LESINA, FESTA PATRONALE DI SAN PRIMIANO

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Ritorna la festa di San Primiano Martire a Lesina il 14, 15, 16 e 28 maggio. Intanto il 30 aprile iniziano gli eventi con lo spettacolo musicale “Ultimo Stadio”.

Ospiti delle altre tre serate:  14 maggio, Anna Maria Barbera, in arte “Sconsolata”;  15 maggio, Enrico Ruggeri in concerto; 16 maggio Irene Grandi in concerto.

Ed ora un pò di storia locale.

Chi era San Primiano? Costui era un giovane di Larino che per la sua incrollabile fede cristiana subì il martirio nella sua città, presso il Tempio di Marte, il 15 maggio 303 d. C., secondo la tradizione popolare, mentre i suoi fratelli Firmiano e Casto il giorno dopo. I tre santi, condannati a morte per rifiuto di abiura, erano già stati risparmiati dall’assalto delle belve feroci nell’arena dell’anfiteatro larinese, e perciò vennero uccisi per decapitazione.

Il culto di San Primiano a Lesina ebbe inizio nell’anno 842 dopo che i suoi abitanti, giunti in una Larino devastata dai saraceni e perciò abbandonata dai larinesi rifugiatisi nelle campagne, trafugarono il suo corpo e quello di suo fratello Firmiano, senza trovare quello di Casto. San Primiano divenne ben presto oggetto di profonda devozione da parte dei lesinesi per i numerosi prodigi a lui attribuiti, tanto da essere proclamato patrono. I suoi resti mortali e quelli di San Firmiano, suo fratello, rimasero nella cripta dell’allora Cattedrale della SS. Annunziata, sui cui fu poi costruita l’ottocentesca Chiesa Madre attuale, fino al 1598 quando vennero prelevati e traslati nell’omonima chiesa di Napoli, con autorizzazione pontificia. Dopo ben 402 anni, nel 2000 le reliquie dei due santi sono tornate a Lesina in seguito alla loro donazione fatta dall’allora parroco della SS. Annunziata di Napoli, padre Sebastiano Di Vincenzo, a don Matteo De Meo, nel contempo parroco dell’omonima chiesa di Lesina.