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ORSARA, LA CASA DI SPOSI E JAZZISTI DI PEPPE ZULLO COMPIE 30 ANNI DI STORIA

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Trent’anni di matrimonio per loro, trent’anni dal primo ricevimento nuziale per un luogo speciale: ieri Giuseppe e Carmen, che il 19 giugno 1993 furono i primi sposi a inaugurare con la loro festa la location di Peppe Zullo, sono stati gli ospiti d’onore dello chef orsarese per celebrare i 30 anni di Nuova Sala Paradiso.

“Questo per noi è un luogo del cuore, parte integrante della nostra stessa vita”, ha detto Carmen, “perché segnò l’inizio del nostro percorso come famiglia”. “Ci siamo tornati e ci torniamo periodicamente”, gli fa eco Giuseppe, “siamo venuti con i nostri figli, e qui abbiamo festeggiato altri momenti importanti della nostra vita”.

“Sono passati 30 anni”, ha ricordato Peppe Zullo, “e Nuova Sala Paradiso è ancora qui, con me e con tutti i miei collaboratori, con Giuseppe e Carmen come 30 anni fa. Nel frattempo, in quasi un terzo di secolo, qui abbiamo ospitato almeno 3mila eventi, migliaia di persone, dalle coppie di sposi con i loro invitati ai jazzisti americani, dai giornalisti Rai a Lino Banfi, che qualche tempo fa ha voluto mettersi ai fornelli per preparare le orecchiette con le cime di rapa. Nuova Sala Paradiso è un luogo che non racconta solo la nostra storia, ma è un pezzo di vita per una moltitudine di persone”. A festeggiare il trentesimo anniversario c’era anche il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli: “Assieme ad altre storiche innovazioni, come l’Orsara Jazz Festival, Peppe Zullo e la location di Nuova Sala Paradiso hanno ricollocato il nostro paese sulla mappa di migliaia di persone venute qui da tutto il mondo: non solo gli sposi, ma i musicisti americani, accademici, architetti, ricercatori del CNR, intellettuali, il fondatore di Slow Food Carlin Petrini, e poi la gente comune amante della buona cucina. Questo è diventato il luogo di una macro-comunità di donne e di uomini che hanno il gusto e la curiosità di scoprire la meraviglia di una filosofia fortemente improntata all’autenticità non solo del cibo ma anche dell’accoglienza e dei rapporti umani più veri, fatti di empatia, scambio reciproco tra culture. É uno dei luoghi che ha promosso Orsara di Puglia”.

Per questo importante anniversario, non potevano mancare Nicola Tramonte, architetto progettista della location, e il Mastro Leon Marino, l’artista che ha affrescato con le sue opere la “Cantina del Paradiso”, una vera e propria ‘galleria’ premiata dalla Biennale di Venezia come una delle più belle e significative “Cattedrali del Vino” italiane. Non meno importante e prestigioso è stato il riconoscimento di Taste Atlas, la guida gastronomica digitale più autorevole e seguita del mondo, che nel 2023 ha incoronato la cucina di Peppe Zullo a Nuova Sala Paradiso come una delle 10 migliori d’Italia, la migliore in assoluto in Puglia.

“Le cose vere, quelle costruite con gioia e fatica sulla scorta di un sogno, non hanno tempo”, ha detto Peppe Zullo rivolgendosi agli ospiti del 30esimo anniversario, “così è l’amore di Giuseppe e Carmen, che ha generato altro amore e nuova vita, così è stata ed è ancora oggi Nuova Sala Paradiso per me, per la mia squadra e per le tante persone che vengono a trovarci, per gli sposi che la scelgono come location per il giorno più importante della loro vita. Qui ogni giorno è l’inizio di una nuova storia. Brindare ai primi 30 anni è un’altra tappa nel presente e verso il futuro”.

FOGGIA, FOCUS SU “LA SCUOLA DEI MESTIERI” AL VILLAGGIO DON BOSCO

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Evento conclusivo del Corso di Operatore Agricolo, ci sarà l’assessore regionale Sebastiano Leo

Si terrà oggi, mercoledì 21 giugno, al Villaggio Don Bosco, l’evento conclusivo per il corso di Operatore Agricolo. Dalle ore 10.30, i risultati del Corso e le prospettive della formazione-lavoro saranno al centro di un focus in cui interverranno il presidente di Smile Puglia Mario Barberio, il direttore di Smile Puglia Giovanni Forte, la direttrice del Dipartimento Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Puglia Silvia Pellegrini, l’assessore all’Istruzione e Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo. La finalità del focus è quella di delineare le prospettive dell’obbligo d’Istruzione e Formazione Professionale e del contrasto alla dispersione scolastica, per illustrare il lavoro di posizionamento e l’esperienza de La Scuola dei Mestieri, promossa da Smile Puglia in collaborazione con Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus e Associazione Comunità sulla strada di Emmaus, nell’ambito della provincia di Foggia.

Durante l’incontro, si dedicherà uno spazio alle preziose testimonianze degli allievi; successivamente vi sarà un pranzo comune e, nel pomeriggio, le aule diverranno luogo libero per i ragazzi e le ragazze che vorranno condividere il loro vissuto e i loro talenti, attraverso giochi, performance e interventi.

Inoltre, gli spazi della scuola ospiteranno una mostra di ritratti curata dal fotografo Marco Di Gioia, un omaggio dell’artista alla squadra di lavoro del progetto e agli allievi.

