La ricerca delle proprie radici è un’esigenza fondamentale di ognuno, più forte in chi, costretto a lasciare la propria terra, ne fa ricordo e mito, com’è per Michele Giuliano, autore sanpaolese di poesia e narrativa a cavallo tra dialetto ed italiano, che si apre alla storia ed alla ricerca, per ricostruire un punto fermo nel tempo che sappia di appartenenza, di ritorno, di casa.
Giunge così alle stampe MISTICANZA, l’ultima sua fatica letteraria: un inno alla bellezza ed al rispetto della propria terra, che vola alto su una modernità sfacciata e senza memoria, sull’indifferenza, sulla superficialità.
Misticanza è il termine con cui si indica un insieme di erbe selvatiche e non, diverse tra loro, raccolte in antichità dai monaci per farne insalata, pancotto e vari piatti poveri della cucina contadina, e che l’autore ruba per intitolare un libro dove confluiscono poesia, racconti, ricordi, storia e fotografia, in un’idea letteraria aperta e multidisciplinare.
Una pubblicazione frutto di una pausa e del bisogno di dare voce a contenuti rimasti inediti, e aperta da una dedica agli amici di sempre che durante una cena pronunceranno il termine misticanza, ispirandolo. E saranno proprio le parole a guidare la ricerca storica e insieme la composizione letteraria, diventando spunto di indagine, di senso e storia, come per il termine Turrianell, vino chiamato poi Truianell.
S’affacceranno così alla memoria ‘a lattin ch’u carbùr, gioco e prova di coraggio insieme, condivisa con gli amici d’infanzia, o il termine ‘a scrapiùlà, che indicava un’attività di riordino della vite. Dal mondo contadino ancora ‘a quarter, ‘a pòmp, la paglia jigghj, ‘u v’rd’rem, ‘a sd’razz e u rasc’casol.
Ad aprire la fase poetica la traduzione della poesia La quercia caduta, dove a vibrare saranno le corde del dialetto sanpaolese.
E’ la parola dialettale a guidare la memoria e la scrittura, la recherche e la ricostruzione del tempo perduto: gli antichi vocaboli riaccenderanno i ricordi e spingeranno l’autore ad un’immersione non solo semantica, ma anche e soprattutto nel vissuto e nell’identità.
Una “misticanza” letteraria che fonde linguaggi e pensieri diversi in modo esemplare, traendone una forza narrativa e introspettiva notevole, a far rivere un intero mondo dimenticato, in cui fanno capolino usanze artigianali e domestiche, il carnevale con i suoi riti, le figure e tradizioni religiose, i Massari di campo, i cuppètt, i danghèll, i Gianvilla e i Mar’nis, insieme a eventi, volti, voci e luoghi dell’anima, che diventeranno luoghi del ritorno: una lingua da abitare.
Un libro da leggere tutto d’un fiato MISTICANZA, per ritrovare la purezza e la forza di un piccolo mondo antico che ha tanto da darci, sempre vivo nei cuori di chi l’ha vissuto.
MISTICANZA è disponibile su AMAZON. E’ possibile richiedere informazioni sul volume, contattando l’autore Michele Giuliano, sulla pagina Facebook dedicata. Presente anche video con commento dell’autore.