Leggo in questi giorni che il PD nella illustre persona dell’ex segretario sezionale Matteo Vocale ha avuto una brillante idea che toglierebbe il centro storico dal degrado in cui versa e cioè…udite…udite…l’acquisto, in conto capitale (capisci a me) del nostro castello normanno – svevo. Quindi, “la montagna ha partorito…neanche il topolino, bensì il microbo di un acaro”. A noi sannicandresi non interessa l’acquisto del castello fine a se stesso e sic et simpliciter, perché sarebbe un’ulteriore spesa di manutenzione di un immobile storico dove occorrerebbero progettazioni esosissime e ristrutturazioni da tempi biblici da “fabbrica di S. Pietro”. Invece, tale progetto, a costi ZERO, fu deliberato dallo scrivente “solo in data 10 agosto (S. Lorenzo) 1999″. A dare voto favorevole, c’era anche un certo D’Ambrosio Mario, che all’epoca non era molto entusiasta dell’idea progettuale a COSTO ZERO. Cosa è successo al buon Mario e al figlio di Giulio Mascolo all’epoca anche lui consigliere comunale? Che tutti si siano ravveduti? O siano stati folgorati da qualche ingegnere ombra…sulla via di …BARI?
Per chi vuole approfondire tale vicenda, si indica la delibera di consiglio comunale n. 64 del 10/8/99 avente per oggetto “Integrazione programma triennale OO.PP. ed approvazione progetto preliminare di una piazza antistante la Chiesa di S. Maria del Borgo”. Tale delibera è un atto pubblico, mai revocata. Intelligenti pauca. A disposizione.
- Nino Marinacci