L’obiettivo è quello di restituire il modello di intercultura, accoglienza, legalità, rispetto dell’altro e sperimentazione continua dei principi democratici, del vivere comune che viene attuato all’interno dell’istituto, senza nascondere la difficoltà che si incontra lavorando con le varie fragilità nel contrasto all’allontanamento dall’istruzione.

La mostra avrà come finalità quella di consegnare al pubblico le identità dei ragazzi e delle ragazze in maniera onesta e profonda.

“Conseguire la qualifica triennale di operatrice agricola al Villaggio Don Bosco, presso La Scuola dei mestieri di SMILE PUGLIA mi ha avvicinata concretamente al mondo del lavoro e mi ha permesso di crescere come persona umanamente, sono grata a questo luogo e alle esperienze che ho vissuto in questo triennio”, dice Annapia La Grasta, una delle allieve del corso.

SAN NICANDRO. ADOZIONE MISURE DI SICUREZZA PER IL CONCERTO TOUR DI PAOLA & CHIARA

Queste le misure di sicurezza adottate per il concerto tour di Paola & Chiara.

Nel giorno 20 giugno 2023, a partire dalle ore 18:00 e fino alle ore 06:00 del giorno successivo, fermo restando il divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni sedici nei pubblici esercizi, previsto e punito dall’articolo 689 del Codice penale:

  1. a tutti i titolari di autorizzazione alla vendita itinerante, pubblici esercizi, nonché attività commerciali del settore alimentare ubicati nelle zone centrali della città che saranno in esercizio durante la predetta manifestazione e a tutti i titolari degli esercizi pubblici ubicati in vie adiacenti e prospicienti, nonché alle associazioni ed ai soggetti privati che organizzano la manifestazione, il divieto assoluto di vendere bevande in recipienti di vetro;
  2. il divieto a chiunque, in qualsiasi forma, compresi gli approvvigionamenti attraverso distributori automatici, di introdurre bevande di qualsiasi natura in contenitori di vetro e similari – sia per uso personale, sia con l’intento di distribuirle a titolo gratuito – all’interno del perimetro dell’area in cui si svolgerà la manifestazione e di quelle adiacenti;
  3. il divieto di cui ai precedenti punti non opera nel caso che la somministrazione e la conseguente consumazione avvenga all’interno dei locali e sulle superfici esterne autorizzate alla somministrazione;
  4. il divieto di abbandono di bottiglie di vetro, lattine, vassoi, contenitori vari, di plastica, carta, vetro, cartone, cellophane e simili, al fine di evitare pregiudizi e danni al decoro urbano ed ambientale, in tutte le aree interessate alle manifestazioni e all’occupazione di posteggi, da parte degli operatori commerciali assegnatari, in quanto possibili pericoli per l’incolumità e la sicurezza delle persone;
  5. l’obbligo da parte degli operatori che svolgono attività di commercio su area pubblica assegnatari di posteggi nei luoghi interessati all’evento, di conferire i rifiuti prodotti durante l’attività di vendita (scarti di cartoni, cellophane, etc.), in appositi sacchi, forniti dalla ditta di igiene urbana, da lasciare sul posto di vendita alla fine delle attività, conferendo separatamente gli imballaggi in cartone, plastica e legno, rigorosamente privi di rifiuti, da depositare, accostati in maniera ordinata, sulle medesime aree di vendita al termine delle attività;
  6. l’obbligo da parte degli operatori che svolgono attività di commercio su area pubblica assegnatari di posteggi nei luoghi interessati all’evento di conferire comunque i rifiuti differenziando i generi;
  7. la sosta vietata, con rimozione forzata dei veicoli, in Viale Papa Giovanni XXIII (tratto compreso tra Piazza 4 Novembre e Via Adriatico), Via Paolo VI e corso Garibaldi, ad eccezione dei veicoli di emergenza, soccorso e delle Forze dell’Ordine;
  8. il divieto di posizionamento di tavolini, sedie e qualsiasi altro tipo di arredo dei pubblici esercizi di somministrazione e/o vendita di alimenti e bevande, anche su aree pubbliche, in Piazza 4 Novembre.

 

ESTATE SANNICANDRESE 2023, GLI EVENTI DI OGGI

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Ecco gli eventi di oggi 20 giugno

Ore  8:00 – sparo dei mortaretti

Ore 19:30 – accensione luminarie

Ore 22:00 – Piazza 4 Novembre – Concerto live “Paola e Chiara”

Ore 24:00 – Terrazzo edificio scolastico Piazza 4 Novembre: Spettacolo piromusicale.

PARCO DEL GARGANO: CACCIA ESTIVA AL CINGHIALE

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Nei giorni scorsi s’è stato un vertice in Prefettura su richiesta di Matteo Vocale, sindaco di San Nicandro Garganico, in rappresentanza dei sindaci del Promontorio. All’ordine del giorno il problema cinghiali nel territorio del Parco del Gargano.

Sembra che quanto prima, dovrebbe aprirsi la “caccia selettiva” ai cinghiali come annunciato dall’Ente Parco. Nella riunione in Prefettura i sindaci hanno chiesto di accelerare i tempi visto che la popolazione dei cinghiali è aumentata enormemente con pericolo per la sicurezza stradale, le zone periferiche di tutte le cittadine del Gargano e gli enormi danni all’agricoltura.

Ci sarà, quindi, la caccia selettiva con centri di raccolta delle carcasse degli animali. Ai centri già individuati si aggiungeranno anche i centri di San Nicandro e Monte Sant’Angelo. Il tutto sarà preceduto da una zonizzazione delle aree da destinare agli abbattimenti selettivi.

