Lo sport è vita, è passione, ma anche impegno e sacrifico. Per raggiungere alcuni sogni bisogna essere pronti a raccogliere le sfide che si presentano, Lisa per la prossima stagione ha deciso per un nuovo cambiamento, che probabilmente sarà più sfidante di quello dello scorso anno.
In tre anni di calcio c’è stata un’evoluzione continua del suo percorso, ma partiamo dall’inizio, dalle prime gare con l’Under 15 e Under 17 della Virtus Verona, dove Lisa si è distinta sin da subito, infatti è arrivata la convocazione nella selezione regionale Serenissime che quell’anno è diventata campione d’Italia nel torneo Under15+.
Successivamente è stata selezionata nell’Under 17 dell’Hellas Verona Women dove ha disputato un ottimo campionato aiutando la squadra al raggiungimento di un ottimo piazzamento a livello nazionale.
L’anno scorso Lisa ha deciso di fare un’esperienza fuori casa militando nella Primavera della San Marino Academy.
Anche se in quest’ultimo percorso i risultati a livello di squadra non sono stati entusiasmanti, l’esperienza è stata elettrizzante e stimolante, staff, società, e compagne a dir poco fantastiche, giocare nel più importante campionato giovanile femminile le ha consentito di crescere molto sotto il profilo tecnico e tattico, giocare contro squadre di altissimo livello ha reso il percorso decisamente formativo, e Lisa si è messa alla prova dando come sempre il massimo impegno.
Per la stagione calcistica 24/25 sono arrivate diverse proposte interessanti, dopo un’attenta valutazione, Lisa ha deciso di trasferirsi a Genova e sposare il progetto della Sampdoria Women, dove giocherà nella squadra della Primavera.
Abbiamo raggiunto la calciatrice classe 2007, che ha risposto alle nostre domande.
– Cosa ci racconti Lisa di questi primi tre anni di calcio?
– Sono stati tre anni intensi, trascorsi molto velocemente, ho giocato in tre società e in tre categorie diverse.
Sono state tutte esperienze utili al percorso fatto finora che mi serviranno anche per il futuro.
– Come è stato l’approccio al calcio e le difficoltà incontrate?
– Partivo da un’ottima base fisico atletica, i dieci anni di atletica praticati ad alto livello mi hanno sicuramente aiutata e mi stanno aiutando tutt’oggi.
A livello regionale il divario tecnico con le altre calciatrici più esperte era minimo rispetto a quello nazionale. In Primavera si incontrano squadre molto strutturate e preparate dove giocano ragazze con qualità, e dunque bisogna mettercela tutta per contrastarle. Quest’anno ho lavorato molto per migliorare la parte tecnica e tattica, e sono contenta di ciò che sono riuscita a imparare.
– Qual’è il ricordo più bello di questi tre anni?
– Senza dubbio il percorso con le Serenissime, probabilmente ha influito anche la vittoria finale, ma è stato un periodo fantastico che mi ha dato veramente tanto, anche perchè ero proprio all’inizio della mia esperienza calcistica.
Colgo l’occasione per salutare il responsabile tecnico provinciale Italo Costantini, e per la rappresentativa regionale ringrazio infinitamente il Mister Diego Sasso e la Team Manager Giorgia Rossato assieme a tutto lo staff, e’ stato un piacere far parte di quella squadra, li ricordo tutti con molto affetto.
– Com’è stata la tua esperienza alla San Marino Academy nella stagione appena conclusa?
– Mi sono presa tutto il tempo necessario prima di decidere, in quanto si trattava di qualcosa di importante per me, andare fuori casa a 16 anni non è stato semplice.
Alla fine mi sono detta che era la soluzione migliore e in effetti così è stato, potessi tornare indietro, rifarei esattamente la stessa cosa, la stagione appena conclusa mi ha insegnato molto, e sento di essere cresciuta tanto, per questo ringrazio il Mister Filippo Zaghini, il Team Manager Sergio Conti, e il responsabile Johnny Arcangeli, e tutto lo staff, tutte persone stupende che porterò sempre nel mio cuore.
– Cosa significa vivere fuori casa alla tua età?
– All’inizio del ritiro non mi rendevo bene conto cosa mi aspettava, poi ho preso coscienza con la realtà, lontano dalla famiglia, dagli affetti più cari non è stato facile, però ero molto motivata e credevo in quello che stavo facendo, dunque alla fine sono riuscita a metabolizzare il tutto nella maniera corretta, e ho accettato il percorso con molta serenità e tranquillità.
Devo ringraziare molto la San Marino Academy che mi ha fatto sempre sentire praticamente a casa, una società con la S maiuscola.
– Quali sono i tuoi punti di forza?
– L’atletica mi ha insegato molto, è uno sport fantastico e allo stesso tempo molto faticoso, si lavora veramente tanto e a volte si rischia di raccogliere poco.
Ci vuole umiltà, tanto sacrificio, e una montagna di determinazione e grinta.
Nei miei dieci anni di atletica ho lavorato molto anche sulla componente mentale perchè sono certa che a certi livelli questa può fare la differenza.
Oltre ai punti di forza, ci sono anche le debolezze su cui bisogna lavorare costantemente, e soprattutto le sconfitte, che a volte sono necessarie, perché analizzando gli errori si può migliorare.
– Come riesci a conciliare scuola e sport ?
– La mia priorità assoluta resta la scuola, è un tema che ho affrontato spesso con la mia famiglia, e siamo tutti allineati su questo argomento.
Credo che fare sport a certi livelli mantenendo un elevato rendimento scolastico implichi dei sacrifici nella vita privata, qualche rinuncia bisogna farla, personalmente faccio a meno volentieri della discoteca nei week end. Praticare attività agonistica ti porta a organizzare le tue giornate in maniera perfetta, so cosa devo fare e quando lo devo fare, diciamo che molto probabilmente lo sport mi ha consentito e mi consente tutt’ora di avere un ottimo rendimento scolastico.
– Perchè hai scelto la Sampdoria ?
– Stiamo parlando di una società con grande storia e blasone, la prima squadra femminile milita nel campionato di Serie A.
Ai campi di allenamento si respira un’aria serena e familiare, ma allo stesso tempo si lavora con serietà e professionalità.
La Primavera della Samp nella stagione appena conclusa ha dimostrato di avere grande carattere e personalità, nonostante siano partiti in ritardo a livello di preparazione hanno fatto un campionato incredibile, questo significa che lavorano duro per il raggiungimento degli obiettivi.
Queste sfide mi appassionano molto, e voglio che siano parte del percorso che ho intrapreso.
– Hai dei sogni nel cassetto ?
– Decisamente si, anche perchè grazie ai sogni si costruiscono gli obiettivi su cui lavorare.
In realtà, con la vittoria delle Serenissime al campionato nazionale Under 15+, e con la partecipazione al Trofeo Città di Verona nello Stadio Marcantonio Bentegodi giocando nella stessa squadra ( Virtus Verona ) di mia sorella Clara quattro anni più piccola di me, ho già realizzato due dei miei sogni.
Mi piacerebbe un giorno poter calcare un campo di serie A, so che la strada è lunga, ma ci proverò con il massimo impegno e dedizione.
Poi ho un altro sogno molto difficile da raggiungere che ho condiviso solo con la mia famiglia.
– Un aiutino per aiutarci a capire meglio di cosa si tratta?
– Diciamo che mi piacciono le belle giornate di sole dove il cielo è decisamente AZZURRO.
– Ti facciamo un grosso in bocca al lupo per il futuro sperando che questi sogni si possano realizzare al più presto.
– Viva il lupo e grazie mille per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia esperienza.