LE CRISI DI GOVERNO NELL’ATTUALITA’ IN CUI VIVIAMO

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In questi giorni i partiti esclusi e “sconfitti” perchè sostituiti da una nuova maggioranza politica che assicurasse stabilità politica al nostro Paese, reagiscono facendo traspirare animosità e delusione.

Questi partiti “tradizionali” che rinnegano la prima Repubblica per la scarsa sua rappresentatività, non considerano che, cadute le ideologie che determinavano le linee guida dei Governi, devono adeguarsi alle nuove realtà sociali.

Qualsiasi formazione politica che si ritrovi in un documento programmatico per rispondere alle esigenze della Nazione, ha il dovere, se non l’obbligo istituzionale, di assicurare un Governo al nostro Paese.

Gli sconfitti, anche per troppa presunzione, per celare la incapacità di rappresentare gli interessi nazionali, inscenano e minacciano l’insurrezione popolare, manifestazioni di massa, contro il Parlamento, quindi contro sè stessi, che sarà chiamato a ratificare la composizione del nuovo Governo.

Viene il fondato sospetto che questi partiti, di destra, di sinistra e comitati, abituati al modo di far politica della Prima Repubblica, prima dell’anno 2000 in vigore la Lira, provocavano programmate crisi di Governo ogni sei mesi o quasi.

In caso di crisi economica si “usava” stampare carta moneta per sedare richieste di formazioni politiche a volte poco serie, preoccupate unicamente di consolidare consenso popolare.

Con l’avvento della moneta unica, l’Euro, non è più permesso provocare crisi politiche per assicurarsi poltrone di Governo, in quanto i mercati esigono la stabilità politica e Istituzionale dei Paesi in cui investono proprie risorse.

Le angosce di tanti segretari di partiti politici, abituati ad imporre il loro decalogo, si infrangono con una nuova realtà: il tramonto delle ideologie.

La pretesa di essere detentori della vera democrazia in nome di un ipotetico bene comune, si scontra con la necessità di governare con chiunque abbia a cuore l’avvenire del nostro Paese.

L’Italia non può permettersi di affidarsi a chi pretenderebbe i pieni poteri per isolarla dal resto del mondo.

Michele Russi