MONTE SANT’ANGELO CAPITALE DELLA NUMISMATICA ITALIANA

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Sarà una due giorni all’insegna della cultura numismatica quella prevista 4 e 5 ottobre a Monte Sant’Angelo durante “In Sanctorum Nummis Effigies”, Secondo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano organizzato dal Centro Studi Storico Archeologici del Gargano.

L’iniziativa culturale si propone di contribuire alla migliore conoscenza delle figure santi raffigurati sulle monete italiane medievali e moderne.

Le monete sono state il primo manufatto di produzione di massa e strumento di comunicazione a larga diffusione, destinate per loro stessa natura a circolare e diffondere messaggi e informazioni anche oltre gli stessi confini territoriali controllati dalla autorità emittente. L’iconografia delle monete merita pertanto particolare attenzione. L’immagine impressa sulla moneta aveva, ed ha, un valore determinante non solo perché senza questo elemento non vi era, e non vi è, moneta ma anche perché l’immagine esprime i segni dell’autorità emittente ed è frutto di una scelta politica ufficiale.

Le relazioni che saranno presentate in occasione del convegno non riguarderanno solo le monete italiane, ma anche emissioni non nazionali, cercando di valutare l’uso delle immagini dei santi in un contesto europeo e ponendo ben in evidenza le incontestabili radici cristiane dell’Europa.

Il programma prevede l’apertura dei lavori venerdì 4 ottobre 2019, alle ore 16:00, nell’Auditorium “Peppino Prencipe” e proseguirà nella giornata del 5 ottobre dalle 9.00 alle 19.00.

Conduttore e moderatore di tutto l’evento culturale sarà il professore Aldo Luisi, già ordinario di Lingua e Letteratura Latina all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Tanti i soggetti che patrocinano e supportano l’incontro numismatico, dal MIBACT al Parco Nazionale del Gargano, oltre al Comune di Monte Sant’Angelo, all’associazione Italia Langobardorum, al Centro Studi Longobardi, all’Accademia Italiana Studi Numismatici e alle Università di Bari Aldo Moro, di Foggia, del Salento, del Politecnico di Torino, della Basilicata e di Salerno.