CALICI, SPETTACOLI, DEGUSTASZIONI: TUTTO PRONTO PER GEO-FESTA DEL VINO A ORSARA

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Ora è ufficiale il programma della trentaseiesima edizione di GEO-Festa del Vino e Galleria Enogastronomica Orsarese. Sabato 24 giugno il percorso delle degustazioni e degli spettacoli comincerà alle ore 20, ma l’evento proporrà iniziative già a partire dal mattino: alle ore 10, con partenza dall’Info Point di via Mentana, prenderà il via la visita guidata del borgo. Dalle 10 alle 12 e poi dalle 18 fino a mezzanotte, in tutto il centro storico sarà possibile ammirare mostre di arte e artigianato: fotografie, lavorazioni in legno, moda, dipinti, ricamo a altro ancora. Alle ore 17, i visitatori che vorranno conoscere il complesso abbaziale e la Grotta di San Michele, si ritroveranno davanti all’Info Point di via Mentana 1 per iniziare la visita guidata. Quest’anno l’evento ‘raddoppia’: oltre alla Festa del Vino, infatti, si celebrerà contemporaneamente anche il ritorno di “Orsara in Fiore”, con il paese addobbato da allestimenti floreali che coloreranno vie, strade, piazze, balconi.

Alle ore 18, in aula consiliare, si terrà il convegno intitolato “Monti Dauni da bere, da gustare, da vivere”: interverranno l’europarlamentare Mario Furore, il presidente del Gal Meridaunia Pasquale De Vita e lo chef Peppe Zullo. Dalle ore 20, aprirà i battenti la Galleria Enogastronomica Orsarese con il percorso delle degustazioni, gli spettacoli e il mercatino della gastronomia e dell’artigianato in Piazza Mazzini. L’itinerario delle degustazioni si articolerà in 12 tappe: ad ognuna delle sei postazioni dedicate ai vini, si accompagneranno altrettanti punti di degustazione per le pietanze tipiche. Sono 7, invece, gli spettacoli che si terranno a partire dalle ore 20 in diversi luoghi del centro storico. Alle ore 22, il grande concerto del gruppo La Maschera, formazione musicale del panorama artistico napoletano che quest’anno festeggia 10 anni di attività, centinaia di concerti in tutta Italia, tre album pubblicati. La band, seguitissima, ha uno stile originale che coniuga folk, pop rock, world music e musica etnica. GEO-Festa del Vino avrà anche un’appendice domenica 25 giugno, alle ore 10, con l’iniziativa “Aperitivo in vigna”, a cura della Cantina Tuccanese e di Ortovolante (info e prenotazioni 320.8676367). La prima Festa del Vino, a Orsara di Puglia, fu organizzata nel 1988. L’appuntamento, allora, si caratterizzava come una festa sostanzialmente locale, basata sulla valorizzazione delle tipicità gastronomiche e vinicole che gli orsaresi producevano soprattutto per l’uso familiare o comunque per un consumo limitato alla domanda interna del paese.

A differenza di quanto accadeva alla fine degli anni ’80, col nuovo secolo l’evento ha acquisito una dimensione molto più ampia. Sono arrivati visitatori da tutta la provincia di Foggia ma anche dalle vicine regioni di Campania e Molise. I vini orsaresi, oggi, sono certificati, hanno ottenuto il marchio Daunia Igt (Identificazione Geografica Tipica) e una parte cospicua della produzione è destinata al mercato esterno. La Galleria Enogastronomica, al contrario del passato, valorizza non solo le produzioni vitivinicole di Orsara ma si è trasformata in piattaforma ideale per promuovere anche le eccellenze espresse da tutta la Puglia. L’offerta delle tipicità gastronomiche orsaresi, inoltre, si è ampliata, professionalizzata ed è andata qualificandosi tra le migliori in provincia di Foggia. Un riconoscimento arrivato non solo dall’assegnazione del marchio “Cittaslow”, ma anche dall’apprezzamento dei visitatori che sono arrivati sempre più numerosi e dalla valutazione di esperti che hanno inserito i ristoranti orsaresi nelle guide enogastronomiche nazionali.

FESTA DELLA MADONNA DEL RIFUGIO, IL 23-24 E 25 GIUGNO TRE GIORNI DI EVENTI A VICO

 

Si appresta a vivere tre giorni di festa patronale Vico del Gargano. Il 23, 24 e 25 giugno, infatti, si celera la Festa della Madonna del Rifugio. Gli eventi sono organizzati dal Comitato Feste Patronali, in collaborazione con il Comune di Vico del Gargano, la Parrocchia Santa Maria Assunta-San Marco Evangelista, la Pro Loco Vico del Gargano e il patrocinio del Gal Gargano. Uno dei momenti più suggestivi delle tre giornate è quello che sarà vissuto sabato 24 giugno, dopo la santa messa delle ore 19, con la “Consegna delle chiavi della città” alla Madonna da parte del sindaco Raffaele Sciscio e la solenne processione per le vie di Vico del Gargano accompagnata dal complesso bandistico Nardini. Venerdì 23 giugno, alle ore 21, sarà inaugurata la terza edizione del “Percorso degli Innamorati”: nel centro storico, allestimenti, installazioni, musica e colori per un itinerario che conduce fino al famoso Vicolo del Bacio.

