LE RUGHE HANNO UN LORO FASCINO ED EMANANO BELLEZZA

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Cropped shot of a mature woman's mouth

Le prime arrivano attorno ai 25 anni, ma il vero cambiamento è dopo i 40 anni. Una stagione della vita che gli esperti, per le donne, definiscono “la bella età”

RAPPORTO DELLE DONNE CON LE RUGHE

Le prime si affacciano già verso i 25 anni, ma l’età critica, quella del vero cambiamento è tra i 35 e i 40 anni. Quando le donne devono fare i conti con le rughe: sulle mani, sul viso, sul collo. È il momento in cui la pelle si segna, si scava, specie sulla fronte e attorno agli occhi, quando le rughe diventano il risultato visivo di espressioni che ripetiamo milioni di volte. Segni dell’invecchiamento, certo, ma anche dello stress e della fatica che le donne affrontano ogni giorno. Spesso sole.

IL FASCINO DELLE RUGHE

Con le rughe bisogna misurarsi a viso aperto, senza nascondere il punto critico, ma senza neanche enfatizzarlo. Il tema ha sempre influenzato l’atteggiamento della donna, e il grande Shakespeare scriveva: “Quando quaranta inverni assedieranno la tua fronte e nel campo della tua bellezza scaveranno trincee profonde”. Il cambiamento c’è, ed è molto forte, tanto da creare perfino imbarazzo nelle donne, per fortuna una minoranza.

IL RAPPORTO DELLE DONNE CON LE RUGHE

Le italiane una volta tanto si mostrano più forti delle altre donne europee. Sebbene praticamente tutte (il 97,7 per cento) considerino il corpo un elemento essenziale per stare bene con se stesse, circa il 35 per cento accetta l’avanzamento dell’età come un fenomeno naturale, senza traumi e senza alcuna reazione, se non quella di mantenersi in forma fisica.

E le altre? Alcune, non poche, si piegano alla dura legge del botox. Ovvero vanno avanti somministrando al corpo, al viso e al collo innanzitutto, dosi sempre più massicce di questa tossina botulinica che agisce stendendo i muscoli. L’effetto in molti casi è surreale. Il volto appare liscio come quello di una bambina, ma il sorriso, le espressioni della faccia, la naturalezza dello sguardo femminile, vengono stravolte. Tutti diventa tirato, fino all’orrore di un viso mefistofelico, che vede stravolti dalla chimica i suoi connotati naturali. Uno spreco del corpo e della bella bellezza.

I RISCHI DELLA CHIRURGIA ESTETICA

Forse le donne dovrebbero riflettere di più sui rischi di questa metamorfosi che nasce dall’incapacità di accettarsi per come si è e non per come si appare agli altri. E dovrebbero rovesciare il tavolo e il loro punto di vista, guardando piuttosto al bicchiere mezzo pieno e non a quello mezzo vuoto del fisico che cambia fisionomia.

L’età delle rughe, per le donne, coincide con un periodo meraviglioso, in genere, della loro vita. Tanto che qualche esperto lo chiama “la bella età”. E’ il momento in cui le donne si sentono mature, forti, autonome. Hanno realizzato una parte importante del loro progetto di vita, a partire dalla famiglia e dai figli, hanno raccolto le soddisfazioni legate alla loro bellezza e al gioco delle seduzioni. Sono appagate. Adesso possono davvero godersi una seconda giovinezza. fatta di libertà, di liberazione dal superfluo (svuotare armadi, cassetti e scrivanie), mangiare come si preferisce. È l’età in cui la bellezza può perfino aumentare, grazie al fascino del suo mistero, ma sicuramente è il momento in cui il corpo della donna emana una sicurezza mai assaporata in passato. Perché gettare tutto questo alle ortiche per una manciata di botox sulla faccia? Molto meglio accettarsi e godersi la felicità dei 40 anni, pensando che siano i primi di una lunga vita. (nonsprecare)