MASSELLI DELLA STILMARMO: “A BARI FRONTE COMUNE BANCHE E IMPRESE”

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Si è svolto ieri, nel salone San Nicola della Camera di Commercio di Bari, l’incontro dell’Abi (Associazione bancaria italiana) per lo sviluppo del territorio, al quale sono intervenuti anche il presidente nazionale Abi, Antonio Patuelli, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (nella foto al centro) e in videocollegamento il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. Ha concluso i lavori Giovanni Sabatini, direttore generale Abi.

“Una tavola rotonda di alto profilo, per i temi trattati e l’autorevolezza dei relatori (rappresentanti delle principali banche nazionali e territoriali ed esponenti di tutte le associazioni di categoria)” commenta Alfonso Masselli (nella foto a destra), responsabile delle relazioni esterne del noto gruppo industriale “Stilmarmo” con sede in Apricena (seconda capitale italiana del marmo dopo Carrara), in sala tra gli invitati all’evento.

“Si è parlato di tante cose, ma, dall’inizio alla fine, in ‘banchese potabile’, cioè in maniera chiara e semplice. Non ricordo un incontro così armonioso e disteso come quello di ieri. Per la prima volta, banche e imprese si sono trovate d’accordo praticamente su tutto”.

“Dopo aver parlato di Pnrr e di come renderlo accessibile alle Pmi, l’asse del dibattito (moderato in maniera eccelsa da Andrea Cabrini, direttore class CNBC e condirettore di Milano Finanza) si è spostato su ciò che riguarda più da vicino il mondo delle imprese ovvero l’accesso al credito, messo a dura prova dagli accordi interbancari di Basilea, giunta alla sua terza edizione o, meglio, come efficacemente sottolineato dal presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba, all’edizione ‘3 plus’. Come dicevo – evidenzia Masselli – le banche, dalle più grandi alle più piccole, ne avvertono, in totale sintonia con il mondo delle imprese, l’incongruenza con l’economia reale. Regole che renderebbero sempre più difficile l’accesso al credito, in quanto, in base a quest’ultima revisione, la Bce dovrà obbligare le banche a tenere bloccati, cioè infruttiferi, una parte sempre più consistente dei depositi dei risparmiatori. Regole che vanno necessariamente rinegoziate a livello europeo, e in questo dobbiamo essere uniti (banche, imprese, politica), se non si vuole correre il rischio di un nuovo, l’ennesimo, e massacrante ‘credit crunch’ (stretta creditiza) per le Pmi italiane. Ciò non significa, però, che le Pmi italiane non dovranno compiere quel necessario cambio di passo nella direzione del rafforzamento patrimoniale già, in sostanza, richiesto dalle precedenti edizioni di Basilea, così come hanno gradualmente fatto le società aderenti alla Legacoop attraverso le riserve di patrimonio netto, che vanno costantemente alimentate”.

“Nel corso del dibattito – continua Masselli – è anche emerso un altro dato, altrettanto allarmante e consistente nella tendenza all’esclusivo utilizzo di ‘algoritmi’ nella valutazione del merito creditizio. Occorre recuperare la dimensione qualitativa e fiduciaria della relazione banca cliente, un approccio di prossimità al cliente, che solo l’intelligenza umana (e non anche quella artificiale) può assicurare. Ma questo richiede – sottolinea Masselli – che anche le imprese facciano la loro parte, educandosi o facendosi educare a quel cambio di passo di cui ho detto prima”.

Si è anche parlato di credito di filiera, che, allo stato, in Italia, viene, però, attuato soltanto nelle grandi filiere produttive. “Andrebbe esteso anche alle filiere corte – osserva Masselli – come focus che va oltre il rating del profilo creditizio della singola azienda, per coinvolgere più soggetti portatori d’interesse all’interno della filiera”.

“Come gruppo industriale – aggiunge il responsabile delle relazioni esterne della “Stilmarmo” – stiamo studiando la possibilità di una partnership con una società di servizi finanziari che possa in qualche misura dare un po’ di respiroo ai nostri clienti e fornitori nel pagamento delle rispettive fatture. Di più non posso dire ma ci stiamo impegnando molto e abbiamo già calendarizzato degli incontri esplorativi di fattibilità. Speriamo – in questo non facile contesto macroeconomico – di poter fare qualcosa di utile anche per i nostri partner commerciali”.

E conclude: “A margine dell’incontro Abi di ieri, ho avuto modo di scambiare dei punti di vista con il Presidente dell’Associazione Nazionale Banche Popolari e della Banca Popolare Pugliese, Vito Primiceri (nella foto a sinistra). Ne apprezzo l’umanesimo che mette nel suo non facile lavoro di banchiere. Lo reputo un illuminato dei nostri tempi. Oggigiorno non è frequente sentire ancora parlare di centralità dei progetti imprenditoriali. Lui lo ha fatto anche ieri”.