LA NOTTE ROMANTICA. Nell’ambito della Festa della Madonna del Rifugio, sabato 24 giugno si terrà “La Notte romantica”. Il cuore del centro storico vichese sarà animato da allestimenti, degustazioni e musica in strade e piazze. Musicisti di tutta la Capitanata si ‘impadroniranno’ di un angolo del borgo per riempirlo di note e armonie. Una street band attraverserà i luoghi più belli di Vico del Gargano portando musica e allegria. Si tratta di un’iniziativa nazionale, organizzata nell’ambito dell’associazione che unisce I Borghi più belli d’Italia. “Sarà il modo più bello per accogliere l’arrivo della nuova estate”, dichiara il sindaco Raffaele Sciscio. “Quest’anno il programma degli eventi è particolarmente ricco, grazie alla collaborazione di tutte le associazioni”.

SERGIO CAPUTO IN CONCERTO. Domenica 25 giugno, terza e ultima giornata della Festa della Madonna del Rifugio, alle 20.30 la Chiesa Madre ospiterà lo spettacolo teatrale “I Santi” a cura della compagnia teatrale “Ncvò Cappà Nsciaun”. Alle 21.45, in Largo Fuoriporta, concerto gratuito di Sergio Caputo. Sono passati 40 anni da quando, nel 1983, Sergio Caputo pubblicò il suo primo album intitolato “Un sabato italiano”, come una delle canzoni di maggiore successo del cantautore romano. In quell’album, ci sono brani che diventeranno dei classici della musica italiana: “Bimba se sapessi”, “Merci bocù”, “Spicchio di luna” e, naturalmente, “Un sabato italiano”. In tutto, 10 canzoni che lanciarono Sergio Caputo facendolo entrare di diritto tra i cantanti più originali e apprezzati d’Italia. Il suo sarà il primo grande concerto dell’estate in provincia di Foggia. Al termine dello spettacolo, i festeggiamenti saranno chiusi da uno spettacolo di fuochi pirotecnici in zona campo sportivo, a cura della Nuova Pirotecnica Manfredonia, zona Campo Sportivo. Le vie del paese saranno illuminate dalla ditta Venditti Antonio di Carpinone (IS).

L’ESTATE VICHESE. Da metà giugno a tutto settembre, quest’anno l’Estate Vichese offrirà più di tre mesi di eventi, con musica, cinema, teatro, sapori, sport e cultura. Tanti gli appuntamenti a San Menaio, dove si terranno la prima edizione del Torneo di Beach Volley, la Festa del Turista, il Mercato della Terra e l’atteso ritorno di Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, oltre a tanti altri appuntamenti. Al centro di tutto, naturalmente, c’è Vico del Gargano, non solo per strada, nelle piazze, in ogni luogo di arte e di storia, ma anche nelle strutture che in questi anni sono state rimesse a nuovo: l’Anfiteatro Hintermann e l’Auditorium Lanzetta.

 

APRICENA, L’INTITOLAZIONE DI UNA STRADA NON E’ “UNA GARA A CHI ARRIVA PRIMA”

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Sono letteralmente innamorato della mia Città e, da semplice cittadino (che non ha mai ricoperto cariche pubbliche di alcun genere), cerco di dare il mio contributo “civico” alla sua valorizzazione, attraverso una serie di iniziative “apolitiche” note alla stampa (cito, per tutte, la campagna di sensibilizzazione per la riapertura dello storico Cine Teatro “Solimando” di Apricena, che, nonostante la disponibilità “al dialogo” della famiglia proprietaria, la “politica locale”, trasversalmente intesa, non ha preso tuttora posizione, aprendo, ad esempio, un tavolo istituzionale ad hoc).

Sono – lo sottolineo – un “outsider” della politica, pur avendo una grande considerazione del nobile significato della parola “politica”.

Fatte queste premesse, appresa la notizia della delibera dello scorso 15 giugno, con la quale la Giunta comunale di Apricena ha inteso reintitolare l’attuale “Via Modena” in “Via Silvio Berlusconi”, in tanti (vicini e lontani) mi hanno scritto, chiedendomi il mio “punto di vista” al riguardo.

Tratterei il tema scindendo le due componenti più rilevanti: quella “mediatica” e quella “sostanziale”.

Sul piano “mediatico” (prescindendo, quindi, dai commenti, tanto positivi quanto negativi, che sono stati postati sui “social”), è stato indubbiamente un “successo”.

Apricena, in poche ore, ha guadagnato la “scena nazionale”.

E non poteva che essere così, dato che la delibera in argomento riguarda uno dei personaggi contemporanei più conosciuti del mondo.

Sul piano “sostanziale”, il discorso si fa, invece, più articolato.

Innanzitutto, l’idea di intitolare una via pubblica non è mai un atto di “valore” o di “coraggio”. E’ altro, e lo vedremo insieme attraverso le norme che regolano la (delicata) materia in parola.

C’è, infatti, una legge, che, seppur risalente a circa un secolo fa, è tuttora in vigore.

E’ la legge n. 1188 del 23 giugno 1927, intitolata “Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei”.

E’ una legge “breve”, fatta di soli sei articoli, chiari e precisi, che dettano le regole per dedicare, tra l’altro, una strada pubblica ad una persona deceduta, ed il suo “iter” è lungo e complesso.

Per legge, è necessario che questa sia deceduta da almeno dieci anni, ma sono possibili deroghe.

Secondo voi, perché la legge detta come regola generale che il personaggio a cui dedicare una via pubblica sia deceduto da almeno 10 anni?

Semplicemente per tutelarne la memoria da eventuali giudizi “a caldo” di tipo “negativo”.

Fossi al posto dei prossimi congiunti del personaggio pubblico in questione, non accoglierei di buon grado le “intempestive” iniziative di dedica di questi giorni, se non altro per i tanti commenti “negativi” (alcuni dei quali anche di “pessimo” gusto) che esse hanno – senza volerlo – di fatto provocato.

