“MILLE DI QUESTE NOTTI” OMAGGIA LUCIO DALLA CON PEPPE SERVILLO. JAVIER GIROTTO E NATALINO MANGIALAVITE

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“Mille di queste notti” omaggia Lucio Dalla con “L’anno che verrà”, spettacolo di parole e musica con Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax soprano e baritono) e Natalio Mangialavite (piano, tastiere e voce), che andrà in scena lunedì 21 agosto alle 21.30 in piazzale Diomede a Manfredonia. Non un luogo qualsiasi ma la piazza che il cantautore bolognese nel 1971 scelse, insieme al Porto di Manfredonia, come immagine di copertina del disco “4/3/1943 Il fiume e la città”.

A riportare in vita il ricordo di Lucio Dalla che aveva un legame profondo con la città garganica, suo “luogo dell’anima” insieme alle Isole Tremiti, saranno tre personalità artistiche provenienti da culture musicali diverse, che si contraddistinguono per estro e capacità interpretativa: il casertano Peppe Servillo la cui fama è legata al ruolo di frontman degli Avion Travel; l’argentino Natalio Mangialavite che è stato una solida spalla per jazzisti come Paolo Fresu e Horacio ‘El Negro’ Hernandez, oltre che per Ornella Vanoni; Javier Girotto, anch’egli argentino, noto per il suo gruppo Aires Tango e per le collaborazioni con i principali jazzisti di casa nostra, tra cui Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Gianluca Petrella e tanti altri.

«”L’anno che verrà” ci sembrava il titolo più indicato, visto l’anno che abbiamo passato e ci auguriamo davvero che… sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno!», affermano i tre artisti, che continuano: «Lucio Dalla sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta e per questo ci avviamo con la lampada a ripercorrerle, canzoni antiche come la terra, ma con dentro un motore che guarda il domani. Dalla ha sempre intercettato il comune sentire traducendolo in forma poetica e popolare, e le sue grandi doti di interprete hanno contribuito non poco a ciò. A noi, il tentativo di rileggere i suoi brani tenendo conto di tutto questo, sperando di indagare e ritrovare nella sua scrittura la capacità di fare della canzone un segnale imprescindibile del nostro cercare la vita, del fare poesia».

L’evento è ad ingresso libero.