianoforte).

Il “Bulles Note Squinternet” riprende ed interpreta alcune canzoni di Luttazzi con una perfezione musicale di classe e con arrangiamenti che riportano uno swing classico nella scrittura e attualissimo nella intensità della interpretazione. I cultori di questo genere musicale ritrovano in questo lavoro del gruppo brani che conoscono ma con una sintonia perfetta tra note ed emozioni e la differenza tra bravura e classe musicale.

Un omaggio perfetto al grande Luttazzi con canzoni conosciutissime come Souvenir d Italy ed altre che, per i meno giovani, riportano ai classici interpreti di un passato, ad una musica che va oltre le sette note e che riesce sempre a sorprendere oltre che per il virtuosismo di ogni singolo componente, soprattutto perché arriva dove l’emozione si confonde per il piacere intimo dell’ascolto.

Un progetto-evento per un cd perfetto ed un ennesimo riconoscimento agli interpreti che fanno rivivere quel personaggio eclettico carico di umanità e di swing che è stato Lelio Luttazzi.

ATTIVAZIONE PARCHEGGIO A PAGAMENTO LIDO DI TORRE MILETO

Si comunica che a far data dal 15/06/2023 e fino al 15/09/2023, presso il parcheggio del lido di Torre Mileto, sono istituite aree destinate al parcheggio, senza custodia, dalle ore 08,00 alle ore 20,00, sulle quali la sosta è subordinata al pagamento di una somma, in relazione al tempo di durata della stessa, da corrispondersi mediante carte bancarie elettroniche o monete in euro.

La sosta nelle aree indicate può essere effettuata, previo pagamento di tariffa nel numero di 159 stalli di sosta, già individuati con segnaletica stradale (strisce blu).

Tariffa oraria: € 0,50;

– tariffa oraria di € 1,00;

– tariffa fascia oraria 8,00-14,00 di € 3,00;

– tariffa fascia oraria 14,00 -20,00 di € 3,00;

– tariffa fascia interna giornata 8,00-20,00 di € 5,00.

Vengono stabilite le seguenti esenzioni dal pagamento della sosta:

– i veicoli al servizio di persone invalide;

– i mezzi di soccorso e a servizio delle Forze dell’Ordine;

– i mezzi a servizio delle società erogatrici di servizi pubblici in attività di servizio;

– i mezzi di carico e scarico per il tempo strettamente necessario a tali operazioni;

– un veicolo per ogni lido balneare prospiciente il parcheggio, previo pass che verrà

rilasciato dal Comando di Polizia Locale;

Sono riservati, gratuitamente, i seguenti posti:

– n. 7 posti ai titolari dello speciale contrassegno per disabili;

– n. 3 posti per il carico e scarico, dalle ore 7,00 alle ore 21,00;

I dispositivi di controllo di durata della sosta (scontrini pagamento ticket) dovranno essere posti in modo ben visibile sul vetro parabrezza (cruscotto) del veicolo.

I veicoli al servizio di portatori di handicap, esentati dal pagamento della sosta e senza limiti di tempo, sia negli spazi a loro assegnati, che sugli stalli di sosta a pagamento, dovranno essere muniti di apposito contrassegno che dovrà essere esposto in modo visibile ed in originale, sul vetro parabrezza (cruscotto) del veicolo

A carico dei trasgressori verranno applicate le sanzioni previste amministrative.

YOGA AL LAGO DI LESINA

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Domenica 25 giugno, dalle ore 18:00, Giornata Internazionale dello Yoga organizzato dall’associazione “L’Albero della grande vita”, come Raduno Yoga più grande del Sud.

La location è il lungolago di Lesina, nei pressi del Minibar.

La lezione è gratuita. Presentarsi almeno 15 minuti prima e indossare un T-Shirt bianca. L’iniziativa è aperta a tutti: principianti, esperti e curiosi. Indossare indumenti comodi e munirsi di tappetino. Condurrà la lezione il M° Antonio Solimando.

Per info: 349-0934525

IL 16 GIUGNO IL “BLOOMSDAY” NEL NOME DI JAMES JOYCE, SI CELEBRA IN TUTTO IL MONDO ED ANCHE A LUCERA

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Il 16 giugno si celebra in molte parti del mondo il “Bloomsday”. Quest’anno anche a Lucera, nel Foggiano, in Puglia, verranno tributati con una giornata di appuntamenti i 101 anni della leggendaria opera l’Ulisse di James Joyce, nel segno dell’arte e della letteratura. Il nome della festa deriva da Leopold Bloom, protagonista dell’opera-madre dello scrittore irlandese, mentre la data è significativa tanto nella vita dello scrittore quanto nel corpo dello stesso romanzo. Il 16 giugno 1904, infatti, Joyce uscì per la prima volta con Nora Barnacle, sua futura moglie, e in seguito scelse questa data per ambientare tutti i fatti narrati nell’Ulysses, come ordinaria giornata di Leopold Bloom a Dublino. Dal protagonista Bloom dell’opera nascono i Bloomsdays.

A Lucera l’associazione culturale Utò-Lo Spazio della luce ha colto nel Bloomsday una fonte d’ispirazione per creativi emergenti, promuovendo da mesi una “call for artists”, lanciando un bando finalizzato a realizzare una copertina – che unisce la grafica editoriale con le arti visive – dell’Ulisse di Joyce, ripensando così ad un “manifesto 3.0” dell’ultracentenaria opera del drammaturgo irlandese del Novecento. Dopo una selezione a cura di esperti d’arte, l’associazione Utò-Lo Spazio della Luce esporrà nella sua sala laboratoriale di via Pignatelli 14 a Lucera, venerdì 16 aprile, dalle ore 20, una mostra collettiva intitolata “Una copertina per Ulisse”. Il vernissage vedrà a sua volta una selezione da parte del pubblico presente, finalizzata a premiare le migliori opere partecipanti al concorso. L’evento espositivo – che sarà integrato dal dj set di Charlie Boy-Feste Mobili – sarà lanciato alle ore 19 da un reading letterario che si terrà presso la libreria dolceria Kublai in via Gramsci 27 a Lucera, a cura di Dom Sabatino e Massimo Maggi. Successivamente, dopo il Vernissage della Call “Una Copertina per Ulisse” in via Pignatelli 14, seguirà alle 22 un nuovo speciale reading sull’opera di James Joyce presso l’Old Clipper pub 1983, in via dei Saraceni 7 a Lucera, a cura di Donato Parisano.

L’evento “Bloomsday Lucera ‘23” è ideato dalla docente di Lettere Benedetta Ventrella, la quale spiega che “James Joyce, nell’Ulisse, raccontando in 18 capitoli una sola giornata, il 16 giugno 1904, attraverso i movimenti e le esperienze dei suoi personaggi, riesce a mettere in scena la vita stessa e, con il suo sperimentalismo linguistico provocatorio e dissacrante, porta sulla pagina il processo del pensiero umano. Il romanzo è attraversato da un’inquietudine elettrica, parla una lingua del futuro, è un oracolo, un’esperienza psichedelica, secondo alcuni è l’opera di una superi Intelligenza algoritmica”.

Il progetto “Bloomsday Lucera ‘23”, promosso dall’associazione Utò-Lo Spazio della Luce, in collaborazione con Libreria Dolceria Kublai e Old Clipper Pub 1983, vede la partecipazione di diversi creativi dell’arte che, da più parti d’Italia, hanno fatto arrivare i loro lavori ispirati all’Ulisse di Joyce.