In un momento di così forte dolore, qual è la dipartita di un proprio caro, la legge di cui sopra impone “rispetto umano”, rinviando (addirittura) di 10 anni ogni “valutazione istituzionale” sulla opportunità di dedicargli una strada pubblica.

Non a caso, la legge in questione (e la circolare ministeriale n. 18 del 29 settembre 1992) affidano ai Prefetti eventuali “deroghe”, che devono essere ben ponderate anche in termini di “ordine pubblico”.

Cos’è l’“ordine pubblico”?

In estrema sintesi, è garantire le condizioni generali di “pace sociale”, impedendo il concretizzarsi di fattori “divisivi” che potenzialmente la minacciano.

E, a stare ai non pochi commenti “negativi”, postati sui social ed estesi, purtroppo, anche pesantemente, alla Comunità di Apricena (vedansi la pagina Facebook de “l’Immediato” e quella di “Foggia Today”, per citarne alcune), non sembrano esserci quelle necessarie premesse per giustificare “spedite” iniziative “in deroga”.

Le procedure di intitolazione delle strade a personalità legate alla storia di una comunità sono di solito lunghe e controverse, specialmente nel caso di personaggi connessi a vicende politiche. Lungamente dibattute sono state, ad esempio, la dedica di strade o piazze agli ex segretari del PSI Bettino Craxi e del MSI Giorgio Almirante.

E’ vero, ci sono state in Italia iniziative di dediche “premature” (cioè, prima, del decorso dei 10 anni dal decesso). Come nel caso di Stefano Cucchi (deceduto nel 2009), la cui mozione per intitolargli una strada è del 2014 ed è stata approvata dall’Assemblea di Roma – beninteso – all’unanimità, in segno di ampia condivisione.

Insomma, l’intitolazione di una strada non è una gara “a chi arriva primo” (come titola, ad effetto, “HuffPost Italia”, secondo il noto metodo definito “devilishly brilliant”) ma la ricerca di un’ampia condivisione, essenzialmente a tutela della memoria del defunto (che ha il diritto di riposare in pace) e del dolore dei propri familiari (che hanno il diritto di metabolizzare serenamente il momento del distacco).

A mio (modesto) parere.

Sincere Condoglianze ai Figli di Silvio Berlusconi.

Purtroppo, so cosa significa la perdita di un genitore.

ALFONSO MASSELLI

ANNA TATANGELO IN CONCERTO A SAN PAOLO DI CIVITATE

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In occasione della Festa di San Antonio di Padova, il programma prevede per venerdì 23 giugno la Processione del Simulacro del Santo per le vie del paese (percorso del 14 giugno) accompagnata dal Complesso Bandistico Associazione Musicale “Santa Cecilia”, direttore Prof. Di Carlo Cristino

Per sabato 24 giugno, dopo la Santa Messa di ringraziamento e la Benedizione della nicchia con reposizione del Simulacro del Santo, alle ore 22:00, il concerto con ANNA TATANGELO- Il palco sarà posizionato in Via Manzoni vicino ex macello. A seguire, spettacolo pirotecnico di chiusura festa a cura del Comitato zona campo sportivo

ESTATE SANNICANDRESE 2023, GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi di oggi 19 giugno

Ore 8:00 – sparo dei mortaretti

Ore 19:30 – accensione luminarie

Ore 20:30 – Largo Colonna – Sagra dei Santi Patroni con animazione musicale “Big Ball Band”

LA CLASSIFICA DEL TOURING E LEGAMBIENTE SU “IL MARE PIU’ BELLO 2023”

La guida di Touring e Legambiente “Il mare più bello 2023” forniscono informazioni sulle spiagge e sul mare con l’attenzione all’ambiente e la presenza di servizi sul territorio.

Nella provincia di Foggia si classica solo Vieste tra i Comuni a 5 vele.  Con 5 vele ci sono Chieuti, Mattinata, Monte Sant’Angelo (Gargano Sud – FG), e le Isole Tremiti.

Con 3 vele figura San Nicandro Garganico insieme a Ischitella, Lesina, Rodi Garganico, Vico del Gargano (Gargano Nord) mentre con solo 2 vele c’è Peschici.

 

CARNE PODOLICA NELL’ATLANTE DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PUGLIA

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Descrizione sintetica del prodotto

Il bovino ‘Podolico’ (Bos taurus) è un genotipo antico dotato di grande capacità di adattamento ad ambienti molto difficili. Presenta una straordinaria capacità di utilizzo delle risorse alimentari presenti sul territorio quali pascoli cespugliati, macchie e stoppie, comprese la produzione erbacea del bosco e sottobosco. Questo tipo di alimentazione conferisce alle carni di ‘Podolica’ particolari caratteristiche di pregio, sia in termini composizionali (acidi grassi polinsaturi) che per quanto attiene alle qualità organolettiche. La carne è ottenuta da soggetti allevati secondo il sistema estensivo, liberi di muoversi su ampie superfici pascolative; ciò influenza la tessitura della carne che risulta più tenace e, per questo, viene sottoposta a frollatura al fine di promuoverne l’intenerimento. Caratterizzata da un colore rosso intenso e dal grasso giallo, poiché gli animali mangiano erbe ricche di carotenoidi, la carne Podolica è estremamente sapida ed idonea ad ogni tipo di preparazione gastronomica.

Processo produttivo

Secondo la tecnica tradizionale, il bovino ‘Podolico’ è allevato allo stato brado. La razza è definita “materna” poiché la vacca presenta elevata fertilità e non richiede assistenza al parto. La gestazione dura 9 mesi, i vitelli alla nascita pesano circa 30-35 kg e restano con le madri al pascolo fino allo svezzamento, che non avviene prima dell’età di 8 mesi.

Una delle peculiarità della razza è rappresentata dal mantello grigio-scuro che riveste la cute pigmentata di nero. I vitelli nascono fromentini (dal pelo rossiccio) e mantengono questa colorazione sino a 4-6 mesi. Sia i maschi che le femmine sono dotati di corna un po’ ricurve, non troppo lunghe.

La razza viene definita “longeva” poiché la vita media si aggira intorno ai 13-14 anni e a “grande efficienza produttiva”. Le vacche, infatti, raggiungono il peso di 800-850 kg, mentre i tori in media tra i 900-950 kg.

Storia e tradizione

Sulla provenienza della razza ‘Podolica’ sono state formulate due teorie distinte: una ipotizza l’arrivo della ‘Podolica’ in Italia nell’anno 452 d.C. al seguito degli Unni, giunti dalla Mongolia attraverso la regione della Podolia, ubicata nell’attuale Ucraina, considerata patria della razza ‘Podolica’. La seconda, invece, ritiene che la presenza di questa razza sia ancora più antica, da collocare intorno al I secolo a.C., poiché reperti archeologici risalenti all’epoca Minoica, a Creta, hanno evidenziato bovini dalle corna lunghe simili al Bos primigenius per caratteristiche morfo-somatiche. Comunque, già dal V sec. d.C., questo tipo genetico era diffuso su tutta la penisola, dall’Istria alla Calabria, ma si affermò soprattutto in Puglia e, in particolare, sul Gargano, assumendo anche il nome di bovino “Pugliese”.

La ‘Podolica’ è un genotipo dalle molteplici virtù, impiegata in passato per il lavoro, la carne ed il latte, trasformato nel noto formaggio caciocavallo. La rivista “Taurus” ha pubblicato un supplemento al n. 1/2002 dedicato alla razza Podolica, intitolato “Il bovino podolico: attualità e prospettive future” a cura di Nicola Montemurro, noto ricercatore del settore.

Attualmente gli allevamenti di questa razza sono localizzati nella Murgia barese (Noci, Santeramo, Putignano) e tarantina, nello specifico intorno al comune di Mottola (TA), e sul Gargano nei comuni di Rignano Garganico, Mattinata, San Nicandro Garganico e Monte Sant’Angelo.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. RELIGIOSITÀ E TRADIZIONE: BINOMIO CULTURALE MANCATO?

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Una novità assoluta doveva essere quella della processione dei Santi Patroni di San Nicandro svoltasi ieri per le vie della cittadina garganica se fosse stata accompagnata da un gruppo di pacchiane con i costumi tradizionali di San Nicandro. Se n’era parlato tanto di questa iniziativa in quanto non si è mai visto un connubio simile in passato anche se in zone del vicino Abruzzo, Molise, Sardegna ma anche in molte altre parti dell’Italia, esiste già questa tradizione di religiosità accompagnata dai costumi tradizionali.

Questo, quindi, non significa affatto mischiare il sacro con il profano in quanto proprio la tradizione è quanto più di “sacro” possieda una comunità. Il modo di vestire passa, il vestito tradizionale, invece, no perché è parte integrante della cultura locale, della sua storia e del dovere che hanno i giovani a far rivivere il passato del proprio territorio da tramandare ai posteri. Una staffetta continua che non deve mai fermarsi, un passaggio di testimone da una generazione all’altra.

Poi ognuno la pensa come vuole. C’è chi è un po’ reticente in quanto si continua a vedere la pacchiana solo nelle manifestazioni carnevalesche. Per costoro sarebbe stato un sacrilegio la sua partecipazione alla processione; per altri, invece, la novità di questa festa patronale che avrebbe potuto scrivere la storia di questa comunità, una storia che riporta al passato e che si proietta nel futuro.

Per i sostenitori di questa seconda tesi, religiosità e tradizione diventano un binomio culturale che pone le basi ad una curiosità collettiva che può contagiare anche i paesi viciniori in un insieme di culture che fa della “garganicità” un orgoglio identificativo. Il passato non è fatto solo di ricordi, ma di emozioni che si ripetono nel tempo e la pacchiana in processione, sempre per questi sostenitori, sarebbe riuscita a ben coniugare la religiosità dell’evento con la cultura popolare dei credenti.

I puristi “religiosi” affermano, invece, l’esatto contrario e riconoscono che tutto questo poteva avvenire solo nel passato quando il paese era in festa per gli eventi religiosi e le donne indossavano i vestiti più belli. E quale poteva essere il vestito più bello se non quello della pacchiana?

Tradizione e religiosità hanno una duplice valenza in quanto, internamente alla comunità, contribuiscono a ricostruire o rinsaldare reti di rapporti, a fornire occasioni di associazione e di attività creativa comune mettendo in primo piano elementi condivisi di storia e di appartenenza.

Il Direttore

ESTATE SANNICANDRESE 2023, GLI EVENTI DI OGGI

 

Ecco gli eventi di oggi 18 giugno

Ore 8:00 – sparo dei mortaretti

Ore 19:30 – accensione luminarie

Ore 21:00 – Piazza 4 Novembre “Senza Resa – Cover Band Vasco Rossi” – Concerto live.

“SUONI D’UMBRA”, STAGIONE CONCERTISTICA NEL PARCO DEL GARGANO

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Quattro concerti mattutini nella Foresta Umbra, immersi nel cuore verde del Parco Nazionale del Gargano con la sola musica che si espande in natura senza palchi né amplificazione. Sono gli elementi di “Suoni d’Umbra” la stagione concertistica organizzata dalla sede di Rodi Garganico del Conservatorio “U. Giordano” di Foggia in sinergia con Associazione “Luigi Russo”, Associazione Culturale “Pervinca” Comunità Laudato Si’ Gargano Nord, Museo Natura della Foresta Umbra e con il sostegno della Fondazione Musicalia della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.

ORSARA, PRIMO ANNO DELLA NUOVA GIUNTA: OLTRE 2 MILIONI DI INTERVENTI

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Interventi per circa 2milioni di euro già attivati o in fase di attuazione; rafforzamento della pianta organica comunale con l’assunzione di 6 nuove unità; l’avvio di importanti iniziative nell’ambito della formazione-lavoro e del finanziamento di nuove attività imprenditoriali. É questo, in estrema sintesi, il bilancio del primo anno di amministrazione del nuovo governo cittadino guidato dal sindaco Mario Simonelli. A cui si aggiungono le numerose iniziative intraprese in ambito culturale-turistico, non ultima l’organizzazione della prossima edizione di GEO-Festa del Vino, e nel settore strategico e prioritario del potenziamento delle politiche sociali e per il diritto alla salute.

“É stato fatto un lavoro poderoso, davvero di rilievo, e di questo ringrazio tutta la squadra di maggioranza, ma anche i dipendenti e i dirigenti comunali”, dichiara con soddisfazione Mario Simonelli. “Siamo in piena fase di attuazione di una lunga serie di progetti già approvati e pronti a dispiegare i propri effetti, compresa la programmazione in ambito PNRR. Siamo intervenuti e stiamo intervenendo per implementare alcune opere pubbliche e infrastrutture fondamentali, basti pensare al completamento della fogna bianca, all’ammodernamento della pubblica illuminazione con fari a led che porteranno già nel breve-medio periodo a un risparmio fra il 50 e il 70% per le casse comunali”. L’elenco degli interventi è piuttosto corposo, tra lavori ultimati, in atto o in procinto di essere avviati: l’ampliamento e la ristrutturazione del cimitero, la mensa scolastica che sarà completamente rinnovata (attrezzature, impianti, cucina e arredi nuovi), l’efficientamento energetico per gli edifici dell’ex asilo e per il plesso che ospita Centro per Minori, Asl e servizio 118. E, ancora, i lavori ormai ultimati al campo di calcetto, con la posa del nuovo manto sintetico e il rifacimento dello strato inferiore su cui poggia, oltre all’installazione di un impianto di videosorveglianza sulla stessa struttura.

Videosorveglianza che sarà ripristinata anche nel Parco San Mauro, oggetto a sua volta di una serie di interventi che partiranno a breve per la realizzazione di un percorso fitness e il rifacimento dell’area dei giochi. Anche in vista dell’estate ormai iniziata, il Comune di Orsara di Puglia ha dimezzato la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, così da favorire l’iniziativa delle attività legate all’accoglienza e al turismo. Particolarmente corposo l’impegno dell’amministrazione comunale, in questo primo anno di lavoro, per ciò che attiene alle politiche sociali: sono state rinnovate le borse di studio, così come il contributo trasporti per studenti e lavoratori. Alle persone che si prendono cura di un proprio caro, in funzione di caregiver, è stato assegnato un contributo di 1000 euro. Ampliati obiettivi e interventi del vecchio SPRAR, vale a dire delle iniziative orientate a dare protezione e sostegno a richiedenti asilo e rifugiati. Continua, inoltre, la programmazione attinente all’agricoltura sociale quale strumento di inclusione e integrazione dei soggetti svantaggiati, mentre il Comune di Orsara continua a fruire anche dell’opera di diversi giovani impegnati col Servizio Civile Nazionale. Funziona a pieno regime, inoltre, il servizio di taxi sociale.

“L’avvio della Biblioteca di Comunità”, conclude Simonelli, “assieme a una intensa programmazione di iniziative culturali, sta caratterizzando una fase di rilancio di eventi e iniziative che sono state già numerose e continueranno a crescere quantitativamente e qualitativamente già da questa estate”.

FESTIVAL DELLE CULTURE E DEL PAESAGGIO: A SERRACAPRIOLA INAUGURATO IL CIPPO DEDICATO ALLA TRANSUMANZA

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Nell’ambito del “Festival delle Culture del Paesaggio 2023” – organizzato dal Gal Daunia Rurale con i Comuni dell’Alto Tavoliere – è stato inaugurato con una piccola cerimonia il cippo marmoreo dell’artista Antonio Prisco a stigmatizzare l’importanza culturale di questo sito legato alla transumanza.

Su questa area, a lato del famoso Tratturo L’Aquila-Foggia insiste la Doganella di Serracapriola.

Un glorioso passato ha visto in questa località il luogo dove carovane di pastori transumanti sostavano con i propri greggi, mentre si spostavano dalle Puglie agli Abruzzi e viceversa, per due volte l’anno.

Su questo crocevia, dopo i saluti del Sindaco Giuseppe d’Onofrio con una breve descrizione del posto, sono arrivati i saluti del presidente del Parco del Gargano, Prof. Pasquale Pazienza, dell’Arch. Fabio Mucilli, dirigente Area Urbanistica ed Attività Produttive del comune di San Severo (comune capofila del GAL) e della Dott.ssa Paki Attanasio, presidente del GAL Daunia Rurale 2020.

A seguire, gli organizzatori della manifestazione col Sindaco di Serracapriola hanno scoperto il cippo marmoreo che indicherà ai visitatori la Doganella di Passo San Giacomo, luogo destinatario di un progetto di recupero paesaggistico.

Tanti i graditi ospiti presenti, che hanno percorso a piedi la strada che i pastori transumanti facevano per giungere in paese, dalla Doganella.

Sul giro esterno del Castello è stato possibile, ma lo sarà ancora per alcuni giorni, ammirare la mostra d’illustrazioni e fotografie sul tema della transumanza.

ESTATE SANNICANDRESE 2023, GLI EVENTI DI OGGI

Ecco gli eventi di oggi 17 giugno. Festività dei Santi Patroni.

Ore 11:30 – messa solenne in onore dei Santi Patroni

Orer19:00 – Processione per le vie cittadine

Ore 19:30 – accensione luminarie

Ore 21:30 – Spettacolo pirotecnico in Largo Colonna, terrazzo del castello

A seguire: Piazza 4 Novembre Emanuele Scanzano Dj – Opening set of Nostalgia 90

Ore 22:00 – Chow Nostalgia 90.

INTITOLAZIONE DI TRE NUOVE STRADE A SAN NICANDRO GARGANICO

L’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico, unitamente a molti cittadini, desidera ricordare tre esemplari figure della nostra cittadina: Mons. Alfio Amabile Adrover, l’arciprete don Vincenzino Palmieri e Enzo Lordi.

Il primo, noto animatore nella nostra Città della gioventù sannicandrese negli anni Sessanta nonché Direttore della Fondazione Dott. Vincenzo Zaccagnino, per l’assistenza ai bambini poveri”, il secondo per la proficua ed intensa azione pastorale che svolse sul nostro territorio a favore delle opere parrocchiali per oltre un trentenni,  il terzo poeta e giornalista “che sapeva mirabilmente coniugare al suo elevato spessore morale, eccellenti doti di umanità, di sincerità, di delicatezza e di rara signorilità”

Ai tre personaggi verranno intitolate tre strade: a “Mons. Alfio Amabile Adrover” il tratto di strada di “Corso Garibaldi” che inizia dall’Istituto delle Suore Riparatrici del S. Cuore “Mario Zacagnino” e termina presso “Piazza IV Novembre”; all’Arc. Vincenzo Palmieri la strada a sinistra della Rettoria di San Giovanni Battista, ovvero il tratto di strada compreso tra “Via Mercato” e “Via XX Settembre”; ad Enzo Lordi un tratto di “Via Collazia”, terminante all’incrocio con “Via Dei Galli” e collocabile tra “Via Dei Macedoni” a destra e le traverse “Via Devia”, “Via Maletta” e “Via Collazia” a sinistra.

PIOGGIA MARTELLANTE, CIA CAPITANATA: “COLPO DI GRAZIA PER L’AGRICOLTURA DELLA DAUNIA”

“Queste nuove piogge, abbondanti e persistenti, in alcuni casi miste a grandine, sono il colpo di grazia per l’agricoltura di tutta la Capitanata. I danni sono davvero ingenti. La situazione, su decine di campi, è semplicemente drammatica, con raccolti marciti e andati completamente in malora”. É Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, a lanciare l’allarme per la vera e propria emergenza che il maltempo sta determinando sulla quasi totalità del vasto territorio della provincia di Foggia. “I campi di orzo sono diventati delle risaie. Le spighe, schiacciate dal peso dell’acqua, sono cadute o quasi atterrate. Impossibile trebbiarle”, aggiunge Miano. “Stesso discorso per l’avena, ma anche i campi di grano, già quasi pronti per la raccolta, sono completamente allettati, compressi sotto il peso della pioggia che non ha quasi mai dato tregua, lasciando sul terreno accumuli d’acqua che fanno marcire tutto”. Il problema dell’acqua, che crea un eccesso di umidità persistente e causa l’insorgere di fitopatologie su cui è impossibile intervenire sia per le condizioni dei campi coperti dal grano sia dall’arrivo di nuove piogge, riguarda tutte le colture attualmente in corso. Le cipolle stanno marcendo nel terreno. Il pomodoro è già fiorito, ma il passaggio da fiore a frutto è impedito per la mancanza delle necessarie condizioni climatiche indispensabili a una crescita e una maturazione corrette. Anche il foraggio nei campi è andato completamente perduto.

“E poi ci sono i vigneti”, continua Miano, “sia l’uva da tavola che quella da vino sono state aggredite dalla peronospora, mandando all’aria il futuro raccolto”.

“La situazione è grave”, spiega Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “La giornata di oggi è particolarmente difficile in Capitanata, ma le condizioni determinate dall’eccezionale piovosità dell’ultima parte di maggio e di tutta la prima quindicina di giugno hanno già causato danni in tutta la regione, in particolar modo, oltre alla provincia di Foggia, le più colpite sono la BAT, tutto il Barese, la parte occidentale del Tarantino, la provincia di Brindisi e Lecce con tutto il Salento. Il denominatore comune è la peronospora sui vigneti di almeno i tre quarti della Puglia. I danni sono incalcolabili. C’è anche un problema di manutenzione del territorio. Le strade rurali si stanno liquefacendo, trasformandosi in fiumiciattoli di fango e acqua. Tutto questo rende ancora più difficile gli interventi, poiché i campi diventano irraggiungibili e comunque non praticabili. Alla luce di quanto sta accadendo, occorre che le istituzioni comunali di ciascun territorio colpito e poi quelle regionali, facciano tutto quanto è nelle loro possibilità per far attivare le misure di sostegno ordinarie e straordinarie che aiutino gli agricoltori che stanno perdendo tutto il potenziale raccolto”.